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Altezza moto e inserimento in curva
8911499
8911499 Inviato: 26 Nov 2009 9:53
 

gtdesmo ha scritto:
E' normale è che ogni volta che abbassi l'anteriore rispetto al posteriore, o peggio alzi lo stesso automaticamente ruoti le masse in avanti provocando più carico sull'anteriore e quindi la moto diventa più veloce nell'ingresso curva. Se invece fai il contrario alleggerisci l'anteriore e carichi il posteriore. La moto a quel punto avrà più trazione, ma meno precisione di avantreno. Anche perchè abbassando la moto davanti è come se l'ammorbidissi davanti. Se l'abbassi dietro, più o meno è la stessa cosa.
Per mantenere un assetto standard invece dovresti alzarla o abbassarla davanti e dietro della stessa quantità. Es intervenendo sui precarichi. Anche se lavorando in questo modo qualcosa nel comportamento della moto cambierà lo stesso ma più a livello di assorbimento asperità.


si' anche io la penserei cosi' se non fosse che il dubbio mi e' venuto leggendo proprio in questi giorni
che abbassando o alzando dietro/davanti la moto, in pratica i pesi non si spostano di una cippa!! (pochissimo)

ma forse ho interpretato male , era inteso con la moto statica .... magari in dinamica pochi mm e/o pochi grammi fanno la differenza!!

(poi c'e' quel discorso degli scooter da corsa che pur essendo poco carichi davanti girano da paura......)

probabilmente e' sbagliato caricare troppo poco e ..... caricare troppo tanto...... mah!!


firstdance ha scritto:
Ma anziché stravolgere l'assetto di una moto non è meglio imparare a guidarla? eusa_think.gif


certo hai ragione ma chiedere e' lecito .... rispondere e' cortesia.....

ogni tanto chiedersi il preche' delle cose eusa_think.gif ......... noooo?? icon_cool.gif
 
8911818
8911818 Inviato: 26 Nov 2009 11:12
 

stefano1960 ha scritto:
...

(poi c'e' quel discorso degli scooter da corsa che pur essendo poco carichi davanti girano da paura......)

probabilmente e' sbagliato caricare troppo poco e ..... caricare troppo tanto...... mah!!


più che altro è sbagliato immaginare che il peso gravante su di un asse abbia qualcosa a che vedere con la tenuta di strada...

può averlo in maniera inversa sulle tendenze sottosterzanti/sovrasterzanti tenendo ben presente che l'aumento del cosiddetto "carico" peggiora le condizioni d'aderenza dell'asse a cui si fa riferimento.
tutti sanno ad esempio che un'auto col motore davanti (indipendentemente dalla trazione) TENDE a sottosterzare mentre una col motore dietro a sovrasterzare.
per i veicoli a due ruote è la stessa cosa: infatti gli scooter tendono a sovrasterzare.
se il carico garantisse tenuta di strada i veicoli da corsa sarebbero tutti zavorrati icon_lol.gif

e non solo, uno scooter da competizione in curva gira più forte di una moto (che non pesi solo 70kg come lo scooter...) ma pensa che è perfettamente possibile percorrere una curva con la ruota anteriore completamente sollevata da terra:
come lo spieghi? icon_cool.gif
in una condizione del genere di certo non è il "carico" che permette all'avantreno di curvare... icon_biggrin.gif

ragionare per estremi è sempre utile per accelerare la comprensione di un argomento.


icon_arrow.gif dopo tutte queste considerazioni bisogna comunque ricordare che agendo sulla sola regolazione delle sospensioni (compreso lo sfilamento delle canne), la distribuzione dei pesi cambia in maniera irrilevante, di sicuro meno di quando si registra la tensione della catena di trasmissione...
perciò il discorso che molti (troppi) fanno sul caricare qui, scaricare là sfilando le canne ecc. o peggio ancora cercando di spingere sul manubrio mentre guidano è puramente illusorio e se cambia qualcosa nel comportamento della moto non dipende certamente da una presunta variazione dei carichi.
 
8911899
8911899 Inviato: 26 Nov 2009 11:34
 

de_corsa ha scritto:


più che altro è sbagliato immaginare che il peso gravante su di un asse abbia qualcosa a che vedere con la tenuta di strada...

può averlo in maniera inversa sulle tendenze sottosterzanti/sovrasterzanti tenendo ben presente che l'aumento del cosiddetto "carico" peggiora le condizioni d'aderenza dell'asse a cui si fa riferimento.
tutti sanno ad esempio che un'auto col motore davanti (indipendentemente dalla trazione) TENDE a sottosterzare mentre una col motore dietro a sovrasterzare.
per i veicoli a due ruote è la stessa cosa: infatti gli scooter tendono a sovrasterzare.
se il carico garantisse tenuta di strada i veicoli da corsa sarebbero tutti zavorrati icon_lol.gif

e non solo, uno scooter da competizione in curva gira più forte di una moto (che non pesi solo 70kg come lo scooter...) ma pensa che è perfettamente possibile percorrere una curva con la ruota anteriore completamente sollevata da terra:
come lo spieghi? icon_cool.gif
in una condizione del genere di certo non è il "carico" che permette all'avantreno di curvare... icon_biggrin.gif

ragionare per estremi è sempre utile per accelerare la comprensione di un argomento.


icon_arrow.gif dopo tutte queste considerazioni bisogna comunque ricordare che agendo sulla sola regolazione delle sospensioni (compreso lo sfilamento delle canne), la distribuzione dei pesi cambia in maniera irrilevante, di sicuro meno di quando si registra la tensione della catena di trasmissione...
perciò il discorso che molti (troppi) fanno sul caricare qui, scaricare là sfilando le canne ecc. o peggio ancora cercando di spingere sul manubrio mentre guidano è puramente illusorio e se cambia qualcosa nel comportamento della moto non dipende certamente da una presunta variazione dei carichi.



