franchicco ha scritto:
mi sembra l'eterna discussione di guelfi e ghibellini....
Non ha molto senso la prevalenza di un ciclo rispetto ad un altro.
C'è oggi un problema "INDUSTRIALE" per cui abbiamo nella cilindrata 2t malamente strozzati,con meccaniche in grado di sopportare potenze doppie rispetto agli 11 kw legali
ma proprio perche non progettati per rendere con 15 cv deludono spesso per fruibilità e consumi.
Se qualcuno con il la capacità di Piaggio/Gilera nel campo dei 2t "utilitari"investisse in un 2t da 15 cv veri,con una fasatura dolce, e lamelle e valvola allo scarico tirerebbe i 15 cv a 7000 8000 giri al massimo , con una erogazione ai bassi e consumi più vicini a quelli di un 4t corrispettivo e probabilmente con una affidabiltà eterna, riducendosi la manutenzione alla pulizia dai depositi carboniosi ogni 15/20.000 km e ad una serie di fasce ogni 30.000 o un pistone ogni 50.000.
Ma avrebbe mercato un due tempi "educato" silenzioso e pulito come un 4?
O il limite del 2t motociclistico è la sua immagine "racing" estrema?
Qualcuno potrebbe giocare di contropiede la carta dell'originalità , ma ripeto anche nel passato l'appeal del 2t "morbido" e turistico , almeno nella cilindrata 125 è sempre stato scarso....Gli anni ottanta con la ricerca e l'ottenimento di superpotenze (mi ricordo certe Aprilia vendute ai 16enni con 30 cv alla ruota...) hanno chiuso nell'angolo un ciclo che secondo me avrebbe ancora molto da dire.
E non mettetemi fra i guelfi duetempisti che io ho avuto anche il 50 a 4 tempi....
si ma non ha senso progettare questo motore 2t da 15cv,perche esiste gia il 4t e il 2t al massimo come consumi e inquinamento puo eguagliare il 4t ma non riuscirà mai a superarlo percio è inutile investire soldi in questo progetto ...poi le moto da 30cv alla ruota guidabili a 16 anni esistono ancora ,anzi arrivano anche a 36cv,ovviamente in teoria non si potrebbero guidare sbloccate...