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Motociclismo, un'occasione mancata
7959937
7959937 Inviato: 28 Giu 2009 8:53
Oggetto: Motociclismo, un´occasione mancata
 

ciao a tutti,

ne approfitto per segnalarvi l'ennesima patetica iniziativa riguardante la Sicurezza e la prevenzione sulle strade sostenuta dalla rivista Motociclismo...

non so se avete sentito parlare di questo progetto per abbassare l'IVA sull'abbigliamento protettivo... ebbene, la rivista, i produttori italiani, l'ANCMA, qualche pilota e il senatore Carrara (PdL) stanno cercando di "spingere" in Parlamento per una proposta di Legge che riduca i balzelli su Caschi, paraschiena e protezioni omologate.

Ora, apparentemente sembrerebbe una proposta vincente. quando si parla di ridurre l'IVA tutti sono contenti: che si tratti di abbigliamento protettivo, benzina o zigulì... icon_biggrin.gif
Il problema, però, è culturale. Perchè 'sti zingari di Motociclismo scrivono:

"[...] Abbiamo fra l'altro capito che è necessario limitare l'operazione a quelli il cui effetto protettivo sia immediatamente riconoscibile dall'etichetta: lo sono sicuramente il casco, il paraschiena e, in generale, tutti i tutori provvisti di etichetta esplicativa. Non è invece possibile per giacche, pantaloni, guanti stivali che non presentano l'omologazione in quanto tali ma solo per le protezioni che ospitano. E questo perché altrimenti avrebbero costi e anche ingombri ben diversi."

Insomma, invece di fare i "cani da guardia" della sicurezza gettano l'osso ai produttori. Invece di testate prodotti, chiedere spiegazioni sulla mancanza di certificazioni dei capi di abbigliamento, procedere con comparative... loro propongono la detassazione delle protezioni. E ovviamente il popolo bue penserà a quanto sono fighi questi di "Motociclismo" che si preoccupano della salute dei motard...

che bestie!!! 0509_mitra.gif

d.


p.s. il primo che dice "si però, effettivamente uno sconto potrebbe..." gli sparo un missile Cruise nei terminali di scarico. icon_evil.gif Perchè questa storia della briciolina avariata ha stufato. Ci impieghiamo duemila anni a fare una cosa, e poi ci accontentiamo di una merendina scaduta e confezionata ? doppio_lamp_naked.gif
 
7960703
7960703 Inviato: 28 Giu 2009 11:34
 

Petta, petta... non ho mica capito...

Va bene la limitazione dell'iva sull'abbigliamento protettivo omologato. In inghilterra lo fanno sui caschi (non c'è la Vat, mi dicono).

Ma quelli di motociclismo cosa dicono, che è impossibile omologare le tute? Che non esistono tute omologate... eh?

A me sembra di capire che a Motociclismo ignorano l'esistenza dell'omologazione sull'abbigliamento (guanti, stivali, tute)...


cioè rispiega.
 
7963009
7963009 Inviato: 28 Giu 2009 19:15
Oggetto: Re: Motociclismo, un´occasione mancata
 

darrenstar ha scritto:
ciao a tutti,

ne approfitto per segnalarvi l'ennesima patetica iniziativa riguardante la Sicurezza e la prevenzione sulle strade sostenuta dalla rivista Motociclismo...



A me piacerebbe che una rivista "seria" commissionasse un capo certificato en13595 lev1 presso uno dei tanti laboratori italiani e provvedesse all' omologazione (costo complessivo dell' operazione sui 4500/5000 euro per 2 capi prova + omologazione)
Poi chiamasse a tavolino i produttori per dire: "Cari signori noi lo abbiamo fatto, perchè voi no?"
Solo se uno ha già fatto o visto un capo omologato può dire se è più "ingombrante" o meno e questa rivista in questo suo giudizio ha fallato di brutto.
 
7963245
7963245 Inviato: 28 Giu 2009 19:51
Oggetto: Re: Motociclismo, un´occasione mancata
 

darrenstar ha scritto:
ciao a tutti,

ne approfitto per segnalarvi l'ennesima patetica iniziativa riguardante la Sicurezza e la prevenzione sulle strade sostenuta dalla rivista Motociclismo...

E questo perché altrimenti avrebbero costi e anche ingombri ben diversi."


L'iniziativa di abbassare l'IVA credo sia inutile: non pensare che il minor costo legato all'imposta vada a favore del cliente, sono pronto a scommettere che se oggi un paraschiena costa 100€, domani con l'IVA "abbassata" costerà sempre 100€ e sono pronto a scommettere che più che risparmio per gli utente, si tratta di maggior guadagno per i produttori. Io spero sia diverso, che il mio pensiero sia solo "dietrologia applicata", in ogni caso vediamo che succede...
Ps: Motociclismo per gli articoli sull'abbigliamento ha un taglio basso... ma trovami un giornale italiano che sia diverso.
Rpps: DueRuote mi lascia sconcerto (leggasi ultimo numero di luglio sul giubbino "DueRuote").
 
