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Motociclismo e la favola delle omologazioni scomode
9433360
9433360 Inviato: 5 Mar 2010 17:21
Oggetto: Motociclismo e la favola delle omologazioni scomode
 



E per l'ennesima volta Motociclismo dimostra di avere le mani legate sulla questione omologazioni. Gli inserzionisti (quindi i produttori di abbigliamento, per intendersi) la tengono per i "cilindri" cartacei...

Nell'edizione di Marzo, a un lettore che chiedeva della solita querelle sulle omologazioni, ecco la perla di risposta: "[...] il fatto che nessuno commercializzi abbigliamento di questo genere è per due motivi principali. In primo luogo produrre capi tecnici omologati è molto costoso e ciò grava notevolmente sul prezzo al pubblico. Inoltre l'abbigliamento omologato, per resistere a eventuali cadute, risulterebbe molto scomodo. E in moto, si sa, vestibilità e libertà di movimento sono molto importanti". 0509_si_picchiano.gif

certo che essere presi per i fondelli così, ce ne vuole. avessero almeno il pudore di far finta di niente... noooo... questi hanno anche il coraggio di rispondere...

questa è la misura del paese, meno male che esiste Internet. che il giornalismo cartaceo di questo genere scompaia dal pianeta Terra!!! 0509_mitra.gif

d.
 
9433418
9433418 Inviato: 5 Mar 2010 17:32
 

non lo so ma mi sembra proprio una diffamazione verso il giornale Motociclismo... forse mi sbaglio sarà solo una mia impressione... casomai chiedo venia 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif
 
9433611
9433611 Inviato: 5 Mar 2010 18:02
 

Per omologare un capo (faccio l'esempio per un pantalone) occorre spendere circa 3000 euro, depositare un capo per ogni taglia e 5 (o 3 non ricordo) della taglia più grande e depositare i campioni dei materiali che lo costituiscono.

Questa è la procedura a grandi linee per ogni capo d'abbigliamento, significa che una azienda che produce 10 modelli diversi di pantaloni per omologarli deve:

spendere 30.000 euro
consegnare: 10 taglie S, 10 taglie M, 10 taglie L, 50 taglie XL. Per un totale di 80 pantaloni.
depositare: materiali di cui sono fatti (cordura, elastici, strisce catarifrangenti ecc...)
 
9433670
9433670 Inviato: 5 Mar 2010 18:10
 

proprio me becchi.... icon_asd.gif icon_asd.gif
diffamare così un giornale non è affatto corretto. primo perchè dovresti quantomeno citare il giornalista in questione e secondo perchè ha detto la pura e semplice verità per la maggior parte di motociclisti. (ovviamente loro malgrado).

per quanto riguarda il giornale e la redazione edisport in generale posso assicurarti di persona che di gente cosi competente ed ONESTA nel molto delle due ruote ce n è davvero poca. ovviamente non mi permetto di fare nomi e cognomi ma Conoscendo personalmente alcuni di loro posso solamente smentire le tue conclusioni.


PS se vuoi far scomparire questa rivista è molto semplice...NON COMPRARLA. 0509_up.gif
 
9433926
9433926 Inviato: 5 Mar 2010 18:47
 

Non penso che la sua intenzione era quella di diffamare la rivista in questione ma rendere attenti che dice cose non propriamente vere in quanto si conoscono ditte che producono omologato e sono aziende che magari sono anche più piccole delle marche più famose ma comunque riescono a produrre omologato e spesso con prezzi uguali se non addirittura inferiori a quelli di marche famose.
Il fatto che poi si dica che l'abbigliamento omologato sia scomodo bè...se non l'hanno provato la vedo dura affermare una cosa simile, e le varie persone che hanno comprato giacche o pantaloni omologati non hanno mai detto che sono scomodi, che gli impediscono i movimenti ecc. Quindi, secondo me, prima di dare certe risposte bisognerebbe informarsi e provare sulla propria pelle perchè non si può dire determinate cose solo per partito preso (riferito a quanto riportato dalla rivista).
 
