Dopo anni ed anni trascorsi a documentarci, a leggere i post di chi ce l'aveva fatta...quest'anno finalmente anche io e mio marito abbiamo varcato la rupe del mitico "Nordkapp".
Era il nostro sogno da sempre, ho preso la patente "A" in occasione del nostro matrimonio con la promessa che se ce ne fosse stato bisogno, avrei potuto dargli il cambio alla guida...insomma dopo due anni dal nostro "Sì", abbiamo messo in pratica ciò che da anni volevamo...il nostro secondo viaggio di nozze direi!!
Per questo viaggio, abbiamo lasciato le "sportive" nel box e abbiamo scelto come compagna d'avventura la nostra new entry...la FJR 1300 della Yamaha...(tanto per restare fedeli ai nostri gusti), un compromesso di sportività e versatilità che ci ha fatto divertire tantissimo...
Ogni volta che guardo le foto, rivivo quelle forti emozioni: la fatica, il freddo che ti penetra fino alle ossa, il sole che ti strina la pelle, la pioggia incessante giorno dopo giorno, i molteplici alberghi toccati solo per riposare un po on the road tra una tappa e l'altra, le persone conosciute e così diverse da noi, le renne che pascolavano a pochi metri da me...
L'angoscia di non arrivare alla rupe e poi la soddisfazione di avercela fatta, soli, io e mio marito, e allo stesso tempo la tristezza di dover già tornare indietro...
Inizierò col descrivere i preparativi di viaggio, sottolineando ciò che a nostro avviso è stato utile, e magari lo potrebbe essere anche per tanti altri che vorranno intraprendere questa magnifica esperienza...
La parte tecnica della preparazione moto è stato totale compito di mio marito..smontata e rimontata tutta per controllare ogni minimo particolare...montate manopole riscaldabili, messo parabrezza V-stream per maggiore sicurezza in condizioni di vento e pioggia (e c'è servito tantissimo)...
La parte logistica di alberghi ed itinerario è stata studiata a tavolino, con google maps per mesi e mesi e nulla lasciato al caso...prenotato ogni albergo da Booking. Persino il treno Db da Alessandria ad Amburgo e il traghetto Oslo-Kiel. Non volevamo trovarci sprovveduti in un viaggio già di per se impegnativo, per di più affrontato in due e con poca conoscenza della lingua locale.
La preparazione delle valige è stata studiata disponendo gli abiti in ordine di temperatura ed esigenza, suddiviso per genere ciò che poteva esserci utile, e per assicurarci un pasto caldo, abbiamo fatto scorta di viveri italiani e fornetto elettrico che c'è stato d'aiuto moltisssimo e quasi tutte le sere visto che in alcuni punti non c'è nulla davvero, tutto chiuso o con dei prezzi esorbitanti.
vinello, pasta e riso, posate da campeggio e fornello
medicine, salviette umidificate e spray waterproof