7963582
7963582 Inviato: 28 Giu 2009 20:34
Oggetto: Re: Motociclismo, un´occasione mancata
 

GINOX ha scritto:


A me piacerebbe che una rivista "seria" commissionasse un capo certificato en13595 lev1 presso uno dei tanti laboratori italiani e provvedesse all' omologazione (costo complessivo dell' operazione sui 4500/5000 euro per 2 capi prova + omologazione)
Poi chiamasse a tavolino i produttori per dire: "Cari signori noi lo abbiamo fatto, perchè voi no?"
Solo se uno ha già fatto o visto un capo omologato può dire se è più "ingombrante" o meno e questa rivista in questo suo giudizio ha fallato di brutto.


per me non sanno nemmeno dell'esistenza della en 13595...

I giornalisti credo siano, nella scala dell'ignoranza, gli occupanti del gradino più alto.
 
7963857
7963857 Inviato: 28 Giu 2009 21:17
 

io credo invece che ci sia una gran puzza di bruciato

i giornalisti di Motociclismo sanno benissimo dell'esistenza delle omologazioni per l'abbigliamento, infatti con precisione sibillina aggirano l'argomento parlando di "ingombri".

la mia proposta a questo punto è di aprire un 3D sul forum di Motociclismo.it per testimoniare il nostro disappunto, oppure spedire una lettera/mail alla rivista. la speranza è che abbiamo il coraggio di rispondere

d.
 
7964495
7964495 Inviato: 28 Giu 2009 22:53
 

darrenstar ha scritto:
io credo invece che ci sia una gran puzza di bruciato

i giornalisti di Motociclismo sanno benissimo dell'esistenza delle omologazioni per l'abbigliamento, infatti con precisione sibillina aggirano l'argomento parlando di "ingombri".

la mia proposta a questo punto è di aprire un 3D sul forum di Motociclismo.it per testimoniare il nostro disappunto, oppure spedire una lettera/mail alla rivista. la speranza è che abbiamo il coraggio di rispondere

d.


Non lo so... non so... secondo me non ne sanno proprio nulla, e se sanno qualcosa hanno le idee confuse...

Dove sarebbero i problemi di ingombri... non riesco a capire... io non dico fare come il nostro Alax che è in Uk e mi riferise che le tute omologate che non sono affatto rare, ha toccato una BKS leather e ha detto che è fantastica... insomma, gli amici di motocismo non dico di fare la fatica di toccare per mano (...), ma almeno leggersi qualcosa su internet.

Secondo me sono davvero convinti che "tuta omologata" è lo scafandro del capitano nemo.
 
7964812
7964812 Inviato: 28 Giu 2009 23:44
 

Non mi pare un`idea molto furba.
O si impone un prezzo popolare e massimo per capi omologati,
o se no se questi vendono a 100 ora, e poi dopo vendono a 99 euro, alla fine
dei conti, hanno guadagnato solo loro.

In fatto di sicurezza, dovrebbe essere istituito proprio un organismo di ricerca e sviluppo
europeo finanziato da tutta la UE, ricavati di multe (in tutta la UE -> miliardi di miliardi),
fondi comunitari (miliardi), donazioni ecc ecc.

Dopo voglio vedere se non escono fuori idee innovative e roba di qualita`....
L`unica cosa che questo andrebbe contro le grandi note marche.

Vantaggi:
1) Tutti gli sforzi sarebbero coordinati, non piu` aziende private piene di palesi
CONFLITTI di INTERESSE, ma un unico organismo: sforzi elevati e ben coordinati,
econimicamente e umanamente parlando.


2) Si potrebbero dare via a produzioni su scala Europea, in modo da distribuire i prodotti in tutta la UE, con prezzi quindi popolari a fronte di elevatissima qualita`.
(questo sarebbe un obbligo, visti i finanziamenti gia` ricevuti per la parte di ricerca/sviluppo che non graverebbero sul costo dei prodotti finiti)

3) Re-investimento dei ricavati su nuova ricerca tecnologica.
(supportata da tutti gli introiti sopra menzionati, quindi potere esponenziale di mezzi, risorse e quant`altro).


Questa visione, e` l`unica che permetterebbe di dare il via a una vera ricerca in fatto di sicurezza. E allora verrebbero fuori AirBag Jacket davvero efficaci e rivoluzionarie,
caschi da 10 stelle Sharp, omologazioni superiori, ecc ecc
Visto che non si parla di fantascienza, se adesso non li abbiamo,
c`e` solo una colpa, il conflitto di interesse.
Il limite e` mettersi li` e studiare qualcosa pensando non al fatturato, ma pensando
a metterci il massimo contenuto tecnologico e di ricerca, senza badare a spese.
In ambito militare abbiamo tecnologie, che altro che airbag jacket...
solo perche` si e` deciso di investirci.

