Prova della Versys 2010 e confronto con la versione del 2007

Ho portato la mia Versys nera del 2007 a fare il tagliando dei 24.000 km da Giorgio, un assiduo frequentatore del Tourist Trophy dell'Isola di Man (ha partecipato a diverse edizioni). Per l'occasione Giorgio mi ha dato come moto sostitutiva la nuova Versys usata da lui come demo bike, forse perché, da buon esperto, mi conosce e ha preferito non lasciarmi l'altra demo bike, la Kawasaki Z1000 2010, che deve essere ancora un minimo rodata.

Così, appena ritirata la nuova Versys, l'ho portata per circa 4 km giusto fino a casa in garage rimandando all'indomani qualsiasi considerazione. La mattina seguente è cominciata per lei, bella bestiola color arancione-nero, la prova effettiva affrontando il mio solito percorso quotidiano: strada collinare, statale, autostrada, tangenziale, centro città dove è rimasta in sosta mentre io, al lavoro, continuavo a pensare a lei...

Tra andata e ritorno alla sera, sessanta chilometri in totale, ho potuto percepire: un miglioramento della spinta ai bassi e medi, il suono diverso e ben corposo del nuovo scarico e soprattutto una maneggevolezza, una maggiore rapidità a scendere in piega rispetto al modello 2007.

Degno di nota è l'eccellente freno anteriore che con dischi e pastiglie nuovi si apprezza al meglio, mentre quello posteriore rimane sempre invariato e quindi spugnoso. Le maniglie passeggero sembrano più robuste.

Fino a centotrenta chilometri orari il cupolino e la semicarena proteggono bene se si è sotto il metro e ottanta come il sottoscritto. La progressione è notevole, costante fino a centodieci poi è necessario attendere qualche secondo, che il motore salga oltre i seimila giri, per avvertire un'ulteriore spinta. Proprio in questo gap, tra i 110 e 130 chilometri orari, si avvertono vibrazioni su manubrio e quadrante della strumentazione alle quali si potrà parzialmente ovviare utilizzando dei gommini per il cruscotto.

La linea ora è più filante con il faro anteriore snellito sottraendo la copertura plastica, a forma di conchiglia, che rendeva il muso un po' pacioccone.

La posizione di guida è rimasta uguale: comoda, ma adesso sembra di potere stringere ancor meglio le gambe intorno al serbatoio.

Le gomme di serie sono sempre le Sportmax con le quali è possibile fare tanti chilometri (a trattarle bene e senza correre troppo).

Giudizio finale?
La moto è stata resa un pizzico più sportiveggiante e si conferma una tuttofare tra le più affidabili in circolazione. Se vi capita: provatela.
Potrebbe essere la moto giusta per andare in vacanza quest'estate.