atreoing ha scritto:
alla luce di tutto quello che è stato scritto, posto che la libertà personale è un bene inviolabile (dovrebbe esserlo) e la libertà di ogniuno di noi finisce dove comincia quella del nostro prossimo, indipendentemente da opinioni su questo o quello, è indubbio che il casco in primis, e l'abbigliamento tecnico, in seconda battuta diminuiscono drasticamente le conseguenze di qualsiasi incidente.
Non so e non entro nel merito se la mortalità diminuisca all'impiego o meno del casco perché senza uno sarebbe meno propenso a correre più forte, mentre con il casco succederebbe il contrario.
Se uno crepa non ha costo per la società. Ma in america se uno si fa male, grava sulla sua assicurazione sanitaria. Non c'è un sistema come in Italia. Pertanto in Italia quando uno crepa sono fatti suoi, se invece si fa male sono fatti di tutti.
Allora la mia libertà di fare il deficente in moto finisce qualora si considerino le conseguenze del mio agire sulla collettività, perché se mi faccio male perché non uso il casco e non mi proteggo con l'abbigliamento adeguato, graverò sulle spalle di tutti gli altri, visto il nostro SSN.
Non sono per la obbligatorietà dell'abbigliamento tecnico, ma quantomeno del casco si. Anche perché i danni cerebrali, se uno non crepa, sono molto più gravosi per la collettività piuttosto che una gamba rotta....
Però anche i danni spinali se ci pensiamo bene......
Comunque in sostanza in america se uno si fa male costa relativamente poco agli altri, qui da noi è il contrario. O Sbaglio?
Prima dici che la libertà individuale è un bene inviolabile. Poi però diventa violabile per il solo fatto di avere conseguenze
economiche sulla società. Cosa che non condivido nel modo più assoluto ma che passo per buona.
Però mi devi spiegare perchè non sono libero di girare senza casco ma:
1) Sono libero di assumere alcool (25000 decessi l'anno in Italia, più di 5 volte i morti sulle strade)
2) Sono libero di praticare sesso promiscuo e\o non protetto (1800 infettati l'anno 50% dei quali ha originale da rapporti sessuali)
3) Sono libero di fumare (80000 morti l'anno in Italia...)
4) Sono libero di mangiare quanto voglio (l'obesità porta a malattie cardiovascolari che aumentano dal 20 al 40% le probabilità di morte prematura)
...
Tutte queste casistiche prevedono elevatissimi costi sociali però sono tollerate malgrado abbiano un impatto notevolmente più ampio sulla società. E' a mio parere evidente l'adozione di due pesi e due misure che rendono abbastanza futile ed insostenibile la questione riguardante i costi sociali di chi schianta la propria capoccia sull'asfalto senza casco.
Poi intendiamoci, io in moto senza casco ci sono andato e non ci andrò mai più in vita mia e non perchè è un obbligo di legge ma perchè
Io (e non lo stato) ho deciso che così è meglio per me!
Ciao.