9433970
9433970 Inviato: 5 Mar 2010 18:51
 

Io mi aspetterei che una rivista come Motociclismo ( ... di cui non compro una copia da 2 anni) secondo quanto riportato da darrenstar prima di lasciarsi andare a certe affermazioni scrivesse in base a prove effettuate. Ma questi un capo omologato che sia giacca o tuta lo hanno mai provato prima di affermare che è scomodo e limita i movimenti? Credo di no perciò penso sia una normale affermazione "copia/incolla" da quanto dichiarato da alcuni produttori.
Omologare un capo non costa 3000 euri ma poco più della metà con possibilità di integrare tramite "estensioni" dal costo di circa 140 euro all' una ( già cambiare il colore del pellame dall' esemplare depositato richiede una estensione) perciò non mi si venga a dire che NON si può fare altrimenti i prezzi lieviteranno che tanto a farli lievitare di 150 euro in una tuta bastano 2 orpelli sulle spalle in finto titanio o una inutile gobba. Và a gusti ma io preferirei pagare in più per avere più sostanza, non specchietti... icon_asd.gif
 
9434158
9434158 Inviato: 5 Mar 2010 19:16
 

eusa_think.gif interessante la teoria della diffamazione. di grazia qualcuno può spiegarmi dove l'ha rilevata nelle mie parole?

e poi va bene essere narcotizzati dal brand "motociclismo", ma questi continuano a dire favole.
sono pieni di publiredazionali su abbigliamento plasticoso che si fonde con la pelle dopo un secondo di scivolata su asfalto. parlano della cordura come se fosse il santo graal. e stanno anche a ricamare sui caschi jet - che a mio parere dovrebbero essere vietati.

vogliono fare un servizio? li portiamo in corsia in un centro traumatologico, così vediamo quelli a cui è saltata mezza faccia perché avevano il caschetto...

hanno lanciato l'iniziativa "paraschiena mai più senza"... ma storicamente non si sono mai presi la briga di organizzare una comparativa in laboratorio - come invece all'estero riviste tedesche, francesi, inglesi o spagnole fanno + volte. e lo sapete perchè? andate a vedere che risultati ottiene Dainese... poi ne parliamo

d.
 
9434178
9434178 Inviato: 5 Mar 2010 19:19
 

Anch'io sono rimasto interdetto dalla risposta di Motociclismo.
Mi sembra un po' un discorso alla: "d'estate metto jet e bermuda perchè sto più fresco..."
E' chiaro che un abbigliamento più protettivo possa essere maggiormente pesante ed ingombrante ma la sicurezza che apporta è più importante dello stare "comodi".
Da una rivista come Motociclismo mi sarei aspettato una risposta, magari banale, ma più orientata verso la diffusione obbligatoria di abbigliamento sicuro ed omologato.
In tal senso una bella critica nei confronti dei produttori d'abbigliamento non avrebbe guastato ma mi rendo conto che gran parte degli spazi pubblicitari viene acquistato proprio da loro e che quindi l'editore non può permettersi tali uscite non concorcodate prima con i relativi uffici stampa.
 
9434544
9434544 Inviato: 5 Mar 2010 20:03
 

darrenstar ha scritto:
eusa_think.gif interessante la teoria della diffamazione. di grazia qualcuno può spiegarmi dove l'ha rilevata nelle mie parole?

e poi va bene essere narcotizzati dal brand "motociclismo", ma questi continuano a dire favole.
sono pieni di publiredazionali su abbigliamento plasticoso che si fonde con la pelle dopo un secondo di scivolata su asfalto. parlano della cordura come se fosse il santo graal. e stanno anche a ricamare sui caschi jet - che a mio parere dovrebbero essere vietati.

vogliono fare un servizio? li portiamo in corsia in un centro traumatologico, così vediamo quelli a cui è saltata mezza faccia perché avevano il caschetto...

hanno lanciato l'iniziativa "paraschiena mai più senza"... ma storicamente non si sono mai presi la briga di organizzare una comparativa in laboratorio - come invece all'estero riviste tedesche, francesi, inglesi o spagnole fanno + volte. e lo sapete perchè? andate a vedere che risultati ottiene Dainese... poi ne parliamo

d.

Quoto il fatto che nessuna rivista italiana(non solo Motociclismo)organizzi nessun tipo di comparativa in merito,limitandosi a fare semplicemente da vetrina.
E comunque se le blasonatissime firme italiane 0509_down.gif (con i prezzi che hanno, si possono solo definire cosi')non producono neanche un capo omologato di sicuro non e' colpa della stampa...
Sono d'accordo che omologare costa,ma almeno un capo, certe ditte consolidate da anni di profitti,lo potrebbero produrre... eusa_doh.gif
 
9435021
9435021 Inviato: 5 Mar 2010 21:00
 

E' l'ennesimo ottimo motivo che mi tiene lontano da riviste del genere.
Omologare un capo non ha costi elevati, ma se anche li avesse non vedo perché dovremmo metterci a difendere le aziende che vendono capi non omologati a prezzi superiori ai capi omologati di aziende meno note.
Però fanno tante belle giacche da fighetti che poi, vuoi mettere al bar come siamo belli ?!
Altra perla, l'abbigliamento omologato sarebbe 'molto scomodo' ! Ma l'ha mai indossato un capo omologato ?
Che tristezza icon_sad.gif
 
9435760
9435760 Inviato: 5 Mar 2010 22:18
 

Decisamente imbarazzante la risposta del direttore della nota rivista.
Non si tratta di "opinioni" discordanti dalle nostre, sono a tutti gli effetti "dichiarazioni non rispondenti al vero".

