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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Tecnica per affrontare le curve...opinione contro
13942020
13942020 Inviato: 20 Nov 2012 18:35
 

devargas ha scritto:


Però le moto avevano lo stessissimo grado di inclinazione, forse la stessa velocità, per due modi di guidare differenti.


Penso il succo del discorso stia tutto qui, dall'immagine si può tranquillamente vedere se l'inclinazione della moto è uguale, ma non si può verificare la velocità, che a parità di inclinazione dovrebbe essere maggiore per quella moto che ha il baricentro più basso.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13942251
13942251 Inviato: 20 Nov 2012 19:43
 

devargas ha scritto:
Credo che, se non si superassero certi angoli di piega, e si piegasse tutti di tot gradi e non di più (a giustezza di triettoria) faremmo tutti gli stessi tempi.

E' molto limitato come discorso, qualche anno fa, quando la suzuki correva in motogp, il suo pilota Vermulen staccava gli angoli di piega più alti, eppure non ha mai ottenuto risultati particolarmente importanti.

Questo per dire che guidando in pista, l'angolo di piega non è tutto quello a cui bisogna puntare e spesso non vale nemmeno la pena di farlo.. usare bene i freni e mettere le ruote nel punto giusto ti dà già degli enormi vantaggi anche se non rischi di straiarti ad ogni curva affrontandola con inclinazioni improponibili icon_wink.gif
 
13943170
13943170 Inviato: 21 Nov 2012 8:49
 

urano88 ha scritto:
devargas ha scritto:
Credo che, se non si superassero certi angoli di piega, e si piegasse tutti di tot gradi e non di più (a giustezza di triettoria) faremmo tutti gli stessi tempi.

E' molto limitato come discorso, qualche anno fa, quando la suzuki correva in motogp, il suo pilota Vermulen staccava gli angoli di piega più alti, eppure non ha mai ottenuto risultati particolarmente importanti.

Questo per dire che guidando in pista, l'angolo di piega non è tutto quello a cui bisogna puntare e spesso non vale nemmeno la pena di farlo.. usare bene i freni e mettere le ruote nel punto giusto ti dà già degli enormi vantaggi anche se non rischi di straiarti ad ogni curva affrontandola con inclinazioni improponibili icon_wink.gif

Quoto Urano88 0509_up.gif
Per assurdo...vince chi passa meno tempo a piegare (quindi parzializzando il gas). L'obbiettivo é quello di piegare per il meno tempo possibile.
 
13943290
13943290 Inviato: 21 Nov 2012 9:49
 

urano88 ha scritto:

E' molto limitato come discorso, qualche anno fa, quando la suzuki correva in motogp, il suo pilota Vermulen staccava gli angoli di piega più alti, eppure non ha mai ottenuto risultati particolarmente importanti.

Questo per dire che guidando in pista, l'angolo di piega non è tutto quello a cui bisogna puntare e spesso non vale nemmeno la pena di farlo.. usare bene i freni e mettere le ruote nel punto giusto ti dà già degli enormi vantaggi anche se non rischi di straiarti ad ogni curva affrontandola con inclinazioni improponibili icon_wink.gif


E' fuori discussione che devi mettere le ruote nel punto giusto e seguire le traiettorie in maniera ottimale etc. altrimenti piegare troppo, in velocità, potrebbe diventare particolarmente pericoloso ed antiproduttivo. Concordo! icon_biggrin.gif
 
13969600
13969600 Inviato: 1 Dic 2012 11:57
 

robros ha scritto:
Per assurdo...vince chi passa meno tempo a piegare (quindi parzializzando il gas). L'obbiettivo é quello di piegare per il meno tempo possibile.


correggo un pelo, in pista va più forte chi piega meno e per il meno tempo possibile!
per il discorso di parsializzare il gas io non son daccordo, il gas in curva deve essere sempre chiuso (pena allargamento della traiettoria), se senti il bisogno di aprire un pelo sei entrato lento

per quanto riguarda la guida in pista sicura e produttiva (veloce)
la frenata non va mai prolungata a moto piegata, e l'inserimento a gas completamente chiuso e freni rilasciati va iniziato prima della curva (per curva si intende il tratto curvilineo tra la fine della staccata e il punto di corda) con già pronto il corpo fuori per non "rovinare" l'assetto della moto in piega

immagini visibili ai soli utenti registrati



per quanto riguarda l'arrivo alla piega massima, che deve essere il meno accentuata possibile (per far questo è indispensabile che il corpo si trovi all'interno della moto) la scesa in piega deve essere rapidissima, fulminea puntando direttamente al punto di corda

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Subito dopo il punto di corda va rialzata la moto e aperto il gas! (da ora comincia il rettilineo seguente), spingendo la moto lontano da noi, e cercando con il casco di colpire lo specchietto interno alla curva (sempre che ci sia) e sporgersi un po' di più, per evitare che il piccolo rialzamento della moto e l'apertura del gas allarghi troppo la traiettoria

