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Inviato: 10 Mag 2012 11:27
ahahahha si son d'accordo. Da soli è tutta un'altra vita.
Comunque più vado in giro più sto capendo dove il motore è più o meno pronto e dove è più o meno morto.
Anche perchè ho notato che mettendo una marcia in più, e quindi rimanendo un po' sotto giri, la moto sicuramente è meno pronta e reattiva, però riesce, aprendo il gas un po' più del solito, a salire abbastanza bene e riprendersi non troppo lentamente.
Insomma il vuoto da "sottogiri" è tutto sommato gestibile e ammorbidisce un po' la guida.
Già che ci sono aggiungo un quesito:
- quanto è lecito sfrizionare su un 125 2T?
Premetto che, venendo dall'automobile, non sfriziono mai: in entrata di curva freno, scalo, capisco quale marcia va messa a seconda del tipo di curva e poi percorro la curva col piede sull'acceleratore più o meno pigiato (a parte rari casi: curve in discesa, curve a chiudere dopo mezze curve, ecc..).
Se mi capita di sfrizionare sento che ho sbagliato qualcosa.
Anche per la moto è così?
Faccio un esempio fresco di oggi: curva a destra abbastanza filante, che apre alla fine; se sono in modalità "guida allegra" arrivo in quarta, freno, scalo 2 marce, inserisco la moto in curva e apro il gas. Ovviamente in questa caso per sentire la moto piena devo aprire da metà manopola in su, perchè ho già il motore pieno sui 5000/6000 giri dopo la scalata e man mano apro per uscire in accelerazione e poi salire di marcia. Ed è una bella sensazione
Se invece guido turistico che faccio? Se arrivo in quarta e scalo in terza marcia entro in curva un pelo sottogiri e quindi se apro il gas la moto si inchioda un po' e ci mette un attimo a riprendersi (finchè sono sul dritto va bene, ma in piena curva non mi piace molto come sensazione).
In questo caso posso sfrizionare un attimo delicatamente per levarmi d'impaccio e uscire fluido dalla curva?
Si rovina molto la frizione in questo caso?
E' considerata una manovra tecnicamente corretta? E' abitudine comune?