Bene ora e` il momento di investire pure sulla sicurezza in strada.
Questa cosa nessun privato potrai mai realizzarla appieno.
O potra` solo realizzarla in parte.
 
7964946
7964946 Inviato: 29 Giu 2009 0:21
 

frabiker ha scritto:
Non mi pare un`idea molto furba.
O si impone un prezzo popolare e massimo per capi omologati,
o se no se questi vendono a 100 ora, e poi dopo vendono a 99 euro, alla fine
dei conti, hanno guadagnato solo loro.

In fatto di sicurezza, dovrebbe essere istituito proprio un organismo di ricerca e sviluppo
europeo finanziato da tutta la UE, ricavati di multe (in tutta la UE -> miliardi di miliardi),
fondi comunitari (miliardi), donazioni ecc ecc.

Dopo voglio vedere se non escono fuori idee innovative e roba di qualita`....
L`unica cosa che questo andrebbe contro le grandi note marche.

Vantaggi:
1) Tutti gli sforzi sarebbero coordinati, non piu` aziende private piene di palesi
CONFLITTI di INTERESSE, ma un unico organismo: sforzi elevati e ben coordinati,
econimicamente e umanamente parlando.


2) Si potrebbero dare via a produzioni su scala Europea, in modo da distribuire i prodotti in tutta la UE, con prezzi quindi popolari a fronte di elevatissima qualita`.
(questo sarebbe un obbligo, visti i finanziamenti gia` ricevuti per la parte di ricerca/sviluppo che non graverebbero sul costo dei prodotti finiti)

3) Re-investimento dei ricavati su nuova ricerca tecnologica.
(supportata da tutti gli introiti sopra menzionati, quindi potere esponenziale di mezzi, risorse e quant`altro).


Questa visione, e` l`unica che permetterebbe di dare il via a una vera ricerca in fatto di sicurezza. E allora verrebbero fuori AirBag Jacket davvero efficaci e rivoluzionarie,
caschi da 10 stelle Sharp, omologazioni superiori, ecc ecc
Visto che non si parla di fantascienza, se adesso non li abbiamo,
c`e` solo una colpa, il conflitto di interesse.
Il limite e` mettersi li` e studiare qualcosa pensando non al fatturato, ma pensando
a metterci il massimo contenuto tecnologico e di ricerca, senza badare a spese.
In ambito militare abbiamo tecnologie, che altro che airbag jacket...
solo perche` si e` deciso di investirci.

Bene ora e` il momento di investire pure sulla sicurezza in strada.
Questa cosa nessun privato potrai mai realizzarla appieno.
O potra` solo realizzarla in parte.


Fra!!! qualcuno direbbe che le tue idee sono COMUNISTE!!!

purtroppo, o per fortuna, oggigiorno lo sviluppo passa per il mercato, e la ricerca esiste quasi esclusivamente per far creare nuovi prodotti per il mercato.

E come è successo sulle auto, i progressi sulla sicurezza sono sì passati per enti trans-europei come l'EURO-NCAP (che sarebbe bene o male quello che dici tu), ma anche perché una macchina più sicura che supera bene i test (le famose 5 stelle) vende di più...

Finché non cambia l'ottica del popolo bue, ovviamente, i produttori non inizieranno a soddisfare richieste di sicurezza che i consumatori non sentono... poi verranno anche gli organismi europei come è già lo Sharp per il regno unito.

Vorrei segnalare, alla faccia degli amici ignoranti di Motociclismo, che una tuta omologata di livello 2 (e quasi 3...), la Safety della Halvarssons, è esaurita addirittura nei magazzini svedesi... e io che voglio comprarla non posso perché non ce ne sono (mentre di liv. 1 ce ne sono: la gente compra la 2... alla faccia dell'ingombrante)!

Più che una riduzione dell'iva ci vorrebbe più scelta... e ci vorrebbe che i giornalisti capissero qualcosa, leggessero, si informassero, viaggassero, parlassero con la gente e i motociclisti di paesi più avanti di noi. Invece stanno a guardarsi il cotone nell'ombelico... ed è risaputo che col cotone, in moto, non si va da nessuna parte.

Purtroppo le riviste come Motociclismo sono quelle che fanno la coscienza della massa... vabbè... lasciamo perdere.
 