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spesso e volentieri, specialmente dopo il punto di corda, mi ritrovo a passare gente stratata in terra che stà su per miracolo, che gira in 2.13/2.14 e si sente dio

immagini visibili ai soli utenti registrati



tendo a precisare che è lo stesso punto della foto sopra, solo in versione completamente errata... e mooolto più lenta... (mannaggia, lui le gomme le chiude a me manca 1 cm...)

qualche altra foto dal repertorio 2005

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così procedendo, la percorrenza di curva sarà leggermente più lenta (e molto più sicura) ma i tempi saranno decisamente più bassi! senza troppi grattacapi mi sono ritrovato a girare a imola in 2:08 con una r6 modello 2003 completamente originale (e ben 1 cm abbondante rimasto per la ruota anteriore...), il mio consiglio è SPINGETE
perchè si la postura conta molto, ma molto di più conta lo spingere, non mi stancherò mai di dirlo in moto per andare forte bisogna spingere! come diceva un saggio, tutto quello che deriva dall'avere spinto è bene, tutto quello che deriva dall'aver tirato è sbagliato!

certo poi su strada la cosa è ben diversa, si va piano, si evitano le buche, e il sedere dalla sella manco ci penso a muoverlo...

detto questo semplicemente non bisogna estremizzare mai, cercare di essere fluidi e ridurre i movimenti relativi corpo/moto al minimo indispensabile ed assolutamente evitare la guida che io chiamo "ad ogni costo" (dove il pilota si aggrappa alla moto per un capello, cercando il ginocchio in terra) poco reddittiva e pericolosa, come estremizato in una vignetta di ruggeri di qualche tempo fa...

immagini visibili ai soli utenti registrati



saluti Baldo

(in attesa di 2 moto, che non sò quando me le consegnano...)
 
13969798
13969798 Inviato: 1 Dic 2012 13:32
 

Baldo084 ha scritto:
robros ha scritto:
Per assurdo...vince chi passa meno tempo a piegare (quindi parzializzando il gas). L'obbiettivo é quello di piegare per il meno tempo possibile.


correggo un pelo, in pista va più forte chi piega meno e per il meno tempo possibile!

Nulla di più vero 0509_up.gif
 
13969878
13969878 Inviato: 1 Dic 2012 14:12
 

Interessante post , quello di "Baldo"....., che mi trova daccordo quasi in toto , tranne che per l' uso del freno anteriore in inserimento.... icon_smile.gif
Fra i cordoli , se si vuole viaggiare al proprio limite "senza lasciare niente per la via" , sarebbe meglio protrarre l' uso del freno anteriore fino alla corda....., come ben evidenziato da un qualsiasi filmato riguardante un pilota in azione..... icon_wink.gif
Non è affatto naturale , come azione....., ma è l' unica strada per tirare fuori il "nostro" miglior crono...., stante tutto il resto..... 0509_up.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
13969922
13969922 Inviato: 1 Dic 2012 14:34
 

decisamente in accordo con ansetup... la frenata per andare forte la si porta fino alla corda.... rilasciare i freni prima di impostare la curva va bene per un corso base in pista, poi le cose cambiano e per abbassare i tempi bisogna "lasciar perdere" i dvd di motosprint (quello scritto mi sembra molto riportato da quei dvd senza offesa), e cominciare ad andare oltre icon_biggrin.gif ma da li in poi diventa tutto più difficile 0510_saluto.gif
 
13973312
13973312 Inviato: 3 Dic 2012 12:02
 

Baldo084 ha scritto:


correggo un pelo, in pista va più forte chi piega meno e per il meno tempo possibile!
per il discorso di parsializzare il gas io non son daccordo, il gas in curva deve essere sempre chiuso (pena allargamento della traiettoria), se senti il bisogno di aprire un pelo sei entrato lento

per quanto riguarda la guida in pista sicura e produttiva (veloce)
la frenata non va mai prolungata a moto piegata, e l'inserimento a gas completamente chiuso e freni rilasciati va iniziato prima della curva (per curva si intende il tratto curvilineo tra la fine della staccata e il punto di corda) con già pronto il corpo fuori per non "rovinare" l'assetto della moto in piega

Immagine: Link a pagina di Img402.imageshack.us

per quanto riguarda l'arrivo alla piega massima, che deve essere il meno accentuata possibile (per far questo è indispensabile che il corpo si trovi all'interno della moto) la scesa in piega deve essere rapidissima, fulminea puntando direttamente al punto di corda

Immagine: Link a pagina di Img248.imageshack.us

Subito dopo il punto di corda va rialzata la moto e aperto il gas! (da ora comincia il rettilineo seguente), spingendo la moto lontano da noi, e cercando con il casco di colpire lo specchietto interno alla curva (sempre che ci sia) e sporgersi un po' di più, per evitare che il piccolo rialzamento della moto e l'apertura del gas allarghi troppo la traiettoria

Immagine: Link a pagina di Img22.imageshack.us

Immagine: Link a pagina di Img812.imageshack.us

spesso e volentieri, specialmente dopo il punto di corda, mi ritrovo a passare gente stratata in terra che stà su per miracolo, che gira in 2.13/2.14 e si sente dio