mi vien da piangere....... ma allora perche', way? perche' oltre ad essere suggerito dai manuali...
partendo da un assetto piu' o meno bilanciato staticamente.........tutti questi effetti lì ho anche riscontrato nella pratica...... eusa_wall.gif eusa_wall.gif

mi sta anche bene che in inserimento possa dipendere dalla maggior agilita' consentita dalla minore avancorsa .... ma in accelerazione.... col massimo carico ...perche' se si schiaccia troppo la moto
allarga??? e' reale ...tutti gli esperti ti alzano,induriscono il mono....... eppure il troppo peso dovrebbe far chiudere -----> sovrasterzo.......... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

... mi mancano le basi.... icon_redface.gif
 
8912143
8912143 Inviato: 26 Nov 2009 12:27
 

stefano1960 ha scritto:
...perche' oltre ad essere suggerito dai manuali...
partendo da un assetto piu' o meno bilanciato staticamente.........tutti questi effetti lì ho anche riscontrato nella pratica...... eusa_wall.gif eusa_wall.gif

mi sta anche bene che in inserimento possa dipendere dalla maggior agilita' consentita dalla minore avancorsa .... ma in accelerazione.... col massimo carico ...perche' se si schiaccia troppo la moto
allarga??? e' reale ...tutti gli esperti ti alzano,induriscono il mono....... eppure il troppo peso dovrebbe far chiudere -----> sovrasterzo.......... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

... mi mancano le basi.... icon_redface.gif


quale peso? abbiamo appena detto che non c'è verso di spostare peso solo regolando le sospensioni!!

non è difficile farsi le basi sufficienti per capire il discorso principale: se apri un qualsiasi libro di Meccanica al capitolo 1, paragrafo 1, la prima cosa che ti dice è che un vettore può essere spostato lungo la sua retta d'azione senza cambiarne gli effetti.
infatti
- se ti accovacci sulla bilancia NON pesi di più di quando sei in piedi;
- se sollevi un carico con una corda più lunga la forza che ci devi mettere è sempre la stessa (anche se qualcuno è convinto del contrario)
- se sfili le canne con la ruota anteriore messa su di una bilancia, scopri che la variazione che hai ottenuto (ammesso che ci sia) non viene neanche registrata dalla bilancia a meno che non segni i grammi.

questo (puoi anche chiudere il libro di meccanica) è sufficiente a capire che dal punto di vista STATICO agendo sulle regolazioni il baricentro rimane più o meno lì dove lo si è trovato.
non a caso ho citato lo spostamento della ruota posteriore come l'unico metodo per variare la distribuzione dei carichi in maniera apprezzabile senza sostituire nessuna parte della moto.

da punto di vista DINAMICO le cose non stanno esattamente così (e a questo punto dovresti riaprire il libro di meccanica ma l'argomento è complesso) perché si ha a che fare con i famosi TRASFERIMENTI DI CARICO che sono forze dovute alle inerzie che si generano sottoponendo un corpo ad un qualsiasi tipo di accelerazione.
questo trasferimenti possono essere amplificati o ridotti rispettivamente ammorbidendo o irrigidendo le sospensioni
è facilmente intuibile infatti che una forcella morbida accentua il trasferimento di carico sull'avantreno durante una frenata
e per contro una sospensione posteriore dura riduce il sollevamento dell'avantreno in accelerazione,
ecc.
tutto ciò influenza anche il comportamento della moto in curva perché se si alza o si abbassa davanti o dietro le sue geometrie a terra non saranno più le stesse, a cominicare dal famigerato valore dell'avancorsa che si amplifica se si schiaccia il retrotreno (infatti la moto tende a sottosterzare a meno che non parta in power-slide) o si riduce se s'indurisce il mono (infatti la moto chiude meglio la curva a meno di non entrarci troppo pinzati...)

poi ci sarebbero molte altre considerazioni dinamiche legate anche alla deformazione dell'area d'impronta (angoli di deriva)* e dalle diverse spinte a cui sono sottoposti i singoli assi a seconda anche dell'azione di guida che si sta compiendo (accelerazione, frenata, sterzata, ecc.) ma il contesto non permette di sviluppare l'argomento in maniera comprensibile anche perché molto vasto e bisognoso di illustrazioni per le tante variabili che finiscono per influenzarsi l'un l'altra.

che io sappia, c'è un unico sito ben fatto in lingua italiana che illustra abbastanza bene la dinamica della moto ma adesso non ne ricordo il nome e non sono riuscito a trovarlo in pochi secondi (mi pare faccia capo all'università di Padova): la quasi totalità delle buone pubblicazioni a riguardo (sia web che cartacee) sono in lingua inglese, tanto che le migliori sono delle traduzioni dall'inglese.


*) a questo proposito, c'è da dire che la regolazione delle molle non può essere fatta unicamente pensando ai trasferimenti di carico e all'altezza della moto ma tenendo conto invece soprattutto del suo effetto principale in sinergia col funzionamento degli ammortizzatori:
la capacità di assicurare l'aderenza della ruota al suolo.
questo significa che esiste solo un limitato range d'intervento per la variabile molle perché una loro regolazione eccessiva nei due sensi (morbida o dura) non può assicurare la necessaria aderenza e allora addio tutti i ragionamenti sui trasferimenti di carico che sono tanto più forti quanto più forti sono le accelerazioni,
solo che non esistono accelerazioni se viene a mancare l'aderenza!

dove non si arriva con le molle, si può però arrivare modificando le geometrie (in piccolissima parte lo sfilamento canne, di più l'avanzamento piastra di sterzo e la lunghezza del forcellone, eventuali alleggerimenti, spostamento sella, pedane e manubri, ecc.) queste si che sono in grado di riparametrare la posizione del baricentro del sistema!
e, volendo anche la distribuzione delle masse perché a parità di baricentro, una cosa è avere tutte le masse concentrate al centro, ben altra cosa è averle deferite in periferia (per visualizzare la situazione, immaginare due bilancieri da palestra dello stesso peso: uno con i pesi montati al loro posto, l'altro con i pesi montati tutti al centro: quest'ultimo sarà molto più facile da far ruotare spostando il suo asse rispetto al primo: allo stesso modo, una moto dalle masse più centralizzate è meno stabile ma più maneggevole di un'altra anche se pesa uguale.)
 
