plantigrado ha scritto:
Certo, ora è tutto chiaro! Qui si parla di sportive vere, dove giustamente, volente o nolente si deve creare un feeling tra uomo e macchina che viceversa su una moto meno estrema o comunque meno votata alla guida sportiva, può essere un valore aggiunto ma non è indispensabile. Quindi quello che alla fine potreste anche dire ma non dite (correggete se sbaglio), è che in una ipotetica scala di abilità , il condurre una moto "normale", comporta una abilità di "sentire" il mezzo col corpo certo maggiore che non uno scooter, ma comunque alla portata di tutti o quasi; passando ad una vera supersport, vera magari non tanto o non solo per la cilindrata ma anche per le geometrie, questa abilità non è da tutti, o per lo meno, non è cosa innata.
Finchè si tratta di passeggiare con la moto (qualsiasi moto) senza grosse pretese, io credo che chiunque con la patente e un po' di sale in zucca possa farlo.
Ma se si parla di padroneggiare una moto, specialmente una sportiva (che non significa necessariamente fare il tempo a Vallelunga, ma anche solo sapersi comportare nelle situazioni di pericolo che si presentano quotidianamente su strada e saper reagire correttamente, domandola, dinnanzi agli imprevisti)... beh, è tutto un'altro paio di maniche!
E sì, secondo me non è una cosa innata. O almeno per me non lo è stato.
Io sono sempre stato uno che la guida di corpo la cercava anche con la naked perchè mi diverte... ma devo ammettere che dopo tre anni, per quanto potessi percepire di aver maturato una certa esperienza, quando sono passato alla sportiva ho dovuto per certi versi "imparare di nuovo" ad andare... o comunque rivedere più di una cosetta.
E ti garantisco che non si smette mai di imparare