Mi ricollego a quanto detto da Roberto sul suo topic della Rossana: la passione per i motori talvolta è più diffusa di quello che si possa credere. Spesso ci spinge a fare cose di cui non ci riterremmo capaci, siano esse in termini economici, di tempo impiegato, o di rischiare le proprie ossa quando si affronta, ad esempio, la curva della piratella di Imola.
Ricordo una notte, dell'estate 2012, stavo per lasciare casa dei miei, per andare a vivere nella mia. I miei genitori possiedono un garage a 400m da casa che fa parte di un gruppo di 15 box realizzati sotto ad un campetto da calcio, che venne sbancato per l'occasione, poi ricreato al di sopra della struttura. Il mio vano è il penultimo dall'entrata, posso lavorare con il tassellatore alle 3 di notte e nessuno mi sente. Stavo là rinchiuso con lampada, dremel ed aspirapolvere, lavorare i condotti delle teste 998R. Finisco verso le 4 di notte: si, i miei orari sono stati sempre "stranucci", poi mi ha aiutato anche il vecchio lavoro, nel quale turni di notte, di giorno o 48 filate di lavoro si alternavano come se fosse normale..... Mi dirigo verso casa e, intercettando le "ballerine" del night vicino casa che uscivano dal "lavoro", una di queste, illuminata dai miei fari nella stradina privata che porta al passo d'entrata di casa, si sente ancora regina del palco e si alza il pareo che le cingeva la vita e mostrandomi (quasi) tutte le sue grazie si esibisce in qualche secondo di danza. Le raggiungo, abbasso il finestrino ed esclamo: "andavo già a letto felice, ma questa è la miglior buonanotte che mi si potesse dare". Entrambe ridono di gusto. Non ho avuto il coraggio di continuare, forse perché rimbambito dalle vibrazioni dei 33.000 giri del dremel, forse perché pochi giorni dopo sarei andato a convivere.
Peccato inoltre che le mie finanze fossero completamente investite nella nuova abitazione.....
Donne e motori, proprio vero, gioie e dolori.
Torniamo alla moto.
In altre notti insonni (non per patologie fisiche, solo mentali), approfittando del fatto che per lavoro, per un anno e mezzo circa, ho dovuto far esperienza con CAD 3D e CAM, mi metto a disegnare quello che vedrete nelle immagini allegate. Si, ci sono molte ditte che realizzano pedane, ma vuoi mettere a scegliere le proprie misure e fresarsi due bei supporti? Il poggiapiede non pretendevo di crearlo dal nulla, infatti mi sono preso 2 pezzetti della Spider, ma il supporto me lo costruirò da solo.
La geometria è “simil RS”, senza foro nella parte bassa, ma con misure che mi sono scelto in base a prove con modelli di legno. Inoltre per la base d'appoggio del poggiapiede ricaverò 2 mm di scasso sul supporto, in modo da "incastonarlo" ed impedirgli di ruotare. Ora viene il difficile: riuscire a farmi aiutare dal fresatore renitente, o imparare ad usare bene l’unica delle 2 macchine che mi consentirà di ottenere una buona finitura superficiale.
Immagine:
Link a pagina di Motoclub Tingavert
Immagine:
Link a pagina di Motoclub Tingavert
Immagine:
Link a pagina di Motoclub Tingavert
Intanto mi sono costruito 2 supporti per il parafango da impiegare sulla nuova forcella installata, in acciaio, per un peso di addirittura 29 grammi circa. Mostrato sul (credo ormai defunto) topic dei modelli 3D e visibile in foto.
Immagine:
Link a pagina di Motoclub Tingavert
Sabato dovrei (sto pregando in 14 lingue diverse) andare da un amico che mi tornisce il perno ruota anteriore, poi da brunire. La staffa per la bobina l’avete vista, se non si ossida la lascio “nature”. Purtroppo non nature come la ballerina….