Incompetenza o ipocrisia?

Per allargare il discorso (e non mi riferisco soltanto a Motociclismo), la stampa italiana del settore è ampliamente e da molti anni a livelli molto bassi: io ho smesso di andare in edicola almeno una quindicina di anni fà: considero la stampa motociclistica italiana "corresponsabile" di aver tenuto bassa la cultura della sicurezza in Italia, "corresponsabile" di propinare ai nostri ragazzi la cultura del Gran Premio a tutti i costi, dei Cavalli a tutti i costi, della staccata, dell'impennata, del ginocchio a terra.

Non è solo colpa loro, ma in gran parte.

Perché i ragazzi crescono sognando sulle loro pagine (l'ho fatto anch'io).

E si ritrovano a guidare come piloti non in pista -come sarebbe naturale- ma in mezzo a camion e marciapiedi.
E qualcuno ci lascia la pelle. Tanti ci lasciano la pelle. Vestiti male o con caschi cattivi, eppure griffati.

Ricordo che l'Italia è maglia nera in Europa, per i morti su due ruote.
Una strage quotidiana.
Alle ditte d'abbigliamento leader di mercato, la cosa interessa? Cosa fanno in tal senso?

Se non fanno niente, se non omologano.... dobbiamo semplicemente lasciarle sugli scaffali.
 
9436421
9436421 Inviato: 6 Mar 2010 0:58
 

concordo pienamente sul fatto che la sicurezza viene prima di tutto!

volevo però un parere da chi sicuramente è più esperto di me...

valutando l'acquisto della giacca di pelle non ho valutato tra i miei limiti il budget...

ora... toccando con mano spalle, gomiti, ecc. di ogni giacca di ogni marca e provandole praticament tutte... ho optato per una costosa e "fighetta" giacca dainese delmar...

munita di "inutile gobba (...)

partendo dal presupposto che la gobba è inserita insieme al neck system che dovrebbe assorbire il movimento all'indietro della testa, ho notato come le protezioni su gomiti e spalle siano decisamente più stabili rispetto a TUTTE le altre giacche... una sensazione davvero forte la mia... che spero ovviamente di non provare mai!

ora, ho visto anche sull'etichetta interna l'omologazione a norma EN1621.1/97.
doppio_lamp_naked.gif
con questa precisazione all'interno della giacca vuol dire che questa è omologata?
 
9436438
9436438 Inviato: 6 Mar 2010 1:08
 

No, la tua giacca non è omologata ma le protezioni al suo interno si, ma ciò non rende la giacca omologata nella sua interezza.
 
9436447
9436447 Inviato: 6 Mar 2010 1:11
 

quindi quali altri "codici" se di codici si tratta dovrei vedere su un capo per valutarlo come correttamente omologato in ogni sua parte?

mi conforto almeno col fatto che le protezioni siano omologate eusa_wall.gif
 
9436467
9436467 Inviato: 6 Mar 2010 1:18
 
 
9436476
9436476 Inviato: 6 Mar 2010 1:22
 

grazie!
 
9436691
9436691 Inviato: 6 Mar 2010 8:04
 

Ash71 ha scritto:

munita di "inutile gobba (...)

partendo dal presupposto che la gobba è inserita insieme al neck system che dovrebbe assorbire il movimento all'indietro della testa


icon_asd.gif icon_asd.gif
Credimi che la gobba è inutile per le torsioni all' indietro del capo, bisognerebbe usare un neck brace in carbonio omologato del tipo usato in F1 (costo circa 6.000 euro) per avere un buon risultato....
Le gobbe sono fatte in un poliuretano di tipo flessibile usato per i sedili auto, selle da bici, poltrone, ecc...assorbimento all' urto pari a zero
 
9437524
9437524 Inviato: 6 Mar 2010 13:31
 

GINOX ha scritto:


icon_asd.gif icon_asd.gif
Credimi che la gobba è inutile per le torsioni all' indietro del capo, bisognerebbe usare un neck brace in carbonio omologato del tipo usato in F1 (costo circa 6.000 euro) per avere un buon risultato....
Le gobbe sono fatte in un poliuretano di tipo flessibile usato per i sedili auto, selle da bici, poltrone, ecc...assorbimento all' urto pari a zero



no attenzione, la gobba è solo il prolungamento del neck system. in pratica è questo

immagini visibili ai soli utenti registrati



immagini visibili ai soli utenti registrati



quella parte sporgente all'interno si va a piazzare sotto il casco e blocca un eventuale brusco movimento all'indietro... o almeno dovrebbe... e spero di non provarlo mai icon_asd.gif
 