Immagine: Link a pagina di Img716.imageshack.us

tendo a precisare che è lo stesso punto della foto sopra, solo in versione completamente errata... e mooolto più lenta... (mannaggia, lui le gomme le chiude a me manca 1 cm...)

qualche altra foto dal repertorio 2005

Immagine: Link a pagina di Img824.imageshack.us

Immagine: Link a pagina di Img341.imageshack.us

Immagine: Link a pagina di Img547.imageshack.us

così procedendo, la percorrenza di curva sarà leggermente più lenta (e molto più sicura) ma i tempi saranno decisamente più bassi! senza troppi grattacapi mi sono ritrovato a girare a imola in 2:08 con una r6 modello 2003 completamente originale (e ben 1 cm abbondante rimasto per la ruota anteriore...), il mio consiglio è SPINGETE
perchè si la postura conta molto, ma molto di più conta lo spingere, non mi stancherò mai di dirlo in moto per andare forte bisogna spingere! come diceva un saggio, tutto quello che deriva dall'avere spinto è bene, tutto quello che deriva dall'aver tirato è sbagliato!

certo poi su strada la cosa è ben diversa, si va piano, si evitano le buche, e il sedere dalla sella manco ci penso a muoverlo...

detto questo semplicemente non bisogna estremizzare mai, cercare di essere fluidi e ridurre i movimenti relativi corpo/moto al minimo indispensabile ed assolutamente evitare la guida che io chiamo "ad ogni costo" (dove il pilota si aggrappa alla moto per un capello, cercando il ginocchio in terra) poco reddittiva e pericolosa, come estremizato in una vignetta di ruggeri di qualche tempo fa...

Immagine: Link a pagina di Img259.imageshack.us

saluti Baldo

(in attesa di 2 moto, che non sò quando me le consegnano...)


Mi piace quello che scrivi ed anche le immagini allegate: bravo! In curva però, la tecnica da te illustrata (che conosco perchè è una base del pilotare) ha dei limiti che ho riscontrato.

Questi limiti ovviamente si scontrano tanto con le tue quanto le mie consapevolezze. Mi spiego meglio con un esempio: l'ultima pistata che ho fatto è stata abbastanza frustrante, perchè il circuito era piccolo, pieno di curve secche e tornantini e con due brevissimi rettilinei (di cui uno lo ricavavi tirando dritto con la traiettoria di due curve e passando cordolo/cordolo raddrizzandola quasi fosse un tratto rettilineo.

Ciononostante io ho una S1000RR quando arrivavo a quei maledetti tornantini hai voglia di fare, ti attacchi ai freni prima di affrontarli, a questo punto se cerchi il punto di corda in decelerazione, stai già troppo sottocoppia, affinchè possa sentire l'effetto trainante della chiusura di gas verso l'interno del cordolo. Dovrei mettere la prima, ma anche in questo caso è macchinoso e perdo tempo, inoltre il controllo diventa critico in riapertura.

Insomma, andavo in crisi, piegavo molto, ma in molti casi allargavo troppo (come hai giustamente ipotizzato). Forse sono io, o forse la mia moto non è adatta a circuiti troppo lenti e tortuosi?
 
13973365
13973365 Inviato: 3 Dic 2012 12:23
 

[quote="devargas"#13973312]
Baldo084 ha scritto:


correggo un pelo, in pista va più forte chi piega meno e per il meno tempo possibile!


non mi torna, lorenzo , il campione del mondo, e' quello che piega di piu' e sta piu' tempo piegato ...

io ho la fortuna di allenarmi con piloti .. quello che ho riscontrato e' che rilasciano prima i freni e aprono prima il gas e sono veloci e sincronizzati nelle manovre.. insomma hanno meno tempi morti ed indecisioni..

mai visto nessuno piegare poco ed andare veloce.. visti molti far delle belle pieghe ma rimanere attaccati ai freni e aprire il gas mezzora dopo...io per primo...
 
13973607
13973607 Inviato: 3 Dic 2012 13:54
 

stefano1960 ha scritto:
non mi torna, lorenzo , il campione del mondo, e' quello che piega di piu' e sta piu' tempo piegato ...

Mmmmh... è vera la prima parte.
Va più forte chi porta più avanti possibile il punto di corda... per poter spalancare prima.
Quindi ritardi l'ingresso e pieghi al massimo per raggiungere il punto di corda.
Appena toccato rimani in piega per un tempo minimo sufficiente a raggiungere l'uscita della curva, dove fai scorrere la moto, alzandola, e scarichi tutta la potenza disponibile.
 
13974132
13974132 Inviato: 3 Dic 2012 16:49
 

devargas ha scritto:


Mi piace quello che scrivi ed anche le immagini allegate: bravo! In curva però, la tecnica da te illustrata (che conosco perchè è una base del pilotare) ha dei limiti che ho riscontrato.

