snowstorm ha scritto:
I motori piaggio erano costruiti in mod da rendere difficile l' elaborazione ,
a meno di pesanti modifiche ,
se vedi il cilindro del ciao ( bravo , si, ecc ) era dotato di tre prigionieri , di cui uno piazzato in modo da rendere impossibile allargare la luce di scarico ,
inoltre il collettore del carburatore era in fusione col carter e di uno spessore di 3 mm e quindi si poteva montare al max un carburatore da 13,13 .
I motori vespa erano fatti con la stessa filosofia
a meno di pesanti modifiche ,
se vedi il cilindro del ciao ( bravo , si, ecc ) era dotato di tre prigionieri , di cui uno piazzato in modo da rendere impossibile allargare la luce di scarico ,
inoltre il collettore del carburatore era in fusione col carter e di uno spessore di 3 mm e quindi si poteva montare al max un carburatore da 13,13 .
I motori vespa erano fatti con la stessa filosofia
Ma no... praticamente tutte le vespe di oggi sono elaborate.
alexss ha scritto:
all'inizio i motori facevano effettivamente 1 45km/h senza diaframmi o strozzature e i motori erano progettati per erogar epoca potenza, magari avendo molt acoppi ain basso, per supplire a sistemi di trasmissione poco sofisticati (frizione senza variatore e cambio a 3 marce).
quindi avevano bisogno di funzionare bene a bassissimo numero di giri per non far spegnere il motore (con volani molto grandi)
con l'avvento del variatore il regime di potenza massima si raggiungeva subito senza che il motore spingesse e poi l afrizione cominciava a trasmetter epotenza, evitando di far funzionar eil motore in un range di giri a lui poco congeniale, quindi si riduce il rang eutile di funzionamento, per sfruttare il motre in maniera migliore.
la stessa evoluzione è il cambio a 6 marce, ci permette di avere una spaziatura piu consona per sfruttare un motore con potenza concentrata in un piccolo range di giri, al contrario di come poteva essere un cambio a 3 marce.
avendo la possibilità di gestire meglio la potenza si può puntare a una potenza superiore sebbene per un numero di giri più limitato, senza avere perdite di tiro a bassa velocità..
in definitiva sono progetti diversi!
quindi avevano bisogno di funzionare bene a bassissimo numero di giri per non far spegnere il motore (con volani molto grandi)
con l'avvento del variatore il regime di potenza massima si raggiungeva subito senza che il motore spingesse e poi l afrizione cominciava a trasmetter epotenza, evitando di far funzionar eil motore in un range di giri a lui poco congeniale, quindi si riduce il rang eutile di funzionamento, per sfruttare il motre in maniera migliore.
la stessa evoluzione è il cambio a 6 marce, ci permette di avere una spaziatura piu consona per sfruttare un motore con potenza concentrata in un piccolo range di giri, al contrario di come poteva essere un cambio a 3 marce.
avendo la possibilità di gestire meglio la potenza si può puntare a una potenza superiore sebbene per un numero di giri più limitato, senza avere perdite di tiro a bassa velocità..
in definitiva sono progetti diversi!
Spiegati meglio in quello che ho evidenziato
Nel fatto delle marce ho capito, e ti do ragione.
Coz74 ha scritto:
Tra l'altro ciao e vespe non avevano nemmeno l'espansione, senza contare che i ciao di solito erano senza variatore ma a presa diretta, il motore doveva avere un tiro decente anche ai bassi (a scapito degli alti) se no non poteva accelerare...
Se era a presa diretta come mai al semaforo quando ti fermavi rimaneva acceso e non si spegneva