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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Spazi e tempi di frenata [raccolta dati e confronti]
8837089
8837089 Inviato: 11 Nov 2009 20:48
 



Hey Paperoga, non so tu, ma io mi sento come un bidello in aula di Fisica... icon_asd.gif
 
8838427
8838427 Inviato: 11 Nov 2009 23:32
 

Iskander66 ha scritto:
Hey Paperoga, non so tu, ma io mi sento come un bidello in aula di Fisica... icon_asd.gif



rotfl.gif rotfl.gif
per questo sò addetto ai cessi icon_mrgreen.gif
 
8839185
8839185 Inviato: 12 Nov 2009 9:56
 

30x26 ha scritto:
per sapere se e' costante ci vorrebbe un accelerometro,

Concordo pienamente, anzi aggiungo che sicuramente in frenata l'accelerazione non è costante, basta chiederlo ad un qualsiasi motociclista... icon_lol.gif

30x26 ha scritto:
di media sicuramente alcuni impianti eccelsi arrivano ad 1g.

Prova di frenata da un vecchio Motociclismo:

bmw k1200r sport ---> 130-0 km/h in 64.1mt e 3.601 sec

cala da 36.11 m/sec a zero in 3.601 con una decelerazione media di 1.02g

Azz!!! icon_eek.gif
Questa sì che è una frenata! 0509_up.gif
 
8839289
8839289 Inviato: 12 Nov 2009 10:24
 

Rileggendo con più calma tutto il topic mi esprimo in favore di urano88.
Effettivamente se supponiamo di essere nelle migliori condizioni e cioè che l'impianto frenante non arrivi a bloccare la ruota, e questo dipende molto anche dall'esperienza di chi agisce sulla leva, oltre che dalla presenza dell'ABS e dalle condizioni del manto stradale, il vincolo che dobbiamo porre come limite è il ribaltamento del mezzo.
In queste condizioni non è necessario interrogarsi sul fatto che l'attrito della gomma sull'asfalto possa non essere sufficiente a garantirne il moto di puro rotolamento.

Nel caso ci trovassimo in condizioni più svantaggiose, come ad esempio manto stradale bagnato, allora dovremmo prendere in considerazione la possibilità che la ruota possa scivolare e bloccarsi. Dal momento in cui questo accade l'attrito dinamico della gomma sull'asfalto (e forse in questo caso si pùò allora usare la formuletta di proporzionalità diretta di cui parlavate) non fornisce una decelerazione sufficiente al ribaltamento della moto e lo spazio di frenata va calcolato sulla base del solo attrito dinamico (se il pilota non si cappotta prima icon_mrgreen.gif ).

(...spero di non aver detto cose scontate su cui eravate già d'accordo icon_redface.gif ...)
0510_saluto.gif
 
8839617
8839617 Inviato: 12 Nov 2009 11:51
 

LIZ259 ha scritto:
Cento40 ha scritto:


Probabilmente non riesco a spiegarmi al meglio icon_wink.gif i 3 secondi a mio avviso servono dal momento che stai in sella e all'improvviso vedi un'ostocolo d'avanti a te a distanza X, da quel momento in cui ci si accorge dell'ostacolo a quando si inizia a frenare la media a mio avviso passano 2 secondi e parlo per eccesso, il terzo secondo dovrebbe trascorre dal momento che si inizia a far leva sul freno. Sono convinto anche io che 3 secondi sono eccessivi, ma si devono prevedere tutte le variabili, disattenzione, stato psico fisico non al top, ecc ecc tutte queste variabili dovrebbero rientrare al max nei 2 secondi e tenerci il terzo per frenare e arrestare la moto.

Credo anche io che ci sia una differenza effettuare una frenata in emergenza e farlo quando si accende una luce, primo perchè quando si sta facendo il test si è pronti e la concentrazione sta tutta lì a differenza che mentre si guida la concentrazione va moltiplicata a 360 gradi come ha fatto notare a mio avviso giustamente urano88.


il tempo di reazione viene stimato in un secondo.
è il lasso di tempo medio che intercorre fra la percezione dell'ostacolo e l'inizio della frenate.
di questo tempo,la parte maggiore se ne và per decidere il da farsi,dopodichè a meno che uno non sia bradipo,l'azione frenante è pressochè immediata.
se fosse di 3 secondi a 60 kmh si percorrerebbero 50 metri scarsi prima di inziare l'azione frenante.
mi sembra che occorra guardare altrove per essere in questa situazione. 0510_saluto.gif


per questo (nella mia guida stradale) le dita sono sempre sul freno e, prima di pensare al da farsi, in situazione di pericolo, comincio a frenare... poi penso se schivare o continuare a frenare.
 
