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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Curve a raggio variabile su strada
12759328
12759328 Inviato: 5 Dic 2011 11:08
Oggetto: Curve a raggio variabile su strada
 

...e sottolineo su strada per cui la linea di mezzeria la considero come un muro, per cui
impossibile avere una traiettoria uniforme.

Voi cosa fate se la curva "stringe" ?

Piegate di piu' ? (Non prendo in considerazione il ginocchio a terra, niente pieghe estreme, solo pura tecnica in situazioni tranquille).
Come ? (Soprattutto il gas)

Rallentate ? (Freno posteriore ? Gas ?)
 
12759404
12759404 Inviato: 5 Dic 2011 11:35
 

molto dipende da quanto la curva "stringe".
se stringe molto uso il freno con il posteriore in moto tale che la moto si piega di più così da concludere la curva.
nel caso invece la curva stringe poco basta chiudere un po il gas e correggere la traiettoria.
 
12759504
12759504 Inviato: 5 Dic 2011 12:10
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Shangri-La ha scritto:
...e sottolineo su strada per cui la linea di mezzeria la considero come un muro, per cui
impossibile avere una traiettoria uniforme.

Voi cosa fate se la curva "stringe" ?

Piegate di piu' ? (Non prendo in considerazione il ginocchio a terra, niente pieghe estreme, solo pura tecnica in situazioni tranquille).
Come ? (Soprattutto il gas)

Rallentate ? (Freno posteriore ? Gas ?)


In linea di massima si chiude il gas di poco e ci si butta ancora più giù in piega. Naturalmente questo funziona solo se si ha ancora un grande margine di piega da sfruttare. icon_wink.gif Il più delle volte, se sono zavorrato, sento un urletto felice provenire dal sellino posteriore: in tal caso mi compiaccio della manovra di "emergenza" appena compiuta in maniera impeccabile. icon_mrgreen.gif
 
12759542
12759542 Inviato: 5 Dic 2011 12:26
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Ozona ha scritto:


In linea di massima si chiude il gas di poco e ci si butta ancora più giù in piega. Naturalmente questo funziona solo se si ha ancora un grande margine di piega da sfruttare. icon_wink.gif Il più delle volte, se sono zavorrato, sento un urletto felice provenire dal sellino posteriore: in tal caso mi compiaccio della manovra di "emergenza" appena compiuta in maniera impeccabile. icon_mrgreen.gif


E qua ti voglio.
Se chiudi un po' il gas, significa che hai meno forza centrifuga, no ?
Se pieghi anche un po di piu', non rischi di cadere per "gravita'" ?
E si che diminuendo il raggio di curvatura la forza centrifuga aumenta, pero'......

Se fai cosi e non succede evitendemente si puo', pero' non capisco eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif
 
12759549
12759549 Inviato: 5 Dic 2011 12:27
 

Io mi fermo e chiamo l'ANAS e insulto il primo impiegato che mi risponde!! Le curve a raggio variabile sono un errore di realizzazione... non possono essere progettate e approvate. Ogni volta che ne trovate una e rischiate la pelle mandate qualche maledizione all'impresa che le ha realizzate.

Detto questo quando mi capita di affrontarne una che non conosco cerco di correggere la traiettoria con decisione buttando giù la moto, magari dopo aver chiuso leggermente il gas e, in casi estremi, aver ridotto la velocità anche utilizzando dolcemente il freno posteriore (per non far scomporre l'anteriore)
 
12759601
12759601 Inviato: 5 Dic 2011 12:43
 

innanzitutto non farsi cogliere impreparati e sapere in "anticipo" quando la curva chiude ovvero giocare molto sullo sguardo.. mi spiego..

ponendo il margine destro della strada come una linea e il margine sinistro come un altra linea il tuo sguardo deve fissarsi sul punto immaginario in cui le due linee si incontrano...

tenendovi lo sguardo fisso vedrai che mano a mano che ti avvicini alla curva vedrai che quel punto per effetto prospettico si sposta.. quello che a te deve interessare è il "quanto velocemente si sposta".

Se il punto si "allontana" in fretta vuol dire che la curva apre e puoi dar gas pieno, se invece mentre sei dentro la curva (magari inizialmente veloce) lo vedi rallentare vuol dire che quella curva chiude; il quanto dipende sempre dalla velocità di quel punto.

