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Cervelli e chiappe sulla moto
15567543
15567543 Inviato: 1 Mar 2016 10:17
 
 
15568371
15568371 Inviato: 2 Mar 2016 14:08
 

Finalmente sono riuscito a guardarmi la pressentazione:
bel lavoro 0509_up.gif bella anche la grafica "retro" che fa capire che il ragionamento è indipendente dalla modernità o meno del mezzo utilizzato.
Al momento mi viene una osservazione sulla scheda "Attrito": io preciserei che ci sono 2 tipi di attrito da tenere in considerazione,
- attrito volvente (quello della ruota posteriore che facendo presa sul terreno permette alla moto di andare avanti; se la forza trasmessa alla ruota supera l'attrito ottengo un bel "burn out" ma non vado avanti);
- attrito radente [in questa trattazione più importante] (quello di entrambe le ruote trasversalmente rispetto alla direzione di marcia, che ci permette quindi di modificare la traiettoria = curvare; se l'attrito è insufficiente a contrastare la forza centrifuga ottengo una bella scivolata);

principio d'inerzia: devo dire che questa scheda non mi piace un gran che; cosa vuol dire "Maggiore sarà anche la facilità nel percorrere la traiettoria" ?
 
15568462
15568462 Inviato: 2 Mar 2016 15:19
 

Stamattina venendo al lavoro ho beccato un tratto di strada abbastanza libera e ho provato a "collegare il cervello alle chiappe":
sotto quale velocità l'effetto giroscopico diventa ininfuente (o comunque non predominante) e quindi la manovra di controsterzo non funziona più?
Sulla mia moto (Honda NC700X, una enduro molto stradale con entrambe le ruote da 17") la velocità critica è vicina ai 30km/h, probabilmente un po' sotto.

Diciamo che fino a 25-30km/h:
1) per girare a destra devo effettivamente spingere la manopola sinistra (e viceversa) e usare il peso del corpo "esplicitamente" per favorire la piega e percorrere la curva senza cadere.
2) il solo spostamento del corpo non induce una sterzatura automatica ma un principio di caduta ed è comunque necessario agire sul manubrio "in sterzata diretta" per mantenere l'equilibrio (che sia ritornare ad andare dritti oppure curvare).
3) per andare dritti è necesssario è necessario agire continuamente sullo sterzo ed equilibrare con il corpo (andatura oscillante).
Evidentemente le forze indotte dall'effetto giroscopico (che è comunque presente) sono ancora insufficienti a garantire l'auto-equilibrio e la necessità del controsterzo.

Charamente ogni biciclo (con o senza motore) ha le sue caratteristiche di ciclistica e massa per cui l'effetto diventerà rilevante a differenti velocità.
Visto che ci siamo detti che è l'effetto giroscopico sulla ruota anteriore che deve "trascinare giù" in piega la moto, le principali variabili saranno:
a) caratteristiche della ruota: massa e diametro (è chiaro che la ruota da 21" di una enduro e quella da 14" di uno scooterino porteranno effetti diversi, ma a pari velocità di avanzamento del mezzo queela piccola ruota più in fretta... quindi... eusa_doh.gif eusa_think.gif eusa_doh.gif eusa_think.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif sto ancora cercando di capire 0510_help.gif 0510_help.gif )
b) ciclistica: avancorsa, triangolo di sterzo, etc. (a parità di forza "generata" dalla ruota anteriore un chopper con le forcelle lunghe 2 metri

immagini visibili ai soli utenti registrati


avrà un comportamento dal solito scooterino

immagini visibili ai soli utenti registrati


c) massa della moto (a parità di forza "generata" dalla ruota anteriore sarà più facile far girare [vincere l'inerzia] di un motard da 100kg piuttosto che di un Goldwing da 400kg)

doppio_lamp.gif
 
15568845
15568845 Inviato: 2 Mar 2016 21:42
 

Piecio_point ha scritto:

Visto che ci siamo detti che è l'effetto giroscopico sulla ruota anteriore che deve "trascinare giù" in piega la moto


io sicuramente non me lo sono mai detto.... eusa_think.gif
 
15569600
15569600 Inviato: 3 Mar 2016 23:43
 

stefano1960 ha scritto:
io sicuramente non me lo sono mai detto.... eusa_think.gif

ma io si eusa_whistle.gif , quando ho messo giù (un po' di pagine fa) la mia descrizione del fenomeno.
Come vedi ho messo "tirare giù" con le virgolette perché avrei dovuto scrivere: innesca la precessione...
Quello che cercavo di capire con il vostro aiuto è:a parità di tutte le altre condizioni, quanto contano le caratteristiche della ruota anteriore per gli effetti giroscopici che innescano il meccanismo?
Quello che chiamiamo "effetto giroscopico" è la "conservazione del momento della quantità di moto", giusto? che è una grandezza vettoriale che ha come direzione il perno della ruota e come grandezza scalare il prodotto fra la massa della ruota e la sua velocità di rotazione.
Quese ultime due grandezze come influenzano il comportamento dello sterzo?
A parità delle altre caratteristiche mettere una ruota anteriore con minore effetto giroscopico
che influenza ha sulla guidabilità della moto? Diventa più o meno facile da inserire in curva?
Se volete metterla in altri termini: le moto da cross ed enduro hanno la ruota anteriore grande per scavalcare meglio gli ostacoli (passatemi la semplificazione), motard e stradali ce l'hanno piccola: vuol dire che (non avendo più la necessità di salire sui marciapiedi) la ruota piccola porta vantaggi nella guida?
 
15569670
15569670 Inviato: 4 Mar 2016 6:36
 

negli ai 70 dopo una serie di prove hanno verificato che un mezzo a due ruote , mediante ruote controrotanti, puo' benissimo marciare senza alcun effetto giroscopico a patto pero' di NON levare le mani dal manubrio.

questa semplice prova porta a una serie di deduzioni per capire come verosimilmente funziona la fisica , i vari effetti, le loro grandezze e la loro importanza su un veicolo a due ruote.

tanto per iniziare evidentemente una moto piega anche in assenza di effetto giroscopico , ci sara'a allora dell'altro ,no ?? l'influenza della "precessione" nel far piegare ed imbardare una moto la si vede bene quando una moto da cross decolla e il pilota gira lo sterzo a fondo e compie evoluzioni .

poi continua tu a fare deduzioni sul come mai non si puo' togliere le mani dal manubrio su una bici senza effetto giroscopico..... come mai? cosa succede?

vedrai che ti si apre un mondo...
 
15569853
15569853 Inviato: 4 Mar 2016 11:50
 

Citazione:
vedrai che ti si apre un mondo...

no grazie, per il momento ne ho abbastanza rotfl.gif 0509_si_picchiano.gif rotfl.gif 0509_si_picchiano.gif rotfl.gif 0509_si_picchiano.gif

Se ti ricordi dissi che la precessione (in combinazione con la ciclistica) è una degli elementi che concorrono/favoriscono la piega e la curva, non che la comanda.

Se non sbaglio avevamo visto (nella fase iniziale di questa interminabile discussione)
che anche un mezzo con la ruota imperniata esattmente sotto il manubrio
è "difficile" da far andare dritta perchè il solo effetto giroscopico non basta ad autoequilibrare il mezzo.

Quando una moto da cross decolla... non c'è più il grip e tutto cambia
 
15573018
15573018 Inviato: 8 Mar 2016 22:20
 

Piecio.
Immagino che quello che sto per dire sia solo un ragionamento a "cazzotto" ma a parità di mezzo credo che una ruota piccola semplicemente inneschi una caduta minore.
Nel senso: raggiungere un angolo di piega con una ruota piccola richiederebbe piu tempo e il "contro-controsterzo" immagino non riuscirebbe ad essere efficace.
Una ruota grande (grande il giusto) richiede piu energia ma è efficente.
Una ruota più più piccola ne richiederebbe meno ma con minor effiaccia efficace.
Immagino che nel costruire una moto il diametro sia un compromesso tra velocità ed efficacia.
Ma sto solo ragionando ad intuito...
 
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