8840201
8840201 Inviato: 12 Nov 2009 13:58
 

jackcomeback ha scritto:
Rileggendo con più calma tutto il topic mi esprimo in favore di urano88.
Effettivamente se supponiamo di essere nelle migliori condizioni e cioè che l'impianto frenante non arrivi a bloccare la ruota, e questo dipende molto anche dall'esperienza di chi agisce sulla leva, oltre che dalla presenza dell'ABS e dalle condizioni del manto stradale, il vincolo che dobbiamo porre come limite è il ribaltamento del mezzo.
In queste condizioni non è necessario interrogarsi sul fatto che l'attrito della gomma sull'asfalto possa non essere sufficiente a garantirne il moto di puro rotolamento.

Nel caso ci trovassimo in condizioni più svantaggiose, come ad esempio manto stradale bagnato, allora dovremmo prendere in considerazione la possibilità che la ruota possa scivolare e bloccarsi. Dal momento in cui questo accade l'attrito dinamico della gomma sull'asfalto (e forse in questo caso si pùò allora usare la formuletta di proporzionalità diretta di cui parlavate) non fornisce una decelerazione sufficiente al ribaltamento della moto e lo spazio di frenata va calcolato sulla base del solo attrito dinamico (se il pilota non si cappotta prima icon_mrgreen.gif ).

(...spero di non aver detto cose scontate su cui eravate già d'accordo icon_redface.gif ...)
0510_saluto.gif


considerare il limite di ribaltamento è fondamentale, ma quello che in realtà ti permette di frenare è una forza di attrito fra gomma e asfalto, sia che la ruota scivoli come che rotoli perfettamente sull'asfalto.

in linea generale il coefficente di attrito di distacco di un pneumatico è maggiore di 1, quindi significa che con una foza normale di 1kg si può ottenere una forza di attrito maggiore dell'unità.

se il baricentro della moto è posizionato su una retta inclinata di 45° rispetto al punto di contatto della ruota con l'asfalto succede che l'atrito in realtà ti permetterebbe una decelerazione maggiore, ma la risultante fra forza di inerzia (applicata al baricentro) e forza peso andando a finre oltre la ruota creano una coppia di forze fra la reazione della gomma sull'asfalto e la risultante di prima, quindi la moto si solleva, limitando di fatto la decelerazione.

sapendo che ci sono circa 45° si può dedurre un angolo di attrito massimo prima del ribaltamento di 45°, che equivale ad una forza di attrito pari alla forza peso, quindi una decelerazione di 1G.

l'attrito esiste sempre, non solo nello slittamento, tant'è che tu stesso hai detto che se l'asfalto è bagnato il discorso del ribaltamento viene meno (perchè 'angolo di attrito si riduce moltissimo) e quindi si deve calcolare la forza di attrito statica.

la decelerazione di un veicolo infine è una decelerazione costante se si tiene premuto in maniera costante il freno, o per lo meno è assimilabile ad essa senza incorrere in errori eccessivi.

nella formuletta diretta non è importante sapere quanto sia realmente, ma qual è l'angolo di attrito, parameto che descrive benissimo la forza di attrito e dal quale si desume immediatamente se si incorre nel ribaltamento o nello slittamento della ruota.
 
8840968
8840968 Inviato: 12 Nov 2009 15:57
 

alexss ha scritto:
l'attrito esiste sempre, non solo nello slittamento, tant'è che tu stesso hai detto che se l'asfalto è bagnato il discorso del ribaltamento viene meno (perchè 'angolo di attrito si riduce moltissimo) e quindi si deve calcolare la forza di attrito statica.

Questo lo so bene, intendevo solo dire che nell'ipotesi di puro rotolamento non occorreva calcolare l'attrito statico visto che si suppone sia sufficiente.

Se ho capito bene la forza di attrito Fa è uguale e contraria alla forza di inerzia che agisce sul baricentro della moto e che la spinge verso il ribaltamento. Se si suppone inoltre di essere al limite della frenata si può considerare la reazione del piano (R) sulla gomma anteriore pari alla forza peso (come se la ruota dietro fosse sollevata).

