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Dubbi sull'assetto della moto su strada
13223258
13223258 Inviato: 10 Apr 2012 18:32
Oggetto: Dubbi sull'assetto della moto su strada
 

Ciao a tutti ,

Ho da tanto tempo alcuni dubbi sull'assetto delle moto , e volevo chiedere lumi a qualcuno che ne sa più di me:

Dubbio 1

Spesso i motociclisti parlano di "caricare l'avantreno della moto" con diversi espedienti ( sfilare qualche mm le forcelle , caricare il manubrio , etc. , con l'intenzione di ottenere un avantreno più solido..
Questo però và contro quello che pensavo io , cioè che aumentando il carico di un asse , uno aumentasse anche la sua deriva , ottenendo in ultima istanza una moto più sottosterzante anzichè più neutra.
Qualcuno sa spiegarmi perchè caricare l'avantreno non significa portarsi in casa del sottosterzo non desiderato ?

Dubbio 2

Spesso si vedono foto di piloti di motoGP in grande piega , e visti di fronte il loro corpo non è in asse con la moto, ma vistosamente spostato all'interno della curva..

C'è una ragione perchè i piloti adottano questa tecnica ?

Massimizzano la superficie a terra delle gomme ?

Fanno lavorare meglio le sospensioni sul veloce ?


Dubbio 3

In base a che cosa un pilota sceglie la quota di avancorsa più adatta da usare su un circuito ?
Ha senso dire moto più maneggevole sui percorsi più tortuosi , e moto più stabile su quelli più veloci , oppure sono altri i parametri ?

Grazie a tutti coloro che mi vorranno rispondere.

Ciao

Paolo
 
13223331
13223331 Inviato: 10 Apr 2012 18:47
 

io ti so rispondere solo alla seconda domanda...lo faccio anche io con lo scooter(lo so non è proprio il caso della moto) però ho notato che riesci a prendere le curve più velocemente e con stabilità maggiore icon_biggrin.gif
 
13223428
13223428 Inviato: 10 Apr 2012 19:03
 

icon_biggrin.gif

Si , quello che mi viene in mente rispetto all'avere la moto "in asse" è l'impronta a terra che magari è più grande ad una certa inclinazione , o le sospensioni che lavorano più dritte sulle asperità dell'asfalto...
 
13223592
13223592 Inviato: 10 Apr 2012 19:28
Oggetto: Re: Dubbi sull'assetto della moto su strada
 

Otto1 ha scritto:
Ciao a tutti ,

Ho da tanto tempo alcuni dubbi sull'assetto delle moto , e volevo chiedere lumi a qualcuno che ne sa più di me:

Dubbio 1

Spesso i motociclisti parlano di "caricare l'avantreno della moto" con diversi espedienti ( sfilare qualche mm le forcelle , caricare il manubrio , etc. , con l'intenzione di ottenere un avantreno più solido..
Questo però và contro quello che pensavo io , cioè che aumentando il carico di un asse , uno aumentasse anche la sua deriva , ottenendo in ultima istanza una moto più sottosterzante anzichè più neutra.
Qualcuno sa spiegarmi perchè caricare l'avantreno non significa portarsi in casa del sottosterzo non desiderato ?

Dubbio 2

Spesso si vedono foto di piloti di motoGP in grande piega , e visti di fronte il loro corpo non è in asse con la moto, ma vistosamente spostato all'interno della curva..

C'è una ragione perchè i piloti adottano questa tecnica ?

Massimizzano la superficie a terra delle gomme ?

Fanno lavorare meglio le sospensioni sul veloce ?


Dubbio 3

In base a che cosa un pilota sceglie la quota di avancorsa più adatta da usare su un circuito ?
Ha senso dire moto più maneggevole sui percorsi più tortuosi , e moto più stabile su quelli più veloci , oppure sono altri i parametri ?

Grazie a tutti coloro che mi vorranno rispondere.

Ciao

Paolo

Ti rispondo io alla seconda domanda:
inanzi tutto devi sapere che quando una moto è in piega c'è una forza (centrifuga penso) che attira la moto all'esterno della curva, noi piegamo per portare il peso della moto all'interno per contrastare ed azzerare la forza che ci attira all'esterno.
Portando anche il nostro peso all'esterno possiamo mantenere la moto più dritta (e quindi maggiore stabilità) perchè compensiamo il peso della moto che togliamo non accentuando la piega con il peso del corpo.
E visto che questa forza aumenta proporzionalmente alla velocità (prendiamo una curva precisa, ovviamente in una curva stretta si avrà una forza centrifuga maggiore di una con un raggio molto ampio, ovviamente a parità di velocità) quando si è ad un punto limite, ovvero alla fine della spalla della gomma (che quindi non si può scaricare all'interno altro peso della moto) ci aiutiamo con il peso del corpo per aumentare ulteriormente la velocità di percorrenza della curva.......è un discorso un pò contorto ma sperodi essere stato chiaro 0509_up.gif
 
13223620
13223620 Inviato: 10 Apr 2012 19:33
 

Ciao e 0509_welcome.gif nel "Club" !..... icon_smile.gif

Ti rispondo in maniera relativamente sintetica , rimandondoti magari ai tanti ed esaurienti topic che potrai trovare in questa stessa sezione , usando la funzione "cerca" .

