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Inviato: 19 Mar 2024 10:16
Oggetto: Luino, studenti e cittadini a lezione di sicurezza stradale
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Luino, studenti e cittadini a lezione di sicurezza stradale ricordando Michele Scarponi
Due giorni importanti per i luinesi, grazie a Marco Scarponi che ha raccontato l'esperienza del fratello deceduto a seguito di un incidente, facendo riflettere tutti sulla "violenza stradale"
«Trasformare il dolore e il vuoto che sento dentro in dono, un dono per tutti». Con queste parole Marco Scarponi, fratello di Michele, ciclista professionista scomparso nel 2017 a seguito di un incidente, ha parlato della sua missione che da anni porta avanti in tutta Italia, per la Fondazione Michele Scarponi, cercando di sensibilizzare giovani e adulti sulla sicurezza stradale.
Questa mattina, all’I.S.I.S. “C. Volontè – Città di Luino”, gli studenti di alcune classi delle scuole secondarie, tra cui una del Liceo Scientifico “V. Sereni”, sono stati protagonisti dell’incontro con Marco Scarponi, accompagnato dal papà Giacomo e da Albino Rossetti, che ha parlato ai ragazzi delle attività della Fondazione che porta il nome del campione vittima di un incidente stradale mentre era in bicicletta, a due passi da casa.
Tanti i progetti per diffondere la cultura del rispetto e la divulgazione del messaggio tra le nuove generazioni. La tematica è stata estesa anche agli studenti del Liceo Scientifico “Einstein” di Milano, che hanno illustrato un progetto di viabilità sicura e di riqualificazione della strada adiacente alla loro scuola, presentato anche al Comune di Milano.
Ha introdotto l’incontro Agostino Nicolò, direttore di LuinoNotizie. Ivan Martinelli, assessore alla Polizia Locale e partecipazione civica ha esordito con un invito: «Dobbiamo avviarci ad una nuova consapevolezza per quanto riguarda la sicurezza stradale, la vostra partecipazione è fondamentale».
Due giorni importanti per i luinesi, grazie a Marco Scarponi che ha raccontato l'esperienza del fratello deceduto a seguito di un incidente, facendo riflettere tutti sulla "violenza stradale"
In platea anche la vicesindaca di Luino, Antonella Sonnessa, nonché professoressa della scuola: «L’amministrazione è impegnata nel diffondere la cultura del rispetto e della sicurezza. Portiamo i saluti del sindaco Enrico Bianchi. Un tema importantissimo, solo ieri sono morte sette persone sulle strade in Italia. È un problema che tocca tutti e serve una grande riflessione».
Oggi, il lunedì con le scuole ha concluso idealmente un fine settimana dedicato alla sicurezza stradale, al rispetto degli utenti più deboli della strada e alla bicicletta, con il Trofeo Binda che domenica ha attraversato le strade dell’alta provincia di Varese e ha visto la vittoria dell’azzurra Elisa Balsamo.
Il Comune di Luino ha organizzato per quell’occasione “PedaliAMO insieme – La festa del papà in biciletta” e nel pomeriggio l’incontro pubblico ̀ – ̀ dove, sempre con l’apporto della Fondazione Scarponi è stato discusso di come abbattere il numero di incidenti sulle strade con gli strumenti proposti dall’UE e dai governi nazionali. Tra il pubblico erano presenti differenti cariche istituzionali cittadine, tra cui il Prefetto di Varese, Salvatore Rosario Pasquariello, e la prima cittadina di Cunardo, Pinuccia Mandelli.
Marco Scarponi ha coinvolto i presenti a Palazzo Verbania e gli alunni luinesi raccontando la vicenda sportiva e umana del fratello Michele. Ha descritto il grande operato della Fondazione che collabora con le istituzioni, le forze di polizia, gli istituti scolastici e non solo, una realtà che si dedica anche alla crescita dei ciclisti e alla diffusione dei valori dello sport con una squadra giovanile.
Insieme a lui sono intervenuti anche l’ingegner Alfredo Drufuca di Polinomia srl, che ha spiegato nel dettaglio le novità riguardanti il Codice della Strada, gli Autovelox e, con particolari dettagli, anche il caso di Bologna “Città 30”, che ha realizzato e seguito in prima persona, e l’ex ciclista professionista, nonché compagno di squadra di Michele Scarponi per anni, Luca Chirico, che ha parlato della sua esperienza da corridore ed atleta lungo le strade italiane, con paragoni anche alle nazioni in cui si è allenato e a gareggiato, dove la tutela dei ciclisti è prioritaria.
«Non bisogna chiamarli incidenti stradali e non bisogna aver paura di usare il termine “violenza stradale” – spiega a margine del weekend Marco Scarponi -. L’uso di questo tipo di termine, “incidente”, anche in ambito professionale come ad esempio il giornalismo, è sintomatico. Così come “strada pericolosa”, “auto impazzita” e via dicendo, denotano una certa mancanza di responsabilità e poca conoscenza dei fatti, per nulla empatica. “Violenza” invece esprime molto meglio il concetto reale, ossia che a causare la perdita di una vita vi è sempre un atto omicida e personale. La terminologia è specchio della poca cultura del rispetto e della prudenza in strada che c’è in Italia».
«È il terzo anno che ospitiamo a Luino la famiglia Scarponi, per noi è un onore. È un format che portiamo avanti ed ogni anno aggiungiamo un tassello in più, quest’anno con l’incontro con gli studenti – conclude l’assessore Ivan Martinelli -. Proveremo, di edizione in edizione, ad arricchire il programma, con un appuntamento o un progetto in più, sia per gli studenti che per i genitori. L’obiettivo è quello di riappropriarci delle nostre strade, soprattutto in bicicletta».
Fonte:
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