Chiarimento: cosa intendi per angolo di attrito? Forse l' arctg(Fa/R)

Se ho capito bene tutto sono d'accordo con te, solo mi permetto di aggiungere che il coefficiente di attrito dinamico per una gomma sull'asfalto non credo sia costante, com'è spiegato qui (solo il primo pezzo): Link a pagina di Digilander.libero.it
 
8842452
8842452 Inviato: 12 Nov 2009 19:43
 

jackcomeback ha scritto:
Se ho capito bene la forza di attrito Fa è uguale e contraria alla forza di inerzia che agisce sul baricentro della moto e che la spinge verso il ribaltamento. Se si suppone inoltre di essere al limite della frenata si può considerare la reazione del piano (R) sulla gomma anteriore pari alla forza peso (come se la ruota dietro fosse sollevata).

Esatto! Fa conto di essere in condizioni ottimali e tirare una staccata che ti mantiene il posteriore a 1cm dall'asfalto. Il peso grava interamente sull'anteriore e c'è un equilibrio di momento rotazionale tra forza peso e forza d'attrito (infatti la moto non ruota). "Angolo di attrito" è una cosa che non ho mai sentito, ma suppongo che intenda l'angolo tra la retta per il punto di contatto e il baricentro e l'orizzontale, se è 45° (stima ragionevole) allora la frenata massima è proprio 1G e non c'è da stupirsene.
Per le macchine invece il discorso è diverso: lì "l'angolo d'attrito" è molto più piccolo e la forza d'attrito massima non riesce ad innescare un rovesciamento, chiedendo all'attrito un'eccessiva frenatura quello che si ottiene è un bloccaggio con un repentino crollo della forza d'attrito. Se si resta in condizioni limite di aderenza, l'auto sfrutta a pieno la forza d'attrito diversamente dalla moto; ma essendo il trasferimento di carico ridotto occorre però frenare anche con le ruote posteriori o si rischia di perdere quanto guadagnato!
 
8843950
8843950 Inviato: 12 Nov 2009 23:01
 

l'angolo di attrito è l'angolo della risultante della somma vettoriale della forza massima di attrito e la forza normale al piano.

questo angolo rimane costante e dè proprio l'arctg dell'angolo che è stato citato prima (l'arctg è un angolo!)
la comparazioen dell'angolo di attrito e per esempio di un oggetto appoggiato su un piano inclinato rende possibile la visualizzazione immediata del fatto che un oggetto scivoli o meno.

inoltre triovo riduttivo dire che non si deve calcolare l'attrito di distacco perchè si suppone che si amaggiore della forza frenante possibile prima del sollevamento, come fai a sapere che la forza disponibile è effettivamente superiore?!..... lo devi "calcolare"

il "calcolo" avviene immediatamente e costantemente quando sei in sella e guidi, se sei sul brecciolino sai che non puoi tirare il freno troppo, come sul bagnato la stess acosa, quindi il calcolo in realtà lo fai automaticamente e invece di essere tradotto in numeri su carta il corpo lo traduce in forza alla leva!
 
8870686
8870686 Inviato: 18 Nov 2009 16:00
 

ma secondo voi quando si è in sella si ha il tempo di fare tutti sti calcoli fisico-matematici eusa_think.gif non credo proprio... secondo me per avere dei riferimenti bisognerebbe provare a fare con la propria moto, diverse frenate in un bel piazzale a diverse velocità e prendere ogni volta le misure cercando di riuscire ad accorciare sempre di più gli spazi di frenata in modo da prendere maggior sensibilità e confidenza con l'impianto frenante che si possiede, ovvio che le variabili sono molte (tempi di reazione, asfalto, gomme temperatura ecc.)però almeno è un inizio icon_rolleyes.gif
 
8870885
8870885 Inviato: 18 Nov 2009 16:33
 

Questa mi sembra una cosa molto intelligente da farsi!
Dovrebbero insegnarla anche a scuola guida.
 