Quest'accortezza a cui inizialmente risulterà un pò difficile abituarsi è utilissima sulla guida in strada perchè consente di giocare d anticipo ed evitare pericolosi dritti quando si percorrono ad andature allegrotte strade sconosciute.

detto questo veniamo al come affrontarla:

La cosa più importante è rimanere rilassati e morbidi;
tendenzialmente la paura di finir largo e peggio contromano ti irrigidisce e il tuo sguardo corre automaticamente verso l ostacolo che ti intimorisce, con la conseguenza che la moto tenderà ancor di più ad allargare e a portarti verso il punto che guardi...

il metodo più efficace sia nella guida stradale che in quella sportiva è quella di sforzarsi a voltare la testa verso interno curva tenendo le braccia rilassate. in buona parte dei casi solo questo movimento fa chiudere la traiettoria alla moto in quanto seppur inconsciamente si va a caricare sull interno.
per chiudere ulteriormente la traiettoria si può unire quanto scritto sopra al mollare il gas (consiglio comunque di tenerlo leggermente puntato)

il freno dietro lo userei proprio come ultimo jolly per chiudere ancora ma vuol dire che sei gà entrato troppo forte mentre tu mi parli di guida "tranquilla"
il freno ant è da evitare a meno di non esser esperti e smaliziati oltre che entrati troppo troppo forte.. ci si raddrizza un momento frenando forte e si butta giù di colpo più che si può.. ma questo è tutt altro discorso...

volevi la spiegazione tecnica e te l ho data; spero di esser stato utile per qualcuno e di non avervi annoiato 0509_up.gif
 
12759628
12759628 Inviato: 5 Dic 2011 12:52
 

pazed ha scritto:
Io mi fermo e chiamo l'ANAS e insulto il primo impiegato che mi risponde!! Le curve a raggio variabile sono un errore di realizzazione... non possono essere progettate e approvate. Ogni volta che ne trovate una e rischiate la pelle mandate qualche maledizione all'impresa che le ha realizzate.

Detto questo quando mi capita di affrontarne una che non conosco cerco di correggere la traiettoria con decisione buttando giù la moto, magari dopo aver chiuso leggermente il gas e, in casi estremi, aver ridotto la velocità anche utilizzando dolcemente il freno posteriore (per non far scomporre l'anteriore)

Chiarisco un po' il concetto.
Effettivamente credo di essermi espresso male.
A volte, per errore di valutazione o piu' che una curva a raggio variabile si tratta di due curve
in sequenza nella stessa direzione, mi trovo con una piega che non mi permette di rimanere sulla mia corsia (nel primo caso perche' sono "largo", nel secondo perche' la strada continua, appunto, con un'altra curva).
Io per strizza rallento pero' dal momento che ce ne sarebbe ancora, mi chiedevo se si puo'
"semplicemente" controsterzare ulteriormente per far scendere di pu' la moto, se
la cosa va accompagnata da una qualche azione sul gas etc.
 
12759662
12759662 Inviato: 5 Dic 2011 13:04
 

se leggi quanto ti ho scritto trovi la risposta al tuo problema
 
12759671
12759671 Inviato: 5 Dic 2011 13:07
 

se leggi quanto ti ho scritto trovi la risposta al tuo problema
 
12759761
12759761 Inviato: 5 Dic 2011 13:37
 

FedeHusky ha scritto:
se leggi quanto ti ho scritto trovi la risposta al tuo problema

icon_biggrin.gif Eh si, purtroppo la risposta e' arrivata contemporaneamente
 
12759767
12759767 Inviato: 5 Dic 2011 13:38
 

tranquillo mi son scordato di metter la faccina che ride! rileggendo sembrava cattiva la mia risposta ma così non voleva essere scusami!

se qualcosa non ti è chiaro sono a disposizione 0509_up.gif
 
12759864
12759864 Inviato: 5 Dic 2011 14:03
 

FedeHusky ha scritto:

volevi la spiegazione tecnica e te l ho data; spero di esser stato utile per qualcuno e di non avervi annoiato 0509_up.gif

Bella la spiegazione, ma aggiungiamo anche che il miglior sistema in assoluto è lasciarCI un buon margine per strade che non conosciamo?
Il problema dell curve a raggio variabile (stringente) occorre solo quando non sappiamo la strada (o non abbiamo le idee del tutto chiare...) icon_wink.gif
 
12759933
12759933 Inviato: 5 Dic 2011 14:19
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Shangri-La ha scritto:


E qua ti voglio.
Se chiudi un po' il gas, significa che hai meno forza centrifuga, no ?
Se pieghi anche un po di piu', non rischi di cadere per "gravita'" ?
E si che diminuendo il raggio di curvatura la forza centrifuga aumenta, pero'......