Questi limiti ovviamente si scontrano tanto con le tue quanto le mie consapevolezze. Mi spiego meglio con un esempio: l'ultima pistata che ho fatto è stata abbastanza frustrante, perchè il circuito era piccolo, pieno di curve secche e tornantini e con due brevissimi rettilinei (di cui uno lo ricavavi tirando dritto con la traiettoria di due curve e passando cordolo/cordolo raddrizzandola quasi fosse un tratto rettilineo.

Ciononostante io ho una S1000RR quando arrivavo a quei maledetti tornantini hai voglia di fare, ti attacchi ai freni prima di affrontarli, a questo punto se cerchi il punto di corda in decelerazione, stai già troppo sottocoppia, affinchè possa sentire l'effetto trainante della chiusura di gas verso l'interno del cordolo. Dovrei mettere la prima, ma anche in questo caso è macchinoso e perdo tempo, inoltre il controllo diventa critico in riapertura.

Insomma, andavo in crisi, piegavo molto, ma in molti casi allargavo troppo (come hai giustamente ipotizzato). Forse sono io, o forse la mia moto non è adatta a circuiti troppo lenti e tortuosi?


il limite molto spesso è nel pilota...

sullo stretto, non conviene uscire con il sedere, spalle alte allineate alla moto e in uscita (sempre e solo le spalle) che vanno a spostarsi un pelo per rialzare la moto di poco e aprire il gas in sicurezza

estremizzando:
Link a pagina di Motorbox.com

comunque in queste situazoni, rapporti corti e manubrio un pelo più alto (che son modifiche da poco), fanno veramente miracoli!
 
13975602
13975602 Inviato: 4 Dic 2012 10:32
 

Baldo084 ha scritto:


il limite molto spesso è nel pilota...

sullo stretto, non conviene uscire con il sedere, spalle alte allineate alla moto e in uscita (sempre e solo le spalle) che vanno a spostarsi un pelo per rialzare la moto di poco e aprire il gas in sicurezza

estremizzando:
Link a pagina di Motorbox.com

comunque in queste situazoni, rapporti corti e manubrio un pelo più alto (che son modifiche da poco), fanno veramente miracoli!


Stravero, una Triumph 1050 col manubrio più alto e rapporti più corti mi passava d'infilata. icon_eek.gif (Però la guidava il mio istruttore che proprio su quel circuito insegna). icon_mrgreen.gif

Ps. Con questo non dico ovviamente che proprio a lui do la paga in altre situazioni. eusa_naughty.gif
 
13975616
13975616 Inviato: 4 Dic 2012 10:35
 

Aprii una discussione circa la "personalizzazione" di uno stile di guida. da quella discussione emerse che la guida produttiva è unica ed incontestabile. Invece, a quanto pare, esistono tra noi, molte opinioni personali e mille sfaccettature e dettagli che ci differenziano, o comunque distinguono il nostro modo di guidare una moto. icon_asd.gif
 
13975714
13975714 Inviato: 4 Dic 2012 11:27
 

devargas ha scritto:
Aprii una discussione circa la "personalizzazione" di uno stile di guida. da quella discussione emerse che la guida produttiva è unica ed incontestabile. Invece, a quanto pare, esistono tra noi, molte opinioni personali e mille sfaccettature e dettagli che ci differenziano, o comunque distinguono il nostro modo di guidare una moto. icon_asd.gif

parlo per mia esperienza: senz'altro ci sono delle linee di massima da seguire quando si guida una moto, ma la loro acquisizione non può passare attraverso ricette miracolose imparate a memoria. Esempio pratico: la prima volta che andai in pista per circa tre giri provai ad applicare diligentemente le regolette che si trovano ovunque sulla guida sportiva: piede in punta alla pedana, qlo fuori e tutto il resto; beh la moto si muoveva da matti e io dopo tre giri avevo la lingua di fuori perchè erano movimenti poco fluidi e forzati, inoltre andavo anche più piano perchè la mia concentrazione era tutta a fare i movimenti "corretti" senza riuscire a concentrarmi esclusivamente sulla guida. Così decisi di guidare come facevo abitualmente su strada, senza grandi movimenti in sella, solo cercando di andare più forte possibile. Mi ritrovai ad andare di più stancandomi meno, perchè quella era la guida più redditizia per il mio livello di esperienza, ma non solo: alla fine del turno avevo acquisito parte di quei movimenti che appena entrata in pista risultavano controproducenti, perchè a quel punto li facevo in maniera fluida.
Quindi se è vero che in velocità ci sono degli accorgimenti che sono senz'altro i più produttivi da adottare in termini di guida non è vero che valgono universalmente, per tutti i piloti e per tutte le situazioni, la posizione e lo stile di guida migliore è quello che ci permette di essere maggiormente a nostro agio, non quello che sulla carta promette di farci andare più forte!
 
