Commento di: asterix55
E' molto interessante quello che asserisci nell articolo. Certo spaventa un po' il fatto che normalmente la maggioranza degli automobilisti ci ignori totalmente. Purtroppo penso sia vero e lo verifichiamo tutte le volte che saliamo sui nostri mezzi.
E qui ci sarebbero da fare lunghi discorsi sul rilascio e rinnovo delle patenti di guida. Le visite mediche sono una pura formalita. Pagando il giusto anche un ipovedente ottiene il rinnovo. E' un' affermazione che faccio avendone purtroppo conoscenza diretta. Ma tant' è questa è la nostra Italia
ciao
Commento di: hanno
...ma non credere che sia un problema solo italiano...
Ti va di dare un'occhiata Oltr'alpe ?
Copia questo link...
http://www.moto-net.com/breve.php?RefBreve=3708
e pensa che l'immagine guida dell a campagna è un automobilista senza testa... ma col telefonino...
Lamps
Commento di: DucaSenior
Bell'articolo Jo, letto con piacere, ma spesso non conta esercitarsi tanto l'imprevisto e dietro l'angolo ma spesso con l'esterienza (con le brutte esperienze) si sviluppa un sesto senso che se lo ascolti a volte ti salva da situazioni complicate...
Un Abbraccio
Marco
Commento di: 42
Anche tu hai la tua parte di ragione... a me e' capitato piu' di una volta di pensare "questo qui davanti non mi coonvincere..." rinunciare al sorpasso e tre secondi dopo vederlo ssvoltare a sinistra senza frecce,
Pero' questo "sesto senso" si sviluppa meglio se si impara a osservare, se ci si regala un po' di tempo, durante la guida, alla raccolta delle informazioni.
In informatica si parla di Time Sharing... il processore di un computer non "lavora" sempre e solo per un programma, ma dedica qualche centesimo di secondo prima ad uno, poi all'altro e poi all'altro ancora, a seconda delle priorita'.
Se quando siamo in moto guidiamo tanto al limite (o tanto tesi) da dover dedicare tutta l'attivita' del cervello all'esclusivo controllo della moto, ecco che non gli lasciamo il tempo di assorbire le informazioni di contorno, che poi sono quelle che vanno a formare quella che chiamiamo esperienza (o sesto senso...)
Commento di: hanno
Giusto (e come poteva non esserlo ?...) commento, Lorenzo. Raccolta di informazioni. cioè: guardare avanti !
Più informazioni. meno sorprese; meno sorprese, meno spavento e decisioni prese "con l'acqua alla gola"...
E, Marco, l'esperienza che dici, quella che crea il "sesto senso" è far tesoro di eventi, osservandoli, anche retroattivamente per distillarne comportamenti futuri...
Andare in moto fa bene a chi va in moto...
Commento di: elekktra
Giustissimo cio' che ha detto 42. Tutte queste cose sono utilissime, bravo hanno ad avere inserito questo articolo... pero' purtroppo e' vero che pur sapendo certi pericoli a volte se ne dimentica di cio' che puo' succedere in un sorpasso azzardato e così via... Bisognerebbe guidare sempre rilassati e senza troppa fretta...
Commento di: motociclope
Bellissimo articolo e ottime risposte, nelle quali mi ritrovo e sono d'accordo. Giò. . . . quante attenzioni. . . . grazie, ma "cussì te me vizi" Amico mio. Tutto giusto, e dipende sempre, anche, da come si guida e a che velocità si affronta la strada. Si dovrebbe avere sempre una guida fluida e non impiccata, ma a volte non basta. Oltre a Noi ci sono i fattori esterni. E si dovrebbe tenere conto anche di quelli. . . . e a tal proposito. Giò, Tu le Rive di Trieste le conosci, molto bene. Oggi, partenza dal semaforo della Stazione dei Treni, parto non troppo svelto, giusto i giri per tirarmi via le macchine ferme e qualche scooteer. Ora, c'è il divieto assoluto d'inversione a u sulle Rive, tant'è che ci hanno messo aiuole come spartitraffico, interrotte solo per i passaggi pedonali dei semafori. . . . dove un Signore con Maserati si è inventato di passare invertendo la marcia e tagliandomi la strada. Ora: ovvia paura o meglio percezione della stessa, dati i tempi di reazione, poi freno con l'anteriore e tutto va bene, conseguente frenata d'aiuto col posteriore e tutto va male, ma è normale, scodata, mollo mi raddrizzo e schivo quel tanto che basta a consentire di passare, non avevo ostacoli o altri mezzi nelle altre corsie, e il bellimbusto all'ultimo mi ha anche visto ed è riuscito a frenare, meno male. Non ho guaradto l'auto, ne ho avuto il tempo di pensare. Tutto è venuto automatico, istintivo. E qui mi collego al discorso di Lorenzo, nel "leggere" a volte i comportamente altrui. Mi capita di "sapere" cosa fa quello davanti, anche se non segnala di girare con le frecce, se cambia corsia allegramente, insomma se fa qualche cazzata. Questa è esperienza. La guida: spesso mi diverto, a bassa velocità a vedere se le tecniche di guida funzionano: sguardo, pedaline, corpo, inserimento allargando, inserimento sulla linea di corda della curva. . . . funziona. A bassa velocità. Quando si "tira" non si ha più tempo di elaborare tutte le informazioni ed è là che si rischia. E si guida d'istinto aiutati anche dall'esperienza. Ieri Anna mi chiedeva se avessi mai adottato la tecnica del controsterzo. Non ci ho mai fatto caso. Forse l'ho fatto, ma d'istinto. Anche oggi, l'istinto mi ha salvato. E non è stato quello d'impiccarmi sui freni, perché sarei volato via con il posteriore a bandiera. Credo di aver fatto tutto quello che era possibile fare. Di più. . . . ci voleva il Mio Alex, con il teletrasporto. . . .