Se fai cosi e non succede evitendemente si puo', pero' non capisco eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif


Questo è quello che intendo per margine. Se sono già al limite per cui ogni movimento che faccio mi butta per terra c'è poco da fare...! In ogni caso non parlo di chiudere del tutto, ma giusto quel tanto da ridurre un po' la velocità e caricare un pochino la ruota davanti. In questo modo non perdo troppa velocità e contemporaneamente riduco di molto il raggio della curva e di conseguenza non cado, anzi: la "spinta" che sento è addirittura maggiore! Più la curva è stretta più ci si può (e si deve) permettere di andare piano! Penso infine che se si vada abbastanza lenti da poter cadere dalla piega non ci sia il pericolo di allargare troppo la curva. icon_mrgreen.gif
 
12759938
12759938 Inviato: 5 Dic 2011 14:20
 

certo certo un buon margine in strada ci vuol sempre.. ma a volte non basta per non farsi cogliere impreparati..! basta esser a 40 all ora su una curva cieca apparentemente larga ed è una frazione di secondo scoprire che finisce in un mezzo tornante trovandosi contromano icon_wink.gif

a me in verità le curve a raggio variabile piacciono tantissimo, impari molto...

per le curve strette in non faccio testo.. giu due marce moto di traverso e gas aperto col piedino fuori icon_asd.gif
 
12760275
12760275 Inviato: 5 Dic 2011 15:28
 

FedeHusky ha scritto:
certo certo un buon margine in strada ci vuol sempre.. ma a volte non basta per non farsi cogliere impreparati..! basta esser a 40 all ora su una curva cieca apparentemente larga ed è una frazione di secondo scoprire che finisce in un mezzo tornante trovandosi contromano icon_wink.gif

a me in verità le curve a raggio variabile piacciono tantissimo, impari molto...

per le curve strette in non faccio testo.. giu due marce moto di traverso e gas aperto col piedino fuori icon_asd.gif

Bravo, e' esattamente questo il punto.
La velocita' assoluta conta relativamente (!).
Ah, propostio, tranquillo, non mi sembrava "cattiva" la risposta (forse un po' brusca, ma sai,
sono uomo di mondo icon_biggrin.gif )

@Ozona
In effetti e' vero che rallentando si sente come una "spinta" maggiore.
 
12760289
12760289 Inviato: 5 Dic 2011 15:30
 

per questo mi sono scusato! purtroppo da un post se non aggiungi una faccina non si legge l'ironia! per questo mi son scusato!!!

e ritorno al discorso di prima.. per ovviare al farsi trovare impreparato la tecnica migliore te lo già spiegata!! ed è efficacissima per ogni tipo di guida!
 
12760320
12760320 Inviato: 5 Dic 2011 15:33
 

Mi è capitato proprio ieri,durante un'uscita allegra con amici di aver valutato male il restringimento di una curva,o meglio che questa sembrasse aperta e percorrenza veloce ma poi chiudesse ad angolo.
Quando mi son resa conto della situazione,e avendo auto nella corsia opposta ho sfruttato in pieno il freno motore della moto,buttato giù la moto e pelato leggermente il freno posteriore.
Così in pratica ho ottenuto che il freno motore fungesse da freno per l'anteriore e facilitasse la caduta della moto all'interno della curva (sembra che la moto cada e nel frattempo si riesce a sterzare quasi di 60 gradi)il mio corpo è rimasto dritto e la moto in piega (stile motard) col posteriore ho dato un indirizzamento alla moto e una volta raggiunto il punto di minore velocità in curva (quello che potrebbe determinare una caduta all'interno della curva) ho ridato gas alla moto così da avere abbastanza velocità da non fare un bello scivolone icon_eek.gif
 