8872075
8872075 Inviato: 18 Nov 2009 19:39
 

shiftyhornet ha scritto:
ma secondo voi quando si è in sella si ha il tempo di fare tutti sti calcoli fisico-matematici eusa_think.gif non credo proprio... secondo me per avere dei riferimenti bisognerebbe provare a fare con la propria moto, diverse frenate in un bel piazzale a diverse velocità e prendere ogni volta le misure cercando di riuscire ad accorciare sempre di più gli spazi di frenata in modo da prendere maggior sensibilità e confidenza con l'impianto frenante che si possiede, ovvio che le variabili sono molte (tempi di reazione, asfalto, gomme temperatura ecc.)però almeno è un inizio icon_rolleyes.gif


boia mondo un'altro frenatore ad occhio.
hai detto la cosa più sensata del topic eusa_clap.gif eusa_clap.gif
.............. da noi dicasi saggezza contadina icon_mrgreen.gif
 
8874145
8874145 Inviato: 19 Nov 2009 6:39
 

L'esperienza, la prontezza di riflessi e l'occhio fanno il 90% della discussione del Topic, non credo che nessuno si metta a fare dei calcoli matematici ma se già si sa quanti metri percorriamo andando a una velocità x e quanto spazio ci serve per fermarci il tutto aiuta o no? icon_wink.gif
 
8874209
8874209 Inviato: 19 Nov 2009 8:04
 

Cento40 ha scritto:
L'esperienza, la prontezza di riflessi e l'occhio fanno il 90% della discussione del Topic, non credo che nessuno si metta a fare dei calcoli matematici ma se già si sa quanti metri percorriamo andando a una velocità x e quanto spazio ci serve per fermarci il tutto aiuta o no? icon_wink.gif


aiuterebbe in caso di riferimenti a lato strada(in pista ci sono)
non credo li mettano.................la strada ufficialmente non è una pista,
spesso lo è nei fatti.
butto benzina nel fuoco dei tecnici:
di solito si và per passi,ergo staccate in salita e discesa.
formule plisssssssss 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif
 
8874466
8874466 Inviato: 19 Nov 2009 9:33
 

shiftyhornet ha scritto:
ma secondo voi quando si è in sella si ha il tempo di fare tutti sti calcoli fisico-matematici eusa_think.gif non credo proprio... secondo me per avere dei riferimenti bisognerebbe provare a fare con la propria moto, diverse frenate in un bel piazzale a diverse velocità e prendere ogni volta le misure cercando di riuscire ad accorciare sempre di più gli spazi di frenata in modo da prendere maggior sensibilità e confidenza con l'impianto frenante che si possiede, ovvio che le variabili sono molte (tempi di reazione, asfalto, gomme temperatura ecc.)però almeno è un inizio icon_rolleyes.gif




i calcoli non si fanno prima, ma servono solamente per sapere quanto si frena dopo che si è frenato e per progettare eventualmente una moto considerando il baricentro e quant'altro.

per questo dicevo che i calcoli e le formule fisiche sono la conseguenza di quello che avviene in natura enon sono gli avvenimenti ad essere soggetti alle formule.

lel formule servono per capire e prevedere cosa succederà in una situazione, ma solo con la pratica si conosce con esattezza quello che succederà.
 
8876200
8876200 Inviato: 19 Nov 2009 16:04
 

Cento40 ha scritto:
L'esperienza, la prontezza di riflessi e l'occhio fanno il 90% della discussione del Topic, non credo che nessuno si metta a fare dei calcoli matematici ma se già si sa quanti metri percorriamo andando a una velocità x e quanto spazio ci serve per fermarci il tutto aiuta o no? icon_wink.gif


ecco è proprio questo il punto, secondo me dovrebbero iniziare a fare i tachimetri non più in km/h ma bensì in m/s, quindi 50km/h=13,8m/s; 70=19,4; 90=25; 130=36,1ecc. quindi se in città andando ai 50 all'ora faccio quasi 14 metri al secondo, sapendo che io riesco a frenare in circa 10-12 metri dovrò prendermi degli spazi che sono almeno il doppio se considero come tempo di reazione 1 secondo e potermi fermare in tempo, se mi capita davanti un ostacolo improvviso!
 
8876768
8876768 Inviato: 19 Nov 2009 17:47
 

se ti capita l'ostacolo improvviso... come fai a tenerti distante da tale ostacolo che per sua definizione si presenta in maniera improvvisa di fronte a te?

so che questa mia affermazione sarà male accolta, però la esprimo ugualmente:
meglio accelerare che frenare (quasi sempre), meglio stare davanti che stare in coda, meglio andar tanto più veloce degli altri che appena più veloce... e frenare quando si vuole frenare invece che farlo quando decidono gli altri.
 