Commento di: TolaSuDolsa
Tutto vero. Concordo in tutto quello che dici.
Penso sempre che se anche ho ragione, in caso di botto sono io a farmi più male e quindi guardo molto bene quello che mi circonda.....
Commento di: Playboy89
Concordo pienamente su tutto l'articolo!
appena ieri mi fermo alla rotonda per dare precedenza e mentre mi apposto sulla destra,(con freccia già debitamente inserita), per imboccare la prima uscita, un "bravo" automobilista non fa altro che sfiorarmi il piede sinistro con il paraurti che mi vedo spuntare ad appena qualche centimetro dal ginocchio! non mi giro nemmeno...ingrano la prima e parto scuotendo la testa...
se penso che io in macchina do addirittura più distanza di sicurezza ad un motorino rispetto ad un auto mi viene una rabbia...
per quanto riguarda il guardare avanti è vero! io infatti quando vedo in lontananza macchine che si stanno immettendo da destra o sinistra stacco l'acceleratore per essere sempre pronto alla frenata in caso di emergenza! senza contare in centro abitato! quando comincia l'attraversamento selvaggio!! ragazzi ci vuole sempre tanta tanta attenzione per prevedere nei limiti del possibile quello che faranno gli altri! e sopratutto fate sempre capire bene le vostre intenzioni!!!!!
Commento di: Ghillone
Concordo in tutto e per tutto anch'io.
Per quanto riguarda la auto che stanno per immettersi sulla strada da destra e da sinistra, oltre a staccare l'acceleratore, ho l'abitudine di guardare (quando possibile) la faccia dell'automobilista: se è girata verso di me, sono molto più tranquillo; se sta guardando dalla parte opposta a quella da dove provengo io, mi preparo all'eventuale frenata...
Commento di: motomatto
Bellissimo articolo,complimenti.
Un appunto sul 90% della colpevolezza degli automobilisti sui sinistri auto/Moto,opinione personale a meno che qualcuno non ti voli addosso mentre sei fermo a un semaforo/rotonda la colpa e' SEMPRE del Motociclista (colpe morali,piu' che legali) in quanto,visto che ne va' della sua pelle dovrebbe saper discriminare al 100% le situazioni di pericolo.
Aggiungo,sempre a titolo personale,che ritengo molto piu' sicura una Motocicletta che una automobile in ambito urbano,in quanto la prima ha una maneggevolezza/velocita' di reazione sconosciuta alla seconda,un recente grave tamponamento da me subito in auto penso me ne abbia dato prova definitiva.
Fossi stato in Moto avrei semplicemente sfilato la "solita" coda.... Invece,in auto,si e' rivelata fatalmente inevitabile la sbadata di turno che e' fiondata sulla mia autovettura.
Fossi stato in Moto non sarebbe successo......
Commento di: Motoplu
L'ARTICOLO è veramente scritto bene, ponderato e con ottime riflessioni e consigli.
Posto questo mio primo"appunto" per contraddire, dal punto di vista delle opinioni, motomatto.