12760619
12760619 Inviato: 5 Dic 2011 16:26
 

Maryj-Raptorina ha scritto:
Mi è capitato proprio ieri,durante un'uscita allegra con amici di aver valutato male il restringimento di una curva,o meglio che questa sembrasse aperta e percorrenza veloce ma poi chiudesse ad angolo.
Quando mi son resa conto della situazione,e avendo auto nella corsia opposta ho sfruttato in pieno il freno motore della moto,buttato giù la moto e pelato leggermente il freno posteriore.
Così in pratica ho ottenuto che il freno motore fungesse da freno per l'anteriore e facilitasse la caduta della moto all'interno della curva (sembra che la moto cada e nel frattempo si riesce a sterzare quasi di 60 gradi)il mio corpo è rimasto dritto e la moto in piega (stile motard) col posteriore ho dato un indirizzamento alla moto e una volta raggiunto il punto di minore velocità in curva (quello che potrebbe determinare una caduta all'interno della curva) ho ridato gas alla moto così da avere abbastanza velocità da non fare un bello scivolone icon_eek.gif
eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
A scena aperta 0509_campione.gif
 
12761457
12761457 Inviato: 5 Dic 2011 19:18
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Shangri-La ha scritto:
Ozona ha scritto:


In linea di massima si chiude il gas di poco e ci si butta ancora più giù in piega. Naturalmente questo funziona solo se si ha ancora un grande margine di piega da sfruttare. icon_wink.gif Il più delle volte, se sono zavorrato, sento un urletto felice provenire dal sellino posteriore: in tal caso mi compiaccio della manovra di "emergenza" appena compiuta in maniera impeccabile. icon_mrgreen.gif


E qua ti voglio.
Se chiudi un po' il gas, significa che hai meno forza centrifuga, no ?
Se pieghi anche un po di piu', non rischi di cadere per "gravita'" ?
E si che diminuendo il raggio di curvatura la forza centrifuga aumenta, pero'......

Se fai cosi e non succede evitendemente si puo', pero' non capisco eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif


La risposta la trovi con il c... sulla moto!!! se invece ti diletti a calcolarci una formula fisica puoi sederti sulla sediona da ufficio di fronte al PC
Io mi diverto di + con la prima delle due ipotesi!
 
12761852
12761852 Inviato: 5 Dic 2011 20:34
 

Io tengo sempre un dito, generalmente il medio ( non sto scherzando icon_mrgreen.gif ) sulla leva del freno anteriore quando percorro strade con molte curve in sequenza.
In questo modo posso permettermi di frenare anche con l'anteriore, pur dando sempre la precedenza al posteriore.

Usando un solo dito non corro il rischio frenare con troppa violenza quando vengo colto di sorpresa, cosa che mi è capitata in passato frenando con le tre dita più esterne.
Contemporaneamente spingo un pochino di più sulla manopola interna per stringere la traiettoria.

Se proprio me la vedo brutta sfodero la mia massima agilità fisica raddrizzando la moto nel minor tempo possibile, frenando potentemente per un istante e poi ributtandomi in piega per completare la curva. Comunque questo lo faccio solo in situazioni estreme...

Così facendo me la sono sempre cavata bene...

C'è anche da dire che sulla moto monto abitualmente pneumatici Pirelli o Metzeler di tipo sportivo che provocano un raddrizzamento quasi nullo quando si pinza durante la piega. Con certe moto e certe gomme può invece essere controproducente frenare con la ruota anteriore in fase di piega....
 
12763264
12763264 Inviato: 6 Dic 2011 8:33
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

gobez102 ha scritto:


La risposta la trovi con il c... sulla moto!!! se invece ti diletti a calcolarci una formula fisica puoi sederti sulla sediona da ufficio di fronte al PC
Io mi diverto di + con la prima delle due ipotesi!

Vero, verissimo, pero' quello che succede ha sempre una spiegazione fisica.
E' importante sapere su carta quali sono gli effetti delle manovre perche' ti dice
qual'e' la cosa giusta da fare (o sbagliata da non fare).
Poi e' ovvio che l'esecuzione non la puoi praticare seduto davanti alla scrivania.
 