7965042
7965042 Inviato: 29 Giu 2009 0:51
 

Non sono assolutamente Comunista,
e` una visione a livello europeo, qui nessuno deve proteggersi internamente da nulla
e` un progetto per il bene comune, che vede l`unione e la coordinazione degli sforzi.
Cosa non da poco, i risultati non si otterranno mai se tutti sono scoordinati o peggio
hanno conflitti interni, che ritengo siano giusti e normali!
Pure io se fossi il proprietario della Dainese, e dovrei fare i conti con la concorrenza, avrei degli enormi conflitti, pure interiori direi icon_asd.gif


Salute, Sicurezza, e temi simili, dovrebbero essere tolti dalle mani di chi ci fa i soldi,
e dati ad una gestione imparziale.
Non perche` vedo male gli imprenditori, anzi, e` solo che e` illogico.
E` come afidare a un pregiudicato la custodia di un tuo parente sapendo che in caso di morte di questo l`uomo eredita 1000 miliardi.
Lo lasceresti in mano sua? icon_asd.gif

Scusa l`esempio 0509_lucarelli.gif
Ci vorrebbe qui da noi qualche imprenditore coraggioso che dia qualche schiaffo morale,
e in quel caso l`unica legge valida sarebbe:
Tu produci solo cose omologate e riesci a tenere prezzi in un certo range?
bene allora a te do agevolazioni fiscali, e vantaggi.

Tu importi e fai produrre in cina, a bassa prezzo, sfrutti manodopera, non omologhi una mazza, bene, secondo il nostro CODICE non ti spetta nulla.

Sarebbe bello fare dei CODICI per premiare gli imprenditori seri.
Questa sarebbe una bella iniziativa, altro che iva a cazz di cane.
all`interno di questi codici si inseriscono i punti di merito e di demerito
si fa il controllo (a chi lo richiede), se si supera -> Agevolazioni statali.
Se no, un bel vaffa.



P.s
Coniglione sicuramente a livello di informazione su sicurezza,
sei piu` informato tu che un medio giornalista che parla di moto.
Non siamo molto avanti, dobbiamo ammetterlo. Non decidiamo noi cosa e` giusto
ma viene imposto. Tu entri in un negozio, quello c`e` in tutti i negozi, quelle le marche.
e se poi sei convinto di prendere il Top, il problema dove sta?
Nell`informazione, esatto.

0510_saluto.gif

Ultima modifica di frabiker il 29 Giu 2009 1:06, modificato 5 volte in totale
 
7965062
7965062 Inviato: 29 Giu 2009 1:02
 

frabiker ha scritto:
In ambito militare abbiamo tecnologie, che altro che airbag jacket...


Beh, la ricerca in ambito militare e' essenzialmente privata. Acquistata e commissionata da governi, principalmente (ed ovviamente non solo), ma essenzialmente e' privata. Come pressoche' tutta la ricerca in qualsiasi nazione ne faccia, a dire il vero.

Quando la ricerca e' privata, vi sono possibilita' che il Governo faccia il Governo e come parte terza la incentivi quando benefica per la societa' o la disincentivi quando dannosa. Magari perche' spinto a non fare brutta figura se la Stampa Libera dovesse metterne in piazza la corruzione... Certo, e' raro, ma c'e' qualche possibilita'.
Generalmente cio' non accade proprio perche' i Governi / Partiti / Politici (e Stampa) sono sovvenzionati nascostamente da questo o quel cartello di produttori. Un conflitto di interessi proprio come dici, ovvero un conflitto tra l'interesse della societa' tutta e quello di parte (partito, politico, governo tutto, ecc.).

Quando la ricerca e' pubblica, come molti direbbero in Italia usando un linguaggio a mio avviso improprio, o piuttosto governativa, come si direbbe altrove con un linguaggio piu' tecnico, allora avrebbe luogo il conflitto di interesse supremo, tanto potente perche' "legale" (che non e' sinonimo di "giusto") da passare inosservato e indenunciato. Non mi sembra una gran soluzione; semmai sarebbe la disfatta totale. Come dire che siccome le moto inquinano bisogna non produrne di meno inquinanti ma smettere di andare in moto! icon_cry.gif
Un governo avrebbe l'unico incentivo di vendere ed incassare dai suoi stessi prodotti, non certo di incentivarne lo sviluppo. E, a differenza di un privato, non avrebbe altri al di fuori di se stesso come... controllore.

... Mmh... A ben pensarci temo ci ritroveremmo una strepitosa giacca del popolo sugli scaffali, da usarsi magari su una fiammante moto Trabant (ne producevano?)... icon_wink.gif

No, grazie. icon_wink.gif

Citazione:
Fra!!! qualcuno direbbe che le tue idee sono COMUNISTE!!!


