Moto
Paura... un po' di considerazioni
Scritto da LucaRs125 - Pubblicato 10/04/2006 10:35
Man mano che si matura nascono in noi dei sentimenti che ci fanno capire come la realtà quotidiana non sia delle più semplici.

E una tra queste riflessioni è quella dedicata all’andare in moto e a quel rischio che si corre a causa di “altri” (o anche noi stessi) insita sin da principio nei genitori, e che poi acquista sempre più spazio nel nostro Io quando si aumenta la propria esperienza.

Sfatando il credo della moto più potente uguale moto più pericolosa, non necessariamente più cavalli sono per forza sinonimo di più morte!

Del resto avere potenza ai bassi in città aiuta, quante volte ci si è trovati in situazioni nelle quali quella potenza c’è appena bastata per uscire da una situazione problematica?

Provare paura è umano, paura del resto è un'emozione governata prevalentemente dall'istinto che ha come obiettivo la sopravvivenza dell'individuo ad una presunta situazione di pericolo; si scatena ogniqualvolta si presenti un possibile rischio per la propria incolumità, e di solito accompagna un'accelerazione del battito cardiaco e delle principali funzioni fisiologiche di difesa.

Tutti provano paura, umani e animali. La paura è una costante della vita.

Avere paura non vuol dire essere codardi, anzi l’avere piena coscienza della propria paura è già un passo in avanti verso una possibilità di superarla.

Per riportare una frase letta da qualcuno: "un'amica, amante degli sport estremi, parlando di rampicate (ma si addice anche per questo), mi diceva: "la paura è una cosa che abbiamo tutti e sta attaccata al culo, ad alcuni tira verso il basso, ad altri spinge verso l'alto"

Quindi, non necessariamente questo sentimento va visto come forza negativa.

Per ritornare al discorso prettamente motoristico, sono dell’opinione che se si usa un qualsiasi mezzo a due ruote (anche bici) con la testa e con attenzione, pensando che le persone non sempre usino la stessa attenzione che magari potremmo avere noi, questo potrebbe già portarci a salvare la nostra incolumità in non poche situazioni.

In via di queste riflessioni direi che abbiamo ampiamente dimostrato che il motociclista non è solo quella persona che va in moto in modo sconsiderato, ma anzi è quella persona in grado di usare il cervello perché lo possiede ed è conscio dei pericoli che corrono per le strade!

Ne parliamo in questo topic.

 

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