Ciao ragazzi, grazie per i vostri spunti che sono tanti e diversi, in questi giorni sono stata oberata di lavoro e praticamente il PC quasi non l'ho acceso..... Cerco di ricapitolare un po' tutto e di rispondere in modo da rendere più chiaro il mio punto. Dalle risposte ho avuto l'impressione che dal mio post si sia capito che la mia volontà sia quella di piegare forzatamente in modo esasperato o che lo scopo del mio post sia come piegare di più o come limare a tutti i costi le saponette, niente di più lontano dalla mia intenzione, per me queste sono solo conseguenze naturali di una buona guida e di un buon feeling col mezzo, non sono il mio obiettivo. Non mi preoccupa chiudere le gomme, mi trovo già soddisfatta da quel punto di vista, volevo invece risolvere un problema di postura che mi subentra a un certo punto, abbassando la qualità di guida che io percepisco e il conseguente senso di sicurezza e di empatia col mezzo, e di divertimento. Comunque ora cerco di dare altri dettagli in base alle risposte:
gigio2sin ha scritto:
sicuramente degli stivali sono un investimento da fare ,ma ti assicuro che queste scarpette (che ho preso per avere un minimo di libertà in più anche quando devo lasciare la moto percheggiata) mi hanno davvero stupito (e costano una sciocchezza rispetto agli stivali )
tornando a noi , il tuo monster richiede effettivamente una guida di corpo non indifferente per essere efficace ,quello che intendevo è che può capitare ,quando si raggiunge un certo grado di confidenza e di"simbiosi"nei movimenti moto-pilota, ci si concentri troppo ed esclusivamente sui propri movimenti diventando noi l'unico fattore che influenza lo spostamento dei pesi e del baricentro ,questo si traduce in una guida di "istinto fisico" che spesso non basta nelle situazioni di emergenza che ci si parano davanti su strada ..i tuoi progressi sono sicuramente positivi (e continuerai a migliorare ) ma non trascurare le altre tecniche
per le pedane ti do ragione,ma se ne senti la necessità le soluzioni si trovano
Gigio concordo con gli stivali, ho fatto una prova di movimento con la moto sul cavalletto, avendo ai piedi gli anfibi e poi le sneakers, nel primo caso il piede mi si blocca totalmente e non ho sensibilità, nel secondo caso l'ingombro delle suole è minore e il movimento più elastico, quindi credo proprio che uno stivale ben fatto metta insieme tutto: maggiore sensibilità, un po' più di elasticità rispetto agli anfibi ma al contempo la protezione che io ritengo irrinunciabile, dovrò fare questo investimento!
Vera anche la questione del non trascurare le altre tecniche, diciamo che nel mio caso parlavo di guida molto di corpo in caso di motogiri su strade dove si va con lo scopo di guidare, ma in città sto molto più "abbottonata" per ovvie ragioni....
tommy-ditech ha scritto:
ciao
se ho capito bene non riesci a ruotare abbastanza il piede perchè il tacco viene bloccato dai paratacci, però io ho sempre saputo /mi han sempre detto che il piede interno in una curva ,a sinistra ad esempio, fa forza sulla pedana con la punta,ma quando imposti la piega lo fai ruotare leggermente in senso orario proprio per far uscire il ginocchio senza dover ruotare il piede a mo di "papera" quando il ginocchio è molto fuori
come postato nel (bellissimo
) video postato sopra
Ciao tommy,
Il piede a papera io lo intendo come piede appoggiato sulla pedana al centro con la punta magari in fuori, non è il mio caso. Anche sul dritto sto con la punta dei piedi sulle pedane perché coi piedi a papera mi sento come un sacco vuoto sulla moto e la sensazione è spiacevole perché non sento un sufficiente controllo, quindi il piede a papera lo escludo. Magari io sbaglio e qui chiedo consiglio, perché a quanto mi consta il piede per scendere in piega va ruotato e non di poco, in marcia io vado con la punta in pedana e il piede praticamente dritto in asse col ginocchio, col tallone che rientra un po' perché appoggiato al paratacco, poi però per scendere in piega sposto un po' la punta verso l'esterno della pedana, faccio pressione e ruoto il piede, che continua a restare in asse col ginocchio (anche perché aprire il ginocchio senza ruotare proporzionalmente il piede la vedo dura, a meno di avere le articolazioni snodabili di una barbie!), quindi più ruoto il piede, più apro il ginocchio di conseguenza. Poi certo che se parliamo di pieghe da superbike, in una piega a sinistra poi il piede ruota in senso orario, ma questo accade quando uno è già arrivato al limite di piega ed è già giù al massimo, e si è regolato con le saponette, quindi fa rientrare tutto. Ma questa non è da superbike? Io mi riferisco a guida su strada e lì per scendere il piega il ginocchio apre e il piede gira in senso antiorario nel caso di una piega a sinistra, e non di poco.... Risulta solo a me? Ma come fate a tenere il piede dritto e a non ruotarlo? Mi riferisco anche ai successivi interventi dove si cita questo e il movimento diagonale.... Io non ho un movimento diagonale, mi sporgo lateralmente con tutto il corpo in asse, quindi sedere e spalla e ginocchio aperto per scendere, e guido molto in avanti sull'anteriore....
ansetup ha scritto:
Potrebbe essere che tendi ad usare la tecnica del "controsterzo" in fase di inserimento , riducendo l' azione man mano che l' inclinazione aumenta , lasciando alla sola azione della parte inferiore del corpo il compito di "rifinire" la traiettoria......
Le azioni su pedane e manubrio devono essere il più possibile coordinate , altrimenti si rischia di ritrovarsi a "pestare come pazzi" sulle pedane (....come accadeva a me molti anni fà , nel periodo di "apprendistato" , fino a finire le suole degli stivali in pochissimo tempo.....
) o , viceversa , a guidare solo "di manubrio" , tralasciando la positiva influenza che le pressioni sulle pedane hanno sulla tenuta di strada della moto.....
Macroscopici errori di settaggio esclusi (....o utilizzo di pressioni di gonfiaggio "particolari"....) , l' anteriore che tende ad usurarsi più del posteriore , normalmente è indice di uno "stile" di guida che predilige inserimenti scorrevoli ad un uso relativamente tranquillo del motore .
In pratica....., vai "in appoggio" sul pneumatico anteriore , facendo lavorare la carcassa correttamente , ma è probabile che tu usi rapporti relativamente lunghi (....ad es. terza invece di seconda.....) e giri motore "bassi" , sollecitando in misura inferiore la carcassa del pneumatico posteriore in uscita.....
Ciao ansetup, uso rapporti corti e guido molto agli alti, la mia moto se non fai così non te la godi e non la guidi, quindi rapporti alti e uso tranquillo del motore non sono il mio caso, invece è un ottimo spunto quello del controsterzo usato prevalentemente in fase d'inserimento, in effetti spingo molto sul manubrio in inserimento ma poi perdo un po' di vista questo punto e uso molto il corpo, devo assolutamente fare delle prove, grazie!
Concordo con Gigio sulla questione di più semplice chiusura dell'anteriore che non del posteriore sui monster