Ooops! eusa_whistle.gif

P.S.: Scherzo, eh ragazzi! Si fa per ridere, e, soprattutto, mi permetto di dissentire, pur con una battuta, nel rispetto totale delle idee altrui icon_smile.gif
 
7966284
7966284 Inviato: 29 Giu 2009 9:54
 

frabiker ha scritto:

Tu importi e fai produrre in cina, a bassa prezzo, sfrutti manodopera, non omologhi una mazza, bene, secondo il nostro CODICE non ti spetta nulla.
credo che un articolo del genere sarebbe IMPOSSIBILE, sembrerebbe un embargo verso prodotti cinesi!! poi comunque se è omologato secondo le norme europee allora ok, altrimenti con questa filosofia anche i guanti ixon non dovrebbero essere omologati perchè fatti in cina icon_wink.gif
 
7966485
7966485 Inviato: 29 Giu 2009 10:16
 

Scusate ma da quello che ho capito io leggendo lo stralcio dell'articolo è che l'IVA ridotta su articoli dedicati esclusivamente alla protezione come il casco ed il paraschiena è fattibile, mentre per quanto riguarda i capi di abbigliamento, siccome svolgono un duplice ruolo di protezione dalle cadute ma anche dal vento/freddo, andrebbe scorporata l'IVA relativa alle protezioni omologate vendute con il capo d'abbigliamento e l'IVA relativa al capo stesso. Faccio un esempio: Giacca del costo complessivo oggi con IVA al 20% € 300,00 (IVA €50,00) ipotizziamo per la giacca un costo di € 166,67 + IVA 20% € 33,33 = 200,00
per le protezioni un costo di € 83,33 + IVA 10% € 8,33 = 91,66

Totale: € 291,66 con un risparmio di € 8,34

Questo per fare un esempio... icon_biggrin.gif
 
7966505
7966505 Inviato: 29 Giu 2009 10:18
 

Aggiungo che i capi d'abbigliamento possono essere indossati anche senza protezioni in teoria anche solo per moda. In questi casi è chiaro che non possono avere l'IVA ridotta.
 
7966600
7966600 Inviato: 29 Giu 2009 10:26
 

No ragazzi non ci siamo capiti,
apparte quotare nake (non a caso la storia iva ho gia detto che mi pareva una cavolata)

io propongo CODICI (da chiamare poi come si vuole), che contengano
(studiati bene a tavolino) PUNTI DI MERITO E PUNTI DI DEMERITO in base ai quali
si premiano con agevolazioni direttamente i produttori.

Detto cosi` puo` non dire nulla,
ma se ci ragionate, questo potrebbe spostare il mercato verso produzioni meno di massa
e piu` di qualita`.

I punti di pregio devono tenere in prima importanza la sicurezza dei prodotti, e in seconda importanza il modo di produrre.
Il produttore che produce Omologato e che passa magari Test Specifici (superiori alle omologazioni base) deve ottenere agevolazioni a prescindere.
Se POI riesce a fare questo dando lavoro a persone in ambito nazionale, bhe` allora spetta qualche agevolazione in piu`.
Se poi riesce a tenere i prezzi entro certe tabelle (stabilite), bhe` allora altre agevolazioni di merito
E cosi` via....oppure di Demerito.

Cosa succede?
Che si rende piu` forte CHI MERITA.

Ragazzi come concetto lo trovo straordinario e applicarlo non e` cosi` utopistico.
La MARCA che non segue questi standard e` destinata all`Embargo, all`emarginazione???
per rispondere a chi sopra non concordava:
CERTO CHE NO!!!!
A quel punto sta a NOI scegliere da chi comprare e cosa. Avendo pero` la scelta.
Se LA MARCA cosi` si trova male? C...i suoi, cambia stile di produzione, e questo
guarda un po` ci tornerebbe a vantaggio nostro.

Semplicemente NON ha diritto ad usfruire DI SOLDI PUBBLICI
scusa ma non lo trovo strano. Mica stiamo qui a fare beneficienza.

Ciao.

P.s
Il comunismo non c`entra una mazza, e NON sono comunista.
Forse e` un`idea Liberista, non lo so icon_asd.gif
Si tratta solo di incentivi per chi Merita. Imprenditori.
Ill discorso Organismo Europeo (sviluppo e produzione), e` un altro possibile filone
che pero` NON c`entra un cazz. col Comunismo, ma si tratta di UNIRE le forze
come per altro in altri campi si e` gia` fatto con ottimi risultati in ambito UE.
Questo filone e` pero` piu` delicato e difficile da attuare, rispetto alla mia prima proposta,
perche` smantellerebbe tutti gli interessi delle note marche, e in piu` richiederebbe
grandi sforzi organizzativi.
La soluzione sopra descritta invece, SI PUO` FARE FACILMENTE.
Senza presunzione, ma penso sia molto ma molto meglio dell`idea dell`iva
(che trovo quasi inutile)
 
7966818
7966818 Inviato: 29 Giu 2009 10:47
 

Bisognerebbe spingere più che altro nel rendere obbligatorio l'uso di un abbigliamento protettivo, così come è stato per il casco. In quest'ottica sarebbe opportuna la riduzione dell'IVA proprio perchè l'utente è obbligato dalla legge.

