La sostituzione dei tubi dell'impianto frenante è "pratica" molto diffusa tra i motociclisti di moto sportive e non solo, a volte diventa moda e a volte "tuning" estetico. Ma al di là dei motivi che portano il motociclista alla sostituzione dei tubi con tubazioni dai colori sgargianti ed esteticamente più gradevoli, ci sono alcuni aspetti tecnici da considerare, onde evitare che i meno esperti si convincano di poter frenare di più.
Come funziona il circuito frenante
Il circuito dell'impianto frenante (freni a disco), nonostante sia una meraviglia tecnologica è di per sè molto semplice, sfrutta l'attrito tra materiali diversi (pastiglie e disco in acciaio o carbonio/ceramica nelle forme più evolute). La pressione necessaria perché ci sia un un attrito sufficiente alla decelerazione del mezzo è generata da una pompa (un semplice pistone) sulla quale si agisce con la leva del freno. Essendo un circuito chiuso la pressione esercitata sul pistoncino della pompa si trasferisce su analoghi pistoncini sulle ganasce dei freni che spingono le pastiglie sul disco (vedi figura).
Elementi importanti del circuito relativi all'effetto spugna
Detto questo, oltre alla superficie di attrito pastiglia/disco e le dimensioni della pompa, gli elementi fondamentali del sistema sono i condotti e il liquido utilizzato. Per quanto riguarda il liquido vengono utilizzati oli particolari che hanno il pregio di non variare il loro volume al variare della temperatura. Elemento importante in quanto in fase di frenata il liquido sottoposto a pressione aumenta notevolmente la sua temperatura (il range di funzionamento va da -40 sino a 200 gradi)
Perché è importante un liquido speciale per il circuito frenante?
L'aumento di temperatura può portare il liquido ad ebollizione, generando vapore che essendo comprimibile aumenta l'effetto spugna del sistema. Un ulteriore effetto spugna è generato dalla dilatazione propria dei materiali, come nel caso dei tubi in gomma.
I tubi in treccia fanno il miracolo?
La sostituzione dei tubi in gomma con i tubi in treccia non ha alcun effetto sul liquido di riempimento del circuito (maggior responsabile dell'effetto spugna) ma diminuisce l'effetto spugna in quanto si dilata meno dei tubi in gomma.
E' in generale sbagliato pensare che i tubi in treccia migliorino la frenata del mezzo (parliamo di spazi di arresto), di certo migliorano l'azione che dobbiamo esercitare sulla leva del freno in quanto ad un minore effetto spugna corrisponde una corsa della leva più limitata e forse una migliore precisione e risposta della frenata.
Prima di pensare ai tubi, pensiamo al liquido!
Il nostro consiglio, essendo il liquido il maggior responsabile di eventuali effetti fastidiosi (e aggiungerei pericolosi) sull'efficienza del mezzo, è quello di sostituire i tubi secondo quanto indicato nel manuale del costruttore (di solito 4-5 anni ma per un uso intensivo del mezzo meglio ridurre i tempi di sostituzione). Ma ancora più importante la sostituzione del liquido dei freni, dopo un anno di utilizzo un liquido DOT4 può avere un punto di ebollizione anche di 80 gradi invece dei 200 gradi previsti al primo riempimento, e come detto prima in questo caso si avrebbe un effetto spugna notevole anche dopo poche frenate.
Mi capita spesso di vedere meravigliosi tubi in treccia, con raccordi colorati all'ultimo grido, su moto con liquido dei freni vecchio di 5 anni. In questo caso i tubi in gomma con l'effetto spugna c'entrano ben poco.
Fai da te?
Un'ultima cosa, una frenata degna di questo nome ci può salvare la vita, facciamo sostituire i tubi solo da personale qualificato, utilizziamo prodotti di qualità, e lasciamo il fai da te per cose meno importanti.
Buon viaggio ;-)