9437749
9437749 Inviato: 6 Mar 2010 14:13
 

Ash71 ha scritto:



no attenzione, la gobba è solo il prolungamento del neck system. in pratica è questo

Immagine: Link a pagina di C3.ac-images.myspacecdn.com

Immagine: Link a pagina di C3.ac-images.myspacecdn.com

quella parte sporgente all'interno si va a piazzare sotto il casco e blocca un eventuale brusco movimento all'indietro... o almeno dovrebbe... e spero di non provarlo mai icon_asd.gif


io non credo che quel "prolungamento" e una "gobba" siano in grado di bloccare e/o limitare un eventuale brusco movimento all'indietro...
"noi" che facciamo mx, in molti utilizziamo protezioni simili a questa:
Link a pagina di Leatt-brace.com

il prezzo non è proprio concorrenziale: si va dai 200 euro del modello "plasticoso" per passare ai 4/600 euro dei modelli ottimi (in carbonio), per salire vertiginosamente (a crifre con 3 zeri) per i modelli top di gamma...
 
9438001
9438001 Inviato: 6 Mar 2010 14:58
 

Ash71 ha scritto:



no attenzione, la gobba è solo il prolungamento del neck system.

quella parte sporgente all'interno si va a piazzare sotto il casco e blocca un eventuale brusco movimento all'indietro... o almeno dovrebbe... e spero di non provarlo mai icon_asd.gif


Quotone a elbartolo, non è quel "carapace" di plastica da 2 mm fissato alla meno peggio che può proteggerti da una torsione all' indietro del casco di forte entità, molto meglio il sistema usato nel cross....e comunque è indipendente dalla gobba.
Condivido che non dovresti mai provarlo se funziona o meno..... icon_asd.gif
 
9441765
9441765 Inviato: 7 Mar 2010 13:07
 

elbartolo ha scritto:


io non credo che quel "prolungamento" e una "gobba" siano in grado di bloccare e/o limitare un eventuale brusco movimento all'indietro...
"noi" che facciamo mx, in molti utilizziamo protezioni simili a questa:
Link a pagina di Leatt-brace.com

il prezzo non è proprio concorrenziale: si va dai 200 euro del modello "plasticoso" per passare ai 4/600 euro dei modelli ottimi (in carbonio), per salire vertiginosamente (a crifre con 3 zeri) per i modelli top di gamma...



io l ho preso tempo fa e devo dire che all inizio rompe il c***o spende 200 euro cosi ma poi dopo un po che lo usi dici" fastidio non da .. tanto e per la propria sicurezza "..e il giramento ti passa ...adesso lo userei anche per andare a prendere il pane ..e se mai faro velocita io lo usero di sicuro ..non capisco perche non viene usato anche le supersportive ..basta fare il foro nella gobba
 
9441885
9441885 Inviato: 7 Mar 2010 13:35
 

Ma questi cosiddetti "esperti", han mai provato una BKS Leather (di livello 3!!! Davvero favolosa) o una "semplice" Safety della Halvarssons (giacca + pantaloni IN TESSUTO , si , non è di pelle pesante e ingombrante) omologata LIVELLO 2 ?
Mah.

Ieri ho potuto toccare con mano in un noto centro commerciale ("Pianeta sport" diciamo) varie giacche in pelle di marche famose e guanti anche parecchio costosi (fino a 200€!)...ma io mi chiedo...perchè devo spendere queste cifre folli per qualcosa che DI SICURO non mi protegge come farebbero dei Safety Grip da 120€ della Halvarssons ? O un back protector da 160€ che non porta neanche le scarpe al mio Vanucci da 70 ?
Fortunatamente non mi sono basato solo sulle pubblicità delle riviste ma mi sono informato qui sul Tinga e ho potuto farmi davvero una gran esperienza.
 
9443054
9443054 Inviato: 7 Mar 2010 18:11
 

Filo79 ha scritto:
Ma questi cosiddetti "esperti", han mai provato una BKS Leather (di livello 3!!! Davvero favolosa) o una "semplice" Safety della Halvarssons (giacca + pantaloni IN TESSUTO , si , non è di pelle pesante e ingombrante) omologata LIVELLO 2 ?
Mah.