La proposta di incentivi fiscali verso quei produttori che attraverso R&S producono protezioni particolarmente efficienti è impossibile da relaizzare. Pensa a tutte le altre aziende che in un certo senso producono oggetti legati alla sicurezza e/o alla salvaguardia della vita, dovrebbero essere coinvolte tutte in questo genere di sgravi. Non solo. In Italia le aziende investono pochissimo in R&S in ogni campo. Bisognerebbe quindi fare una legge generale che invogli a spendere in ricerca e sviluppo.
 
7966941
7966941 Inviato: 29 Giu 2009 11:00
 

nakedmi ha scritto:
Bisognerebbe spingere più che altro nel rendere obbligatorio l'uso di un abbigliamento protettivo, così come è stato per il casco. In quest'ottica sarebbe opportuna la riduzione dell'IVA proprio perchè l'utente è obbligato dalla legge.
quoto, è logico che ci sarebbero le solite polemiche soprattutto all'inizio, però poi credo che alla fine una volta assimilata la cosa diventerebbe come ora il casco, ovvero nella magior parte dei casi è difficile vedere gente in moto senza (anche se qualcuno lo si becca sempre icon_rolleyes.gif )
 
7967092
7967092 Inviato: 29 Giu 2009 11:12
 

nakedmi ha scritto:
La proposta di incentivi fiscali verso quei produttori che attraverso R&S producono protezioni particolarmente efficienti è impossibile da relaizzare. Pensa a tutte le altre aziende che in un certo senso producono oggetti legati alla sicurezza e/o alla salvaguardia della vita, dovrebbero essere coinvolte tutte in questo genere di sgravi. Non solo. In Italia le aziende investono pochissimo in R&S in ogni campo. Bisognerebbe quindi fare una legge generale che invogli a spendere in ricerca e sviluppo.


Non sono d'accordo perchè già troppi soldi sono stati finanziati da regioni, stato, cee... ad aziende per la ricerca e sviluppo e non ha portato a niente se non finti progetti mai realizzati o irrealizzabili all' atto pratico.
Per me meglio sarebbe una chiamiamola "rottamazione", cioè un incentivo a comperare capi omologati. Poi che siano i produttori a cogliere questa opportunità e il consumatore ne gioverebbe
 
7967735
7967735 Inviato: 29 Giu 2009 12:22
 

a mio parere la questione potrebbe essere risolta facilmente:

basterebbe obbligare i produttori a scrivere sulle pubblicità, etichette e confezioni che il capo di abbigliamento non è certificato per resistere ad abrasione, etc.

tutto lì, mi sembra banale

se dispongono della certificazione UE possono pubblicizzare i capi come preferiscono

a quel punto scatterebbe la competizione fra i vari brand, e aumenterebbero gli investimenti per ricerca & sviluppo - semplicemente per risparmiare sui costi produttivi.

d.
 
7967824
7967824 Inviato: 29 Giu 2009 12:31
 

nakedmi ha scritto:
Scusate ma da quello che ho capito io leggendo lo stralcio dell'articolo è che l'IVA ridotta su articoli dedicati esclusivamente alla protezione come il casco ed il paraschiena è fattibile, mentre per quanto riguarda i capi di abbigliamento, siccome svolgono un duplice ruolo di protezione dalle cadute ma anche dal vento/freddo, andrebbe scorporata l'IVA relativa alle protezioni omologate vendute con il capo d'abbigliamento e l'IVA relativa al capo stesso. Faccio un esempio: Giacca del costo complessivo oggi con IVA al 20% € 300,00 (IVA €50,00) ipotizziamo per la giacca un costo di € 166,67 + IVA 20% € 33,33 = 200,00
per le protezioni un costo di € 83,33 + IVA 10% € 8,33 = 91,66

Totale: € 291,66 con un risparmio di € 8,34

Questo per fare un esempio... icon_biggrin.gif

il capo d'abbigliamento dovrebbe essere parte integrante del sistema protettivo della giacca composto dalle protezioni e dal tessuto (pelle o altri con buone doti di resistenza). Dico dovrebbe perchè la sua funzione è evidente in caso di caduta (proteggere da abrasioni, ecc), ma il problema è che la maggior parte dei tessuti o pelli in commercio di abbigliamento tecnico non sono omologati secondo la corrispondente normativa europea (EN 1359).
Per questo motivo la riduzione dell'IVA (della cui utilità si può discutere) non può essere applicata al capo nella sua interezza. Il giornalista che ha scritto l'articolo ignora, o probabilmente fa finta di ignorare, l'esistenza di tale normativa e, fossi un giornalista, andrei a chiedere alle varie case di abbigliamento, a partire dalle più blasonate: "perchè non omologate le vostre pelli/tessuti?"