8912202
8912202 Inviato: 26 Nov 2009 12:50
 

de_corsa ha scritto:
c'è un unico sito ben fatto in lingua italiana che illustra abbastanza bene la dinamica della moto ma adesso non ne ricordo il nome e non sono riuscito a trovarlo in pochi secondi (mi pare faccia capo all'università di Padova)


Dinamoto.it

icon_wink.gif
 
8912405
8912405 Inviato: 26 Nov 2009 13:35
 

de_corsa ha scritto:



tutto ciò influenza anche il comportamento della moto in curva perché se si alza o si abbassa davanti o dietro le sue geometrie a terra non saranno più le stesse, a cominicare dal famigerato valore dell'avancorsa che si amplifica se si schiaccia il retrotreno (infatti la moto tende a sottosterzare a meno che non parta in power-slide) o si riduce se s'indurisce il mono (infatti la moto chiude meglio la curva a meno di non entrarci troppo pinzati...)

)


mi e' tutto chiaro tranne questa frase : "cominicare dal famigerato valore dell'avancorsa che si amplifica se si schiaccia il retrotreno (infatti la moto tende a sottosterzare.."

ecco perche' se aumento avancorsa la moto tende a sottosterzare ??

dunque eusa_think.gif se non centra il peso (Statico) centra la rotazione dello sterzo , il grip??
mi sfugge sto passaggio piu' avancorsa , piu' sottosterzo.... che e' vero l'ho riscontrato
ma tutti lo giustificano con piu' o meno carico (" ho caricato l'avantreno"....) qui mi blocco!! eusa_wall.gif
 
8916740
8916740 Inviato: 27 Nov 2009 6:31
 

stefano1960 ha scritto:


mi e' tutto chiaro tranne questa frase : "cominicare dal famigerato valore dell'avancorsa che si amplifica se si schiaccia il retrotreno (infatti la moto tende a sottosterzare.."

ecco perche' se aumento avancorsa la moto tende a sottosterzare ??

dunque eusa_think.gif se non centra il peso (Statico) centra la rotazione dello sterzo , il grip??
mi sfugge sto passaggio piu' avancorsa , piu' sottosterzo.... che e' vero l'ho riscontrato
ma tutti lo giustificano con piu' o meno carico (" ho caricato l'avantreno"....) qui mi blocco!! eusa_wall.gif


il sito a cui mi sono riferito è proprio quello indicato dal buon PaoloG ma ad una prima ricerca non ho trovato le pagine che mi ricordavo, comunque ok.

se aumenti l'avancorsa la moto sottosterza per i motivi che abbiamo già esposto (dando per scontato che il sistema di sospensione anteriore sia quello con la classica forcella telescopica):
- minore sterzata EFFETTIVA della ruota rispetto al piano orizzontale del fondo stradale
- aumento della tendenza autoaddrizzante

questi due effetti, anche se non legati direttamente alla deformazione della gomma conferiscono comunque la sensazione a chi guida che la moto sottosterzi (in pratica richiedono un intervento più deciso sul manubrio)
preciso questo perché dal punto di vista dinamico un vero sottosterzo si verifica solo quando l'angolo di deriva della gomma anteriore aumenta rispetto a quello della gomma posteriore.

l'angolo di deriva, per chi non lo sapesse, è la differenza tra la direzione tangenziale della traiettoria impostata e quella effettivamente percorsa dalla singola gomma ed è dovuto sia alla deformazione del pneumatico sia ad un suo eventuale scivolamento laterale sul fondo stradale.

esattamente come su di una vettura sottosterzante, un maggior angolo di deriva (ant) si recupera sterzando di più fino a che la reazione al suolo permette di contrastare la forza centrifuga trasmessa dalla moto al livello della gomma presa in esame.
oltre questo limite si verifica il distacco (primo distacco) della gomma dal suolo e la gomma scivola per la tangente perdendo la sua "direzione preferenziale" ovvero la possibilità di dirigersi diversamente dalla spinta inerziale posseduta dal veicolo.

icon_smile.gif se non vuoi confonderti le idee con la dinamica della moto, cancella dalla tua mente il concetto di "caricare" davanti o dietro perché come ti ho dimostrato, con interventi di guida o di regolazione delle sospensioni non si carica un bel nulla!
l'unico modo per caricare una moto è farci salire un passeggero (o una passeggera, che è meglio)
 
8917117
8917117 Inviato: 27 Nov 2009 9:53
 

grazie al sito che mi avete segnalato (grazie PaoloG icon_wink.gif )

ho trovato un grafio dei risultati ottenuti tramite tre potenziometri e un torsiometro,per registrare i segnali relativi alla corsa delle sospensioni, all’angolo di sterzo e alla coppia applicata sullo sterzo dal pilota

immagini visibili ai soli utenti registrati



la moto rolla e lo sterzo gira (1-2 gradi)... (prima in "controsterzo" per inclinare la moto, poi in direzione della curva)

allora la mia supposizine che la forza raddrizzante (che aumenta con l'avancorsa) si oppone alla rotazione di sterzo (in quanto forza) sia la causa di una minore propensione a ruotare lo sterzo e chiudere la traiettoria, potrebbe essere giusta!! (in aggiunta alla minor maneggevolezza che AC crea)

in effetti tutto tornerebbe.... non e' una questione di CARICHI come tutti pensano ma una questione di rotazione di sterzo (non chiusura) infuenzata dall ' avancorsa!! ????? eusa_think.gif

be' sarebbe una bella pensata!! 0510_abbraccio.gif
 
8917649
8917649 Inviato: 27 Nov 2009 12:19
 

stefano1960 ha scritto:
...in effetti tutto tornerebbe.... non e' una questione di CARICHI come tutti pensano ma una questione di rotazione di sterzo (non chiusura) infuenzata dall ' avancorsa!! ????? eusa_think.gif

be' sarebbe una bella pensata!! 0510_abbraccio.gif


icon_rolleyes.gif si, ma se avessi avuto quel grafico a disposizione mi sarei risparmiato un sacco di spiegazioni a chi non voleva credermi in questo topic...:
icon_arrow.gif Lo sapevate che... [rotazione opposta del manubrio in curva]
 