13975873
13975873 Inviato: 4 Dic 2012 12:47
 

Argenta ha scritto:

parlo per mia esperienza: senz'altro ci sono delle linee di massima da seguire quando si guida una moto, ma la loro acquisizione non può passare attraverso ricette miracolose imparate a memoria. Esempio pratico: la prima volta che andai in pista per circa tre giri provai ad applicare diligentemente le regolette che si trovano ovunque sulla guida sportiva: piede in punta alla pedana, qlo fuori e tutto il resto; beh la moto si muoveva da matti e io dopo tre giri avevo la lingua di fuori perchè erano movimenti poco fluidi e forzati, inoltre andavo anche più piano perchè la mia concentrazione era tutta a fare i movimenti "corretti" senza riuscire a concentrarmi esclusivamente sulla guida. Così decisi di guidare come facevo abitualmente su strada, senza grandi movimenti in sella, solo cercando di andare più forte possibile. Mi ritrovai ad andare di più stancandomi meno, perchè quella era la guida più redditizia per il mio livello di esperienza, ma non solo: alla fine del turno avevo acquisito parte di quei movimenti che appena entrata in pista risultavano controproducenti, perchè a quel punto li facevo in maniera fluida.
Quindi se è vero che in velocità ci sono degli accorgimenti che sono senz'altro i più produttivi da adottare in termini di guida non è vero che valgono universalmente, per tutti i piloti e per tutte le situazioni, la posizione e lo stile di guida migliore è quello che ci permette di essere maggiormente a nostro agio, non quello che sulla carta promette di farci andare più forte!


In parte hai ragione, io per esempio, col mio piedone 46 in punta di pedana (con la mia moto) non riesco a fare ruotare il piede. Però è anche vero che, forzarsi nell'apprendimento (qualunque esso sia) per quanto ostico, è una strada necessaria se l'ambizione è crescere, migliorare e sapere qualche cosa di più, (che magari arrivi a scoprirla ed applicarla egualmente col tempo) ma accorciando i tempi e minimizzando i rischi.

Io ho fatto il corso, e mi sentivo imbranato e lento, anche la guida non era fluida come al solito, e molto più faticosa. Però nel pomeriggio le cose sono molto cambiate e mi sono divertito, anche se, a quel punto, il limite era solo la stanchezza (ed il dolore alla spalla operata). Ora sarei in grado di applicare le stesse regole ed essere produttivo parzializzando di molto i tempi. Inoltre sono pronto ad andare avanti nell'apprendimento di nuove e più complicate tecniche. Ma questo mi interessa ora come ora meno.
 
13975888
13975888 Inviato: 4 Dic 2012 12:52
 

Beh anche nell'aprendimento non si è tutti uguali icon_biggrin.gif per cui quello che ho scritto essere valido per me magari non lo è altrettanto per te, l'importante è capirsi e non mettere in pericolo sè stessi e gli altri per seguire una strada inappropriata penso icon_wink.gif
 
13975889
13975889 Inviato: 4 Dic 2012 12:52
 

Argenta ha scritto:


Quindi se è vero che in velocità ci sono degli accorgimenti che sono senz'altro i più produttivi da adottare in termini di guida non è vero che valgono universalmente, per tutti i piloti e per tutte le situazioni, la posizione e lo stile di guida migliore è quello che ci permette di essere maggiormente a nostro agio, non quello che sulla carta promette di farci andare più forte!


si..... ma se la guida "a tuo agio" ti fa girare 20'' più lenta di quello che può fare la moto?

sono d'accordo che non esiste lo stile perfetto... ma non si distacca mai molto da quelle che sono le basi, se in pista ci si butta fuori, potrai farlo più con il busto e meno con il culo e viceversa ma ci si butta fuori, non si può stare in sella, se non guidi al limite del mezzo è inutile parla di "proprio stile di guida" icon_biggrin.gif
 
13975895
13975895 Inviato: 4 Dic 2012 12:55
 

OT: se il problema è fisico consiglio il topic aperto da Marcoravio,

Il topic del Fitness! [aiuto per la forma fisica in moto]

da ottimi consigli su come allenarsi per migliorare le nostre prestazioni!

riordiamocelo sempre, non dobbiamo fare i sacchi di patate sopra le moto!

Saluti Baldo
 
13975923
13975923 Inviato: 4 Dic 2012 13:07
 

Alex-5 ha scritto:


si..... ma se la guida "a tuo agio" ti fa girare 20'' più lenta di quello che può fare la moto?

