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Problemi cuscinetto di banco e prigioniero carter piaggio si
6608991
6608991 Inviato: 25 Dic 2008 8:34
Oggetto: Problemi cuscinetto di banco e prigioniero carter piaggio si
 



ciao a tutti ieri ho smontato il motore di un vecchio piaggio si e non riesco a togliere un cuscinetto di banco eusa_wall.gif non disponendo di un estrattore ne di una pistola termica potete dirmi cone costruire un estrattore semplice ma funzionale ? o comunque un sistema per toglierlo ? accetto anche siti dove viene illustrato basta k siano semplici grazie di cuore 0510_inchino.gif
ho anche un altro problema ... k sfiga 0509_si_picchiano.gif volevo togliere i rigionieri dal carter ma utilizzando il sistema " dado e controdado " non riesco a svitarlo perchè troppo duri e entrambi i dadi girano asieme
0510_help.gif grazie a tuttti
 
6610718
6610718 Inviato: 25 Dic 2008 18:29
 

il cuscinetto cade da solo se si scalda il carter capovolto nel forno di casa (che poi andrà lavato per bene per togliere la puzza: a tal scopo prima dell'operazione il carter andrà sgrassato a fondo con l'acetone e poi risciacquato con l'acqua per ridurre al minimo le contaminazioni)

per un prigioniero bloccato si potrà usare lo stesso sistema (l'alluminio col calore si dilata più dell'acciaio) ritentando con la coppia di dadi o, meglio, con una piccola giratubi (una di quelle pinze a forte presa da idraulici & co. che funzionano solo in un senso

nota: esistono apposite chiavi-estrattori per prigionieri costituite da un grosso dado forato dotato di un eccentrico autoserrante (più si applica forza per svitare - o avvitare -, più si stringe e fa presa sul prigioniero) e non costano molto.
 
6610725
6610725 Inviato: 25 Dic 2008 18:30
 

Occorre far dilatare termicamente la sede, se non disponi di un riscaldatore elettrico, puoi sempre provare con la fiamma della cucina della cara "mammina". icon_wink.gif icon_wink.gif
Stesso discorsoper iprigionieri, riscalada la sede e con il sistema dado e controdado lo sviti.

P.S. cerca di riscaldare solo il carter e non il cuscinetto, si dilata anche lui e non lo togli. icon_wink.gif
 
6611108
6611108 Inviato: 25 Dic 2008 19:54
 

whoody ha scritto:

1) Occorre far dilatare termicamente la sede, se non disponi di un riscaldatore elettrico, puoi sempre provare con la fiamma della cucina della cara "mammina". icon_wink.gif icon_wink.gif
Stesso discorsoper iprigionieri, riscalada la sede e con il sistema dado e controdado lo sviti.

2) P.S. cerca di riscaldare solo il carter e non il cuscinetto, si dilata anche lui e non lo togli. icon_wink.gif


1) come già suggerito, meglio un riscaldamento omogeneo anziché utilizzare fiamme che potrebbero deformare il carter, sia a causa dalla temperatura eccessiva (bastano circa 70° per togliere il cuscinetto: meno che per far bollire l'acqua) sia per la localizzazione della fiamma.
nel complesso: fiamme assolutamente da evitare!

2) il secondo problema non si pone neanche in quanto (già detto anche questo) il coefficiente di dilatazione dell'acciaio del cuscinetto è molto inferiore a quello dell'alluminio del carter.
 
6619937
6619937 Inviato: 27 Dic 2008 16:02
 

de_corsa ha scritto:


1) come già suggerito, meglio un riscaldamento omogeneo anziché utilizzare fiamme che potrebbero deformare il carter, sia a causa dalla temperatura eccessiva (bastano circa 70° per togliere il cuscinetto: meno che per far bollire l'acqua) sia per la localizzazione della fiamma.
nel complesso: fiamme assolutamente da evitare!

2) il secondo problema non si pone neanche in quanto (già detto anche questo) il coefficiente di dilatazione dell'acciaio del cuscinetto è molto inferiore a quello dell'alluminio del carter.


