Iniezione elettronica [come funziona?]

proverò a dare una mia personale spiegazione tentando di non dilungarmi eccessivamente e di essere abbastanza chiaro.

gli attuali sistemi di iniezione elettronica sono composti come è risaputo da una centralina di comando, da vari attuatori, e da una serie di sensori(trasduttori) collegati tramite fili elettrici.

la centralina al giorno d'oggi è abbastanza simile ai comuni computer avendo al suo interno un circuito integrato di tipo digitale che quindi lavora in bit(0 e 1) in essa giungono una serie di informazioni in formato analogico(dai sensori) che vengono convertite in segnali digitali che la centralina puà elaborare, per poi inviare segnali digitali che vengono convertiti in analogici e inviati agli attuatori.

gli attuatori sui sistemi motociclistici sono principalmente 3, gli iniettori, le farfalle a controllo elettronico(se presenti), e le bobine dell'accensione in quanto la centralina gestisce anche il segnale inviato per far scoccare la scintilla tra gli elettrodii della candela controllando così l'anticipo di accensione. l'iniettore è concettualmente un solenoide al quale la centralina invia un segnale, il solenoide viene così eccitato e il nucleo mobile in esso presente(un ago in questo caso) libera un orifizio(o più orifizi) dalla quale fuoriesce la benzina preventivamente messa in pressione dalla pompa della benzina, controllando il tempo di eccitazione del solenoide cioè per quanto tempo il solenoide rimane eccitato è possibile controllare la quantità di benzina iniettata ad ogni ciclo. le farfalle a controllo elettronico sono delle farfalle comandate da centralina tramite motore passo-passo(step motors) e la cui legge di apertura in base ai segnali di input(sensori) è programmata in memoria sulla centralina, esistono sistemi totalmente ride-by-wire cioè con solo valvole a farfalla elettroniche, il pilota muove l'acceleratore che muove un potenziometro(sensore di posizione angolare) che invia un segnale alla centralina la quale comanda le farfalle ad aprirsi secondo i parametri che ha in memoria, esistono poi anche sistemi ibridi composta da farfalle meccaniche e elettroniche, ma il funzionamento delle farfalle elettroniche comunque non cambia. parleremo comunque dopo più approfonditamente delle singole parti ora diamo un'infarianta. poi le bobine dell'accensione va be banalmente la centralina invia corrente alla bobina secondo modalità che ha in memoria come per tutto il resto.

i trasduttori sono vari, ne daremo una descrizione dopo, essi sono ad esempio potenziometri come già detto, termistori(sensori di temperatura), sensori di prossimità ad effetto hall(sensori di posizione e velocità angolare albero motore e albero a camme), pressostati(sensori di pressione) ed altri.

come è noto il titolo di miscela è il rapporto tra la massa di aria e di benzina che partecipano ad ogni singolo ciclo termodinamico che avviene nel motore. possiamo distinguere 3 principali titoli di miscela, il titolo stechiometrico ovverosia quello che permette o dovrebbe permettere la massima completezza della reazione chimica, il titolo di massima potenza, il titolo di massimo rendimento termico(o minimo consumo specifico), il titolo di massima potenza è solitamente inferiore all'unità(se si da al titolo stechiometrico valore 1) cioè si ottiene con una lieve abbondanza di benzina, il contario per il titolo di massimo rendimento termico ottenibile solitamente con titoli superiori all'unità cioè co un lieve eccesso di aria. è ovvio dunque che il comportamento del motore dipende strettamente dalla quantità di benzina immessa dagli iniettori ad ogni ciclo ed è importante controllare meglio che si può tale quantità. l'iniezione elettronica è attualmente il sistema più evoluto in tal senso.

per mappare il motore al banco si collega la centralina ad un centro di controllo, un computer insomma tramite i quali è possibile variare le modalità di intervento della centralina. portando il motore a girare a regime costante, apertura farfalla costante, titolo di miscela costante e variando l'anticipo di accensione si ottiene la cosiddetta "curva a ombrello" che individua un valore massimo della prestazione cercata(massima potenza, massimo rendimento termico) che rappresenta l'anticipo ottimale in quelle condizioni. variando poi il titolo di miscela lasciando invariati regime e apertura farfalla si ripete l'operazione per ogni singolo titolo di miscela ritenuto opportuno e si ottengono così una serie di curve a ombrello tra cui si individua il massimo dei massimi che rappresenta la combinazione ottimale di titolo di miscela e anticipo per quel dato regime e apertura farfalla, combinazione che viene memorizzata sulla memoria rom(eprom o eeprom o altro) della centralina, ripetendo l'operazione per tutti i regimi e le aperture farfalla ritenute opportune si ottiene la mappatura base della centralina. oltre a ciò la centralina apporta eventuali modifiche calcolate al segnale di uscita in base ad altri sensori quali temperatura e pressione aria che comportano modifiche della portata di aria aspirata e quindi la centralina apporta modifiche alla portata di benzina in base alla sua memoria.

ora diamo una descrizione dei vari sensori. partiamo dai sensori di posizione angolari in questo caso i potenziometri. un potenziometro è composto da una banda circolare di materiale conduttivo sopra il quale scorre un cursore che chiude il circuito elettrico. il cursore ruotando assieme alla farfalla allunga o accorcia il circuito creando una caduta di tensione variabile con la posizione che viene letta dalla centralina. come abbiamo detto questo è un sensore importante per la mappatura base perchè da l'importante informazione di quanta benzina si richiede al motore. anche le farfalle a controllo elettronico hanno un potenziometro per far sapere alla centralina la loro posizione. i sensori ad effetto hall rilevano la posizione e la velocità/accelerazione angolare dell'albero motore, l'altro parametro importante importante della mappatura base al banco prova, in quanto è ovvio che variando il regime cambia la quantità di carburante richiesta al motore. i sensori ad effetto hall sono dotati di una ruota fonica, i denti della ruota fonica passando vicino al sensore di prossimità ad effetto hall generano un'onda elettrica quadra per ogni dente, più segnali in uscita nell'unità di tempo significa regime maggiore, ovviamente così il sistema non è in grado di rilevare la posizione, cioè distinguere i cilindri e le singole fasi, ma solo la velocità angolare dunque l'iniettore inietterà benzina ad ogni rotazione invece che durante ogni rotazione propizia(iniezione non fasata), montando un sensore ad effetto hall anche su uno degli alberi a camme la centralina distingue cilindri e fasi e inietta solo quando deve(iniezione fasata) ormai i sistemi di iniezione sono tutti fasati.
comunque poi ci so tutti i vari sensori del caso, ad esempio il sensore temperatura acqua, a freddo la centralina rileva bassa temperatura e aumenta la portata di benzina dato che a freddo il motore richiede miscele più ricche, la centralina lo fa ovviamente in base alla sua memoria

ora mi so rotto di scrive

se ci sono dubbi o cose che ho tralasciato se me lo fai notare ci faccio due righe