Dubbio 1 :

Il maggior carico su un asse , porta un aumento dell' area d' appoggio del pneumatico relativo....., quindi maggior tenuta , meno deriva , e quindi maggior capacità di mantenere la linea impostata .


Dubbio 2 :

Spostarsi col corpo all' interno della svolta , permette di abbassare il baricentro dell' insieme "moto-pilota" , con benefici effetti sulla tenuta e sulla capacità di mantenere la linea impostata.


Dubbio 3 :

Il valore dell' avancorsa è solo uno dei tanti parametri che si provano per trovare il bilanciamento più efficace su un determinato tracciato....., per un determinato pilota .
Non esiste una regola fissa , dipende fondamentalmente dal contesto "pilota-tracciato" .


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
13225566
13225566 Inviato: 11 Apr 2012 10:00
Oggetto: Re: Dubbi sull'assetto della moto su strada
 

umbiboss ha scritto:

Ti rispondo io alla seconda domanda:
inanzi tutto devi sapere che quando una moto è in piega c'è una forza (centrifuga penso) che attira la moto all'esterno della curva, noi piegamo per portare il peso della moto all'interno per contrastare ed azzerare la forza che ci attira all'esterno.
Portando anche il nostro peso all'esterno possiamo mantenere la moto più dritta (e quindi maggiore stabilità) perchè compensiamo il peso della moto che togliamo non accentuando la piega con il peso del corpo.
E visto che questa forza aumenta proporzionalmente alla velocità (prendiamo una curva precisa, ovviamente in una curva stretta si avrà una forza centrifuga maggiore di una con un raggio molto ampio, ovviamente a parità di velocità) quando si è ad un punto limite, ovvero alla fine della spalla della gomma (che quindi non si può scaricare all'interno altro peso della moto) ci aiutiamo con il peso del corpo per aumentare ulteriormente la velocità di percorrenza della curva.......è un discorso un pò contorto ma sperodi essere stato chiaro 0509_up.gif


Grazie

Paolo
 
13225629
13225629 Inviato: 11 Apr 2012 10:12
 

ansetup ha scritto:
Ciao e 0509_welcome.gif nel "Club" !..... icon_smile.gif

Ti rispondo in maniera relativamente sintetica , rimandondoti magari ai tanti ed esaurienti topic che potrai trovare in questa stessa sezione , usando la funzione "cerca" .

Ciao Ansetup ,

Grazie per la tua risposta , vorrei chiederti delle precisazioni:

Dubbio 1 :

Il maggior carico su un asse , porta un aumento dell' area d' appoggio del pneumatico relativo....., quindi maggior tenuta , meno deriva , e quindi maggior capacità di mantenere la linea impostata .

Ok , ma se carichiamo di massa l'asse anteriore di una formula uno , il pilota non è molto contento.
L'area d'appoggio dei pneumatici anteriori aumenterà , ok , ma ci si troverà con una massa immonda che mi tirerà fuori l'avantreno dalla curva , aumentando sia la deriva che il sottosterzo .


Dubbio 2 :

Spostarsi col corpo all' interno della svolta , permette di abbassare il baricentro dell' insieme "moto-pilota" , con benefici effetti sulla tenuta e sulla capacità di mantenere la linea impostata.

I piloti lo fanno solo per questa ragione ?
Ma il baricentro potrebbero abbassarlo anche buttando la moto più giù , e restando in asse , no ?

Apparentemente , raggiungono una inclinazione "limite" , oltre la quale scelgono deliberatamente di aumentare la velocità in curva senza cambiare l'inclinazione raggiunta , ma spostando solo il corpo.



Dubbio 3 :

Il valore dell' avancorsa è solo uno dei tanti parametri che si provano per trovare il bilanciamento più efficace su un determinato tracciato....., per un determinato pilota .
Non esiste una regola fissa , dipende fondamentalmente dal contesto "pilota-tracciato" .