Riguardo la riduzione dell'IVA: secondo me non funzionerebbe perchè, ahimè, alla fine i commercianti ci giocherebbero dentro alzando i prezzi
 
7967955
7967955 Inviato: 29 Giu 2009 12:43
 

frabiker ha scritto:
No ragazzi non ci siamo capiti,
io propongo CODICI (da chiamare poi come si vuole), che contengano
(studiati bene a tavolino) PUNTI DI MERITO E PUNTI DI DEMERITO in base ai quali
si premiano con agevolazioni direttamente i produttori.

[...]

Che si rende piu` forte CHI MERITA.

Ragazzi come concetto lo trovo straordinario e applicarlo non e` cosi` utopistico.

[...]


Sono d'accordissimo! E' in fondo a questo che servono i governi, no: fare l'interesse dei Cittadini, cosi' come i cittadini lo dfeiniscono.
E non solo penso che l'idea sia buonissima, penso che sia anche realizzabile, e, ti diro' di piu', considera che in altri settori gia' accade, in varie forme. Pensa agli incentivi sul risparmio energetico: se installi infissi che lo favoriscono ottieni un rimborso (attualmente addirittura sul 50% del costo!).
Ci sono molte soluzioni per incentivare i produttori o le vendite. Se riduci l'iva incentivi i primi e comunque ne trai il beneficio della diffusione di prodotti omologati o che abbiano determinate caratteristiche. Se rimborsi a posteriori l'acquirente favorisci quest'ultimo in termini economici.
In entrambi i casi, ottimo lavoro a favore della sicurezza.


Citazione:

Ill discorso Organismo Europeo (sviluppo e produzione), e` un altro possibile filone
che pero` NON c`entra un cazz. col Comunismo, ma si tratta di UNIRE le forze

Battute a parte, questa e' una soluzione molto diversa (e filosoficamente agli antipodi) di quanto sopra; rispettabile come tutto, sia chiaro, ma semplicemente, a parer mio, non funzionerebbe. Tutto qui. Comunista o meno che la vogliamo definire icon_wink.gif
 
7968920
7968920 Inviato: 29 Giu 2009 14:06
 

comunque, ho scritto a Motociclismo

questo il testo della mail:

Caro Motociclismo,

perché perdere tempo con questa bufala della riduzione IVA per paraschiena, tutori e caschi? Mi sembra una battaglia con archibugi. Per quale motivo non avete mai chiesto ai produttori del settore semplicemente di omologare (interamente) i loro capi secondo le normative CE EN 13595-1 o EN 13595-2 EN – già esistenti. Perché non raccontare che la maggior parte delle aziende italiane non esegue uno stracccio di test certificato su tute, giacche e pantaloni? Possibile che solo pochi produttori del Nord Europa (Halvarssons Safety, Bks Leathers, Scott Leathers, Hideout-Leathers) siano gli unici stupidi a spendere qualche euro per queste omologazioni?

No, perché va bene la fiducia nel Made in Italy, ma il testing indipendente nel rispetto di normative mi sembra decisamente più attendibile.

Ultima domanda... carissimo Motociclismo perché invece di limitarti a publiredazionali sull'abbigliamento motociclistico, non investi qualche euro per testare in laboratorio i paraschiena, e svelare – come hanno fatto molte riviste straniere – che i nostri produttori rispettano le omologazioni EN 1621-2 e EN 1621-1 per il rotto della cuffia?

Perché non racconti delle omologazioni CE, degli standard Cambridge, dei pellami che non resistono 1 secondo all'abrasione… Motociclismo, se ci sei batti un colpo… il web ti suggerirà le protezioni migliori: ovviamente non pubblicizzate in Italia.



vediamo che dicono doppio_lamp_naked.gif

d.
 
7969149
7969149 Inviato: 29 Giu 2009 14:28
 

Grazie per aver sostenuto la mia idea Taym icon_wink.gif

In effetti quella e` quella piu` attuabile,
questi si` che sono temi importanti. Vorrei vedere puntate di Matrix o Porta a Porta
SU QUESTI TEMI. eusa_wall.gif

Si esatto, non ho inventato nulla, e` qualcosa che in certi settori gia` si fa
(con discreto successo), poi tutto fa anche a COME viene implementata la cosa
(molto importante anche quello, affinche` abbia successo).

Oltre tutto nessuno verrebbe tagliato fuori,
abbiamo avuto dimostrazione che piu` soldi fatturati non vuol dire piu` qualita` offerta.
Quindi anche i piccoli medi potrebbero dire la loro, e non solo,
ma la cosa davvero importante e` che a quel punto le aziende rivedrebbero i loro
metodi, e si orienterebbero verso qualcosa di nuovo.

Un esempio gia` esiste:
e` quello delle macchine PULITE, tutte le aziende hanno capito che la direzione da prendere e` quella, perche` in un certo modo gli e` stato imposto.

