Forse voleva dire che quando misuri la pressione a gomme calde, devi considerare la pressione reale 0.2-0.3 bar piu' bassa di quanto misurato (cioe' a gomme fredde).
Per esempio, se a gomme calde misuri 3.0 bar, allora la pressione reale a freddo puo' essere 2.7 bar.
Pero' se hai la gomma a 2.2 bar a caldo, la devi portare a 3.0 bar per averla come a 2.7 bar a freddo.
Per chi vuole farsi qualche calcolo, la pressione aumenta in funzione del rapporto delle temperature assolute. Lo zero assoluto (0 K) e' a -273 °C, quindi 20 °C corrispondono a 293 K. Se la gomma arriva a 80 °C, la temperatura in Kelvin e' 273+80=353 K.
Se a 20 °C la pressione e' 2.5 bar, a 80 °C sara' : 353/293 * 2.5 = 3.0 bar.
A spanne, ogni 30 °C la pressione aumenta del 10%.
Quanto sopra vale per i gas cosiddetti "ideali", ma l'aria secca e' praticamente un gas ideale.
Quello che fa cambiare (e di molto) la pressione, e' la presenza di umidita' nell'aria: questa e' la ragione principale per cui si usa, alle volte, l'azoto per gonfiare le gomme. Pero' con aria che contiene una umidita' normale (50-70%) di fatto la differenza e' quasi nulla.
L'altro motivo per cui si usa l'azoto, e' la possibile reazione dell'ossigeno contenuto nell'aria con la gomma del pneumatico. Questo problema e' di fatto scomparso con i moderni pneumatici e, a maggior ragione, con le gomme delle moto, che vengono cambiate spesso.
Fine della lezione, domani vi interrogo