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif


Grazie e ciao,

Paolo
 
13225632
13225632 Inviato: 11 Apr 2012 10:13
 

Ciao Ansetup ,

Grazie per la tua risposta , vorrei chiederti delle precisazioni:

Dubbio 1 :

Il maggior carico su un asse , porta un aumento dell' area d' appoggio del pneumatico relativo....., quindi maggior tenuta , meno deriva , e quindi maggior capacità di mantenere la linea impostata .

Ok , ma se carichiamo di massa l'asse anteriore di una formula uno , il pilota non è molto contento.
L'area d'appoggio dei pneumatici anteriori aumenterà , ok , ma ci si troverà con una massa immonda che mi tirerà fuori l'avantreno dalla curva , aumentando sia la deriva che il sottosterzo .


Dubbio 2 :

Spostarsi col corpo all' interno della svolta , permette di abbassare il baricentro dell' insieme "moto-pilota" , con benefici effetti sulla tenuta e sulla capacità di mantenere la linea impostata.

I piloti lo fanno solo per questa ragione ?
Ma il baricentro potrebbero abbassarlo anche buttando la moto più giù , e restando in asse , no ?

Apparentemente , raggiungono una inclinazione "limite" , oltre la quale scelgono deliberatamente di aumentare la velocità in curva senza cambiare l'inclinazione raggiunta , ma spostando solo il corpo.



Dubbio 3 :

Il valore dell' avancorsa è solo uno dei tanti parametri che si provano per trovare il bilanciamento più efficace su un determinato tracciato....., per un determinato pilota .
Non esiste una regola fissa , dipende fondamentalmente dal contesto "pilota-tracciato" .



Grazie e ciao,

Paolo

Ultima modifica di Otto1 il 11 Apr 2012 13:42, modificato 1 volta in totale
 
13226404
13226404 Inviato: 11 Apr 2012 13:17
 

4 ruote e 2 ruote hanno dinamiche diverse, a partire dal trasferimento di carico all'impostazione della curva, alla deriva vera e propria delle auto che è inevitabile, data la conformazione a 2 ruote e la tendenza maggiore ad andare dritti, invece la piega serve sia per il baricentro che per raddrizzare prima la moto, e comunque una moto che curva + diritta effettua una curva + veloce grazie alla minore deriva a cui sono soggetti i pneumatici, ma siamo sempre nelle situazioni di compromesso, abbiamo sentito Valentino dichiarare di andare + forte in curva dopo che la gomma ha cominciato a pattinare, quella dietro ovviamente. Sono comunque domande un po' accademiche che poi si scontrano con la realtà delle proprie capacità.
 
13227207
13227207 Inviato: 11 Apr 2012 15:59
 

Otto1 ha scritto:

Apparentemente , raggiungono una inclinazione "limite" , oltre la quale scelgono deliberatamente di aumentare la velocità in curva senza cambiare l'inclinazione raggiunta , ma spostando solo il corpo.


Ti sei risposto da solo, arrivano al limite dell'inclinazione e per aumentare la velocità di percorrenza, visto che non possono inclinarsi ulteriormente spostano il corpo all'interno.
Lo spostamenteto del corpo serve inoltre, in inserimento per rendere più veloce la discesa in piega, cioè la moto "cadrà" all'interno della curva più velocemente se il peso del pilota è sbilanciato dalla parte interna.
Poi, in uscita di curva, mantenedo il peso all'interno, sarà possibile raddrizzare prima la moto e di conseguenza aprire il gas prima.


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13227295
13227295 Inviato: 11 Apr 2012 16:21
 

biondob ha scritto:


Ti sei risposto da solo, arrivano al limite dell'inclinazione e per aumentare la velocità di percorrenza, visto che non possono inclinarsi ulteriormente spostano il corpo all'interno.


Tutte cose giuste , ma allora se facessero pneumatici con un profilo che permette di inclinare la moto 20° più di adesso , i piloti non si sposterebbero all'interno e si limiterebbero ad inclinare la moto in asse ?

Perchè poi l'impronta a terra della ruota che deve scaricare la tua accelerazione laterale , è sempre quella anche se tu ti sposti di lato di due metri , quindi il problema dovrebbe essere tradotto in : "A quale inclinazione della moto posso sollecitare di più i pneumatici ?"

Se ho un sidecar o una custom con le ruote quadrate di stampo automobilistico , potrei arrivare ad un'ottima accelerazione laterale senza neanche inclinare di un grado la moto , semplicemente sporgendomi all'interno come un velista sul trapezio..
 
13227341
13227341 Inviato: 11 Apr 2012 16:33
 

Ok , ma se carichiamo di massa l'asse anteriore di una formula uno , il pilota non è molto contento.
L'area d'appoggio dei pneumatici anteriori aumenterà , ok , ma ci si troverà con una massa immonda che mi tirerà fuori l'avantreno dalla curva , aumentando sia la deriva che il sottosterzo .