0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif
 
6619985
6619985 Inviato: 27 Dic 2008 16:09
 

de_corsa ha scritto:
se si scalda il carter capovolto nel forno di casa


Ok, ma in tutta onestà, voi dopo aver fatto 'sto mestiere ci cuocereste una torta nel forno? Io no....
Magari con un carter nuovo da magazzino, forse lo farei, ma con quello di un motorino di almeno 15 anni, del tutto intriso di morchie e porcherie ormai radicate ed indistruttibili, nel mio forno non ce lo infilerei. Sarò prudente, ma la penso così.
 
6620055
6620055 Inviato: 27 Dic 2008 16:20
 

Paolo558 ha scritto:


Ok, ma in tutta onestà, voi dopo aver fatto 'sto mestiere ci cuocereste una torta nel forno? Io no....
Magari con un carter nuovo da magazzino, forse lo farei, ma con quello di un motorino di almeno 15 anni, del tutto intriso di morchie e porcherie ormai radicate ed indistruttibili, nel mio forno non ce lo infilerei. Sarò prudente, ma la penso così.

Procedi con tranquillità, al max avrai una torta che impenna. icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
 
6620064
6620064 Inviato: 27 Dic 2008 16:20
 

io ho svitato il prigioniero avvitando su di esso un dado capovolto e un altro di sopra nel senzo giusto.......ho serrato i 2 dadi in modo tale che non si potevano più muovere.....e girando con la chiave è venuto via il prigioniero icon_wink.gif
 
6620107
6620107 Inviato: 27 Dic 2008 16:28
 

whoody ha scritto:

Procedi con tranquillità, al max avrai una torta che impenna. icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

Quindi pratica già sperimentata? E la madre/moglie non vi ha ucciso?!.... eusa_shifty.gif
 
6620904
6620904 Inviato: 27 Dic 2008 18:46
 

Paolo558 ha scritto:


Ok, ma in tutta onestà, voi dopo aver fatto 'sto mestiere ci cuocereste una torta nel forno? Io no....
Magari con un carter nuovo da magazzino, forse lo farei, ma con quello di un motorino di almeno 15 anni, del tutto intriso di morchie e porcherie ormai radicate ed indistruttibili, nel mio forno non ce lo infilerei. Sarò prudente, ma la penso così.


se rileggi attentamente ciò che ho scritto a riguardo, ho suggerito di sgrassare ben bene il carter con l'acetone prima di... infornarlo!

ad ogni modo è certamente una buona norma evitare di utilizzare un forno realmente destinato a cuocere cibi: ho solo fatto un esempio della semplicità con la quale si puo' togliere un cuscinetto da un carter di quel tipo!
a volte ci si ritrovano in casa dei fornetti elettrici da quattro soldi o addittura ricevuti in regalo (una volta ne ebbi uno da una banca) che non si usano mai per cucinare: quelli sono perfetti da tenere in garage, per utilizzi come questo o diversi.

comunque l'operazione funziona anche se si mette a bagno il carter in un (vecchio ed inutilizzabile per cucinare...) tegame e lo si mette sul fuoco: ben prima dell'ebollizione dell'acqua il cuscinetto sarà venuto via da solo.
 
6620974
6620974 Inviato: 27 Dic 2008 18:57
 

de_corsa ha scritto:


se rileggi attentamente ciò che ho scritto a riguardo, ho suggerito di sgrassare ben bene il carter con l'acetone prima di... infornarlo!

ad ogni modo è certamente una buona norma evitare di utilizzare un forno realmente destinato a cuocere cibi: ho solo fatto un esempio della semplicità con la quale si puo' togliere un cuscinetto da un carter di quel tipo!
a volte ci si ritrovano in casa dei fornetti elettrici da quattro soldi o addittura ricevuti in regalo (una volta ne ebbi uno da una banca) che non si usano mai per cucinare: quelli sono perfetti da tenere in garage, per utilizzi come questo o diversi.

comunque l'operazione funziona anche se si mette a bagno il carter in un (vecchio ed inutilizzabile per cucinare...) tegame e lo si mette sul fuoco: ben prima dell'ebollizione dell'acqua il cuscinetto sarà venuto via da solo.