12763340
12763340 Inviato: 6 Dic 2011 9:26
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Shangri-La ha scritto:


E qua ti voglio.
Se chiudi un po' il gas, significa che hai meno forza centrifuga, no ?
Se pieghi anche un po di piu', non rischi di cadere per "gravita'" ?
E si che diminuendo il raggio di curvatura la forza centrifuga aumenta, pero'......

Se fai cosi e non succede evitendemente si puo', pero' non capisco eusa_think.gif eusa_think.gif eusa_think.gif


chiudi il gas e premi sul manubrio interno per piegare di più........
considera che il raggio della curva stà diminuendo nella tua formuletta icon_wink.gif

e poi il concetto è semplice: curva più veloce= moto più veloce, curva più lenta=moto più lenta (o più piegata) icon_mrgreen.gif
 
12763717
12763717 Inviato: 6 Dic 2011 12:17
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Shangri-La ha scritto:
gobez102 ha scritto:


La risposta la trovi con il c... sulla moto!!! se invece ti diletti a calcolarci una formula fisica puoi sederti sulla sediona da ufficio di fronte al PC
Io mi diverto di + con la prima delle due ipotesi!

Vero, verissimo, pero' quello che succede ha sempre una spiegazione fisica.
E' importante sapere su carta quali sono gli effetti delle manovre perche' ti dice
qual'e' la cosa giusta da fare (o sbagliata da non fare).
Poi e' ovvio che l'esecuzione non la puoi praticare seduto davanti alla scrivania.


ok comunque formule a parte se esegui sempre traiettorie ampie cioe: inizi la curva a bordo strada e chiudi verso il centro, è sempre più facile recuperare l'errore in entrata solo con il peso del corpo e spingendo sul manubrio (ne esce una bella piegona ma ti salva il c...) se invece la tendenza è quella di iniziare le curve sempre a centro strada lo spazio si restringe e il punto di massima forza centrifuga risulta ancora più duro da affrontare.
più semplicemente: se la scelta delle traiettorie e la tua tecnica di inserimento in curva è buona correggere la traiettoria è cosa da poco, se invece la tua manovra inizia già in maniera molto discutibile è più probabile che dovrai cimentarti in una manovra di recupero molto più complessa e rischiosa
in poche parole: fai tanti chilometri guida sempre guardando bene quello che fai , imparando a calcolare sempre le traiettorie migliori e se proprio proprio facendo un corso,
doppio_lamp_naked.gif andrai molto + veloce senza fare nessuna fatica e sopratutto una curva che stringe sarà solo tanto divertimento in +
 
12763932
12763932 Inviato: 6 Dic 2011 13:33
 

partendo dal fatto che tutto quello che ti hanno detto e suggerito è giusto per cui evito di ripeterlo ti dico che per quanto mi riguarda quando vado su strade che non conosco bene preferisco sempre lasciarmi un certo margine di sicurezza andando un pelino piu piano cosi da riuscire, se capita una cosa del genere, a correggere in tutta sicurezza la traettoria. Le curve a raggio variabile del resto sono le piu impegnative perche mettono in evidenza eventuali errori di impostazione nella guida tanto è vero che nei corsi di guida sono quelle che ti fanno fare per ultime.
 
12764577
12764577 Inviato: 6 Dic 2011 16:27
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

gobez102 ha scritto:


ok comunque formule a parte se esegui sempre traiettorie ampie cioe: inizi la curva a bordo strada e chiudi verso il centro, è sempre più facile recuperare l'errore in entrata solo con il peso del corpo e spingendo sul manubrio (ne esce una bella piegona ma ti salva il c...) se invece la tendenza è quella di iniziare le curve sempre a centro strada lo spazio si restringe e il punto di massima forza centrifuga risulta ancora più duro da affrontare.
più semplicemente: se la scelta delle traiettorie e la tua tecnica di inserimento in curva è buona correggere la traiettoria è cosa da poco, se invece la tua manovra inizia già in maniera molto discutibile è più probabile che dovrai cimentarti in una manovra di recupero molto più complessa e rischiosa
in poche parole: fai tanti chilometri guida sempre guardando bene quello che fai , imparando a calcolare sempre le traiettorie migliori e se proprio proprio facendo un corso,
doppio_lamp_naked.gif andrai molto + veloce senza fare nessuna fatica e sopratutto una curva che stringe sarà solo tanto divertimento in +