A questo ha risposto esaurientemente "Tech 8"....., io aggiungo soltanto che è necessario considerare le altre variabili che influiscono sulla dinamica di un mezzo a 2 ruote , oltre al carico su ogni singolo asse.....
Ad esempio....., caricando maggiormente l' avantreno , in una moto spesso si riducono pure i valori di interasse ed avancorsa , che sono fra i principali "fattori" che determinano la reattività del mezzo a cambiare direzione più o meno rapidamente..... icon_smile.gif
Quindi , in un caso del genere , la maggior impronta a terra del pneumatico (....maggior appoggio , ma anche minor maneggevolezza.....) , potrebbe venir compensata da quote ciclistiche più "svelte" .

Ma il baricentro potrebbero abbassarlo anche buttando la moto più giù , e restando in asse , no ?

In quel modo , il baricentro dell' insieme "moto-pilota" non viene abbassato allo stesso modo , dato che il corpo del pilota "rema contro" la posizione della moto , innalzando di fatto il baricentro "d' insieme"..... icon_wink.gif
Quella postura è utile quando si cerca il massimo controllo della moto su fondi a scarsa (....ed imprevedibile....) aderenza , come avviene nel motard e nelle discipline fuoristradistiche , ma fra i cordoli , dove si guida mantenendo dei riferimenti che tendono a rimanere gli stessi un giro dopo l' altro , è più produttivo ed efficace adottare una tecnica di guida che possa "massimizzare" l' aderenza durante le varie azioni..... icon_wink.gif


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13227437
13227437 Inviato: 11 Apr 2012 16:48
 

ansetup ha scritto:
Ok , ma se carichiamo di massa l'asse anteriore di una formula uno , il pilota non è molto contento.
L'area d'appoggio dei pneumatici anteriori aumenterà , ok , ma ci si troverà con una massa immonda che mi tirerà fuori l'avantreno dalla curva , aumentando sia la deriva che il sottosterzo .

A questo ha risposto esaurientemente "Tech 8"....., io aggiungo soltanto che è necessario considerare le altre variabili che influiscono sulla dinamica di un mezzo a 2 ruote , oltre al carico su ogni singolo asse.....
Ad esempio....., caricando maggiormente l' avantreno , in una moto spesso si riducono pure i valori di interasse ed avancorsa , che sono fra i principali "fattori" che determinano la reattività del mezzo a cambiare direzione più o meno rapidamente..... icon_smile.gif
Quindi , in un caso del genere , la maggior impronta a terra del pneumatico (....maggior appoggio , ma anche minor maneggevolezza.....) , potrebbe venir compensata da quote ciclistiche più "svelte" .


Ah , io però avrei detto il contrario : maggiore carico , maggiore affondamento della sospensione , minore avancorsa--> minore effetto stabilizzante --> maggiore maneggevolezza
E' così ?

ansetup ha scritto:

Ma il baricentro potrebbero abbassarlo anche buttando la moto più giù , e restando in asse , no ?

In quel modo , il baricentro dell' insieme "moto-pilota" non viene abbassato allo stesso modo , dato che il corpo del pilota "rema contro" la posizione della moto , innalzando di fatto il baricentro "d' insieme"..... icon_wink.gif
Quella postura è utile quando si cerca il massimo controllo della moto su fondi a scarsa (....ed imprevedibile....) aderenza , come avviene nel motard e nelle discipline fuoristradistiche , ma fra i cordoli , dove si guida mantenendo dei riferimenti che tendono a rimanere gli stessi un giro dopo l' altro , è più produttivo ed efficace adottare una tecnica di guida che possa "massimizzare" l' aderenza durante le varie azioni..... icon_wink.gif


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Aspetta un attimo , forse comincio a capire:

Io mi aspetterei che il pilota tenga la moto "diritta" in condizioni dsi aderenza scarsa e comunque imprevedibile ( ex bagnato sterrato brecciolino ).

In questo modo la correzione ad una eventuale "imbarcata" potrebbe essere più immediata, semplicemente facendo scorrere il corpo all'esterno.

La postura a moto molto piegata in asse con il corpo , la riserverei a condizioni molto stabili di asfalto asciutto e liscio..
 
13227590
13227590 Inviato: 11 Apr 2012 17:17
 

Ah , io però avrei detto il contrario : maggiore carico , maggiore affondamento della sospensione , minore avancorsa--> minore effetto stabilizzante --> maggiore maneggevolezza
E' così ?