Ieri ho potuto toccare con mano in un noto centro commerciale ("Pianeta sport" diciamo) varie giacche in pelle di marche famose e guanti anche parecchio costosi (fino a 200€!)...ma io mi chiedo...perchè devo spendere queste cifre folli per qualcosa che DI SICURO non mi protegge come farebbero dei Safety Grip da 120€ della Halvarssons ? O un back protector da 160€ che non porta neanche le scarpe al mio Vanucci da 70 ?
Fortunatamente non mi sono basato solo sulle pubblicità delle riviste ma mi sono informato qui sul Tinga e ho potuto farmi davvero una gran esperienza.


Quoto alla grande 0509_doppio_ok.gif
 
9445233
9445233 Inviato: 7 Mar 2010 23:30
 

Sono andato a leggere la risposta in questione, sono uno di quelli che segue alcune delle riviste che si trovano in edicola, e non mi sembra così scandalosa, perchè descrive un contesto verosimile.....mica sono loro che devono portare avanti campagne o iniziative, troppo comodo scaricare l'onere altrove, siamo noi motociclisti che dobbiamo muoverci in tal senso.

Di fatto l'omologazione è solo una formalità. Si ottiene un pezzo di carta che "dice" che il prodotto (o almeno il/i campione/i) corrisponde a quanto dichiarato ed è conforme a certi requisiti indicati in una norma recepita o emanata nel paese in cui si vole commercializzare il prodotto.

In pratica un capo omologato non si può definire sicuro finchè non viene chiamato a rispondere della sua sicurezza, cosa che tutti preferiscono lasciare nel dubbio per ovvi motivi, mentre un capo non omologato non è implicitamente insicuro, visto che può avere i requisiti ma senza un pezzo di carta che li formalizza. Tra teoria e pratica c'è sempre un certa differenza.

Sul costo delle omologazioni e del loro mantenimento, visto che non sono "a vita" altrimenti sarebbe troppo economico, vorrei vedere i "costi veri" perchè dalle cifre che ho visto citate, ovviamente non so' se a ragion veduta o solo come provocazione, sembra che costi quando omologare un accendigas??!!?!?!??!?!
Omologare significa certificare un test, quindi noleggiare un laboratorio (struttura+staff), con la successiva produzione di tutta la documentazione formale necessaria.......inutile dire che €1000 bastano a malapena per sedersi ad un tavolo a discutere.

In pratica un oggetto di sostanza non necessita di un certificato per essere tale, ma a volte essere "slegati" dalla formalità permette anche di adattarsi e, perchè no, migliorarsi in modo veloce, in base alle richieste e alle possiblità.

Non faccio l'avvocato del diavolo, seguo con interesse "motosicurezza", ma prima d'emettere una sentenza forse è il caso di accertare i fatti, non i presunti tali.......
 
9445435
9445435 Inviato: 8 Mar 2010 0:06
 

Citazione:
mica sono loro che devono portare avanti campagne o iniziative, troppo comodo scaricare l'onere altrove, siamo noi motociclisti che dobbiamo muoverci in tal senso.


Se permetti, però, il ruolo del giornalista è diffondere la verità (almeno sulla carta)! Se si descrive un "contesto verosimile" ma oggettivamente errato non si diffonde verità ma solo connivenza a questo contesto o situazione. In pratica, un desiderio non informare (o non informarsi, che in questo caso è la stessa cosa).

Vogliamo fare un esempio storico? Qual'è la prima cosa che fa una dittatura, in qualsiasi periodo storico? Assoggettare i media e usarli per propaganda del regime instaurato. In questo modo tieni quieti gli animi e sopite le coscienze. E' ovviamente un esempio esagerato, ma penso chiarisca molto bene come un certo tipo di gruppo (che siano dittatori, lobby, cartelli, qualsiasi cosa con un monopolio di un certo tipo) possa tenere per sè informazioni che se di dominio della gente possono risultare "scomode".

L'opinione pubblica è largamente influenzata dai mezzi di informazione: se da domani tutti i giornali facessero servizi ed inchieste sulla tossicità dei caschi (ti faccio un esempio ad capocchiam rotfl.gif ) sono pronto a scommettere quello che vuoi che l'opinione pubblica vorrebbe chiarezza a riguardo! Se i media non portano alla luce determinate verità, l'opinione pubblica non si esprimerà mai a riguardo: se non sei a conoscenza dell'esistenza di qualcosa non la puoi contestare.

Un giornalista che risponde "un capo in cordura, per resistere all'abrasione, dovrebbe essere importabile" sta dicendo una non verità ed una cosa preoccupante:
1- capi in tessuto omologati (quindi certificati riguardo ad una determinata resistenza all'abrasione) esistono e a quanto pare sono portabili: lo dimostrano le forze di polizia di mezz'europa. Italia esclusa, ovviamente;
2- i capi in cordura non resistono alle abrasioni. Sarà così? Chissà, dato che nulla è omologato...

