Domenica ho visto la motogp!!! ....si, ma per strada...

Quanto mi piacerebbe che si potesse porre fine all'ottusità che pare regnare sovrana, però essendo un pragmatico mi rendo conto che è umanamente impossibile; quindi visto che le parole (sia pure scritte) sembrano non servire a molto proviamo ad usare altri mezzi.

Questo è l'ultimissimo video per la sicurezza. Fa parte della campagna "No place to race" (Nessun posto dove correre) della MAC (Motor Accident Commission)(*) del Governo del Sud Australia (ma chissà perchè è terribilmente attuale anche qui da noi...).

Il testimonial d'eccezione è il 5 volte campione del mondo della 500 Mick Doohan.
Nel video vengono abilmente sovrapposti al tracciato di un circuito oggetti che vediamo tutti i giorni (come fermate d'autobus, cabine del telefono, alberi, tavoli e panchine, autobus) non lasciando alcun dubbio su quali potrebbero essere le conseguenze di un incidente stradale (casomai qualcuno ancora ne avesse...).

In una intervista Doohan ha detto: "sulla pista non ci sono fermate d'autobus, auto, alberi, bordi".
E poi ha aggiunto che non c'è ragione di correre sulle strade, "non potrete replicare mai su strada ciò che si prova quando si è in pista".

Io mi permetto di aggiungere che bisogna ricordarsi che se (quando) si cade ad alta velocità dalla moto su strade normali, ci sono sempre ostacoli (e ogni persona dotata di buon senso sa a cosa può andare incontro, gli altri dovrebbero saperlo ma sembrano far finta di ignorarlo...).

Il titolo del video è emblematico "La strada non è posto per correre" e altrettanto lo è la frase finale che pronuncia Doohan stesso e che dice questo (ci ho messo un po' per decifrarla, la pronuncia inglese degli Australiani è un po' "contorta", sembra quasi uno slang): "If I had faced the obstacles on the race track that are on the road, I'm probably dead" - Se avessi affrontato in pista gli ostacoli che sono sulla strada probabilmente sarei morto - (e Doohan sa cosa vuol dire farsi male, anche se "solo" in pista).

Ben fatto e di grande impatto, eccovelo (spero che si cominci ad usare un po' di più quel poco che sta nella scatola cranica piuttosto che quello che si poggia sulla sella della moto...).

(*) Per quei pochissimi a cui possa interessare segnalo il link del sito: Motor Accident Commission