Il maggior carico aumenta l' aderenza sul singolo asse , mentre ogni modifica delle quote geometriche (....pure quelle indirettamente causate da una variazione dei carichi....) influisce soprattutto sulla reattività della moto a cambiare direzione...... icon_wink.gif
La relazione da te indicata è corretta , ma non và presa come "assoluta" , dato che le variabili in gioco sono decisamente più numerose .


La postura a moto molto piegata in asse con il corpo , la riserverei a condizioni molto stabili di asfalto asciutto e liscio..


Io invece la riserverei al solo uso turistico , con fondo buono e presenza del passeggero....., che certamente non gradirebbe performances atletiche del pilota che si butta fuori sagoma ad ogni svolta..... icon_xd_2.gif
Scherzi a parte...., lo spostare la sagoma del proprio corpo all' interno della svolta , se non si è ben scafati , sarebbe da evitare accuratamente , nell' uso stradale .
Se è vero che aumenta i limiti di tenuta della moto in percorrenza , è pure vero che riduce le possibilità di gestione della moto in caso di ampie sbandate....., dove invece risulterebbe più efficace la postura "moto-piegata-sotto" con busto verticale , con stile "simil-fuoristradistico"..... icon_wink.gif
Comunque sia , molto dipende anche da quale postura sentiamo più "nostra"......, quella che ci permette il miglior feeling..... icon_smile.gif



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13227639
13227639 Inviato: 11 Apr 2012 17:25
 

ansetup ha scritto:

Scherzi a parte...., lo spostare la sagoma del proprio corpo all' interno della svolta , se non si è ben scafati , sarebbe da evitare accuratamente , nell' uso stradale .
Se è vero che aumenta i limiti di tenuta della moto in percorrenza , è pure vero che riduce le possibilità di gestione della moto in caso di ampie sbandate....., dove invece risulterebbe più efficace la postura "moto-piegata-sotto" con busto verticale , con stile "simil-fuoristradistico"..... icon_wink.gif
Comunque sia , molto dipende anche da quale postura sentiamo più "nostra"......, quella che ci permette il miglior feeling..... icon_smile.gif



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Quindi è proprio il contrario di quello che dicevo io : con il corpo sbandierato fuori controlli peggio ogni minima imbarcata..
 
13228007
13228007 Inviato: 11 Apr 2012 18:30
 

Otto1 ha scritto:


Tutte cose giuste , ma allora se facessero pneumatici con un profilo che permette di inclinare la moto 20° più di adesso , i piloti non si sposterebbero all'interno e si limiterebbero ad inclinare la moto in asse ?

Perchè poi l'impronta a terra della ruota che deve scaricare la tua accelerazione laterale , è sempre quella anche se tu ti sposti di lato di due metri , quindi il problema dovrebbe essere tradotto in : "A quale inclinazione della moto posso sollecitare di più i pneumatici ?"

Se ho un sidecar o una custom con le ruote quadrate di stampo automobilistico , potrei arrivare ad un'ottima accelerazione laterale senza neanche inclinare di un grado la moto , semplicemente sporgendomi all'interno come un velista sul trapezio..


Fare pneumatici che permettono di inclinare la moto 20° più di adesso è un po' impossibile perchè toccherebbe il cerchione, ma ammettendo che sia possibile, lo scopo di un pilota in pista è quello di andare più veloce possibile, quindi inclinerebbe la moto di altri 20° per raggiungere la velocità che fa ora e poi si sporgerebbe all'interno per aumentarla ancora di più.

L'impronta a terra è sempre quella, ma una moto inclinata di x gradi con il pilota in asse percorre una curva di y raggio a una velocità z.
Ora se mantengo l'inclianzione x e la velocita z e sposto il peso del corpo dalla parte interna, percorrero una curva con un raggio minore di y.
Se, sempre con il peso del corpo spostato dalla parte interna , mantengo sempre l'inclinazione x e voglio percorrere sempre una curva di raggio y dovrò farlo ad una velocità superiore a z.

Il discorso del sidecar non l'ho capito, anche perchè non si inclina, almeno non più.


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13228146
13228146 Inviato: 11 Apr 2012 18:53
 

Otto1 ha scritto:


Quindi è proprio il contrario di quello che dicevo io : con il corpo sbandierato fuori controlli peggio ogni minima imbarcata..



Diciamo che sarebbe meglio prendere dimestichezza , nel controllo delle perdite di aderenza , adottando la postura "simil-fuoristradistica"....., tenendo comunque presente che , sporgendosi all' interno , il limite oltre il quale si innesca la scivolata del pneumatico , si alza........ icon_smile.gif



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13229830
13229830 Inviato: 12 Apr 2012 8:32
 

biondob ha scritto:


Fare pneumatici che permettono di inclinare la moto 20° più di adesso è un po' impossibile perchè toccherebbe il cerchione, ma ammettendo che sia possibile, lo scopo di un pilota in pista è quello di andare più veloce possibile, quindi inclinerebbe la moto di altri 20° per raggiungere la velocità che fa ora e poi si sporgerebbe all'interno per aumentarla ancora di più.