8879868
8879868 Inviato: 20 Nov 2009 7:12
 

brusca ha scritto:

so che questa mia affermazione sarà male accolta, però la esprimo ugualmente:
meglio accelerare che frenare (quasi sempre), meglio stare davanti che stare in coda, meglio andar tanto più veloce degli altri che appena più veloce... e frenare quando si vuole frenare invece che farlo quando decidono gli altri.


Non mi trovi d'accordo e sai perchè?

brusca ha scritto:
se ti capita l'ostacolo improvviso... come fai a tenerti distante da tale ostacolo?


Soprattutto se vai veloce..

Poi che esistono altri sistemi per evitare un'ostacolo come quello di schivarlo e fare in modo di non aver nessuno intorno, ma questo non è sempre possibile e un'ostacolo imprevisto è tale appunto perchè imprevisto.. se lo scorgiamo a distanza X e sappiamo quanti metri stiamo percorrendo al secondo si ha uno strumento in più per poter prendere una decisione veloce..

Concordo con shiftyhornet che ci vorrebbe uno strumento apposito
 
8879980
8879980 Inviato: 20 Nov 2009 8:32
 

premetto di aver letto(nel topic) cose sensate.
nel mio post precedente(ignorato)è contenuta una domanda credo fondamentale.
ovvero come facciamo a calcolare non approssimativamente a quanta distanza ci troviamo,
da svolte,incroci,ostacoli vari.
il sottoscritto in movimento,non giurerebbe di trovarsi a una determinata distanza,
soprattutto al crescere della medesima.
vedo di spiegarmi meglio:
icon_arrow.gif su una distanza effettiva di 20 metri potrei sbagliarmi di + o - 5 metri.
icon_arrow.gif distanza effettiva 100 stimerei 80 o 120 metri se và bene.
a lato pratico deduco che al crescere della velocità valutare distanze sia molto
approssimativo,per questo penso che tachimetri con m/sec. servano a poco se non uniti a qualche
sensore (di tipo sonoro inserito nel casco),il quale avvisi a quanti metri ci troviamo da ostacoli,
e dico ostacoli perchè non penso che nessun legislatore,inserirà mai riferimenti alle curve,
legalizzando in modo implicito le corse in strada.
 
8880421
8880421 Inviato: 20 Nov 2009 10:55
 

In effetti come dice LIZ259 è difficile stabilire quanti metri ci separino dal veicolo precedente o da un incrocio e penso che nessuno di noi quando deve fermarsi ad un semaforo pensi nella sua testa: "Bene...dunque mancano 50mt....35mt....20mt..........10mt .....fermo!"
Il calcolo delle distanze e dello spazio di frenata avviene esclusivamente in base all'esperienza che il pilota ha delle strade e della sua moto, anche perché se devi fare una frenata improvvisa per non andare a sbattere a qualcosa di certo non ti preoccupi di guardare il tachimetro per sapere quanti metri ti servono per evitare lo schianto!
Certo è che interrogarsi sullo spazio di frenata può essere interessante da un punto di vista tecnico, anche se poi i dati che se ne ricavano non vengono direttamente usati nella guida su strada (ma forse solo in pista).
Quantomeno sapere che per fermarsi a partire da una velocità di 50km/h ci vorranno almeno un 25-30mt ti fa capire che stare a 5mt dal veicolo che ti precede (come molti fanno) non è molto sicuro.
Credo che l'unico sistema per utilizzare queste nozioni su strada sarebbe proprio un sensore acustico o luminoso che, valutando la distanza dal veicolo che ti precede e la tua velocità, ti avvisa quando non rispetti la distanza di sicurezza, ma ci vorrebbe un puntatore laser o un sonar e penso costerebbe parecchio, in più nei normali spostamenti sentiresti talmente tanti sibili nelle orecchie da diventare scemo! icon_asd.gif
 
8880663
8880663 Inviato: 20 Nov 2009 11:51
 

brusca ha scritto:
se ti capita l'ostacolo improvviso... come fai a tenerti distante da tale ostacolo che per sua definizione si presenta in maniera improvvisa di fronte a te?

so che questa mia affermazione sarà male accolta, però la esprimo ugualmente:
meglio accelerare che frenare (quasi sempre), meglio stare davanti che stare in coda, meglio andar tanto più veloce degli altri che appena più veloce... e frenare quando si vuole frenare invece che farlo quando decidono gli altri.