sono d'accordo che non esiste lo stile perfetto... ma non si distacca mai molto da quelle che sono le basi, se in pista ci si butta fuori, potrai farlo più con il busto e meno con il culo e viceversa ma ci si butta fuori, non si può stare in sella, se non guidi al limite del mezzo è inutile parla di "proprio stile di guida" icon_biggrin.gif

temo di non essermi spiegata bene.
non credo che un qualunque neofita in pista giri sul record del circuito o comunque al massimo di quanto gli permetta la moto. Nell'acquisizione dei movimenti corretti a me ha giovato maggiormente guidare come sapevo e acquisire durante il turno quei gesti in maniera automatica, non pensando e imponendomi
Metti il piede in punta!! Apri il ginocchio!! Braccio esterno a 90°!!
non mi serviva, non era funzionale ad andare forte e sopratutto non mi permetteva di concentrarmi sulla guida, il che mi rendeva anche pericolosa. Quindi SECONDO ME (ci tengo a scriverlo maiuscolo perchè sia ben chiaro che si tratta della mia opinione) andare in pista la prima volta e incaponirsi sulla posizione e sui movimenti rende tutto più macchinoso, meno fluido e quindi meno redditizio. O almeno questa è stata la mia esperienza.
Diverso, come diceva Devargas, il caso di un corso dove sei in pista solo per quello con 10 persone che fanno altrettanto, non con 20 di tutte le estrazioni e con passi diversissimi tra loro...
Proprio per questo non ho parlato di "proprio stile di guida", ma di guida adeguata al contesto ed al proprio livello di esperienza icon_wink.gif
 
13975924
13975924 Inviato: 4 Dic 2012 13:07
 

Baldo084 ha scritto:
OT: se il problema è fisico consiglio il topic aperto da Marcoravio,

Il topic del Fitness! [aiuto per la forma fisica in moto]

da ottimi consigli su come allenarsi per migliorare le nostre prestazioni!

riordiamocelo sempre, non dobbiamo fare i sacchi di patate sopra le moto!

Saluti Baldo


Bravo baldo, è verissimo, lo vado a leggere con interesse. (Tre giorni di acido lattico nei quadricipiti femorali).
 
13976097
13976097 Inviato: 4 Dic 2012 14:15
 

Argenta ha scritto:
parlo per mia esperienza: senz'altro ci sono delle linee di massima da seguire quando si guida una moto, ma la loro acquisizione non può passare attraverso ricette miracolose imparate a memoria. Esempio pratico: la prima volta che andai in pista per circa tre giri provai ad applicare diligentemente le regolette che si trovano ovunque sulla guida sportiva: piede in punta alla pedana, qlo fuori e tutto il resto; beh la moto si muoveva da matti e io dopo tre giri avevo la lingua di fuori perchè erano movimenti poco fluidi e forzati, inoltre andavo anche più piano perchè la mia concentrazione era tutta a fare i movimenti "corretti" senza riuscire a concentrarmi esclusivamente sulla guida. Così decisi di guidare come facevo abitualmente su strada, senza grandi movimenti in sella, solo cercando di andare più forte possibile. Mi ritrovai ad andare di più stancandomi meno, perchè quella era la guida più redditizia per il mio livello di esperienza, ma non solo: alla fine del turno avevo acquisito parte di quei movimenti che appena entrata in pista risultavano controproducenti, perchè a quel punto li facevo in maniera fluida.
Quindi se è vero che in velocità ci sono degli accorgimenti che sono senz'altro i più produttivi da adottare in termini di guida non è vero che valgono universalmente, per tutti i piloti e per tutte le situazioni, la posizione e lo stile di guida migliore è quello che ci permette di essere maggiormente a nostro agio, non quello che sulla carta promette di farci andare più forte!
Argenta ha scritto:

temo di non essermi spiegata bene.
non credo che un qualunque neofita in pista giri sul record del circuito o comunque al massimo di quanto gli permetta la moto. Nell'acquisizione dei movimenti corretti a me ha giovato maggiormente guidare come sapevo e acquisire durante il turno quei gesti in maniera automatica, non pensando e imponendomi
Metti il piede in punta!! Apri il ginocchio!! Braccio esterno a 90°!!
non mi serviva, non era funzionale ad andare forte e sopratutto non mi permetteva di concentrarmi sulla guida, il che mi rendeva anche pericolosa. Quindi SECONDO ME (ci tengo a scriverlo maiuscolo perchè sia ben chiaro che si tratta della mia opinione) andare in pista la prima volta e incaponirsi sulla posizione e sui movimenti rende tutto più macchinoso, meno fluido e quindi meno redditizio. O almeno questa è stata la mia esperienza.
Diverso, come diceva Devargas, il caso di un corso dove sei in pista solo per quello con 10 persone che fanno altrettanto, non con 20 di tutte le estrazioni e con passi diversissimi tra loro...
Proprio per questo non ho parlato di "proprio stile di guida", ma di guida adeguata al contesto ed al proprio livello di esperienza icon_wink.gif


io credo invece, che ti eri spiegata benissimo anche prima, capisco che possa risultare difficile le prime volte, che sia stancante e tutto il resto, ma sicuramente è peggio il non cercare di migliorarsi, c'è sempre qualcosa da imparare, e bisogna cercare di farlo il prima possibile, altrimenti quella che all'inizio sembra solo "faccio così che per ora mi viene meglio" poi diventa un vizio che non si riesce a togliere più...

