bigsen ha scritto:
Desmo ottime osservazioni,tuttavia come ti è stato fatto notare la Duke è più un supermotard che una stradale nuda.
La mono di cui parliamo dovrebbe esser in stile SV Suzuki(giusto per dare l'idea)ovvero una stradale semicarenata molto compatta e molto agile.
Inoltre il mono le darebbe un carattere unico in quanto gli unici mono attualmente in produzione sono gli enduro e gli SM,visto che poi sarebbe una Ducati la personalità è la cosa più importante.
Altro dettaglio non da poco sarebbe il fatto che pur avendo l'aria "sportiveggiante" deve proprio puntare ad esser "La regina della montagna" e quindi le prestazioni come allungo e velocità massima devono passare in secondo piano,in primo piano deve esserci assolutamente il fatto che "Entra forte,esce ancora più forte" quindi coppia e potenza devono esser in basso.
Un dettaglietto OT...la CR&M in realtà si chiama CR&S!
Grazie per l'appunto, è vero. Sono andato a memoria.
La mono di cui parliamo dovrebbe esser in stile SV Suzuki(giusto per dare l'idea)ovvero una stradale semicarenata molto compatta e molto agile.
Inoltre il mono le darebbe un carattere unico in quanto gli unici mono attualmente in produzione sono gli enduro e gli SM,visto che poi sarebbe una Ducati la personalità è la cosa più importante.
Altro dettaglio non da poco sarebbe il fatto che pur avendo l'aria "sportiveggiante" deve proprio puntare ad esser "La regina della montagna" e quindi le prestazioni come allungo e velocità massima devono passare in secondo piano,in primo piano deve esserci assolutamente il fatto che "Entra forte,esce ancora più forte" quindi coppia e potenza devono esser in basso.
Un dettaglietto OT...la CR&M in realtà si chiama CR&S!
La Duke ha lo stesso telaio del motard, ma l'assetto di guida non è lo stesso. Diciamo che è un "ibrido" con tendenza stradale... però proprio il suo assetto di guida la rende una bestia cattiva in montagna, più che se avesse il manubrio basso.
Il mio appunto sul motore è semplicemente dovuto al fatto che, se i nostri amici devono creare una moto, e possibilmente crearne una industrializzabile, è palesemente inutile idearne una che in realtà non avrebbe un motore. Anche perché lo studio del telaio si fa tenendo conto della sistemazione del motore nello stesso, e degli attacchi del motore. Utilizzando un motore inesistente, una parte del lavoro si trasformerebbe in un semplice esercizio di fantasia. Oltre tutto non sarebbe corretto utilizzare un monocilindrico Yamaha o Ktm per poi marchiare il prototipo come Ducati. Quindi, o usano il vecchio monocilindrico desmo dello Scrambler, che però non avrebbe senso in vista di una produzione industriale, o usano il bicilindrico 796 che è il motore "entry level" più recente di Casa Ducati.
Per quanto riguarda il dogma "entra forte, esce forte" il bicilindrico ha più forza del mono, ma sicuramente meno cattiveria; il bello sarebbe proprio progettare e disegnare una moto che, grazie al suo baricentro, all'inclinazione del motore, alla sua leggerezza ed alle sovrastrutture ridotte al minimo (com'era per il Monster, idea di partenza dei nostri amici) sia in grado di dire la sua anche in confronto a dei mono... essendo però contemporaneamente utilizzabile dall'utente "giovane" per andare all'università o per portare la ragazza a fare una gita senza "frullarla" di vibrazioni...