8920839
8920839 Inviato: 27 Nov 2009 21:26
 

se avessi avuto il grafico ci sarebbero state molte piu' domande icon_smile.gif

guardiamo la prima piega:si vede il controsterzo, la moto che si inclina velocemente e poi si stabilizza abbastanza a lungo sullo stesso angolo di piega mentre il pilota non applica forza sul manubrio.
domanda: a centro curva, con la moto stabilizzata e nessuna pressione sul manubrio, mi sarei aspettato uno sterzo dritto. invece lo sterzo e' girato verso l'interno della curva. perche?
 
8920966
8920966 Inviato: 27 Nov 2009 21:46
 

30x26 ha scritto:
invece lo sterzo e' girato verso l'interno della curva. perche?


Gravità e necessità di seguire la traiettoria curva.... della curva? eusa_think.gif
 
8921244
8921244 Inviato: 27 Nov 2009 22:35
 

30x26 ha scritto:
se avessi avuto il grafico ci sarebbero state molte piu' domande icon_smile.gif

guardiamo la prima piega:si vede il controsterzo, la moto che si inclina velocemente e poi si stabilizza abbastanza a lungo sullo stesso angolo di piega mentre il pilota non applica forza sul manubrio.
domanda: a centro curva, con la moto stabilizzata e nessuna pressione sul manubrio, mi sarei aspettato uno sterzo dritto. invece lo sterzo e' girato verso l'interno della curva. perche?


mi fa' piacere che l'argomento interessi ..... mi sentivo un po' solo!! icon_rolleyes.gif

posto un "pezzo" dell'articolo , spero che trovi delle risposte..... (questione di equilibri)

probabilmente con lo sterzo dritto la moto farebbe molta fatica a curvare....


immagini visibili ai soli utenti registrati

 
8921844
8921844 Inviato: 28 Nov 2009 7:52
 

30x26 ha scritto:
se avessi avuto il grafico ci sarebbero state molte piu' domande icon_smile.gif

guardiamo la prima piega:si vede il controsterzo, la moto che si inclina velocemente e poi si stabilizza abbastanza a lungo sullo stesso angolo di piega mentre il pilota non applica forza sul manubrio.
domanda: a centro curva, con la moto stabilizzata e nessuna pressione sul manubrio, mi sarei aspettato uno sterzo dritto. invece lo sterzo e' girato verso l'interno della curva. perche?


molto semplice: perché la treiettoria che sta percorrendo la moto è... curva!

icon_rolleyes.gif è noto infatti che con lo sterzo dritto non si può andare che dritti icon_cool.gif

la relazione indicata dalla formula sopra riportata rende l'idea di quanto possa incidere la piega della moto sulla curvatura della traiettoria.
 
8921996
8921996 Inviato: 28 Nov 2009 9:33
 

Fate una prova con una bicicletta: prendete due cordine lunghe uguali e le legate al cannotto della sella e poi le tendete bene agganciandole alle estremità del manubrio, una da un lato e una dall'altro. A questo punto avete una bicicletta che ha il manubrio bloccato... Standole a fianco potete spingerla avanti a mano, potete anche inclinarla e vedere che traiettoria segue... Il risultato è che a qualsiasi inclinazione la bici continua ad andare diritta e ha bisogno del vostro sostegno per stare su, altrimenti cadrebbe (quasi) come se la lasciaste da ferma.

La rotazione del manubrio è fondamentale per gestire l'angolo di piega, ma anche per fare la curva stessa! icon_wink.gif
 
8923470
8923470 Inviato: 28 Nov 2009 15:59
 

urano88 ha scritto:
Fate una prova con una bicicletta: prendete due cordine lunghe uguali e le legate al cannotto della sella e poi le tendete bene agganciandole alle estremità del manubrio, una da un lato e una dall'altro. A questo punto avete una bicicletta che ha il manubrio bloccato... Standole a fianco potete spingerla avanti a mano, potete anche inclinarla e vedere che traiettoria segue... Il risultato è che a qualsiasi inclinazione la bici continua ad andare diritta e ha bisogno del vostro sostegno per stare su, altrimenti cadrebbe (quasi) come se la lasciaste da ferma.

La rotazione del manubrio è fondamentale per gestire l'angolo di piega, ma anche per fare la curva stessa! icon_wink.gif


Concordo in pieno. Anch'io mi sono sbizzarrito con la biciletta per capire meglio cosa accadesse durante la manovra di controsterzo. Non c'è verso di curvare se l'angolo di sterzo non è concorde ... a meno che non si ineschi la derapata doppio_lamp_naked.gif
 
8937123
8937123 Inviato: 1 Dic 2009 11:34
 

Probabilmente e' un po' OT, e confesso di non essere riuscito a seguire tutto il discorso (e' un eufemismo) pero' mi farebbe piacere avere un chiarimento/conferma.
Data la formula riportata nell'articolo (v^2=...), ne consegue che:
1. Fissata una traiettoria (R)
2. Fissato un angolo a cui si vuole inclinare la moto (comunque inteso come risultante con eventuali spostamenti del corpo all'interno)
3. l'angolo di sterzo (?)

