ed_il_polso ha scritto:
Caro Tolgiati, effettivamente, mi sono espresso male, la frase corretta non era "quello che ho dedotto" ma quello "che ho letto", intendevo dire, quello che ho capito leggendo la prova (io la nuova V-Strom non la ho provata). Scusami se col mio intervento ti sono sembrato offensivo nei confronti della rivista, è sempre diverso leggere che parlarsi di persona, io ho scritto comunque di una rivista scritta con passione ed obiettività. Capisco che i tempi siano cambiati e so che il mercato è padrone e che quindi ci si debba adattare. Per il resto mi sarebbe piaciuto sapere qualcosina sul calore che le moto, la Suzuki in particolare visto che la Versys la conosco, trasmettono, se le il fatto di avere un mono con leveraggi progressivi porti dei vantaggi tangibili e se la frenata con le medesime pinze e dimensione dei dischi, con la ruota da 19 richieda una pressione superiore sulla leva. Non prendertela, io parlo comunque con affetto tra due persone che amano il mondo delle due ruote.
Ed, siamo qui per discutere e scambiarci informazioni ma anche opinioni. Noi teniamo conto delle vostre critiche, specie se sono espresse civilmente e con costruttività. Quindi grazie dei rilievi che hai mosso, anche se la realizzazione di un giornale è decisamente più complessa di quanto il semplice prodotto finito possa far pensare.
Venendo alle moto, la Suzuki scalda, ma onestamente a me non ha dato tutto 'sto fastidio. Ovviamente nel traffico si nota, ma le moto che scaldano davvero sono altre.
Di sospensioni è meglio la V-Strom, più progressiva nei movimenti, con forcella scorrevole ma anche ben sostenuta. Senti la moto bella solida, sincera e precisa nel copiare la strada e seguire le traiettorie impostate. L'avantreno della Suzuki è più piantato e rigoroso, rotondo nella discesa in piega e in definitiva più facilmente interpretabile. Quindi: ti diverti di più e con meno stress. Le sconnessioni vengono digerite senza contraccolpi particolari, e l'anteriore non scarta. Dietro praticamente dovrei ripetere tutto uguale, ma in più dico che si potrebbe alzare leggermente il retrotreno, magari agendo sul precarico. In questo modo si carica leggermente l'avantreno e, in certe situazioni quando si va forte sul misto, si guadagna in precisione. Ma in generale non serve. Per quanto riguarda il comfort, forcella e mono Suzuki fanno benissimo il proprio dovere, in particolare il mono assorbe composto anche le sconnessioni più secche.
Questo mi dà la possibilità di partire col confronto. Il mono della Versys "spara" di più e trasmette qualche colpo. Questo porta a sentire il retrotreno muoversi un po' sulle sconnessioni in curva, quindi la stabilità, comunque molto buona, non è sempre massima. La moto guizza parecchio, ma nei cambi di direzione non trasmette la stessa confidenza della V-Strom, e la discesa in piega è come se avvenisse in due tempi. Velocissima la prima parte, un po' vaga poi. La Suzuki puoi strapazzarla, la Versys è più delicata, è più sensibile alla guida nervosa. Anche perché è nervosa già di suo. Certo, è oggettivamente più rapida nell'eseguire i comandi, ma io preferisco fare un pizzico di fatica in più e avere una moto che mi dà sicurezza e confidenza senza richiedermi attenzioni particolari. Anche perché le differenze nella maneggevolezza non sono poi così marcate, e in montagna andavano comunque tutte e due alla stessa velocità (a parità di pilota). Credo però che chi compra una moto del genere voglia guidare in relax, nel senso che preferisce guidare senza preoccupazioni, con manovre naturali e intuitive. In questo la Suzuki è meglio, la Kawa ha la forcella troppo morbida e il mono troppo rigido.
Non ho modificato le tarature di serie perché mi andavano benissimo quelle decise dalla casa. Sulla Strom ottimo il manopolone per il precarico, che la Versys non ha.
Freni.
La Suzuki ha un impianto potente, pastoso, modulabile e facile da interpretare, progressivo nella risposta ai comandi e con l'ormai indispensabile ABS di serie (non mi piace che non sia disinseribile). In più la forcella sostiene molto bene. Nessun problema con la leva, risponde subito con efficacia e non devi strizzare per avere potenza. Certo, non è un impianto sportivo, non ti fermi solo col pensiero. Però è molto equilibrato e facile da gestire.
I freni della Versys hanno più o meno la stessa potenza (anzi, il posteriore è migliore, e pure facile da gestire grazie alla leva più bassa), ma il feeling è peggiore. La leva dell'anteriore ha un primo momento in cui risponde blandamente, e devi tirare di più per sentire che le pastiglie mordono. Però poi la potenza arriva piuttosto improvvisamente, e la forcella affonda di colpo. L'assetto si sbilancia e il posteriore si alleggerisce, con tanto di coreografiche derapate. Ma spesso non volute.
A me la Versys piace molto, mi ci sono sempre divertito.
Ma obbiettivamente la V-Strom è meglio quasi in tutto. Cos'è questo tutto l'ho scritto nell'articolo. Qui ho risposto alle domande di ED.
Io consiglierei la Versys a chi vuole una moto più sbarazzina e incazzatella, sempre se si hanno le doti per gestire un comportamente in generale più appuntito. Se uno sa andare in moto non ha niente di cui preoccuparsi. La Suzuki è la moto per tutti, una vera tuttofare dalla A alla Z, una "nave scuola" ideale, può essere una prima moto perfetta, e rischia di essere pure l'ultima se il pilota se ne innamora.
Detto questo, ho amici che hanno scelto la Versys come prima moto e si trovano benissimo.
Infine, un'opinione personale: la vecchia Versys si guidava meglio. Non so in cos'è cambiata, teoricamente in nulla. Ma la vecchia mi aveva dato più confidenza, mi era sembrata quasi perfetta. Ora non mi dà più questa sensazione.
Per scrivere tutto questo sarebbe servito mezzo giornale... Non abbiamo tutto questo spazio...