faxe ha scritto:
Art. 170.
Sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani, ovvero con una mano in caso di necessita' per le opportune manovre o segnalazioni.
Partiamo da qui e mettiamo un punto fermo: un articolo non si giudica sulla base del comportamento corretto o scorretto di chi lo applica quindi il caso specifico... lasciamolo da parte un attimo.
Citazione:
Qui a parer mio c'è una EVIDENTISSIMA falla nell'art. 170, questo articolo infatti mi dice che io DEVO stare con entrambe le mani attaccate al manubrio,ma allo stesso tempo dice che POSSO usarne una per le manovre o segnalazioni.
Come dice anche che DEVI moderare la velocità in prossimità di scuole intersezioni curve passaggi pedonali aree residenziali eccetera, ma PUOI viaggiare a una velocità massima pari al limite. Dice che DEVI superare a sinistra, ma che PUOI superare a destra se l'altro ha messo la freccia.
Ci sono delle regole, e dei casi di esclusione. Non è una falla nell'articolo. Quello che è ingiusto è la pena, e la ragione dietro all'articolo. Ma l'articolo secondo me è ben formato - specifica quello che volevano che specificasse, if it makes any sense.
Citazione:
Pertanto il poliziotto che mi ferma DEVE essere sicuro che io abbia le mani al loro posto sul manubrio,ma contemporaneamente DEVE anche essere sicuro che se una delle mie mani non è al suo posto,questa stia svolgendo un movimento utile per una opportuna manovra o segnalazione.
Le opportune manovre o segnalazioni si riducono alla segnalazione di svolta nel caso un indicatore di direzione non funzionasse, secondo il CdS. Non esistono altri casi. Segnalare un paesaggio, salutare un motociclista, fare segno che esiste un pericolo, o a quello dietro che puo' passare, alzare o abbassare la visiera sono azioni non necessarie. Se leggi bene, il vigile gli ha chiesto di azionare gli indicatori... e poi ha detto "visto che funzionano, le faccio la multa per art.170 comma 2."
Siamo d'accordo che sia un comportamento completamente ingiustificato.
Ma NON E' un abuso d'ufficio.
Citazione:
per quanto ne poteva sapere lui il motociclista magari si stava tranquillamente alzando la visiera o grattando i cocomeri, cosa che si fa normalmente in movimento....
Si fa certo... lo facciamo tutti. Ma non dovremmo. Lo so che è assurdo, intendiamoci: non ho intenzione né di difendere una legge assurda, né di difendere un vigile assolutamente ingiustificabile.
Quello che si puo' imputare a un agente è falso, che comporta pene doppie rispetto a quelle comminate a un civile per lo stesso reato... ma se ricordo bene quello che dicevano i nostri agenti locali
"abuso di potere" non esiste come reato in italia. Esiste abuso d'ufficio, nel caso in cui un pubblico ufficiale usi il suo ufficio (divisa, compito, eccetera) per ottenere dei favori.
Citazione:
pertanto se il vigile ha puntato tutto sul fatto che il motociclista stesse segnalando un velox, ha visto la legge soltanto da uno dei due punti di vista possibili (attenzione, il motociclista poteva benissimo avere la mano sinistra staccata per segnalare una eventuale svolta)
Cosa che non puo' fare se gli indicatori funzionano, in quanto deve tenere le mani sul manubrio e non ha NECESSITA' di segnalarla.
Citazione:
e facendo ciò,ha impartito una sorta di pressione psicologica sul malcapitato, traducendo questo comportamento in un abuso del potere derivatogli dalla divisa.
No. Per la pressione psicologica possiamo piangere sulla spalla del nostro analista, ma questo a) non è penalmente rilevante, se non si configura il reato di violenza privata, cosa che in questo caso non è, e b) è percepita e non inflitta, in quanto il vigile (accanito) sta applicando la legge nella sua forma più estrema e intollerante, ma non sta travalicando i limiti.
Citazione:
poi...beh...sono opinioni,certo
Ecco qui lo specifico: io SONO CONVINTO che *quel* vigile sia stato un bastardo e che abbia elevato una contravvenzione per astio e non per un ragionevole atto di presidio del territorio, controllo e sanzione delle infrazioni. Ne sono persuaso dai commenti e dal fatto che essendo un motociclista ho ben chiaro quanto sia difficile rispettare quell'articolo del CdS (anche se ovviamente mi riservo il diritto di cambiare idea se mai lo conoscerò... e spero vivamente di no).
Ma distinguo l'opinione dai fatti, e distinguo la Legge dall'opportunità: le due cose sono distinte. Il vigile non è stato etico, non è stato un buon vigile, ma non ha infranto la legge. Quella multa non era opportuna o giusta, ma è legale.