esiste una sola velocita' possibile a cui percorrere la traiettoria ?
Piu' lento no perche' non si riceverebbe sufficiente forza centrifuga da tenere la risultante delle forza
all'interno dell'impronta della gomma.
Se la velocita' e maggiore sostanzialmente la moto tende a rialzarsi, no ?
Mantenendo fermi angolo e raggio l'unico modo di mantenere in equilibrio il sistema e'
aumentare g (o meglio, la componente perpendicolare).
Cioe' ?
Spingere sulla pedana interna o con la coscia esterna sul serbatoio ?
La cosa piu' intrigante pero' e' che un certo angolo di piega puo' essere mantenuto a velocita' diverse, ovviamente con traiettorie diverse (anche qui l'angolo di sterzo credo c'entri non poco).
Cioe', posso percorrere un curvone a 45 gradi a 200 all'ora, cosi come un tornante stretto a 30, sempre piegato a 45 gradi.
La cosa curiosa e' che forza centrifuga e' la stessa in antrambi i casi.
Cioe', se capisco bene, la possibilita' che la gomma cominci a scivolare perche' la componente tangenziale e' superiore alla forza di attrito non dipende dalla velocita'......
In maniera semplificata sembrerebbe di si......(mi rendo conto di trascurare una marea di variabili, ma credo che la sostanza della formula comunque dica questo).

Guido
 
8937427
8937427 Inviato: 1 Dic 2009 12:55
 

ganzuoni ha scritto:
...
A) Data la formula riportata nell'articolo (v^2=...), ne consegue che:
1. Fissata una traiettoria (R)
2. Fissato un angolo a cui si vuole inclinare la moto (comunque inteso come risultante con eventuali spostamenti del corpo all'interno)
3. l'angolo di sterzo (?)

esiste una sola velocita' possibile a cui percorrere la traiettoria ?

B) Piu' lento no perche' non si riceverebbe sufficiente forza centrifuga da tenere la risultante delle forza
all'interno dell'impronta della gomma.
Se la velocita' e maggiore sostanzialmente la moto tende a rialzarsi, no ?

C) Mantenendo fermi angolo e raggio l'unico modo di mantenere in equilibrio il sistema e'
aumentare g (o meglio, la componente perpendicolare).
Cioe' ?
Spingere sulla pedana interna o con la coscia esterna sul serbatoio ?

D) La cosa piu' intrigante pero' e' che un certo angolo di piega puo' essere mantenuto a velocita' diverse, ovviamente con traiettorie diverse (anche qui l'angolo di sterzo credo c'entri non poco).
Cioe', posso percorrere un curvone a 45 gradi a 200 all'ora, cosi come un tornante stretto a 30, sempre piegato a 45 gradi.
La cosa curiosa e' che forza centrifuga e' la stessa in antrambi i casi.
Cioe', se capisco bene, la possibilita' che la gomma cominci a scivolare perche' la componente tangenziale e' superiore alla forza di attrito non dipende dalla velocita'......
In maniera semplificata sembrerebbe di si......(mi rendo conto di trascurare una marea di variabili, ma credo che la sostanza della formula comunque dica questo).

Guido


A) SI, SE si tiene in considerazione che l'angolo di piega reale non è quello apparente della moto ma quello posseduto dalla risultante che passa per il baricentro del sistema moto-pilota e ricade nell'area d'impronta della gomma.

B) SI, ovviamente non tende solamente a rialzarsi: se non viene effettuato nessun intervento correttivo sull'inclinazione la moto si ribalta immediatamente;
un'altro intervento per ristabilire l'equilibrio è quello di allargare la traiettoria, quindi a parità d'inclinazione dininuire l'angolo di sterzo.

C) G è l'accelerazione gravitazionale (ho già accennato ad essa): maggiore è G e minore è la piega a parità di tutti gli altri parametri.
Esempio, a parità di raggio, velocità ecc. sulla Luna sarebbe necessario piegare più che sulla Terra.
spingere su di una pedana è utile solo per cambiare l'inclinazione della moto in assoluto e rispetto al pilota ma il baricentro del sistema non può che rimanere dove si trova essendo applicata in quel punto sia la componente verticale (G) che quella orizzontale (forza centrifuga)
all'interno di un sistema in equilibrio non può essere trovata una forza che aumenti il suo peso (a meno di non ricorrere ad razzi direzionali...)
spingere su di una pedana per tale scopo è come disporre di una leva senza avere un punto d'appoggio...
...o mettersi su di un piede solo sulla bilancia aspettandosi che il proprio peso risulti diverso !

D) NATURALE, ed il motivo l'ho già spiegato: l'inclinazione necessaria dipende dalla velocità angolare (non da quella periferica rilevata dal tachimetro) perché è solo con essa che aumenta il valore della forza centrifuga.
 
8937740
8937740 Inviato: 1 Dic 2009 13:58
 

de_corsa ha scritto:


A) SI, SE si tiene in considerazione che l'angolo di piega reale non è quello apparente della moto ma quello posseduto dalla risultante che passa per il baricentro del sistema moto-pilota e ricade nell'area d'impronta della gomma.

B) SI, ovviamente non tende solamente a rialzarsi: se non viene effettuato nessun intervento correttivo sull'inclinazione la moto si ribalta immediatamente;
un'altro intervento per ristabilire l'equilibrio è quello di allargare la traiettoria, quindi a parità d'inclinazione dininuire l'angolo di sterzo.

C) G è l'accelerazione gravitazionale (ho già accennato ad essa): maggiore è G e minore è la piega a parità di tutti gli altri parametri.
Esempio, a parità di raggio, velocità ecc. sulla Luna sarebbe necessario piegare più che sulla Terra.
spingere su di una pedana è utile solo per cambiare l'inclinazione della moto in assoluto e rispetto al pilota ma il baricentro del sistema non può che rimanere dove si trova essendo applicata in quel punto sia la componente verticale (G) che quella orizzontale (forza centrifuga)
all'interno di un sistema in equilibrio non può essere trovata una forza che aumenti il suo peso (a meno di non ricorrere ad razzi direzionali...)
spingere su di una pedana per tale scopo è come disporre di una leva senza avere un punto d'appoggio...
...o mettersi su di un piede solo sulla bilancia aspettandosi che il proprio peso risulti diverso !

