Una delle gioie di usare la moto a Londra è avere a che fare con i ciclisti e le loro lobby. Ad esempio hanno creato varie piste ciclabili segregate, e ne stanno creando altre, per realizzare le quali eliminano le corsie preferenziali dei bus (che ora ci mettono più tempo) e restringono le carreggiate per tutti, rendendo il filtering (passare tra le colonne di auto, che qui è legale) più difficile, se non impossibile. Ah, e la cosa più bella è che, al di fuori delle ore di punta, le piste ciclabili sono semi-vuote, mentre le altre corsie restano imbottigliate di veicoli, sempre.
La cosa più pericolosa, però, è la frequenza con cui i ciclisti ignorano completamente chi segnala di voler svoltare a sinistra (ovviamente qui si guida dal lato sbagliato della strada). Capita anche a voi (quando svoltate a destra)? Come vi regolate? O per fortuna le città italiane sono meno infestate di ciclisti di questo tipo?
Per spirito di sopravvivenza, ho ormai sviluppato queste banalissime abitudini per quando giro a sinistra:
- Oltre a mettere la freccia, mi sbraccio e gesticolo col braccio sinistro. Chiaramente sarebbe più difficile farlo in Italia, dove si tiene la destra, perché se il braccio destro gesticola, non sta sull’acceleratore!
- Uso il clacson, più di quanto molti altri riterrebbero necessario. La mia filosofia è che non mi interessa se nel 99% dei casi la gente si arrabbia e mi manda al diavolo pensando: “c***o suoni, ti avevo visto?”; se, su 100 volte che lo uso, il clacson mi fa ricevere 99 madonne ma mi evita un incidente, ha fatto il suo lavoro.
- Quando devo svoltare a sinistra, cerco di mettermi il più a sinistra possibile, in modo da non lasciare a nessun ciclista lo spazio di tagliarmi la strada a sinistra. È una grande rottura, perché significa prendere la curva ‘male’, perché in teoria non è la traiettoria corretta, perché ci devo pensare (d’istinto mi verrebbe di posizionarmi più a destra), e perché a volte mi capita di dover mettere il piede a terra (svolta di 90 gradi o più in salita…) appunto perché così la curva la prendo male, però ovviamente in città non è che devo ‘hit the apex’, come dicono qua (pennellare la curva disegnando una traiettoria perfetta rispetto all’apice) ginocchio a terra, quindi preferisco fare così, ché almeno limito il rischio di urtare un ciclista diversamente intelligente.
- In realtà lo stesso vale anche in molte strade di campagna dove si tengono velocità più alte. So per esperienza diretta e ripetuta che, se hai dietro una fila di uomini di mezz’età in lycra rosa e vuoi svoltare a sinistra, le chance che qualcuno ignori la tua freccia a sinistra e provi a tagliarti la strada sono molto, molto alte.
Per darvi un’idea di quanto siano agguerrite e irragionevoli le lobby dei ciclisti, la federazione ciclistica britannica ha lanciato una petizione per far cambiare il codice della strada: vorrebbero che i veicoli che svoltano a sinistra dessero la precedenza ai ciclisti che devono andare dritto. A me sembra follia pura.
Link a pagina di Bbc.co.uk
Uno dei geni dietro questa iniziativa, il ciclista professionista Chris Boardman, se ne va in giro vestito tutto di nero, senza luci e senza casco, e quando lo criticano si arrabbia pure. La cosa più ridicola? Stava girando un filmato sulla sicurezza dei ciclisti per la BBC! Link a pagina di Telegraph.co.uk