Ecco una bella comparativa tra le moto protagoniste del campionato MX2.
Moto leggere e abbastanza potenti, adatte per divertirsi, e soprattutto che non mettono in "imbarazzo" girando la manetta come avviene con le sorellone da 450cc.
Cominciamo dalla Honda CRF 250 R.
La cosa che più salta all'occhio è l'adozione del doppio scarico, cosa che ha penalizzato la potenza massima, e l'ha anche spostata ad un regime più alto di rotazione del motore.
Adottati un carburatore da ben 40mm, un pistone più compresso, con un segmento più sottile.
Rivisto anche il disegno delle sedi valvola, e il profilo delle camme che è più spinto.
Le sospensioni sono quello che più convince della moto, veramente ben a punto, ma il motore è quello che mostra un po' la corda, con continui cambi di marciae frequenti interventi del limitatore (soprattutto per chi proviene da un 2t, visto di persona).
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La Kawasaki KXF 250
Finalmente viene realizzata con il telaio in alluminio, nuovo forcellone e leveraggio della sospensione posteriore.
Rivista la frizione che prima accusava qualche problema di gioventù.
Camera di scoppio ridisegnata, con aumento del rapporto di compressione e albero a camme con diverso profilo.
Rimappatura per la centralina che consente regimi di rotazione più elevati.
In sella la Kawasaki è convincente con ottime doti ciclistiche.
Anche il motore si comporta egregiamente
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La KTM SXF 250
Mantiene il classico telaio in tubi, l'ammortizzatore posteriore senza leveraggi.
Molto bella la scelta di utilizzare cerchi neri Excel, piastre in ergal di serie, che sanno tanto di moto "pronto gara".
La chicca di questa moto è senza dubbio il motore che finalmente adotta il sistema di distruibuzione a doppio albero.
La moto si rivela estremamente maneggevole, ma al contenpo non convince la stabilità.
Il cambio a sei rapporti invita presto a cambiare marcia, anche per la facilità nel prendere giri
La forcella anteriore invece lascia un po' a desiderare nel comportamento.
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La Suzuki RMZ 250
Non sembra presnetare grosse novità, infatti mantiene il telaio in acciaio.
Novità si vedono nell'adizione di una pompa dell'olio maggiorata.
Il neo è la forcella anteriore che scorre poco.
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La Yamaha YZF 250
Si distingue finalmente per il telaio in alluminio, che pesa di più del telaio in acciaio precedentemente utilizzato (da notare che il telaio in acciaio nelle 2t era lo stesso da anni, e questo forse sottolinea la bontà del progetto).
Da notare l'adozione di un serbatoio dell'olio realizzato in alluminio (speriamo che sia ben protetto).
La YZ è la moto più stabile, ma al contempo la meno maneggevole.
Per il resto resta equilibrata come sempre.
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E adesso quello che tutti aspettavano.
Le potenze rilevate.
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Per una più completa trattazione delle singole moto si rimanda ai seguenti link:
KTM SXF 250 4t 2006 [Ammirate la nuova creatura]
Kawasaki KXF 250 e 450 2006
Yamaha YZF 250 4t 2006 ALU