D) NATURALE, ed il motivo l'ho già spiegato: l'inclinazione necessaria dipende dalla velocità angolare (non da quella periferica rilevata dal tachimetro) perché è solo con essa che aumenta il valore della forza centrifuga.

Assolutamente, vero, ci mancherebbe, g e' costante e la componente perpendicolare non puo' aumentare "dall'interno" del sistema moto+pilota....(a meno dei razzi... icon_biggrin.gif )
Comunque grazie, davvero.
Scusami se ti ho costretto a ripetere cose gia dette.....

Guido
 
8941614
8941614 Inviato: 1 Dic 2009 22:04
 

de_corsa ha scritto:
ganzuoni ha scritto:
D) La cosa piu' intrigante pero' e' che un certo angolo di piega puo' essere mantenuto a velocita' diverse, ovviamente con traiettorie diverse (anche qui l'angolo di sterzo credo c'entri non poco).
Cioe', posso percorrere un curvone a 45 gradi a 200 all'ora, cosi come un tornante stretto a 30, sempre piegato a 45 gradi.
La cosa curiosa e' che forza centrifuga e' la stessa in antrambi i casi.
Cioe', se capisco bene, la possibilita' che la gomma cominci a scivolare perche' la componente tangenziale e' superiore alla forza di attrito non dipende dalla velocita'......
In maniera semplificata sembrerebbe di si......(mi rendo conto di trascurare una marea di variabili, ma credo che la sostanza della formula comunque dica questo).

Guido

D) NATURALE, ed il motivo l'ho già spiegato: l'inclinazione necessaria dipende dalla velocità angolare (non da quella periferica rilevata dal tachimetro) perché è solo con essa che aumenta il valore della forza centrifuga.

Naturale, sì, ma la giustificazione è sbagliata! Infatti percorrendo curve di raggio diverso con la stessa velocità angolare le traiettorie più ampie andranno percorse con una inclinazione maggiore essendo l'espressione della forza centripeta dipendente (quadraticamente) dalla velocità angolare ma anche (linearmente) dal raggio!

E' anche facilmente intuibile che piegando a 45 gradi su una rotondina di città si percorrono molti più giri nell'unità di tempo rispetto ad una piega a 45° su un raccordo autostradale!


Credo che nel discorso originario la variabile trascurata più significativa sia il fatto che le sospensioni a 200km/h sono molto più sollecitate che a 30km/h e questo fa si che sia più difficile tenere la traiettoria e/o stare in piedi, sebbene l'inerzia giroscopica ad alte velocità aiuti molto la stabilità della moto.

...ma sarebbe interessante anche capire come l'aerodinamica influenzi la questione, potrebbe formarsi una depressione sulla schiena del pilota che si opporrebbe contemporaneamente sia alla forza centrifuga che al peso, ma in misura maggiore alla prima se la piega supera i 45° aiutando a completare la curva!! Insomma più si osa, più si può osare, da questo punto di vista non sono così male i piegoni a 60 gradi, anche se ovviamente bisogna poi vedere quanto una piega di quel tipo viene pagata in ingresso e in uscita di curva eusa_think.gif
 
8942582
8942582 Inviato: 2 Dic 2009 7:03
 

urano88 ha scritto:
de_corsa ha scritto:
ganzuoni ha scritto:
D) La cosa piu' intrigante pero' e' che un certo angolo di piega puo' essere mantenuto a velocita' diverse, ovviamente con traiettorie diverse (anche qui l'angolo di sterzo credo c'entri non poco).
Cioe', posso percorrere un curvone a 45 gradi a 200 all'ora, cosi come un tornante stretto a 30, sempre piegato a 45 gradi.
La cosa curiosa e' che forza centrifuga e' la stessa in antrambi i casi.
Cioe', se capisco bene, la possibilita' che la gomma cominci a scivolare perche' la componente tangenziale e' superiore alla forza di attrito non dipende dalla velocita'......
In maniera semplificata sembrerebbe di si......(mi rendo conto di trascurare una marea di variabili, ma credo che la sostanza della formula comunque dica questo).

Guido

D) NATURALE, ed il motivo l'ho già spiegato: l'inclinazione necessaria dipende dalla velocità angolare (non da quella periferica rilevata dal tachimetro) perché è solo con essa che aumenta il valore della forza centrifuga.

Naturale, sì, ma la giustificazione è sbagliata! Infatti percorrendo curve di raggio diverso con la stessa velocità angolare le traiettorie più ampie andranno percorse con una inclinazione maggiore essendo l'espressione della forza centripeta dipendente (quadraticamente) dalla velocità angolare ma anche (linearmente) dal raggio!

E' anche facilmente intuibile che piegando a 45 gradi su una rotondina di città si percorrono molti più giri nell'unità di tempo rispetto ad una piega a 45° su un raccordo autostradale!...


risposta D): corretto, la mia spiegazione, prescindendo dal raggio di curvatura, lasciava giustamente intendere un concetto sbagliato.
 
8948109
8948109 Inviato: 2 Dic 2009 23:14
 

Scusate, potete provarmi la lezione?

Come curvare bene (ho una bmw r65).

1) Con una spinta sul manubrio nella direzione opposta a quella della curva - grazie all'effetto giroscopico - la moto si piega. Grazie alla geometria delle ruote e allo sterzo (minimo, nella direzione della curva) la moto curva.

2) In curva l'equilibrio è dato dall'annullamento reciproco della forza centrifuga (proporzionale alla velocità?) e della forza di gravità dell'insieme pilota+moto.

3) Se la curva è veloce il busto del pilota si sporge all'interno della curva per permettere alla moto di restare un pò più dritta (e quindi avere una aderenza e un controllo migliore); se la curva è lenta (come quelle dell'8 che sto facendo io) il busto del pilota si sporge all'esterno della curva, per permettere alla moto di piegare di più.

Ho capito qualcosa?

Si, ho tralasciato la pressione sulle pedane, ma non volevo complicarmi troppo la vita.

