Ola. Ho pensato di scrivere un piccolo bilancio di 4 mesi da Fìzzerista, 5.000 km per confrontare vox populi e fatti concreti.
Premessa: vengo da 4 anni di FZS1000, moto che ammiro ecc. ecc.
Però sono felicemente passato a QUESTA
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Perché ho cambiato:
- mi piace di più per estetica e compattezza generale (la FZS pareva un mastodonte, molto lunga e larga in zona sella).
- la trovo più adatta al mio utilizzo smanettoneggiante: FZS era più comoda (posizione di guida, gambe, sellone), ma io non sono un mangiastrada. Mi piace la maggiore sportività di FZ1.
- mi "prende" il concetto della moto da tutti i giorni che si possa scaraventare in pista facendo belle cose.
Diciamo che la FZS era un'ottima tuttofare con notevoli capacità sportive stradali. La FZ1 la vedo invece come una moderna FZ750 (per chi la ricorda...): un'ottima sportiva stradale con notevoli capacità tuttofare.
Altri dati:
Moto: FZ1 2007, usata praticamente nuova.
Mods: Arrow omologato scatalizzato, filtro aria, pigno -1
Gomme: Diablo Corsa III
Mese 1: guida stradale (commuter e curve toscane), moto 100% originale.
E' bastato portare il precarico posteriore alla penultima tacca per trovare l'assetto che volevo. Da lì in poi, è stata assolutamente efficace, una scoperta continua. Maneggevole, reattiva, prevedibile, precisa, su curve di qualunque raggio, con una sensazione di completo controllo anche su asfalti dove normalmente non mi fido (scivolosi o brecciolosi).
Motore decisamente pronto ai bassissimi (basta aprire...), il famigerato plateau dell'Euro 3 arriva ai medi regimi, ma me ne sono accorto solamente cercando l'impennata... la rapportatura è sterminata, ma non così male come temevo: dona alla moto "gambe lunghe" che consentono una guida fluida efficacissima. Nel range tra 2 e 5.000 rpm c'è coppia a sufficienza per andare davvero forte senza fatica e con ridotte variazioni di assetto, apri e la moto va avanti anzichè in alto), oltre che passo autostradale veloce in relax.
Uscita - debutto con gli amici, da leccarsi i baffi: misto lento o veloce che fosse, li ho semplicemente salutati e via
Mese 2-3: modifiche, guida stradale, vacanze all'Elba.
Arrow + filtro: uno splendido GROWL omologato, con coreografia di scoppietti in rilascio se chiudi il gas da >5.000 rpm. Le auto si spostano e lasciano passare, sanno sempre dove ti trovi, un paradiso
Pignone. Hmmmm. Devo ammetterlo: nella guida stradale, forse è meglio "lunga". Adesso quella fascia di utilizzo 2 - 5K rpm finisce subito, devo fare più cambiate o tenerla su di giri, guida inutilmente nervosa. Anche nell'impennata delude: il chiudi - apri va comunque fatto dai 6.000 rpm in su, altrimenti nisba. Solo in pista troverò il vero colpevole...
Comunque è Elba, misto strettissimo, il posto giusto per le marce corte. Faccio anche due trasferte autostradali, dove il cambio corto passa in secondo piano rispetto alle pedane scomodine e al parabrezza basso. Devo però dire che l'aria è piacevolmente calma, flussi aerodinamici ben studiati, con poche turbolenze.
Mese 4: finalmente pista. Sfida al mio amicone (MisterMagu) con Honda CB1000 naked leggermente pistolata. Magione.
Mi porta a casa dall'ufficio, la butto sul carrello, nanna. Tra parentesi è facilissima da caricare, il 190 post la tiene su da sè, il manubrio largo facilita nei piccoli aggiustamenti di inclinazione. Levataccia, Magione, 4 h di una mattina dal meteo splendido. Il Diablo post. sembra un po' alla frutta, ma di spalla ce n'è ancora un po'. Taccuino alla mano prendo nota delle regolazioni, sistemo il precarico posteriore al massimo, chiudo un pochino le idrauliche (gli steli fork con funzione separata sono COMODI ), decido di tenere il DB killer.
Ok, l'impatto iniziale è duretto.
Abituato all'R1, devo fare la mano a una moto nettamente più morbida, meno caricata in avanti, meno rigida, con una posizione di guida "strana" per la pista. E ahimè, già nei giri di riscaldamento e conoscenza reciproca, arriva la prima grattatona di pedana (i piolini li avevo tolti). Esattamente come ricordavo dallo Yamaha Fest 2007, il retrotreno ha una combinazione micidiale di pedane basse, grosse e montate larghe. Sarà IL problema della giornata, dato che - oltre a limitare angoli e percorrenza assoluti - mi obbliga a scendere in piega lentamente, per evitare di schiantare a terra le pedane. In mezzo alle varianti di Magione, si perde veramente un sacco di tempo.
