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Incidenti: meno morti sulle strade svizzere
7044885
7044885 Inviato: 24 Feb 2009 20:30
Oggetto: Incidenti: meno morti sulle strade svizzere
 

Incidenti: meno morti sulle strade svizzere

È fortemente diminuito, lo scorso anno, il numero delle vittime della strada: i morti sono stati 357, in calo del 7% rispetto al 2007, e i feriti gravi 4759, in flessione del 9%

Lo afferma l'Upi, l'Ufficio per la prevenzione degli infortuni, sulla base di statistiche raccolte presso le polizie cantonali:

L'upi registra 357 morti e 4759 feriti gravi nel 2008

L'upi registra con soddisfazione la diminuzione degli incidenti gravi. Nel 2008 è stato rilevato un calo record sia tra i morti sia tra i feriti gravi. Mentre il trend positivo del numero dei morti si è delineato già negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di stagnazione ora si aggiunge anche un notevole progresso per il numero dei feriti gravi. Per la prima volta in assoluto gli incidenti stradali hanno comportato meno di 5000 feriti gravi. Un dato soddisfacente poiché la qualità di vita di queste vittime stradali è spesso compromessa in modo determinante e a lungo termine e in un caso su cinque l'incidente comporta persino l'invalidità.

Questo sviluppo positivo, particolarmente marcato tra i pedoni e i motociclisti, è riconducibile a diversi fattori. Per l'upi, il centro svizzero di competenza per la prevenzione degli infortuni, primeggiano soprattutto i seguenti:

icon_arrow.gif migliorie nell'infrastruttura stradale (p. es. zone 30 all'ora nell'abitato)

icon_arrow.gif progressi nella tecnica dei veicoli (p. es. sistemi di assistenza alla guida)

icon_arrow.gif i maggiori controlli della velocità (anche mediante impianti radar ben visibili) effettuati dalla polizia aumentano il timore soggettivo di essere controllati

icon_arrow.gif gli incidenti alcolcorrelati restano sul basso livello già raggiunto dopo l'introduzione del limite di alcolemia dello 0,5 per mille all'inizio del 2005

immagini visibili ai soli utenti registrati



Nota bene: le cifre pubblicate si fondano su un sondaggio dell'upi effettuato presso gli uffici delle polizie cantonali. I dati definitivi sull'incidentalità nazionale saranno disponibili nell'estate del 2009 e pubblicate dall'Ufficio federale di statistica UST. Sino ad allora né l'UST né l'upi possono dar seguito a richieste dettagliate. A tempo debito saranno pubblicati singoli dati cantonali.

Sono molteplici i fattori che hanno contribuito al buon risultato: la migliorata infrastruttura stradale, i progressi tecnici dei veicoli, gli accresciuti controlli della velocità e l'abbassamento allo 0,5 per mille dell'alcolemia massima consentita.

L'Upi nota che per quanto riguarda i morti il trend al ribasso era in atto già da alcuni anni, mentre è nuova la tendenza riscontrata per i feriti gravi, che per la prima volta in assoluto scendono sotto la soglia dei 5 mila casi.

Le statistiche indicano che rispetto al 2007 i morti tra gli automobilisti sono scesi del 4% (a 156), tra i ciclisti del 10% (a 27) e tra i pedoni del 27% (a 58). In leggerissima controtendenza - da 82 a 83 - le cifre relative ai motociclisti, mentre le altre tipologie di incidenti evidenziano 33 decessi (+7%)

Per i feriti gravi risulta un calo del 4% tra gli automobilisti (a 1577), del 14% tra i motociclisti (a 1370), del 20% tra i pedoni (a 635) e dell'11% nella categoria "altro" (a 357). Salgono invece del 2% i dati dei ciclisti, per un totale di 820.

Nel 2003 i morti sulle strade erano stati 546 e i feriti gravi 5862.


ATS
Fonte:
icon_arrow.gif Link a pagina di Ticinonews.ch
 
7045257
7045257 Inviato: 24 Feb 2009 21:05
 

Qual'è la situazione in Italia? I dati confermano la strage che ogni anno si consuma sulle strade: in Italia circolano, più di otto milioni di motoveicoli e gli incidenti in cui sono coinvolti, secondo gli ultimi dati Istat, sono 91.812 e rappresentano il 21% dell’i ncidentalità complessiva sulle nostre strade. Nel 2007, gli incidenti in cui sono stati coinvolti ciclomotori e motocicli hanno causato la morte di 1.630 persone, il 31,8% rispetto al numero complessivo delle vittime sulle strade del nostro paese, e 94.687 feriti che hanno subito danni di diversa gravità, il 29% rispetto al totale (Istat, 2008). Va sottolineato che il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteoli ha recentemente affermato che l’incidentalità stradale di questi veicoli comporta costi sociali pari a 8.812 milioni di Euro.

Morti in motorino , e' record europeo
Troppo veloci, noncuranti delle regole, senza controllo né educazione civica. L’Italia è il Paese europeo più pericoloso per quanto riguarda la mobilità sulle due ruote. Ce lo racconta l’ultimo rapporto della fondazione Ania sulla sicurezza stradale. Restiamo uno dei mercati più floridi per motocicli e ciclomotori: superano addirittura gli 8 milioni. Ma è allarme per gli incidenti: in primo luogo, aumentano i morti. Dal 1995 al 2004 le vittime sono passate da 1.187 a 1.458 unità (+22,8%) e corrispondono al 25,9% della mortalità complessiva per incidente stradale in Italia (16,9% nel 1995). Un dato in netta controtendenza rispetto alla Ue-14 dove c’è stata una flessione del 6% rispetto al 1995 quando erano 5.835. In questo decennio in quasi tutti i Paesi d’Europa c’è stata una riduzione dei morti per incidente contrariamente all’Italia.

