4893620
Inviato: 25 Giu 2008 10:29
IO posso parlare della mia esperienza di moto e di quanto tempo sia servito a ME.
Sono partito con la PRIMA moto nel 1989 comprando una Yamaha RD350, gia taroccata all'epoca. Non avevo mai guidato niente con due ruote e un cambio eppure nonostante andasse abbastanza forte per battersela con i 750 dell'epoca senza troppi timori, non sono morto, e non sono morto nonostante la chiamino tutti 'la bara volante'.
Io credo, penso, di aver smesso di imparare quello che c'era da imparare per andare forte nel giro di 35.000 km al massimo. Dopo di allora non ho piu imparato niente, e non ho piu imparato niente perche la moto era sempre quella e l'utilizzo sempre quello. IO, sono sempre quello. Sono (ero) al mio massimo. Tutto quello che puo farti cadere e accopparti, sia correndo che andando tranquillo, l'ho sperimentato. Riconosci i diversi tipi di asfalto, sai gia in base alla temperatura fin dove puoi osare, sai gia dove trovi il brecciolino o i sassolini, o dove potresti trovarli, sai dove e' facile finire su foglie secche o marce, riconosci un imbecille in macchina che gira a sinistra con la freccia a destra lontano un miglio. Servono chilometri e basta, ti tocca PROVARLE quelle situazioni per ricordartele e riconoscerle preventivamente, ci devi passare. Con quella moto feci 89.000 km in 4 anni, con quella successiva ne feci 64.000 in 3 anni. Essere CAPACI non significa necessariamente andare piu forte del tuo amico, significa NON CADERE, non farsi buttare giu da un imbecille ogni santa volta (puo sempre accadere) non ritrovarsi per terra solo per un grossolano errore di valutazione. Dopo e solo dopo, quando sei pronto, quando le hai viste tutte o quasi e sai cosa c'e' da fare se ti capita qualcosa, solo allora puoi dedicarti ad imparare ad andare forte, con calma, con malizia. Ma prima devi essere il padrone della moto e della situazione, il re del castello, il conoscitore massimo del tuo cavallo di ferro, pregi e difetti. Altrimenti tu non stai andando in moto, e' lei che porta in giro te.