Anche il motore è stranamente fiacco. Il CB1000 di Magu (moto con buona coppia ma poca potenza e scarso allungo) esce più forte di curva e mi stacca anche sul driZZòne da 5^ piena. Non riacchiappo le 600. Niente "movimenti" dello sterzo. La salita di giri è lenta, tendo ad anticipare la 6^ sul drittone chè tanto in 5^ si ferma verso gli 11.000. Con queste velocità basse i miei riferimenti abituali (R1) saltano, tendo a coordinare male gas e freni. Hmmmm. Inutile dire che il mio amico ne approfitta per darmi una paga colossale, rifacendosi di quelle che gli dò io con l'R1... mi infila come fossi fermo e mi dà 1/3 di pista al giro. Hmmmmmmmmmmmmm.
Pausa, un po' di valutazioni, un paio di clic di freno estensione davanti e dietro... tra le altre cose, tanto per provare ma senza particolari speranze, tolgo il DB killer. Cosa vuoi che sia, solo rumore...
BINGO!
La moto si mette a picchiare duro come la mia vekkia R1 98. EporkozzùeGG!!!! Fluida e pronta ai bassi e medi, adesso esce di curva come la CB1000 che uso a riferimento, regala qualche sano movimento di manubrio, e poi ZOOOM! Allunga da bestia a pigliare i 12.000 in 5^, lanciandomi alla staccata principale con l'energia a cui sono abituato.
Il tanto vituperato impianto frenante (110% originale, tubi in gomma e tutto) è PERFETTO, dalla 5^ stacco ai 150 mt giocandomela con le supersportive, senza il benchè minimo fading... e considerate che dovevo prolungare molto la frenata durante l'inserimento, non potendo tuffarmi alla corda sempre causa le dannate pedane. Anche la forcella (110% originale) mantiene tranquillamente l'assetto, sopportando la strizzata iniziale e mantenendo l'aderenza arrivando frenati alla corda. Le pedane in terra diventano una vera sofferenza, a un certo punto me le "dimentico" e mi trovo sparato coi ferri a terra già molto prima della corda, sulla curva veloce da 3^... spaghetto sodo! Allargamento e recupero traiettoria, ma per un istante mi son visto nella frittata!
Meglio tornare a più miti consigli, cercando di adattarsi. Se riesco a uscire tanto dalla sella, seguendo qualche supersport accessibile, vedo che la percorrenza non è poi tanto lontana... e uscendo di curva, se ho di fronte un 600 / 749 lo agguanto di motore e lo finisco in staccata. Ma ogni distrazione si paga con brutte percorrenze. L'ammortizzatore (non regolabile in compressione) tende a far sedere un po' la moto in uscita, amplificando gli effetti del manubrio alto e delle pedane avanzate (meno facile spingerci sopra). Verrebbe voglia di ridurre il precarico anteriore per abbassarla un po' davanti... ma così si perderebbe altra luce a terra. Meglio fare l'abitudine all'assetto, battagliare con quelli accessibili e lasciare andare i veloci. Anche così, usando il mio amico come riferimento (dovrebbe viaggiare sull' 1'26" di passo), penso di essere sotto 1'30", una buona base di partenza per un domenicale.
E' comunque divertente! Trovarsi a battagliare coi supercarenati, dall'alto della comodità della mia "moto da ufficio", con l'orologino a dirti quanto manca a fine turno e il cavalletto centrale da cui guardare comodamente la finestrella dell'olio (a proposito: consumo zero in 160 km di manetta spalancata a oltranza), con le articolazioni rilassate anzichè in fiamme come quando giro con la Vipera... insomma è stralusso
Mi solletica qualche idea per lo "sviluppo".
- L'avantreno è già promosso a pieni voti: dall'ufficio alla pista con pochi clic di idraulica!!!
- Idem i freni, dicevo, perfetti. Addirittura si è ridotta la corsa a vuoto (probabilmente il superlavoro della pista ha fatto emergere dal fluido qualche bollicina d'aria). Per dire, un altro mio amico con CBR1000 RR ha lamentato problemi di fading... nonostante fosse al debutto a Magione e non tirasse certo le mie staccate.
- Dietro invece ci vorrebbe un ammo post a interasse regolabile. Così si potrebbe usare tutto il precarico molla anteriore (ero con 6 tacche fuori, c'era margine!) alzando la moto davanti e dietro, ovviamente misurando le altezze relative ai due estremi e mantenendo la proporzione. Il baricentro più alto dovrebbe anche regalare un filino di agilità in più (in strada era ottima, ma in pista non è mai abbastanza...). Poi, sarebbe bello adattare pedane di serie R1, nettamente più sottili, per recuperare ancora un paio di cm di luce a terra. Anche così gratterebbe, ma si guadagnerebbe un bel po' di divertimento extra nelle battaglie con gli altri, senza per questo perdere la sua comodità stradale.
Tuttavia, per ora non se ne parla: il giorno seguente abbiamo fatto una bella girata stradale (è bastato rigonfiare le gomme e lasciare le idrauliche in posizione intermedia), mille curve in cui la Fìzzer, appena più frenata in estensione, è andata come un missile sui binari, in barba al posteriore ormai andato. Per adesso mi guardo bene dal fare stravolgimenti.... tanto, per la pista, c'è l'R1!
By
G