Sabato 9 aprile, stavamo parcheggiando la moto a Rimini di fronte al bagno 84, nella piena osservanza del codice della strada e della prudenza (pianissimo, in prima, freccia a sinistra e bel numero di occhiate agli specchietti per controllare dietro....), io e la mia passeggera/compagna, rassicurato dal fatto che la macchina dietro mi lasciava parcheggiare comodamente, non mi avvedevo dell'ennesimo @#§!!!!.. che, sorpassando la suddetta macchina, ci centrava e ci spediva, dopo qlc minuto di perdita dei sensi, a fare 13 gg di ospedale ed almeno 3 mesi di gessi & co.
Ora ho paura.
Paura che sia stata mia la mancanza di una ennesima occhiata, ben più larga e profonda.....
paura.....che la mia passione ed il mio spirito sulle due ruote abbiano preso la via del non ritorno....
paura...che quando potrò riguidare, non sarò più sereno come sempre ed allegro e felice e...tutto ciò che sempre mi hanno dato le due ruote in termini di libertà ed indipendenza.....
paura...che questo episiodo mi abbia tolto la voglia di sognare cavalcando il vento.
Premetto che lo scorso anno con la mia compagna abbiamo fatto 5800 km in europa ovest in 13 giorni con il mio (ex...sigh) scooterone aprilia scarabeo 500, senza avere il minimo problema di guida.
Non so più cosa pensare..
era fato, destino?
colpa mia?
colpa sua?
scusate, ma sn smarrito......
ciao a tutti buona strada
Plu
Commento di: sim696
Caro hanno,
nella mia ultima uscita lo scorso 9 aprile ho provato a mettere in pratica le due indicazioni sullo sguardo.
Infatti ho notato un effettivo miglioramento nella fluidità della percorrenza in curva allontanando lo sguardo da "poco avanti alla ruota anteriore del suo mezzo", come dici tu.
Causa l'abitudine pregressa, ad ogni curva bisogna prestarci attenzione ma il miglioramento c'è, soprattutto in una strada tortuosa come quella fatta domenica (bocca serriola, spino, calla, bocca serriola).
saluti
Simone
Commento di: Ocsecnarf
Ottimo articolo! Il titolo forse è restrittivo: mi piace di più pensare , sulla falsariga per es. del Principe Brutto, all' idea di "suggerimenti per una guida sicura", che include tutto.
Guidare bene su strada la moto, come del resto qualsiasi veicolo, penso che sia quasi un' arte, c' è chi l' ha magari innata, e chi no, chi cerca di migliorarsi, e chi non viene neppure sfiorato dal pensiero.
Ben vengano questi articoli!
Buone Feste!
Commento di: lupin1966
Sono completamente d'accordo con tutto cio' che dici in questo articolo e purtroppo la cosa che piu' deve farci riflettere è il fatto che l'automobilista "non ci pensa proprio" e in tanti anni di moto mi è capitato molte volte l'episodio della "svolta all'ultimo istante" di qualche automobilista frettoloso o semplicemente distratto.
Doppio lamp a tutti.
Commento di: Anci
wao...complimenti, bell'articolo...scritto veramente bene...
Commento di: LMR
Grazie a tutti...
bell'articolo e commenti sensati.
e guardando oltralpe or oltre la manica :-)
li (UK) la polizia motorizzata fa corsi ai centauri... ci sono poliziotti che corrono in pista, grandi appassionati ecc.
mi ricordo che una decina d'anni fa costavano pure poco (30GBP; l'idea era appunto di alzare l'attenzione del motociclista medio per renderlo + sicuro) per un pomeriggio passato a
corroborare quel sesto senso che ovviamente con la loro esperienza (ne vedono così tante ogni giorno)
non può che non aiutare...
mi piacerebbe ci fosse la possibilità anche qui in Italia....
Mi sa che la prossima volta che vado su in moto mi faccio il corso a Londra...
ciao & Grazie
bye for now
:-)
Commento di: LeonardoM
Sono passato da un foresight ad un silver wing ed ora vado spesso in autostrada. Mi rendo conto comunque di essere sempre una palla lanciata a forte velocità, con tempi di risposta e correzione della traiettoria più lunghi di quelli della macchina. In particolare mi chiedevo se la tecnica che mi ero creato per mantenere il centro nella curva era corretta e cioè quella di "vedere" e seguire una curva centrale contenuta nella corsia. Seguirla significa vederla immaginata sull'asfalto e vederla anche abbastanza più avanti della nostra posizione. Questa tecnica mi permette di rimanere abbastanza centrale nella curva, fermo restando quello che dice l'autore dell'articolo a proposito del calcolo della velocità e dell'impostazione prima di entrare in curva. L'altro punto importante è la "concentrazione". Mai come in moto è necessario sempre rimanere concentrati sulla strada.
Commento di: Pantarei1958
Articolo davvero molto bello e utilissimo. Grazie.