de_corsa ha scritto:
@999s: credo che Miscia ti abbia fugato ogni dubbio utilizzando un linguaggio più chiaro del mio...
ad ogni modo il punto principale di cui tenere conto è proprio il regime di rotazione: è funzione diretta della potenza e non della coppia.
mentre non dimentichiamo che la consistenza della coppia è invece fortemente condizionata dal valore della corsa.
essendo destinato ad un utilizzo diverso (e per spostare masse molto più consistenti) il Fire 1.2 al suo regime di coppia massima esprime circa 43,5CV: molto probabilmente il motore della CBR (bisognerebbe vedere le curve caratteristiche) allo stesso regime avrà si e no una quindicina di CV con una coppia ridicola a confronto del motore auto (circa 3,5Kgm) ma col vantaggio di poterne recuperare moltissima in alto grazie ai suoi elevatissimi regimi di rotazione!
i rilevamenti al banco a rulli possono essere ovviamente compensati nei valori di coppia inserendo come suo coefficiente il rapporto di riduzione in modo da ottenere il valore all'albero.
la potenza che invece raggiunge le ruote non è influenzata dalla riduzione ma dalle perdite in attriti comportati dalla catena cinematica: una parte della potenza nel suo percorso dall'albero motore alle ruote, se ne va semplicemente in calore!
Perchè non chiamarlo "topic delle contraddizioni" stò quì?
Prima:
de_corsa ha scritto:
...
i rilevamenti di coppia e potenza sono oggi effettuati alle RUOTE e NON ALL'USCITA DEL MOTORE (metodo DIN e non metodo SAE) e quindi le auto si avvalgono di quei moltiplicatori di coppia che sono i RAPPORTI sempre più corti di quelli di moto di pari cilindrata!
...
Dopo:
I valori di coppia e potenza, anche se rilevati alla ruota, rappresentano i valori sull'albero motore quindi che le auto "si avvalgano di quei moltiplicatori di coppia" non c'entra nulla con il discorso che si faceva.
Prima:
de_corsa ha scritto:
...
ma se il rilevamento fosse effettuato sul banco per i soli motori, i motori più potenti esprimono sempre valori di coppia proporzionalmente più elevati.
...
Dopo:
Se il rilevamento fosse effettuato sul banco per i soli motori non cambierebbe nulla o poco, ma sopratutto i motori più potenti non è detto che esprimano valori di coppia PROPORZIONALMENTE più elevati.
In realtà qualcuno "sulla buona strada" c'era, ma si è contraddetto anche lui!!!:
mzmzm ha scritto:
"Le moto hanno più cavalli delle auto a parità di cilindrata": è vero, ma a regimi di rotazione ben diversi. I 180 cv della r1 ce li hai a 12.000 giri! A 4000 giri hai i 60-70 cv di una 1000 qualunque. Poi mettici ovviamente i motori superquadri, i rendimenti di combustione e lavaggio etc..
"Le auto hanno più coppia delle auto a parità di cilindrata": è vero ma a condizioni di progetto totalmente diversi (rapporti alesaggio/corsa molto bassi -> corse lunghe->manovelle lunghe->coppia anche a bassi regimi). Attenzione inoltre a non confondere la coppia alla ruota con la curva di coppia del motore su banco.
Però non è che le auto abbiano più o meno coppia di loro stesse eh... e neanche delle moto a dire il vero...
E' che magari sono motori diversi?
He sì, mi sa proprio che è così...
Le moto non dovendo gestire grossi pesi non hanno necessità di grosse coppie e quindi costruttivamente, lavorando sui parametri di cui sopra, è possibile far salire la potenza semplicemente aumentando il regime di rotazione.
Le auto invece, altrimenti ai semafori per le partenze bisognerebbe far salire i motori a 10000 giri, hanno necessità di coppia immediatamente disponibile fin dai regimi più bassi. Non è che si può montare una corona di un metro e mezzo di diametro!!
E' interessante notare come montando un motore costruttivamente più simile ad una moto su un'auto (ES. formula 1) un autista normale non riuscirebbe a partire facendo spegnere il motore. questo semplicemente perchè la coppia necessaria per farla muovere si trova ad un regime di rotazione del motore decisamente superiore rispetto ai motori automobilistici tradizionali.