Lance ha scritto:
Premesso che so bene che alcuni la pensano in modo diverso da me, la mia opinione è rimasta quella che ho scritto qui sopra: la polizia municipale ha competenza su tutto il territorio comunale, incluse le strade statali che lo attraversano (con la sola esclusione delle autostrade).
Per quanto riguarda il decreto prefettizio (che autorizza a installare postazioni di controllo funzionanti in modo automatico su determinate strade a tratti di strade):
- su strade di tipo A (autostrade) o B (strade extraurbane principali, cioè quelle che comunemente si chiamano "superstrade") non serve... e, se la memoria non mi inganna, la SS 131 DCN è di tipo B
- su strade di tipo C (strade extraurbane secondarie) o D (strade urbane di scorrimento), serve per le postazioni che funzionano in modo automatico, senza la presenza di personale, se invece c'è una pattuglia con l'autovelox mobile non serve
- su strade di tipo E (strade urbane di quartiere) o F (strade locali) gli autovelox si possono usare solo in presenza di personale
Il concetto è stato anche recentemente ribadito dalla Cassazione:
sentenza 21091/2010, II sez. civile
Se serve il decreto prefettizio, probabilmente questo è citato sul verbale,.in ogni caso i decreti talvolta si possono trovare online sul sito della prefettura competente (o anche altrove, facendo una ricerca con google), oppure se ne può richiedere una copia facendo una richiesta di accesso agli atti amministrativi (e pagando le spese) ai sensi della
legge 241/90.
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SAN NICOLA LA STRADA – Finalmente sulla problematica degli autovelox installati dai comuni solo per cassa e non per prevenzione, una voce chiara e forte è venuta dal Giudice di Pace di Caserta Avvocato Generoso Bello che sta accogliendo numerosi ricorsi presentati dagli automobilisti contro le infrazione elevata con i famigerati Autovelox perché elevati dagli appartenenti al Corpo della Polizia Municipale su un territorio che non è di proprietà del comune. Secondo il Giudice di Pace, l’opposizione alle multe “è fondata e va accolta. Invero, indipendentemente da taluni motivi di opposizione, palesemente inconsistenti e pretestuosi, l’art. 12, c. 3, lett. c), C.d.S., sancisce che l’attribuzione ai corpi di Polizia Municipale resta circoscritta nell’ambito del territorio di competenza. Anche l’art. 5, commi 1 e 2, della legge 7.3.1986 n. 65, stabilisce che la Polizia Municipale è titolare di funzioni di polizia stradale nell’ambito territoriale dell’Ente (Comune) di appartenenza. Nel caso di specie, invece, l’accertamento è stato effettuato sulla S.P. 336 (Strada Provinciale di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Caserta), dalla Polizia Municipale, il cui Comune (a cui fa capo la detta Polizia Municipale) non è proprietario, né gestore. Peraltro” – prosegue il Giudice di Pace – “è ampiamente noto che la giurisprudenza di merito ha ripetutamente affermato che: “I corpi di Polizia Municipale non possono effettuare accertamenti di violazioni delle norme del C.d.S. su tracciati che non siano di proprietà degli Enti Locali di cui essi siano organi e ciò anche nel caso in cui i tracciati in questione attraversino i territori degli Enti interessati”. Per questi motivi, gli accertamenti compiuti dalla Polizia Municipale di San Nicola La Strada debbono ritenersi illegittimi in quanto eseguiti su un tratto stradale di proprietà di un altro Ente (la Provincia di Caserta). Sul piano generale, poi, è significativa la nota prot. n. 6729/12B.2/GAB del 17.12.2008, resa dal Prefetto di Caserta ed inviata ai Sindaci ed ai Commissari di tutti i Comuni della Provincia, con la quale, tra l’altro, il Prefetto afferma testualmente: “Non è ammissibile che i predetti strumenti di rilevazione automatica assumano invece diverse funzioni, in difformità dallo spirito e dalla lettera della normativa, divenendo, in pratica, soltanto una fonte atipica di incremento per le entrate comunali e finendo per non assolvere allo scopo per il quale sono stati previsti”. Infine, e non per ultimo, come denunziato anche dal capogruppo consiliare del Partito Democratico di San Nicola La Strada, Giuseppe Celiento, “l’assessore alla Viabilità, Domenico Palumbo, ha più volte affermato che, proprio grazie ai photored ed autovelox, l’incidentalità sul Viale Carlo III^ (ricordiamo di proprietà della Provincia) è diminuita del 90 per cento”. Di fronte a queste affermazioni categoriche, precise e rese nel corso di una apposita commissione consiliare permanente, non si comprende perché l’amministrazione comunale di San Nicola non li elimina. O meglio, capiamo molto bene che l’ente non può privarsi di un simile introito che assicura centinaia di migliaia di euro all’anno di entrate.