Lo studio evidenzia come gli incidenti sulle due ruote coinvolgano soprattutto i giovani. Le statistiche confermano l’esistenza di un legame diretto tra la sicurezza stradale e la formazione teorica e pratica alla guida delle due ruote. Per queste ragioni, Ania sostiene l’introduzione obbligatoria della prova pratica per ottenere il patentino. La prova, d’altro canto, è già operativa in vari Paesi tra cui la Francia, il Paese Ue che vanta i maggiori progressi nella lotta all’incidentalità stradale. Riparte proprio in questi giorni Ania Campus, il tour toccherà le piazze di 13 città italiane e permetterà ai giovani di seguire lezioni pratiche.

Fonte:
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icon_arrow.gif Link a pagina di Fondazioneania.it
 
7304137
7304137 Inviato: 2 Apr 2009 15:44
 

forse perchè in Svizzera le cose in questo senso funzionano meglio...

perchè in Italia la polizia pensa più a fare multe per la sosta che per la velocita?

cosa sono queste leggi assurde che dicono che un autovelox deve essere visibile e segnalato?
rimosso da Cento40 se ci sono dei limiti vanno rispettati con o senza autovelox...

e questo è solo un esempio... rimosso da Cento40 in auto che anche se ti vedono in moto non ti danno la precedenza? perché tanto in moto ci si ferma: siamo noi a farci male in caso di incidente...

rimosso da Cento40

o quelli che se vai a velocità di limite iniziano a suonare il clacson? idioti...



e la polizia pensa ai divieti di sosta... qui a verona è così...

ho inviato una lettera alla municipale e neanche si sono degnati di rispondermi...

è più facile fare multe che attuare una seria campagna di prevenzione!!

Rimosso da Cento40
 
7308556
7308556 Inviato: 2 Apr 2009 22:42
 

Ciao Maurizio, la situazione italiana la conosciamo tutti.
A parer mio, il principale intervento per far diminuire la mortalità su strada è mettere le strade a norma.
Persino prima dell'educazione stradale, dell'invito alla prudenza, del controllo sui problemi alcoolcorrelati perché se uno finisce in buca mentre è in piega in curva, cade e magari ci si ammazza, pur essendo sulla destra, a 50Kmh e astemio.
Non conosco la situazione del continente ma ti assicuro che in Sardegna è disperante. Uscire in moto è fare una scommessa sulla propria sopravvivenza.
Qui non ci sono autostrade: pazienza, per andare da Cagliari a Sassari ci mettiamo un pezzo (212 km)
Non ci sono nemmeno superstrade...
Il massimo che abbiamo sono le strade statali a scorrimento veloce, solo in alcuni tratti. La velocità max dell'isola è 90 Kmh. Uno di questi giorni, mi faccio un giro e ti posto una foto della SS 125, strada incantevole ma di una pericolosità paradigmatica.
L'unica cosa buona è che non ci sono i guard rail in alcuni tratti, ma muretti di pietra alti 40 cm così se cadi, finisci nel torrente sottostante con la testa sul collo. Sei morto lo stesso ma al funerale ci si fa un figurone...
Maurizio, siamo letteralmente abbandonati... si parla di fare il ponte sullo stretto, quando, e non solo in Sardegna, mancano le strade di base...
Non credo che la situazione migliorerà a breve termine a meno che non ci costringa l'Europa... speriamo... 0510_saluto.gif doppio_lamp_naked.gif
 
7324197
7324197 Inviato: 5 Apr 2009 22:18
 

mi spiegate una cosa?
perchè in italia un maggiorenne puo' comprarsi una moto da 200 km/h o piu'
anche se prima non ha mai guidato un mezzo a due ruote?
secondo me è come dare una pistola carica a un bambino "sperando"
che impari a usarla nel modo giusto ma poi quando
uccide qualcuno tutti si stupiscono.
 
7325027
7325027 Inviato: 6 Apr 2009 7:09
 

mi sembra paradossale il tuo ragionamento. Vorresti una legge che vieta di comprare una moto ad una persona se prima non ne ha possedute altre? Chi o cosa attesta che anche avendole avute le abbia mai guidate e soprattutto imparate a guidare? Per poter guidare una moto e' necessario fare l'esame per la patente, che dovrebbe garantire l'idoneita' dell'individuo a guidare i mezzi per cui e' patentato. Capirei piuttosto un esame di guida che davvero attesti le capacita' del conducente a differente di quello attuale che e' solo una questione di provare il percorso imparandolo a memoria.
Dici che dare una moto in mano a un 18enne sia come dare una pistola in mano ad un bambino, ma teoricamente un ragazzo di 18 anni dovrebbe aver acquisito una certa coscienza e maturita', per la legge italiana e' un uomo e non un bambino.
 
7330302
7330302 Inviato: 6 Apr 2009 19:02
 

si hai ragione ma a mio avviso non si è veramente consapevoli
delle potenze che si hanno nel motore e sentendo i discorsi che si
fanno certi ragazzi non giudicano la moto in base alla sicurezza ma
in base alla potenza e alla velocità.
forse mi sbaglio ma per strada non ho mai visto qualcuno di "giovane" che
si renda conto che le strade non sono piste e si comporti di conseguenza.
ormai un 600 stradale a sentirli parlare è come il ciao.
 
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