il mio esempio era riferito alla guida in città dove ci sono innumerevoli ostacoli quindi se a50 all'ora mi fermo in 10 metri e una macchina mi esce all'improvviso a 12 metri non ci sbatto contro, mentre se vado ai 70 all'ora è sicuro che ci sbatto contro almeno ai 50 all'ora è li diventa devastante la cosa! quindi più vado veloce più ho bisogno di spazio per fermarmi. se tu quando ti tagliano la strada sei incerto e tieni aperto, beato che che ci riesci io quando sono incerto con un ostacolo davanti...freno icon_rolleyes.gif
 
8880708
8880708 Inviato: 20 Nov 2009 11:59
 

jackcomeback ha scritto:
In effetti come dice LIZ259 è difficile stabilire quanti metri ci separino dal veicolo precedente o da un incrocio e penso che nessuno di noi quando deve fermarsi ad un semaforo pensi nella sua testa: "Bene...dunque mancano 50mt....35mt....20mt..........10mt .....fermo!"
Il calcolo delle distanze e dello spazio di frenata avviene esclusivamente in base all'esperienza che il pilota ha delle strade e della sua moto, anche perché se devi fare una frenata improvvisa per non andare a sbattere a qualcosa di certo non ti preoccupi di guardare il tachimetro per sapere quanti metri ti servono per evitare lo schianto!
Certo è che interrogarsi sullo spazio di frenata può essere interessante da un punto di vista tecnico, anche se poi i dati che se ne ricavano non vengono direttamente usati nella guida su strada (ma forse solo in pista).
Quantomeno sapere che per fermarsi a partire da una velocità di 50km/h ci vorranno almeno un 25-30mt ti fa capire che stare a 5mt dal veicolo che ti precede (come molti fanno) non è molto sicuro.
Credo che l'unico sistema per utilizzare queste nozioni su strada sarebbe proprio un sensore acustico o luminoso che, valutando la distanza dal veicolo che ti precede e la tua velocità, ti avvisa quando non rispetti la distanza di sicurezza, ma ci vorrebbe un puntatore laser o un sonar e penso costerebbe parecchio, in più nei normali spostamenti sentiresti talmente tanti sibili nelle orecchie da diventare scemo! icon_asd.gif


se parliamo di velocità costante la velocità dovrebbe già essere impostata prima così da non guardare sempre il tachimetro, in accelerazione ovvio le cose cambiano e non poco! anche senza un puntatore laser icon_asd.gif mantenere la distanza di sicurezza in base alla velocità, alle caratteristiche della moto, dell'impianto frenante che si possiede e soprattutto dell'abilità che si ha nel frenare e fermare il proprio mezzo, possono incidere molto nell'evitare situazioni pericolose.
 
8882254
8882254 Inviato: 20 Nov 2009 16:33
 

shiftyhornet ha scritto:
brusca ha scritto:
se ti capita l'ostacolo improvviso... come fai a tenerti distante da tale ostacolo che per sua definizione si presenta in maniera improvvisa di fronte a te?

so che questa mia affermazione sarà male accolta, però la esprimo ugualmente:
meglio accelerare che frenare (quasi sempre), meglio stare davanti che stare in coda, meglio andar tanto più veloce degli altri che appena più veloce... e frenare quando si vuole frenare invece che farlo quando decidono gli altri.


il mio esempio era riferito alla guida in città dove ci sono innumerevoli ostacoli quindi se a50 all'ora mi fermo in 10 metri e una macchina mi esce all'improvviso a 12 metri non ci sbatto contro, mentre se vado ai 70 all'ora è sicuro che ci sbatto contro almeno ai 50 all'ora è li diventa devastante la cosa! quindi più vado veloce più ho bisogno di spazio per fermarmi. se tu quando ti tagliano la strada sei incerto e tieni aperto, beato che che ci riesci io quando sono incerto con un ostacolo davanti...freno icon_rolleyes.gif


svolta in parcheggio, ovviamente improvvisa e senza freccia, da parte di una macchina.
se avessi frenato mi sarei trovato ad impattare con l'angolo anteriore... invece ho accelerato (senza pensare troppo) e ho spaccato solo la pedana nell'impatto strusciante... se avessi aperto ancor di più magari non avrei nemmeno toccato.
dipende dalle situazioni, comunque preferisco evitare... l'inchiodata è proprio l'ultima spiaggia.
 
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