gatobrujo ha scritto:
Ormai le moto da gara sono fuori dalla realtà della produzione di serie e svilupparle diventa sempre più oneroso per i costruttori, che spesso vanno in fallimento pur continuando a vincere (tipico il caso della Ducati; vinceva le gare ma stava fallendo, tanto che se l'è comprata l'Audi per pochi soldi, debiti compresi). Va bene la pubblicità, ma spingere le prestazioni a limiti estremi solo per vincere sta diventando troppo costoso e pericoloso.
Forse sarebbe bene fermarsi e tornare allo scopo delle gare, che non è solo di fare pubblicità ai costruttori ma anche di divertire il pubblico con la competizione fra i piloti. Anche un trofeo monomarca può essere divertente.
E se per vincere può servire sviluppare un ABS o qualche altro mezzo che migliori la sicurezza e si possa travasare nella produzione di serie, ben vengano. Ma mettiamo un limite alle prestazioni. Quelle moto sono per marziani, non per normali consumatori. Non servono nemmeno a vendere di più.
Beh, uno può sicuramente divertirsi un mondo anche a guardare il figlio correre coi mini kart, ma il fascino di una classe regina come lo è la MotoGp non è dato solo dalla "bagarre" (quando c'è), ma anche e proprio dal fatto che i mezzi sono l'espressione della massima e spasmodica ricerca delle prestazioni, sotto in ogni loro aspetto. Nel loro settore (qui le moto), il massimo.
Il leggere in tv nella telemetria che un pilota sta toccando i 350 km/h non può far altro che aumentare hype e spettacolo.
Faccio fatica a concepire un discorso di un "blocco" a un mezzo da moto-gp, mentre nel contempo normali utenti i blocchi li tolgono dalle loro ZZR o Hayabusa per averle full-power... la cosa mi stonerebbe.
tolgiati ha scritto:
Il problema dell'aerodinamica è che alla giusta velocità prende il volo qualsiasi cosa (
Link a pagina di Youtube.com ). E si sa che le moto non hanno un profilo ottimale, non consentono un flusso pulito dell'aria e hanno una superficie (pilota compreso) tuta "rotta", che non favorisce la stabilità in velocità. E' stato detto anche recentemente che le MotoGP sono caricate sul retrotreno per riuscire a trasmettere tutta la potenza sull'asfalto, con la conseguenza di un avantreno già di per sé leggero e tenuto giù dall'elettronica. I piloti lo caricano col proprio peso in entrata di curva, ma a oltre 340 all'ora la forza di resistenza dell'aria è di ben più di un'ottantina di kg. Non è bello andare a quella velocità col manubrio che si muove come se sotto la ruota davanti non ci fosse nulla... Se poi si incontra uno scollino come al Mugello....
Questo discorso è accettabile, ma in ogni momento la guida di una Moto-Gp deve fare i conti con dei "limiti fisici", basta pensare alle velocità di percorrenza di ogni curva, che il pilota si sforza di conoscere e cerca a suo rischio e pericolo di raggiungere. Il povero Simoncelli fece di tutto per restare in piedi. Quindi sta al pilota, come sempre, decidere quanto esporsi e quale rischio assumersi di conseguenza.
Come decidono quanto forte andare in curva possono farlo per i rettilinei.
In ogni momento decidono o meno di assumersi un rischio, perchè mettere un blocco per impedirgli di assumerselo se lo ritengono?
Detto questo, la questione inerisce comunque la sicurezza, quindi dicessi che ho le idee chiare sul punto mentirei, però mi permetto di dire che la proposta comunque stona con lo spirito delle gare in oggetto.
Certo non pretendo che si torni alle corse automobilistiche degli albori, o anche di soli pochi decenni fa, dove praticamente i piloti decidevano che sarebbero morti in pista, poi se non succedeva tanto meglio.