L'impronta a terra è sempre quella, ma una moto inclinata di x gradi con il pilota in asse percorre una curva di y raggio a una velocità z.
Ora se mantengo l'inclianzione x e la velocita z e sposto il peso del corpo dalla parte interna, percorrero una curva con un raggio minore di y.
Se, sempre con il peso del corpo spostato dalla parte interna , mantengo sempre l'inclinazione x e voglio percorrere sempre una curva di raggio y dovrò farlo ad una velocità superiore a z.

Il discorso del sidecar non l'ho capito, anche perchè non si inclina, almeno non più.


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L'impronta a terra del pneumatico nei moderni pneumatici aumenta con l'angolo di piega raggiungendo un massimo ad una certa inclinazione "di progetto"; quanto allo sporgersi all'interno , è chiaro che sporgendoti all'interno tu compensi una maggiore forza centrifuga , ma il discorso mica procede all'infinito : devi sempre fare i conti con il patrimonio di aderenza che ti dà la tua gomma.

Facendoti un esempio è possibile che una moto con un certo setup inizi a perdere aderenza su un certo raggio di curva di 30 mt. , mentre sta andando a 100 kmh ed è inclinata di 38° con il pilota in asse.

La mia domanda è : "Si può percorrere lo stesso raggio di curva a velocità maggiori di 100 Kmh ( ex 102 Kmh ) , inclinando la moto di meno ( ex 30° ) e portando il corpo all'interno della curva a moto raddrizzata ?
E se questo è possibile , perchè avviene ?
( La gomma ha un "patrimonio di aderenza" maggiore a 30° di quello che ha a 38° ? )
( La sospensione a 30° lavora più in asse che a 38° ..etc )

Il sidecar è un discorso estremo: è come una moto che non piega MAI , e la cui la forza centrifuga viene bilanciata in curva solo dagli spostamenti laterali dei passeggeri..
 
13230015
13230015 Inviato: 12 Apr 2012 9:41
 

Otto1 ha scritto:


L'impronta a terra del pneumatico nei moderni pneumatici aumenta con l'angolo di piega raggiungendo un massimo ad una certa inclinazione "di progetto"; quanto allo sporgersi all'interno , è chiaro che sporgendoti all'interno tu compensi una maggiore forza centrifuga , ma il discorso mica procede all'infinito : devi sempre fare i conti con il patrimonio di aderenza che ti dà la tua gomma.

Facendoti un esempio è possibile che una moto con un certo setup (è un paragone senza senso, mancano i dati) inizi a perdere aderenza su un certo raggio di curva di 30 mt. , mentre sta andando a 100 kmh ed è inclinata di 38° con il pilota in asse.

La mia domanda è : "Si può percorrere lo stesso raggio di curva a velocità maggiori di 100 Kmh ( ex 102 Kmh ) , inclinando la moto di meno ( ex 30° ) e portando il corpo all'interno della curva a moto raddrizzata ?
E se questo è possibile , perchè avviene ?
( La gomma ha un "patrimonio di aderenza" maggiore a 30° di quello che ha a 38° ? )
( La sospensione a 30° lavora più in asse che a 38° ..etc )

Il sidecar è un discorso estremo: è come una moto che non piega MAI , e la cui la forza centrifuga viene bilanciata in curva solo dagli spostamenti laterali dei passeggeri..


scusami, ma a questo punto non pensi che solo la strumentazione possa darti delle risposte? esistono in commercio ottime centraline per acquisizione dati, che lavorano sui 3 assi, e rilevano quindi anche l'inclinazione, è impossibile diversamente fare della dietrologia tecnica su un argomento con infinite varianti, che vanno dalla temperatura dell'asfalto a quella della gomma, alla temperatura delle sospensioni, alle quote ciclistiche, fino alla deformazione della carcassa a secondo dell'angolo di piega e della sua pressione, per finire con la posizione del pilota, gli stessi ingegneri che fanno simulazione si pongono dei limiti sotto questo punto di vista. doppio_lamp.gif

p.s. quando il pilota curva con il corpo sporgente, è seduto? icon_rolleyes.gif
 
13230292
13230292 Inviato: 12 Apr 2012 11:06
 

tech8 ha scritto:


scusami, ma a questo punto non pensi che solo la strumentazione possa darti delle risposte? esistono in commercio ottime centraline per acquisizione dati, che lavorano sui 3 assi, e rilevano quindi anche l'inclinazione, è impossibile diversamente fare della dietrologia tecnica su un argomento con infinite varianti, che vanno dalla temperatura dell'asfalto a quella della gomma, alla temperatura delle sospensioni, alle quote ciclistiche, fino alla deformazione della carcassa a secondo dell'angolo di piega e della sua pressione, per finire con la posizione del pilota, gli stessi ingegneri che fanno simulazione si pongono dei limiti sotto questo punto di vista. doppio_lamp.gif

p.s. quando il pilota curva con il corpo sporgente, è seduto? icon_rolleyes.gif


La moto ed il pilota sono naturalmente i medesimi , come pure i settaggi e le temperature di gomme e sospensioni.

