serialkiller ha scritto:
Quali paesi non hanno ancora grosse realtà nazionali motociclistiche (o non sono già sature di aziende medio/grandi) e permettono ancora ad un investitore straniero di arrivare e dettare le leggi del mercato?
Ben poche, ed è per questo che le multinazionali puntano i "paesi emergenti", Cina, Russia, India, Africa, producendo nell'est europeo ed aggredendo quei mercati come fecero da noi anni fa.
Infatti io ho detto che sono le regole di mercato e regole internazionali che oggi mettono in ginocchio tante aziende. Di per sé non sono sbagliate perché seguono la logica dell'economia, ma possiamo dire che in Italia soffriamo per una serie infinita di motivi che ci penalizzano, tra cui appunto le troppe piccole aziende e le poche grandi aziende.
Della serie: "Siamo entrati in europa quindi ci adeguiamo" che sarebbe a dire: "Hai voluto la bicicletta? Ora pedala!".
Noi prima avevamo le nostre regole e non inseguivamo un modello al di sopra delle nostre possibilità, quindi si riusciva anche a far quadrare i conti con più facilità. Oggi che ci troviamo in mezzo alla globalizzazione non possiamo più pretendere che il nostro modello economico regga l'urto di regolamentazioni che non ci appartengono.
Già anni addietro un noto economista americano dipinse questo scenario italiano per le nostre aziende. C'ha preso in pieno! Siamo noi quindi che dobbiamo cambiare qualcosa o il mercato sarà impietoso e i dati potranno solo peggiorare.
Io comunque facevo un discorso non solo motoristico, perché non sono i motori che hanno dato via alla crisi che poi ovviamente ha colpito duro proprio questo settore.
Riguardo ai paesi emergenti, è economicamente giusto aggredire quei mercati adesso perché il potere d'acquisto lì non c'era anni fa, mentre oggi essendo molto indietro sotto molti aspetti vogliono recuperare terreno, quindi è scontato che se voglio fare soldi si punti dove c'è voglia e possibilità di spendere.
Per Alberto:
E' chiaro che il piccolo ti offre personalizzazione, unicità e tutta una serie di vantaggi, ma che oggi con le regole di mercato non sopravvivono più. Sempre che non si parli di lusso, settore ove l'unicità paga eccome.
Rimanendo nel settore moto, è palese che la moto sia diventata un costo oggi pari al lusso o quasi per molte famiglie, tanto che anche il settore usato è quasi fermo.
Come fare per sopravvivere quindi? Puntare ai mercati che hanno soldi da spendere.