Citazione:
Di fatto l'omologazione è solo una formalità. Si ottiene un pezzo di carta che "dice" che il prodotto (o almeno il/i campione/i) corrisponde a quanto dichiarato ed è conforme a certi requisiti indicati in una norma recepita o emanata nel paese in cui si vole commercializzare il prodotto.


allora, se le omologazioni sono formalità, tu, ditta, falle! tu omologa il capo, dimostra la sua resistenza e facci su pubblicità. Io sarò ben contento di tirar fuori fior di quattrini ma sapere ESATTAMENTE quanto mi protegge ciò che indosso. Non me ne può fregar di meno della tua esperienza in pista o delle facce che metti sopra i tuoi giubbotti.

Citazione:
tutti preferiscono lasciare nel dubbio per ovvi motivi


omertà o scaramanzia? Io non sono scaramantico, cosa devo pensare quindi? Il problema non è che un capo omologato è automaticamente sicuro e uno non omologato non lo è. La questione è che di un capo omologato tu conosci le caratteristiche: sono pubbliche, alla luce del sole. Di uno non omologato non sai nulla: può resistere, può rompersi con un lavaggio: chi lo sà!

Siamo sempre ai soliti discorsi, ma trovo che sia cosa buona parlarne. E' quanto si diceva prima: se nessuno avesse mai sentito parlare di omologazioni ora l'opinione pubblica sarebbe assolutamente soddisfatta ed ignorante. Sapere ci dà la possibilità di capire, scegliere ed anche protestare, se necessario.
 
9445787
9445787 Inviato: 8 Mar 2010 8:52
 

Visto già l'abbattimento dei costi e gli estremi guadagni che molte aziende italiane fanno producendo in cina, pakistan o tunisia, non penso che omologare un proprio capo dimostrandone la sicurezza sia una spesa così esagerata da dover , per esempio, aumentare di molto il costo di vendita...

Io mi chiedo...perchè BKS, Halvarssons, Scott Leathers si ostinano a omologare i propri capi più sicuri e non mi devo svenare per comprarne uno ? Magia ?
E perchè un paio di Safety Grip mi costa 100-130e (e sono omologati, E' CERTIFICATO che resistono a xx secondi di abrasione, insieme ad essi ti arriva un bel pacco di etichette, certificati, documenti) mentre un paio di guanti "italiani" me ne costa il doppio e manco so le caratteristiche di resistenza specifiche del prodotto ?

Non chiedo che la rivista denigri il tal prodotto, ma che almeno faccia sapere in giro che non esiste solo quello, che non ho bisogno di spendere 600e per un giubbino in pelle con placche di titanio sulle spalle per avere qualcosa di sicuro (una Safety ne costa la metà ed è Lv.2...), o che il tal paraschiena è "il top" perchè costa 180e, ha "le ali" e fa molto Goldrake...dove stanno le certificazioni , a parte il marchio "CE" che ha anche il caschetto che il figlio della mia vicina usa sul triciclo ?
Vorrei farti notare che sulla "famosa rivista" in questione, ci sono tra i vari paraschiena acquistabili con lo sconto, anche dei LIVELLO 1...ridicolo.

Mi sembra che solo "In Sella" abbia sollevato la questione omologazioni, tempo fa...
 
9445953
9445953 Inviato: 8 Mar 2010 9:46
 

Non mi stupisco assolutamente.

Lasciare l'acquirente nell'ignoranza del "sarebbe scomodo. E viaggiare scomodi = meno sicuri" è a vantaggio di chi fa girare il denaro nel mercato. L'utente medio legge le riviste pensando di informarsi mentre invece subisce SOLO l'informazione "preparata".

I costi di una omologazione sono SICURAMENTE nelle tasche di tutti i produttori tanto aziende piccole lo fanno mentenendo prezzi inferiori.
Se fosse un problema di denaro dovrebbero spiegarmi perchè anche Dainese ha una tuta omologata lvl 1 ( e non mi addentro sul discorso omologazione sbagliata e per velocità inferiori a 50km/h ...).

La pubblicità NON è l'anima del commercio.

Personalmente quando compro qualche rivista ( raramente ) guardo solo le figure... perchè ci sono scritte una marea di cazzate da bar.

botte ha scritto:
Sono andato a leggere la risposta in questione, sono uno di quelli che segue alcune delle riviste che si trovano in edicola, e non mi sembra così scandalosa, perchè descrive un contesto verosimile.....mica sono loro che devono portare avanti campagne o iniziative, troppo comodo scaricare l'onere altrove, siamo noi motociclisti che dobbiamo muoverci in tal senso.