Prova a guardare questi 2 posizionamenti in sella , corpo in asse , e corpo sbandierato:

a ) Corpo "in asse moto" [/url]Link a pagina di T1.gstatic.com

b ) Corpo "sbandierato all'interno asse moto" [/url]Link a pagina di T0.gstatic.com


L'assetto del corpo in sella ti sembra lo stesso ? ( e non è che il secondo stia così solo perchè sta scodando.. )
 
13230530
13230530 Inviato: 12 Apr 2012 12:24
 

per me son ragionamenti di lana caprina, le foto non dicono niente, o meglio dicono biaggi in percorrenza di curva e spies in sbandata controllata in uscita di curva, con 2 moto diverse in 2 sport diversi, con 2 gomme diverse, in 2 momenti diversi.
 
13230952
13230952 Inviato: 12 Apr 2012 14:10
 

tech8 ha scritto:
per me son ragionamenti di lana caprina, le foto non dicono niente, o meglio dicono biaggi in percorrenza di curva e spies in sbandata controllata in uscita di curva, con 2 moto diverse in 2 sport diversi, con 2 gomme diverse, in 2 momenti diversi.


Quindi, visto che ci sono mille settaggi , nulla si può mai dire e ognuno curva così come se la sente ?

Io invece credo che qualche fondamento teorico per curvare con il corpo messo in modo completamente diverso ci sia..
 
13231030
13231030 Inviato: 12 Apr 2012 14:27
 

Nelle 2 foto postate , oltre a "momenti" di guida differenti , come giustamente fatto notare da "Tech 8" , vi è una variabile fondamentale , riguardo alla discussione in merito : la postura soggettiva del pilota..... icon_smile.gif
Entrambi i piloti raffigurati , dall' indiscusso talento , tendono ad eseguire le stesse pressioni , spinte , e spostamenti del corpo....., ma ognuno di loro le "interpreta" a modo suo .
Questo "modo" di interpretare azioni di guida condivise , viene evidenziato da posture corporee evidentemente differenti , dove ognuno tenderà ad esternalizzare la propria azione in relazione alle proprie caratteristiche "tecnico-fisiche" .

Queste caratteristiche , sono dettate da svariati fattori , come ad esempio la statura , la formazione agonistica (....dirt-track Spies , Sport-Pro Biaggi....) e , non ultima , la relativa mobilità delle articolazioni , spesso minata da traumi mai risolti totalmente..... icon_smile.gif

Quindi , più che su confronti posturali fra vari piloti , credo il discorso andrebbe continuato in relazione a come la postura del pilota influenza la dinamica della moto..... icon_wink.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
13231093
13231093 Inviato: 12 Apr 2012 14:39
 

ansetup ha scritto:
Nelle 2 foto postate , oltre a "momenti" di guida differenti , come giustamente fatto notare da "Tech 8" , vi è una variabile fondamentale , riguardo alla discussione in merito : la postura soggettiva del pilota..... icon_smile.gif
Entrambi i piloti raffigurati , dall' indiscusso talento , tendono ad eseguire le stesse pressioni , spinte , e spostamenti del corpo....., ma ognuno di loro le "interpreta" a modo suo .
Questo "modo" di interpretare azioni di guida condivise , viene evidenziato da posture corporee evidentemente differenti , dove ognuno tenderà ad esternalizzare la propria azione in relazione alle proprie caratteristiche "tecnico-fisiche" .

Queste caratteristiche , sono dettate da svariati fattori , come ad esempio la statura , la formazione agonistica (....dirt-track Spies , Sport-Pro Biaggi....) e , non ultima , la relativa mobilità delle articolazioni , spesso minata da traumi mai risolti totalmente..... icon_smile.gif

Quindi , più che su confronti posturali fra vari piloti , credo il discorso andrebbe continuato in relazione a come la postura del pilota influenza la dinamica della moto..... icon_wink.gif



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif


Tutto vero..

