Insieme a me erano presenti:
- Davide per Daidegas
- Gianluca per Quellidellelica
- Marco per Travelbike
- Luca per Dimensioneguida
- Giuseppe per MT-Series Club
Salto momentaneamente la parte organizzativa e ricettiva da parte di Michelin che è stata encomiabile, non una virgola fuori posto, per iniziare a parlare del protagonista: il Road 5.
Gli obbiettivi che Michelin si è prefissata nella fase di progettazione sono stabilità, agilità, piacere alla guida, massima aderenza in tutte le condizioni: sono certamente gli stessi obbiettivi di ogni costruttore di pneumatici ma su alcuni di questi vedremo in seguito che Michelin ha lavorato davvero bene, con idee all'avanguardia che a mio avviso hanno fatto pieno centro.
Le caratteristiche che contraddistinguono il Road 5 sono:
- Migliore aderenza e sicurezza sul bagnato
- Mantenimento della performance per l'intera vita
- Eccellente grip sull'asciutto
Per ottenere le caratteristiche indicate, Michelin ha adottato le seguenti soluzioni:
- Nuova carcassa “attiva”, che gestisce dinamicamente la rigidità
- Nuova mescola, su questo Michelin ha tenuto a precisare che è l'unica in grado di produrre in proprio gli elastomeri, tramite il laboratorio interno. La mescola è differenziata, cioè quella più esterna è ottimizzata per l'asciutto, quella interna per il bagnato.
- Nuovo disegno, con evoluzione delle lamelle, che si “rigenerano” durante l'usura
L'evoluzione delle lamelle
A mio parere la grande novità sta proprio qui. Lo pneumatico ha un battistrada e per scaricare l'acqua si utilizzano delle scanalature più piccole, dette appunto “lamelle”. Visto che fino ad oggi la tecnologia prevedeva lo stampaggio del battistrada e delle lamelle, la loro larghezza poteva al massimo essere uguale in superficie e in profondità, infatti non si riesce a stampare qualcosa che sia più largo in profondità che in superficie.
La nuova tecnologia laser / 3D adottata da Michelin supera questo limite e le lamelle possono essere rese più larghe in profondità, in questo modo anche uno pneumatico usurato scaricherà bene l'acqua, quindi sul bagnato il suo comportamento non subirà un degrado apprezzabile.
Le seguenti immagini aiutano a comprendere meglio questo concetto:
Il concetto ci viene illustrato graficamente dal tecnico Michelin, Mickael Precigout:
Ora passiamo allo svolgimento della due giorni.
Io e Davide di Daidegas ci siamo incontrati all'aeroporto di Bologna, non ci eravamo mai visti prima d'ora nonostante le “affinità” dei due forum: non è mai troppo tardi, è stata la persona con la quale ho passato più tempo e che ringrazio per la compagnia e per la simpatia. Inoltre il fatto di chiamarci entrambi Davide ha fatto sì che non facessimo brutte figure dimenticandoci i nostri nomi ;-)
All'aeroporto di Madrid, dove era previsto il primo scalo, abbiamo incontrato i referenti degli altri siti e forum italiani Gianluca, Marco, Luca e Giuseppe, unitamente al responsabile Michelin Fabio Salamone che ci ha accompagnati in ogni minuto della nostra esperienza, attentissimo ad ogni nostra esigenza e pronto a rispondere a qualsiasi domanda tecnica con grande professionalità.
Nel tardo pomeriggio di giovedì siamo giunti all'albergo della catena NH Hotel messo a disposizione da Michelin, dopo una rinfrescata abbiamo fatto una cosa che ci riesce molto bene: uscire a bere una birra tutti insieme, ecco le prove:
In serata era prevista la cena in un ristorante tipico, a tavola con noi era seduto Hans, il responsabile svedese del sito Mctouring.se, con il quale è stato un vero piacere scambiare quattro chiacchiere.
Erano presenti i responsabili di forum, siti internet e blog di tutta Europa, come noi invitati da Michelin all'evento.
Poi giro per Siviglia, bella e vivissima città:
La mattina seguente sveglia presto e tutti in autobus per dirigerci al circuito di Monteblanco, a una mezz'oretta da Siviglia.
Ad attenderci per il test su strada della mattina c'era questa bella fila di moto, ovviamente tutte gommate con Michelin Road 5:
e l'immancabile omino Michelin:
Facciamo l'incontro tecnico dove i responsabili Michelin ci illustrano in dettaglio le caratteristiche del nuovo prodotto e rispondono alle nostre domande, poi una foto della sezione italiana:
Inizialmente per la prova su strada avevo scelto la Yamaha Tracer anche perché era la moto che mi volevo comperare ed era un'occasione d'oro per provarla bene su strada:
Dopo qualche chilometro ho però fatto cambio con Marco, detto Gigante, che mi ha ceduto la sua Honda CB, perché la Tracer non mi è piaciuta. Ecco alcune foto che il fotografo ufficiale mi ha fatto sulle colline di Siviglia:
A metà percorso il punto ristoro ufficiale Michelin con caffè, bibite e qualcosa da sgranocchiare:
Foto di gruppo Italiano, insieme al pilota Dominique Sarron che ci ha guidato nei giri su strada:
Sosta foto:
Dopo circa 140km di curve, possiamo far rientro al circuito dove ci attendono nuovi incontri tecnici ed altre prove. Prima però, il pranzo presso il ristorante interno al circuito:
Il primo test consiste nelle prove sul bagnato: ci fanno guidare in una parte bagnata del circuito, ci fanno fare una staccata in un punto segnato dai birilli e una staccata con successiva “S” per evitare un ipotetico ostacolo, sempre in un punto bagnato:
Dopo questo primo test ci fanno fare un test sul circuito asciutto, per dimostrare che anche sull'asciutto il grip delle Road 5 è eccellente: 3 giri con una moto (Ducati) e 3 giri con la BMW XR:
Infine ci fanno assistere al test effettuato dal loro tester Dean Baudart, che su un tratto bagnato fa il confronto tra una frenata al limite con le Road 4 (nuove) e le Road 5 (usate per circa 3000km): le Road 5 usate sono risultate più performanti rispetto alle Road 4 nuove, cioè le Road 5 usate superano le già eccellenti Road 4!
Infine, la foto di gruppo e tutti sull'autobus per fare rientro all'Hotel:
Le mie impressioni e conclusioni sui test
Come anticipato all'inizio, ho avuto l'impressione che la Michelin abbia prodotto un pneumatico straordinario, per l'uso sul bagnato. Guidare sul bagnato con le Road 5 credo che rappresenti il massimo della sicurezza per un motociclista.
Per quanto riguarda gli altri test, cioè il comportamento sull'asciutto, non abbiamo avuto modo di portare al limite le gomme visto l'uso stradale e visto il tempo a disposizione, per quanto mi riguarda anche sull'asciutto ho comunque avuto un'impressione di estrema sicurezza, senza nessuna incertezza o sbavatura.
A conclusione della nostra due giorni, abbiamo cenato in un bellissimo e prestigioso ristorante in centro a Siviglia, sempre ospiti della Michelin:
Ringrazio i miei compagni di viaggio Davide, Gianluca, Marco, Luca e Giuseppe, ringrazio Michelin per questa prestigiosa opportunità offerta al Tingavert, anche nella persona di Fabio Salamone che ha reso tutto ciò molto speciale.
Davide Vignali