Immagino nel caso di curve a sx, vero ?
Per le curve a dx invece devo cercare di stare il piu' possibile sulla linea di mezzeria.
Insomma, "late is better"
 
12764592
12764592 Inviato: 6 Dic 2011 16:32
 

mac71 ha scritto:
partendo dal fatto che tutto quello che ti hanno detto e suggerito è giusto per cui evito di ripeterlo ti dico che per quanto mi riguarda quando vado su strade che non conosco bene preferisco sempre lasciarmi un certo margine di sicurezza andando un pelino piu piano cosi da riuscire, se capita una cosa del genere, a correggere in tutta sicurezza la traettoria. Le curve a raggio variabile del resto sono le piu impegnative perche mettono in evidenza eventuali errori di impostazione nella guida tanto è vero che nei corsi di guida sono quelle che ti fanno fare per ultime.

Assolutamente d'accordo L'ho messa come premessa in bella evidenza nel post iniziale icon_wink.gif
Vuoi l'inesperienza vuoi una distrazione o un cavolo qualunque puo' capitare di non fare la
traiettoria corretta e, appunto, quello che cercavo erano consigli su quali erano le manovre giuste per variare, ***in sicurezza***, la traiettoria
 
12764686
12764686 Inviato: 6 Dic 2011 16:56
 

tutte le tecniche che ti dicono sono giuste ma si riescono ad applicare se sei rilassato e non ti "spaventi" il corso in pista in questo aiuta tantissimo... piu che sulla tecnica bisogna lavorare sulla testa e l'esser morbidi e sciolti...

anche se sai perfettamente come comportarti e la tecnica per chiudere ulteriormente la traiettoria non basta..

insegnando ho visto che a moto già piegata di fronte ad una curva che varia di raggio
nell 80% dei casi succedono 2 cose:

icon_arrow.gif Ci si irrigidisce
icon_arrow.gif Si finisce per compiere una manovra "brusca"

la prima sfocia molto probabilmente in un dritto attaccati ai freni...
la seconda ha conseguenze variabili:

può andar bene in estate, a gomme calde e fondo asciutto ma è una situazione mooolto pericolosa...

mi spiego:
io, ipotetico neofita so che per chiudere ulteriormente la traiettoria devo fare "questo quello e quell altro"

ad es chiudere il gas, spingere ulteriormente sul manubrio piuttosto che pelare il freno dietro, spingere ancora un po sul manubrio interno etc etc etc...

ma noi qua parliamo di una situazione di stress e ciò cambia tutto..
diventa ancora più pericoloso in condizioni di fondo sporco, gomme fredde e quant altro...

bisogna fluidificarsi, una chiusura troppo repentina del gas può far scappare il post, spingere troppo bruscamente sul manubrio può far perdere l anteriore e il post se non dosato con estrema sensibilità da origine ad una pericolosa sbandierata...

quello che piu importa non è tanto il metodo in se (chi si trova meglio col post ed ha sensibilità nel piede correggerà con quello piuttosto che un altro che è più sensibile sul manubrio) ma l'aspetto psicologico, sempre lui...

la miglior abitudine è sforzarsi di arrivare ad una guida rotonda, "pennellata" piuttosto che spigolata.. questo è quello che poi fa nel momento del bisogno..

aver tante cose in testa ti fa solo andar nel pallone 0509_up.gif
 
12764829
12764829 Inviato: 6 Dic 2011 17:42
 

@FedeHusky

No lo riporto per brevita', ma che bello il tuo post 0510_five.gif
 
12765453
12765453 Inviato: 6 Dic 2011 19:57
Oggetto: Re: Curve a raggio variabile su strada
 

Shangri-La ha scritto:
gobez102 ha scritto:


ok comunque formule a parte se esegui sempre traiettorie ampie cioe: inizi la curva a bordo strada e chiudi verso il centro, è sempre più facile recuperare l'errore in entrata solo con il peso del corpo e spingendo sul manubrio (ne esce una bella piegona ma ti salva il c...) se invece la tendenza è quella di iniziare le curve sempre a centro strada lo spazio si restringe e il punto di massima forza centrifuga risulta ancora più duro da affrontare.
più semplicemente: se la scelta delle traiettorie e la tua tecnica di inserimento in curva è buona correggere la traiettoria è cosa da poco, se invece la tua manovra inizia già in maniera molto discutibile è più probabile che dovrai cimentarti in una manovra di recupero molto più complessa e rischiosa
in poche parole: fai tanti chilometri guida sempre guardando bene quello che fai , imparando a calcolare sempre le traiettorie migliori e se proprio proprio facendo un corso,
doppio_lamp_naked.gif andrai molto + veloce senza fare nessuna fatica e sopratutto una curva che stringe sarà solo tanto divertimento in +