Non sto sul piano aleatorio, ma sto sul piano della concretezza.
Queste idee si possono attuare e pure facilmente, dando ottimi risultati.
 
7969450
7969450 Inviato: 29 Giu 2009 14:56
 

darrenstar ha scritto:
comunque, ho scritto a Motociclismo

questo il testo della mail:

Caro Motociclismo,

perché perdere tempo con questa bufala della riduzione IVA per paraschiena, tutori e caschi? Mi sembra una battaglia con archibugi. Per quale motivo non avete mai chiesto ai produttori del settore semplicemente di omologare (interamente) i loro capi secondo le normative CE EN 13595-1 o EN 13595-2 EN – già esistenti. Perché non raccontare che la maggior parte delle aziende italiane non esegue uno stracccio di test certificato su tute, giacche e pantaloni? Possibile che solo pochi produttori del Nord Europa (Halvarssons Safety, Bks Leathers, Scott Leathers, Hideout-Leathers) siano gli unici stupidi a spendere qualche euro per queste omologazioni?

No, perché va bene la fiducia nel Made in Italy, ma il testing indipendente nel rispetto di normative mi sembra decisamente più attendibile.

Ultima domanda... carissimo Motociclismo perché invece di limitarti a publiredazionali sull'abbigliamento motociclistico, non investi qualche euro per testare in laboratorio i paraschiena, e svelare – come hanno fatto molte riviste straniere – che i nostri produttori rispettano le omologazioni EN 1621-2 e EN 1621-1 per il rotto della cuffia?

Perché non racconti delle omologazioni CE, degli standard Cambridge, dei pellami che non resistono 1 secondo all'abrasione… Motociclismo, se ci sei batti un colpo… il web ti suggerirà le protezioni migliori: ovviamente non pubblicizzate in Italia.



vediamo che dicono doppio_lamp_naked.gif

d.


La EN 13595-1,2,3,4 è indivisibile icon_smile.gif
 
7970288
7970288 Inviato: 29 Giu 2009 16:08
 

Coniglione ha scritto:


La EN 13595-1,2,3,4 è indivisibile icon_smile.gif


beh, 1,2,3,4 sono le declinazioni dello stesso "verbo"

le hai scritte così persino tu sul tuo blog icon_asd.gif

d.
 
7970322
7970322 Inviato: 29 Giu 2009 16:11
 

darrenstar ha scritto:


beh, 1,2,3,4 sono le declinazioni dello stesso "verbo"

le hai scritte così persino tu sul tuo blog icon_asd.gif

d.


Lo ha scritto Alax... icon_biggrin.gif
 
7970350
7970350 Inviato: 29 Giu 2009 16:14
 

Coniglione ha scritto:


Lo ha scritto Alax... icon_biggrin.gif


l'ha scritte così persino Alax sul SUO blog 0509_si_picchiano.gif

d.
 
7971527
7971527 Inviato: 29 Giu 2009 18:23
 

darrenstar ha scritto:
comunque, ho scritto a Motociclismo

questo il testo della mail:

Caro Motociclismo,

[...]

vediamo che dicono doppio_lamp_naked.gif

d.


Bravo Darrenstar! Ottimo!

Secondo me ridurre l'IVA non e' inutile, sebbene concordi che il risultato non sarebbe una discesa dei prezzi ma una magiore gamma di prodotti omologati (pur buono), ma il punto grave, secondo me, e' che non menzionino le certificazioni esistenti.
 
7972141
7972141 Inviato: 29 Giu 2009 19:25
 

Più che ridurre l'IVA bisognerebbe rendere le spese per l'acquisto delle protezioni detraibili dalle tasse, in modo che i produttori non possano mettersi in tasca la differenza.
 
7975212
7975212 Inviato: 30 Giu 2009 1:52
 

Più che altro le protezioni dovrebbero FARLE. Frega niente di risparmiare il 10%... ma sono stufo di dover andare a comprare in Uk, in germania, in svezia...

Datemi una tuta omologata senza diventare scemo, quello che costa costa... datemi i protettori da 85 j e non da 50... datemi pellami seri, tessuti resistenti, stivali non fatti in cina che si bucano a guardarli.

Teneteveli i soldi, ma mettete qualcosa sul mercato... lo so che l'italiano medio va in canottiera e infradito in moto, e che chi vuol fare lo smanettone ha una tuta fatta con la pelle dei bambini cinesi e pensa di essere a cavallo...

Ma cavolo... ditemi quanto c'è da pagare e io pago. Ma datemela la roba! Vendetela. Togliete la roba farlocca e mettete la roba seria.

Datemela la roba.... fatela.... vendetela... i negozi sono pieni di immondizia! giacche, tute, stivali guanti caschi... immondizia... caratteristiche protettive pari a zero.

È questo il problema.
 
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