Di fatto l'omologazione è solo una formalità. Si ottiene un pezzo di carta che "dice" che il prodotto (o almeno il/i campione/i) corrisponde a quanto dichiarato ed è conforme a certi requisiti indicati in una norma recepita o emanata nel paese in cui si vole commercializzare il prodotto.

In pratica un capo omologato non si può definire sicuro finchè non viene chiamato a rispondere della sua sicurezza, cosa che tutti preferiscono lasciare nel dubbio per ovvi motivi, mentre un capo non omologato non è implicitamente insicuro, visto che può avere i requisiti ma senza un pezzo di carta che li formalizza. Tra teoria e pratica c'è sempre un certa differenza.

Sul costo delle omologazioni e del loro mantenimento, visto che non sono "a vita" altrimenti sarebbe troppo economico, vorrei vedere i "costi veri" perchè dalle cifre che ho visto citate, ovviamente non so' se a ragion veduta o solo come provocazione, sembra che costi quando omologare un accendigas??!!?!?!??!?!
Omologare significa certificare un test, quindi noleggiare un laboratorio (struttura+staff), con la successiva produzione di tutta la documentazione formale necessaria.......inutile dire che €1000 bastano a malapena per sedersi ad un tavolo a discutere.

In pratica un oggetto di sostanza non necessita di un certificato per essere tale, ma a volte essere "slegati" dalla formalità permette anche di adattarsi e, perchè no, migliorarsi in modo veloce, in base alle richieste e alle possiblità.

Non faccio l'avvocato del diavolo, seguo con interesse "motosicurezza", ma prima d'emettere una sentenza forse è il caso di accertare i fatti, non i presunti tali.......


E' anche vero che senza certificazione non si sa il limite. Per cui dire che un "prodotto non certificato potrebbe essere buono" è vero ma potrebbe anche essere una ciofeca. Magari figoso. Magari strapubblicizzato ma magari una ciofeca quando serve davvero!

Solo le certificazioni danno una garanzia di utilizzo. Il resto sono solo chiacchere da Bar.

Senza offese logicamente.
 
9451335
9451335 Inviato: 8 Mar 2010 22:08
 

@Arrotino86:
Mi piace la tua visione idealista, ma purtoppo i fatti non lo sono, motivo per il quale ho detto che le "battaglie non vanno affidate a terzi ma combattute in prima persona". In ogni caso il tessuto è un'alternativa più economica e versatile alla pelle non perchè non raggiunga prestazioni d'eccellenza, ma solo perchè nel complesso non fornisce la stessa prestazione e comodità. Ovviamente in relazione al contesto in cui lo si deve usare, c'è sempre un compromesso da trovare e si deve decidere da che parte dovrà pendere la bilancia.
"tutti preferiscono lasciare nel dubbio per ovvi motivi"; mi sembra oltremodo chiaro?!?!?!....o forse vuoi farti una scivolata a 100Km/h per "testare" il tuo pantalone?
Sul parlarne mi trovi 0509_up.gif.

@Filo79:
Il tuo ragionamento non fà una piega, stranamente le aziende citate considerano ancora la pelle quale elemento più protettivo, ma un capo non può essere scelto solo in base alle prestazioni, ma anche in base alla vestibilità. Come ha già detto qualcuno, un capo omologato ma che non veste bene, quindi con le modalità previste per il corretto funzionamento dello stesso, può diventare un capo insicuro o addirittura pericoloso (questo lo scrivono "per legge" nelle "modalità d'uso e impiego" dei prodotti). Ovviamente concordo sul fatto che se si può avere il meglio allo stesso prezzo, non vedo perchè si deve rinunciare.

@NaE:
Mica mi scandalizzo, è una discussione e tutti hanno il diritto di veder rispettata la propria opinione.....e concordo sull'operato dell'azienda di Molvena!!!!!!
Come ho detto prima, mi piacerebbe sapere quali siano i costi reali per l'omologazione ed i vincoli imposti dalla stessa, solo così si potrebbe valutare quanto possa essere realmente conveniente o sconveniente per un produttore.


Comunque mi auguro che nessuno debba mai "saggiare la veridicità delle omologazioni". 0509_up.gif
 
9452382
9452382 Inviato: 9 Mar 2010 0:40
 

Personalmente resto perplesso che ci sia ancora qualcuno che si stupisca dell'andazzo "all'italiana",lo si vede e lo si percepisce benissimo come "funzionano" le cose quì e non c'è settore che si salva,l'informazione è in mano a chi ha i soldi e ne vuole fare sempre e solo di più,punto e stop.
Volete la conferma di questo? Semplice,andate a leggervi le riviste di 20-30-40 anni fà,io ne ho tantissime perchè le colleziono (solo quelle vecchie,quelle recenti le porto a casa solo se vengono a gratis),leggete e poi capirete da che parte erano le riviste un tempo e da che parte sono ora e come si sia gradualmente spostata la bilancia.