per iniziare, si può cominciare già su strada (tenendo sempre presente che il 90% della concentrazione va pur sempre data a quello che ci circonda), con una corretta postura senza cercare di fare tutto assieme, ma partendo prima con le spalle, lasciando il sedere dovè, non allargando il ginocchio, concentrarsi prima sulle spalle far diventare il movimento di queste un tuttuno con la moto (lasciandole all'inizio ferme in asse rispetto alla moto e belle alte), non cercando di far curvare la moto con lo spostamento del peso ma solo tramite pressione sui semimanubri o manubri, tengo a precisare PRESSIONE quindi PREMERE e non tirare, mai tirare, quando tutto diverrà naturale si passerà ad implementare qualche altro movimento! non si vuole e non si può pretendere che uno cominci subito con tutti i movimenti assieme, sarebbe come darsi la mazza sulle @@...

comunque ritornando in topic, visto che piano piano ci stiamo spostando, non esiste un modo migiore in assoluto di guidare la moto, le tipologie di moto sono tante e tutti differenti tra di loro sono pure gli stili di guida per portarle al limite e queste moto variano nel tempo. Con alcune vecchie moto, ad esempio, non si può per esempio sporgersi troppo (l'anteriore scivola via), le moto cambiano e di conseguenza cambia l'impostazione per portarle al massimo, ma sempre rimangono quelle poche regole, che vanno applicate a TUTTE le moto stradali, già descritte in precedenza.

vale sempre il detto il troppo struppia, quindi non esagerate mai, né da un verso né dall'altro...

Saluti Baldo
 
13976239
13976239 Inviato: 4 Dic 2012 15:04
 

Alla fine direi che siamo d'accordo, sapendo qual è il comportamento corretto in sella muoversi gradualmente verso di esso, senza forzature nè in un senso (guidare come viene) nè nell'altro (voler fare tutto subito) 0509_up.gif
 
13976310
13976310 Inviato: 4 Dic 2012 15:35
 

Argenta ha scritto:

parlo per mia esperienza: senz'altro ci sono delle linee di massima da seguire quando si guida una moto, ma la loro acquisizione non può passare attraverso ricette miracolose imparate a memoria. Esempio pratico: la prima volta che andai in pista per circa tre giri provai ad applicare diligentemente le regolette che si trovano ovunque sulla guida sportiva: piede in punta alla pedana, qlo fuori e tutto il resto; beh la moto si muoveva da matti e io dopo tre giri avevo la lingua di fuori perchè erano movimenti poco fluidi e forzati, inoltre andavo anche più piano perchè la mia concentrazione era tutta a fare i movimenti "corretti" senza riuscire a concentrarmi esclusivamente sulla guida. Così decisi di guidare come facevo abitualmente su strada, senza grandi movimenti in sella, solo cercando di andare più forte possibile. Mi ritrovai ad andare di più stancandomi meno, perchè quella era la guida più redditizia per il mio livello di esperienza, ma non solo: alla fine del turno avevo acquisito parte di quei movimenti che appena entrata in pista risultavano controproducenti, perchè a quel punto li facevo in maniera fluida.
Quindi se è vero che in velocità ci sono degli accorgimenti che sono senz'altro i più produttivi da adottare in termini di guida non è vero che valgono universalmente, per tutti i piloti e per tutte le situazioni, la posizione e lo stile di guida migliore è quello che ci permette di essere maggiormente a nostro agio, non quello che sulla carta promette di farci andare più forte!



La tua esperienza è assolutamente "normale"..... icon_smile.gif
La moto si muoveva quasi certamente perchè la nuova (....per te....) postura ti portava a "lavorare" la tua cavalcatura in modo scorretto....., come avviene a chiunque si trovi in una qualsiasi fase di apprendistato..... icon_wink.gif
Infatti , durante ogni fase di apprendistato , secondo il mio modesto parere , non è produttivo cercare la prestazione , quanto la coordinazione per assimilare le "novità".....
E , per acquisire coordinazione motoria con posture e movimenti a noi poco familiari , è necessario , talvolta , ridurre tantissimo il ritmo , in modo da non "distrarre" parte delle nostre capacità di concentrazione con un ritmo a cui non siamo pronti.....
Man mano che le "novità" vengono avvertite come familiari , il passo aumenta naturalmente , con il valore aggiunto di una tecnica più efficace ai fini cronometrici..... icon_wink.gif
Quando iniziai a gareggiare in pista (....secoli fà.... eusa_shifty.gif ) , inizialmente stavo in linea con la moto o , addirittura , tenevo il busto più dritto di quanto inclinassi il mezzo (....venivo da anni di fuoristrada.... eusa_shifty.gif ) , per avere maggior controllo sulle perdite di aderenza.....
Mi resi però ben presto conto che queste , sporgendosi verso l' interno della svolta (....come vedevo fare da altri più veloci di me....) , si innescavano ad un limite più alto.....
Inizialmente , feci una fatica bestiale , a modificare il mio modo di "stare in sella" , ma poi , a forza di "rospi ingollati" e qualche spaghetto di troppo , il mio passo migliorò considerevolmente.....
Durante questa fase di "mutamento posturale" , sono straconvinto che le ore passate in sella a pennellare curve in strada , ad un ritmo decisamente blando , cercando di concentrarmi quasi esclusivamente sulla nuova (....per me....) postura e su come lavorare la moto correttamente , mi abbiano aiutato ad assimilare prima e meglio le "novità"..... icon_wink.gif
Anche perchè i turni fra i cordoli , già allora , non erano proprio economici..... icon_confused.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
13976343
13976343 Inviato: 4 Dic 2012 15:46
 

ansetup ha scritto:



La tua esperienza è assolutamente "normale"..... icon_smile.gif
La moto si muoveva quasi certamente perchè la nuova (....per te....) postura ti portava a "lavorare" la tua cavalcatura in modo scorretto....., come avviene a chiunque si trovi in una qualsiasi fase di apprendistato..... icon_wink.gif
Infatti , durante ogni fase di apprendistato , secondo il mio modesto parere , non è produttivo cercare la prestazione , quanto la coordinazione per assimilare le "novità".....
E , per acquisire coordinazione motoria con posture e movimenti a noi poco familiari , è necessario , talvolta , ridurre tantissimo il ritmo , in modo da non "distrarre" parte delle nostre capacità di concentrazione con un ritmo a cui non siamo pronti.....
Man mano che le "novità" vengono avvertite come familiari , il passo aumenta naturalmente , con il valore aggiunto di una tecnica più efficace ai fini cronometrici..... icon_wink.gif
Quando iniziai a gareggiare in pista (....secoli fà.... eusa_shifty.gif ) , inizialmente stavo in linea con la moto o , addirittura , tenevo il busto più dritto di quanto inclinassi il mezzo (....venivo da anni di fuoristrada.... eusa_shifty.gif ) , per avere maggior controllo sulle perdite di aderenza.....
Mi resi però ben presto conto che queste , sporgendosi verso l' interno della svolta (....come vedevo fare da altri più veloci di me....) , si innescavano ad un limite più alto.....
Inizialmente , feci una fatica bestiale , a modificare il mio modo di "stare in sella" , ma poi , a forza di "rospi ingollati" e qualche spaghetto di troppo , il mio passo migliorò considerevolmente.....
Durante questa fase di "mutamento posturale" , sono straconvinto che le ore passate in sella a pennellare curve in strada , ad un ritmo decisamente blando , cercando di concentrarmi quasi esclusivamente sulla nuova (....per me....) postura e su come lavorare la moto correttamente , mi abbiano aiutato ad assimilare prima e meglio le "novità"..... icon_wink.gif
Anche perchè i turni fra i cordoli , già allora , non erano proprio economici..... icon_confused.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif

sono d'accordo sul fatto che molto lavoro lo si fa in strada, non è necessario scannare alla morte ma se si impara a usare la moto come si usa la penna per scrivere direi che si è a cavallo icon_wink.gif
comunque non è che io stavo rivettata alla sella eh! icon_lol.gif temo che il messaggio sembrasse "non mi muovevo affatto", ma se vai in moto senza muovere un muscolo...sei fermo! Mi muovevo sulla sella ma senza spostamenti repentini ed esagerati come avevo fatto appena entrata, mentre adesso non sarò la controfigura di pedrosa ma la chiappetta fuori dalla sella la metto pure io! icon_lol.gif
 
13977965
13977965 Inviato: 5 Dic 2012 9:49
 

Argenta ha scritto:

sono d'accordo sul fatto che molto lavoro lo si fa in strada, non è necessario scannare alla morte ma se si impara a usare la moto come si usa la penna per scrivere direi che si è a cavallo icon_wink.gif
comunque non è che io stavo rivettata alla sella eh! icon_lol.gif temo che il messaggio sembrasse "non mi muovevo affatto", ma se vai in moto senza muovere un muscolo...sei fermo! Mi muovevo sulla sella ma senza spostamenti repentini ed esagerati come avevo fatto appena entrata, mentre adesso non sarò la controfigura di pedrosa ma la chiappetta fuori dalla sella la metto pure io! icon_lol.gif


Purtroppo, è anche difficilotto applicare un modo di pilotare in pista, sulla guida su strada. Direi che per allenarsi su pista occorra la pista.

Ma una cosa è sondare e risolvere una propria curiosità, un altra cercare di diventare come Pedrosa.

Un corso su pista, magari anche due, risolve la curiosità ed il divertimento dei più, e con un buon grado di sicurezza.

Poi, su strada, è meglio guidare secondo le prescrizioni e giocare il meno possibile.

Ovviamente il mio è un commento idealmente ipocrita, mi rendo conto che talune situazioni richiamano l'ebrezza di un certo tipo di guida, ma, una volta che si sono aperti i cancelli delle piste, devo ammettere anche che l'andarci, costituisce una considerevole valvola di sfogo al desiderio di considerare e scoprire i propri limiti "divertendosi" su strada o, quantomeno, non ci si abbarbica ad ogni scusa per aprire e correre. 0510_saluto.gif (Solo ad alcune e più raramente) icon_wink.gif
 
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