Immagino nel caso di curve a sx, vero ?
Per le curve a dx invece devo cercare di stare il piu' possibile sulla linea di mezzeria.
Insomma, "late is better"


esatto effettivamente scrivevo immaginando una curva a sx
P.S.(so che sembra scontato ma) occhio sempre però a non finire a staccare sulla ghiaia a bordo strada altrimenti la traiettoria poco importa!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
12765509
12765509 Inviato: 6 Dic 2011 20:08
 

FedeHusky ha scritto:
tutte le tecniche che ti dicono sono giuste ma si riescono ad applicare se sei rilassato e non ti "spaventi" il corso in pista in questo aiuta tantissimo... piu che sulla tecnica bisogna lavorare sulla testa e l'esser morbidi e sciolti...

anche se sai perfettamente come comportarti e la tecnica per chiudere ulteriormente la traiettoria non basta..

insegnando ho visto che a moto già piegata di fronte ad una curva che varia di raggio
nell 80% dei casi succedono 2 cose:

icon_arrow.gif Ci si irrigidisce
icon_arrow.gif Si finisce per compiere una manovra "brusca"

la prima sfocia molto probabilmente in un dritto attaccati ai freni...
la seconda ha conseguenze variabili:

può andar bene in estate, a gomme calde e fondo asciutto ma è una situazione mooolto pericolosa...

mi spiego:
io, ipotetico neofita so che per chiudere ulteriormente la traiettoria devo fare "questo quello e quell altro"

ad es chiudere il gas, spingere ulteriormente sul manubrio piuttosto che pelare il freno dietro, spingere ancora un po sul manubrio interno etc etc etc...

ma noi qua parliamo di una situazione di stress e ciò cambia tutto..
diventa ancora più pericoloso in condizioni di fondo sporco, gomme fredde e quant altro...

bisogna fluidificarsi, una chiusura troppo repentina del gas può far scappare il post, spingere troppo bruscamente sul manubrio può far perdere l anteriore e il post se non dosato con estrema sensibilità da origine ad una pericolosa sbandierata...

quello che piu importa non è tanto il metodo in se (chi si trova meglio col post ed ha sensibilità nel piede correggerà con quello piuttosto che un altro che è più sensibile sul manubrio) ma l'aspetto psicologico, sempre lui...

la miglior abitudine è sforzarsi di arrivare ad una guida rotonda, "pennellata" piuttosto che spigolata.. questo è quello che poi fa nel momento del bisogno..

aver tante cose in testa ti fa solo andar nel pallone 0509_up.gif


Pienamente d'accordo con te, credo proprio che solo una buona abitudine a girare sulla strada in tutte le condizioni ed una buona attitudine ad apprendere piccoli accorgimenti possa determinare un background tale da evitare di incorrere in errori grossolani quando ci si trova in condizioni di pericolo su due ruote.

Io racconto spesso,venendo pur presa in giro,che quando ho un po' di tempo ancor oggi mi metto in uno spazio chiuso al traffico ad effettuare "giochini" con la moto per riuscire a testarne i limiti,a capirne le risposte e ad aumentare il feeling con questa nelle posizioni più strane,dalla frenata alla ricerca dell'inchiodata col posteriore (a moto dritta o piegata) a quella con l'anteriore su fondo buono e sconnesso,al girare attorno a pali della luce cercando di creare un perimetro il più piccolo possibile alternando il girare a destra o a sinistra all'alternare in maniera brusca i cambi di direzionalità etc..

Sicuramente quando poi ci si trova davanti al vero pericolo il ruolo "dell'inaspettato" comporta il fatto che ci sia bisogno anche di una buona manciata di sangue freddo,velocità nella risposta e fattore C...ma ritengo che venga poi più facile effettuare manovre "salvavita" al limite perchè già presenti e codificate nel cervello..
 
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