Dato che questa moto sta facendo record di vendite in Italia e ormai più ragazzi chiedono informazioni, ho pensato di scrivere una recensione, da sedicenne, alla KTM Duke 125.
Partiamo da quello che interessa di più molti ragazzi: il motore.
La potenza è limitata per legge a 15 cv, posta a regimi ''elevati''; il motore riprende bene fin dai bassi regimi pure nelle marce più alte; in sesta fa abbastanza fatica essendo una marcia di riposo, infatti nella guida "sportiva" questa marcia raramente viene utilizzata. Il suono è basso ed educati fino ai 7000 giri circa, da lì in poi ha il caratteristico suono da monocilindrico, cupo, si sentono le singole pistonate quando è sotto-sforzo, un suono che mi emoziona ogni volta che sento, anche se rimane abbastanza tappato coinvolge parecchio. A questi regimi si trova pure l'entrata in coppia della moto, che è molto lineare e dolce, dando una spinta che non spaventa il neofita ma che nelle marce basse ha un tiro che continua fino a 11000 giri circa, regime al cui raggiungimento è meglio cambiare perché la spinta finisce e si è prossimi al limitatore.
Passiamo ora ai consumi: veramente contenuti, il computer di bordo indica un consumo istantaneo compreso tra i 29 km/l con una guida sportiva e i 40 km/l con una guida tranquilla e turistica, anche tra le curve, nulla nega però di ottenere risultati ancora migliori, ma solo nei lunghi rettilinei a gas costante, sfruttando la sesta lunga e mantenendo giri del motore bassi (questi dati li confermerò più avanti con misurazioni più realistiche). Unica pecca reale del motore, è il tempo di riscaldamento: in inverno è difficile riuscire a scaldare il motore, io però ho risolto con una striscia di nastro adesivo sul radiatore, in modo da coprirlo, come potete vedere dalla foto
Passiamo ora alla ciclistica, punto forte di questa ottavo di litro: le gomme di serie, di generose dimensioni, sono abbastanza turistiche, permettono lunghe percorrenze e non "incollano" all'asfalto, ma le possibilità di piega che la moto offre in generale sono ottime, sia che si guidi in stile motard (piedino in fuori, anche se il serbatoio limita parecchio) sia che si adotti una guida più stradale (con le chiappe all'aria), noto però un'agilità maggiore con una guida stradale, sopratutto grazie alla possibilità di spingere sulla pedana interna lungo tutta la curva, stile che permette pure più precisione direzionale. Sopratutto le gomme hanno poca tenuta sul bagnato, dove non risulterà troppo difficile lasciarsi andare in qualche sbandata lasciando pure lunghe linee scure sull'asfalto.
Le sospensioni sono di qualità, anche se non troppo scorrevoli (è pur sempre un 125 ), la taratura è abbastanza morbida per una guida stradale ma istigano a una guida più veloce dando sempre confidenza, anche se in realtà la gomma ha già perso aderenza, anche nelle frenate più decise rispondono bene e non vanno a pacco, mentre il posteriore lascia spazio a qualche saltellamento in rare occasioni (problema secondo me risolvibile con delle gomme migliori).
Il freno anteriore è potente e ben modulabile, con un inizio frenata molto dolce e una potenza che aumenta in modo prevedibile e progressivo. Si ottengono "staccatone" ottime grazie alla potenza dell'impianto anteriore, mentre il posteriore è poco modulabile e a parer mio anche poco potente.
La qualità generale è buona, non ho notato particolari pecche in plastiche (ben assemblate) o altri dettagli alla vista, infatti i blocchetti al manubrio sono di ottima qualità: danno un'idea di solidità e sono pure retro-illuminati, cosa molto utile di sera.
Ottima pure la strumentazione, molto completa e ricca di informazioni: consumo istantaneo, consumo medio, marcia inserita, temperatura e sensore folle sono solo alcune chicche che si possono trovare; unica pecca è la difficoltà di lettura del numero di giri, infatti la lettura non è istantanea.
Spero vi sia piaciuta alla prossima!