Grazie,

Sini
 
8948605
8948605 Inviato: 3 Dic 2009 8:23
 

Sini71 ha scritto:
...1) Con una spinta sul manubrio nella direzione opposta a quella della curva - grazie all'effetto giroscopico - la moto si piega. Grazie alla geometria delle ruote e allo sterzo (minimo, nella direzione della curva) la moto curva.

2) In curva l'equilibrio è dato dall'annullamento reciproco della forza centrifuga (proporzionale alla velocità?) e della forza di gravità dell'insieme pilota+moto.

3) Se la curva è veloce il busto del pilota si sporge all'interno della curva per permettere alla moto di restare un pò più dritta (e quindi avere una aderenza e un controllo migliore); se la curva è lenta (come quelle dell'8 che sto facendo io) il busto del pilota si sporge all'esterno della curva, per permettere alla moto di piegare di più.

Ho capito qualcosa?

Si, ho tralasciato la pressione sulle pedane, ma non volevo complicarmi troppo la vita...


1) l'effetto giroscopico non c'entra nulla con la piega, essendo la sua funzione stabilizzante: costituisce un'inerzia spaziale quindi tende a far permanere il sistema nella posizione acquisita (dritta o piegata che sia)
sotto questo aspetto quindi, l'effetto giroscopico DELLE RUOTE si oppone a qualsiasi variazione di assetto in senso laterale.
specifico "delle ruote" in quanto l'effetto giroscopico generato dalla meccanica motore-cambio può variare a seconda della disposizione di tali organi, longitudinale o trasversale:
nel primo caso, la sua inerzia si somma a quella delle ruote,
nel secondo, la sua inerzia non ha effetti in senso laterale
icon_rolleyes.gif per questo le Guzzi sono così facili da piegare icon_mrgreen.gif
ciò è vero anche per la BMW R65 che risulta ulteriormente avvantaggiata sotto questo aspetto dal suo peso contenuto e soprattutto dalla ristretta sezione delle ruote.

icon_arrow.gif mi permetto di dare un consiglio di guida per questa bella e maneggevolissima moto:
dà il meglio di sé senza fare alcuna acrobazia in sella:

- sporgersi verso l'interno curva è utile principalmente quando la sezione delle ruote è molto importante e le moto sono poco reattive:
farlo con una moto che "non ne ha bisogno" spezza la continuità dell'azione durante l'inserimento in curva ed alle velocità più alte può anche destabilizzare la moto, che in questo caso è molto reattiva;

- inclinare la moto rimanendo dritti col busto è più consono alla guida di una moto da fuoristrada...
su strada può essere utile solo per massimizzare il controllo nel caso di un fondo stradale di dubbia aderenza.

2) esatto

3) sostanzialmente esatto anche se parlando di controllo della moto, sporgendosi verso l'interno (non col solo busto ma anche col sedere) esso diventa in realtà un po' più difficoltoso per effettuare correzioni improvvise.

appendice) PENSARE all'effetto della spinta applicata sulle pedane è effettivamente solo un modo per complicarsi la vita... icon_wink.gif

Ultima modifica di de_corsa il 3 Dic 2009 8:41, modificato 4 volte in totale
 
8948637
8948637 Inviato: 3 Dic 2009 8:36
 

de_corsa ha scritto:


1) l'effetto giroscopico non c'entra nulla con la piega, essendo la sua funzione stabilizzante: costituisce un'inerzia spaziale quindi tende a far permanere il sistema nella posizione acquisita (dritta o piegata che sia)


A questo punto ci confondi, de_corsa. Abbiamo dato per assodato che la pressione sul semimanubrio interno alla curva, a causa dell'effetto giroscopio, implica la piega della moto all'interno della curva stessa. O no?
Ciao e salamps doppio_lamp_naked.gif
 
8948656
8948656 Inviato: 3 Dic 2009 8:44
 

maclauter ha scritto:


A questo punto ci confondi, de_corsa. Abbiamo dato per assodato che la pressione sul semimanubrio interno alla curva, a causa dell'effetto giroscopio, implica la piega della moto all'interno della curva stessa. O no?


no, l'effetto giroscopico è scollegato da questa meccanica!

la piega è dovuta ad un disassamento delle resistenze all'avanzamento

se così non fosse, uno sciatore (privo di effetto giroscopico) non potrebbe curvare!

(nel frattempo avevo apportato 4 piccole modifiche al mio post)
 
8948692
8948692 Inviato: 3 Dic 2009 8:55
 

maclauter ha scritto:
A questo punto ci confondi, de_corsa. Abbiamo dato per assodato che la pressione sul semimanubrio interno alla curva, a causa dell'effetto giroscopio, implica la piega della moto all'interno della curva stessa. O no?
Ciao e salamps doppio_lamp_naked.gif

L'effetto giroscopico è quello che fa stare in piedi le trottole... Nella moto entra eccome, ma non serve in maniera particolare per gestire l'angolo di piega, non è trascurabile (se non ci fosse sarebbe quasi impossibile stare in piedi) ma non è la causa scatenante della discesa in piega.

Quest'ultima può essere facilmente ricercata e compresa tenendo conto del fatto che se la moto sta andando diritta e tu ruoti il manubrio a destra allora la moto tenderà inizialmente ad andare verso destra, solo che non è piegata a destra, quindi non c'è equilibrio e tenderà a cadere verso l'esterno, cioè a sinistra. Quando si è inclinata a sufficienza a sinistra si può portare il manubrio a sinistra e fare una curva in piega a sinistra. Poi tutto al contrario per rialzare: si gira il manubrio ancora più a sinistra, la moto tende a cadere all'esterno e si rialza icon_wink.gif

Poi in realtà centra anche l'effetto giroscopico perché nel momento in cui vai ad applicare una coppia per far ruotare il manubrio, la rotazione della ruota genera una coppia che fa inclinare la moto (sarebbe poi il moto di precessione). Ma questo non è affatto intuitivo ed è anche difficile da spiegare icon_razz.gif

Se guardi il grafico postato poco sopra, si vede proprio che nella parte iniziale della curva, in ingresso, il manubrio è proprio girato dal lato opposto! Insomma è la tecnica del controsterzo, se ne è parlato molto sul forum, anche se non sempre in modo molto preciso...