Non mi aspettavo che arrivassimo a parlare della fisionomia dei vari piloti e della loro formazione agonistica , ma certo queste cose fanno parte del gioco , così come la ricerca della massima velocità in conduzione piuttosto che l'attitudine a tenere la moto più scomposta.

Onestamente ( da profano di corse ) , pensavo che nella posizione del corpo sulla moto c'entrassero anche ( tanto ) , la velocità di percorrenza della curva ( raggio maggiore o minore ) , o il fatto che il pilota sappia già che nella parte "misto-lenta" della pista si troverà a gestire un assetto più scomposto dall'azione del gas, e si disponga nel modo più adatto a contrastare le reazioni della moto.

Un'altra spiegazione potrebbe essere che possono sbandierare il corpo così solo sul lento xchè sul veloce non possono uscire così tanto di carena.. boh ? eusa_doh.gif
 
13231288
13231288 Inviato: 12 Apr 2012 15:18
 

Otto1 ha scritto:


Tutto vero..

Non mi aspettavo che arrivassimo a parlare della fisionomia dei vari piloti e della loro formazione agonistica , ma certo queste cose fanno parte del gioco , così come la ricerca della massima velocità in conduzione piuttosto che l'attitudine a tenere la moto più scomposta.

Onestamente ( da profano di corse ) , pensavo che nella posizione del corpo sulla moto c'entrassero anche ( tanto ) , la velocità di percorrenza della curva ( raggio maggiore o minore ) , o il fatto che il pilota sappia già che nella parte "misto-lenta" della pista si troverà a gestire un assetto più scomposto dall'azione del gas, e si disponga nel modo più adatto a contrastare le reazioni della moto.

Un'altra spiegazione potrebbe essere che possono sbandierare il corpo così solo sul lento xchè sul veloce non possono uscire così tanto di carena.. boh ? eusa_doh.gif




Il guidare in maniera più o meno composta , nel senso di farla derapare in modo più o meno evidente , esula dalla postura che il pilota assume in sella .
Dipende da come questo gestisce il proprio mezzo , attraverso i relativi comandi..... icon_wink.gif
Biaggi non derapa meno di Spies....., lo fà in maniera diversa , meno evidente , ma lo fà !

Vi sono piloti che cambiano spesso postura , a seconda del contesto di guida (....ricordate Schwantz ?....) e del momento agonistico , altri che rimangono "statici" posturalmente qualunque cosa accada intorno a loro (....Biaggi ne è un ottimo esempio....) .

La velocità di percorrenza della curva ed il raggio percorribile cambiano , a parità di altri parametri , con posture diverse .
Sporgendosi verso l' interno , come detto poco sopra , si ha a disposizione una maggior tenuta laterale , dovuta alla minor inclinazione imposta alla moto in quel contesto , che può essere utilizzata :

- in inserimento , entrando più forte , mantenendo comunque la linea corretta .
- in uscita (....vedi Spies in foto.... 0510_inchino.gif ) , dove sarà possibile rialzare prima il mezzo , rimanendo comunque stretti , ed aprendo prima e con maggior efficacia , sfruttando la maggior impronta a terra che il pneumatico garantisce con quel genere di inclinazione .

Sul veloce , entrano in gioco anche parametri di origine aerodinamica , che assumono via via maggior influenza sulla dinamica del mezzo all' aumento della velocità stessa .
Questa influenza è tale , che non è raro vedere anche il più "scomposto" dei piloti tornare ad assumere una postura "pulita" durante la percorrenza dei tratti guidati più rapidi..... icon_smile.gif
In pratica....., si rinuncia ad un poco di efficacia in tenuta laterale (....meno "necessaria" sul veloce , dove la birra scaricata sulla gomma è un filo diluita....) , evitando nel contempo di creare scompensi e resistenze aerodinamiche con parti del corpo eccessivamente esposte alla forza dell' aria..... icon_smile.gif


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13231661
13231661 Inviato: 12 Apr 2012 17:00
 

Nella prima foto postata max è in percorenza di curva, moto alla massima inclinazione e corpo, non in asse, ma spostato verso l'interno curva, il ginocchio tocca terra e tra la moto e l'asfalto non c'è molto altro posto per sporgersi verso l'interno.
Nella seconda foto, ben è in uscita di curva, sta raddrizzando la moto per poter spalancare prima possibile, la moto non è alla massima inclinazione, tra la moto e l'asfalto c'è ancora posto per sporgersi, nonostante ben sia letteralmente appeso alla moto.
Quindi paragonarli mi pare piuttosto impossibile.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13231666
13231666 Inviato: 12 Apr 2012 17:01
 

tech8 ha scritto:

p.s. quando il pilota curva con il corpo sporgente, è seduto? icon_rolleyes.gif


Era una domanda???


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
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