La tua esperienza è assolutamente "normale".....
La moto si muoveva quasi certamente perchè la nuova (....per te....) postura ti portava a "lavorare" la tua cavalcatura in modo scorretto....., come avviene a chiunque si trovi in una qualsiasi fase di apprendistato.....
Infatti , durante ogni fase di apprendistato , secondo il mio modesto parere , non è produttivo cercare la prestazione , quanto la coordinazione per assimilare le "novità".....
E , per acquisire coordinazione motoria con posture e movimenti a noi poco familiari , è necessario , talvolta , ridurre tantissimo il ritmo , in modo da non "distrarre" parte delle nostre capacità di concentrazione con un ritmo a cui non siamo pronti.....
Man mano che le "novità" vengono avvertite come familiari , il passo aumenta naturalmente , con il valore aggiunto di una tecnica più efficace ai fini cronometrici.....
Quando iniziai a gareggiare in pista (....secoli fà....
) , inizialmente stavo in linea con la moto o , addirittura , tenevo il busto più dritto di quanto inclinassi il mezzo (....venivo da anni di fuoristrada....
) , per avere maggior controllo sulle perdite di aderenza.....
Mi resi però ben presto conto che queste , sporgendosi verso l' interno della svolta (....come vedevo fare da altri più veloci di me....) , si innescavano ad un limite più alto.....
Inizialmente , feci una fatica bestiale , a modificare il mio modo di "stare in sella" , ma poi , a forza di "rospi ingollati" e qualche spaghetto di troppo , il mio passo migliorò considerevolmente.....
Durante questa fase di "mutamento posturale" , sono straconvinto che le ore passate in sella a pennellare curve in strada , ad un ritmo decisamente blando , cercando di concentrarmi quasi esclusivamente sulla nuova (....per me....) postura e su come lavorare la moto correttamente , mi abbiano aiutato ad assimilare prima e meglio le "novità".....
Anche perchè i turni fra i cordoli , già allora , non erano proprio economici.....