C'è anche un altro sistema di curvare che è semplicemente spostare il proprio peso... ad esempio questo è quello che permette di andare in bici senza mani. Le due manovre congiunte in generale permettono di ottenere il massimo dalla propria moto, ma mentre la prima è indispensabile, della seconda si può fare spesso a meno.

Ultima modifica di urano88 il 3 Dic 2009 9:10, modificato 1 volta in totale
 
8948719
8948719 Inviato: 3 Dic 2009 9:09
 

urano88 ha scritto:
...C'è anche un altro sistema di curvare che è semplicemente spostare il proprio peso... ad esempio questo è quello che permette di andare in bici senza mani...


c'è da dire che il solo spostamento del peso di per sé non permetterebbe di curvare se non fosse che inclinando la moto, la gomma va a lavorare un pò di fianco e quindi s'iscrive da sola in una traiettoria curva;
ma questo incide molto poco:
se così non fosse dovrebbe risultare possibile curvare anche con lo sterzo allineato e bloccato!

in realtà quello che permette di direzionare decisamente verso una curva una bici (e anche una moto) senza mani è lo scossone che si dà al manubrio durante lo spostamento del corpo:
esso, disassandosi istantaneamente di quel mezzo grado che serve, consente d'iscrivere effettivamente la bici o la moto in curva.
 
8950763
8950763 Inviato: 3 Dic 2009 16:16
 

Credo ( icon_smile.gif ) di aver capito.

Grazie mille.

Anche per i consigli di guida per la R65.

Sini
 
8952767
8952767 Inviato: 3 Dic 2009 20:54
 

de_corsa ha scritto:
c'è da dire che il solo spostamento del peso di per sé non permetterebbe di curvare se non fosse che inclinando la moto, la gomma va a lavorare un pò di fianco e quindi s'iscrive da sola in una traiettoria curva;
ma questo incide molto poco:
se così non fosse dovrebbe risultare possibile curvare anche con lo sterzo allineato e bloccato!

in realtà quello che permette di direzionare decisamente verso una curva una bici (e anche una moto) senza mani è lo scossone che si dà al manubrio durante lo spostamento del corpo:
esso, disassandosi istantaneamente di quel mezzo grado che serve, consente d'iscrivere effettivamente la bici o la moto in curva.

Non sono tanto convinto di questa cosa dello scossone (e nemmeno tanto della questione del "disassamento delle resistenze all'avanzamento")..
Da quando mi sono posto il problema ho sempre creduto che la ruota si allineasse da sola in traiettoria curva grazie all'avancorsa, all'offset delle forcelle rispetto al cannotto di sterzo (che genera un minimo di energia potenziale col manubrio dritta a moto dritta e presumibilmente col manubrio piegato a moto piegata) e all'effetto dell'attrito dell'asfalto che la mantiene in condizione di rotolamento, ma a dirla tutta non credo d'esser mai stato in grado di possedere pienamente la questione icon_confused.gif e il fatto che la gomma lavora di fianco? Non funzionerebbe con una gomma puntiforme? eusa_think.gif
 
8954045
8954045 Inviato: 4 Dic 2009 8:13
 

urano88 ha scritto:

Non sono tanto convinto di questa cosa dello scossone (e nemmeno tanto della questione del "disassamento delle resistenze all'avanzamento")..
Da quando mi sono posto il problema ho sempre creduto che la ruota si allineasse da sola in traiettoria curva grazie all'avancorsa, all'offset delle forcelle rispetto al cannotto di sterzo (che genera un minimo di energia potenziale col manubrio dritta a moto dritta e presumibilmente col manubrio piegato a moto piegata) e all'effetto dell'attrito dell'asfalto che la mantiene in condizione di rotolamento, ma a dirla tutta non credo d'esser mai stato in grado di possedere pienamente la questione icon_confused.gif e il fatto che la gomma lavora di fianco? Non funzionerebbe con una gomma puntiforme? eusa_think.gif


beh, ad una riflessione empirica prim'ancora che analitica, è facile rendersi conto che proprio grazie al disassamento tra il piano dirotazione della ruota e quello orizzontale della strada, l'area di conatto della gomma si sposta lateralmente generando un'asimmetria delle resistenze che può essere utile almeno per conservare un equilibrio a bassa velocità prima che l'effetto giroscopico delle ruote sia abbastanza importante da stabilizzare il sistema.
tuttavia, è possibile cambiare direzione anche con una forcella verticale ed un'avancorsa nulla, perché facendo affidamento sull'aderenza della gomma, sterzando si genera la spinta laterale che consente l'inclinazione del sistema ma è da notare - se questo può essere utile per "illuminarti" la scena - che con un'avancorsa nulla non sarebbe possibile condurre un veicolo a due ruote (e neanche a 4) togliendo le mani dal controllo dello sterzo (manubrio o volante che sia), neanche per un istante...!!
 
8962771
8962771 Inviato: 6 Dic 2009 8:47
 

DE-CORSA icon_smile.gif (e altri) Approposito di BARICENTRO ............

ho due moto uguali come altezze A e B

in un piano orrizzontale A ha una distribuzione dei pesi 50/50 , B 49/51 (magari ha il motore un po' piu' avanti)

ora , lasciando perdere i valori, alzo dietro e abbasso davanti (per non variare il baricentro in altezza) la moto A fino ad avere la distribuzione dei pesi di B (49/51)

allora stessa posizione del baricentro ma la moto A "puntata " notevolmente in avanti rispetto a B
come se le masse sospese fossero in discesa............

perche' immagino che la moto A sara' piu' propensa a staccare il postreriore da terra in frenata e piu' restia all'impennata nonstante il BARICENTRO sia uguale nelle due moto??? eusa_think.gif

ps. pensierino della domenica mattina! icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
 
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