Ma fortunatamente il progresso qualcosa di buono l'ha portato,come questa roba in cui stiamo scrivendo e possiamo attingere a tante informazioni anche estere,non che all'estero siano tutte rose e fiori ma almeno in qualche paese,sopratutto quelli più a nord di noi,hanno ancora un briciolo di dignità e non sono ancora diventati dei servi conclamati.

Quoto Filo79 per i guanti,io i Safety Grip li ho presi a 100 neuri tondi dall'Inghilterra,ho preso pure il paraschiena Vannucci,un'ottimo Marushin,ho preso altra roba più che buona da Louis e prossimamente sono sicuro che attingerò ancora dal catalogo Halvarsson.........tutta roba che non esiste o quasi per le nostre riviste,chissà perchè?
 
9453103
9453103 Inviato: 9 Mar 2010 10:56
Oggetto: Re: Motociclismo e la favola delle omologazioni scomode
 

darrenstar ha scritto:
E per l'ennesima volta Motociclismo dimostra di avere le mani legate sulla questione omologazioni. Gli inserzionisti (quindi i produttori di abbigliamento, per intendersi) la tengono per i "cilindri" cartacei...

Nell'edizione di Marzo, a un lettore che chiedeva della solita querelle sulle omologazioni, ecco la perla di risposta: "[...] il fatto che nessuno commercializzi abbigliamento di questo genere è per due motivi principali. In primo luogo produrre capi tecnici omologati è molto costoso e ciò grava notevolmente sul prezzo al pubblico. Inoltre l'abbigliamento omologato, per resistere a eventuali cadute, risulterebbe molto scomodo. E in moto, si sa, vestibilità e libertà di movimento sono molto importanti". 0509_si_picchiano.gif

certo che essere presi per i fondelli così, ce ne vuole. avessero almeno il pudore di far finta di niente... noooo... questi hanno anche il coraggio di rispondere...

questa è la misura del paese, meno male che esiste Internet. che il giornalismo cartaceo di questo genere scompaia dal pianeta Terra!!! 0509_mitra.gif

d.

Io sono rimasto perplesso quanto te quando ho letto la risposta di Motociclismo,sinceramente non mi sarei mai aspettato da loro una risposta del genere (e non e' per voler diffamare il giornale,visto che assieme a In Moto e Moto Sprint sono riviste che acquisto da anni)
Ma io dico,puoi condurre una campagna "mai piu' senza" (riferita al paraschiena") ed un'altra per essere piu' visibili (sia di giorno che di notte) e poi uscirtene con una risposta del genere.Io dico di no.
Analizzando la risposta partiamo da:"produrre capi tecnici omologati e molto costoso e cio' grava notevolmente sul prezzo al pubblico"
Io sono del parere che capi tecnici come tute,caschi,stivali,proprio non dovrebbero esistere non omologati,inoltre il produttore deve dare la possibilita' a chiunque di poter acquistare un capo omologato a livello massimo anche se quest'ultimo dovesse avere dei costi maggiori.
Leggiamo poi:"l'abbigliamento omologato,per resistere a eventuali cadute,risulterebbe molto scomodo".Ma questo che raginamento e'?Proprio non lo capisco...
Allora se io acquisto un 'Arai top di gamma,con livello di omologazione massima,e' meglio che non lo indossi e vada a farmi un giro capelli al vento perche' altrimenti sai che scomodita'.... 0509_si_picchiano.gif
Poi l'ultima parte della risposta,la vera chicca:"E in moto,si sa,vestibilita' e liberta' di movimento sono molto importanti"
Questa mi sembra una risposta data dal fighetto di turno che va al bar con la scodella in testa della Momo,bermuda,canotta e infradito....ma stiamo scherzando....
Allora perche' indossare il paraschiena,la tuta,gli stivali,i guanti,il casco....sono tutte limitazioni alla liberta' di movimento...ma suvvia dico io.
Detto questo voglio solo ricordare di non prendere sempre per oro colato quello che ci viene detto,anche se a dirlo e una rispettabilissima rivista come Motociclismo.
Ed inoltre tutto deve partire da noi...alla voce sicurezza DOBBIAMO PRETENDERE sempre il massimo,anche ci dovesse costare di piu'...rinunciamo piuttosto allo scarico "ultimo grido" e acquistiamo il miglior casco persente sul mercato e con il livello piu' alto di omologazione,ne va' della nostra vita..... icon_wink.gif 0510_saluto.gif
 
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