Vorrei però ricordare che i nostri "avi" meccanici, prima che inventavano i riscaldatori elettrici che dissipano "abbastanza" uniformemente il calore, si usavano con estrema faciltà ed ottimi risulati i cannelli a fiamma alimentati da semplicissime bombolette a gas butano comunemente usate nei fornellini a camping.
Il trucco è solo quello di cercare di uniformare il calore con movimenti ircolari della parte da "dilatare".
E' palese che non bisogna usare fiamme ossidriche per riscaldare, quelle hanno una fiamma molto concentrata in un punto, ed anche molto elevata.
Puoi usare tranquillamente la fiamma di un fornello della cucina, basta che la fai spargere con una certa uniformità sulla zona interessata, la fiamma alimentata dal gas metano cittadino è di una temperatura inferiore a quella della fusione dell'alluminio, se nò le nostre amate mamme e/o mogli sai quante pentole scioglierebbero. (sono per la magior parte in alluminio, principalmente quelle per friggere, l'olio và a 180 gradi, l'acqua a solo 100 gradi)
 
6620979
6620979 Inviato: 27 Dic 2008 18:57
 

Io uso una pistola termica (elettrica) pagata 15 euro
 
6621002
6621002 Inviato: 27 Dic 2008 19:01
 

de_corsa ha scritto:

se rileggi attentamente ciò che ho scritto a riguardo, ho suggerito di sgrassare ben bene il carter con l'acetone prima di... infornarlo!


L'ho letto, ed infatti ho parlato di "morchie radicate ed indistruttibili" (anche da una passata di acetone, sottinteso...) icon_mrgreen.gif

Il metodo del tegame mi piace già di più! 0509_doppio_ok.gif
 
6623305
6623305 Inviato: 28 Dic 2008 9:21
 

whoody ha scritto:

1) Vorrei però ricordare che i nostri "avi" meccanici, prima che inventavano i riscaldatori elettrici che dissipano "abbastanza" uniformemente il calore, si usavano con estrema faciltà ed ottimi risulati i cannelli a fiamma alimentati da semplicissime bombolette a gas butano comunemente usate nei fornellini a camping.
Il trucco è solo quello di cercare di uniformare il calore con movimenti ircolari della parte da "dilatare".
E' palese che non bisogna usare fiamme ossidriche per riscaldare, quelle hanno una fiamma molto concentrata in un punto, ed anche molto elevata.

2) Puoi usare tranquillamente la fiamma di un fornello della cucina, basta che la fai spargere con una certa uniformità sulla zona interessata, la fiamma alimentata dal gas metano cittadino è di una temperatura inferiore a quella della fusione dell'alluminio, se nò le nostre amate mamme e/o mogli sai quante pentole scioglierebbero. (sono per la magior parte in alluminio, principalmente quelle per friggere, l'olio và a 180 gradi, l'acqua a solo 100 gradi)


le tue precisazioni sono corrette ma tuttavia fuori luogo.
icon_rolleyes.gif e contengono anche un'inesattezza...:

1) non mi sembra che l'abilità e l'esperienza del buon tognoli93 sia da paragonare a quella di un vecchio meccanico, e quindi il mio consiglio per lui (da vecchio meccanico quale sono...) rimane quello di NON utilizzare fiamme libere per il riscaldamento del carter perché rischia di deformarlo permanentemente.
molto meglio raggiungere i 70°C sufficienti al distacco in maniera uniforme sul materiale.

2) l'alluminio puro fonde a 658°C ma ad ogni modo quello utilizzato per il pentolame non è puro ma legato con diversi altri metalli che ne innalzano il punto di fusione.
icon_exclaim.gif ma non è questo il punto:

- tutti i metalli prima di fondere attraversano una fase di indebolimento strutturale che per l'alluminio si colloca intorno ai 300°C, sufficienti per provocare deformazioni permanenti in un particolare complesso come un carter se lo si maneggia caldo oppure anche solo par causa del suo peso, se non è posto su di una superfice piana.
l'alluminio in particolare, per prudenza, non andrebbe esposto neanche a temperature superiori ai 200°C.

- la temperatura di fiamma (di un gas) dipende dalla quantità di ossigeno disponibile per la combustione e nel caso del butano la stessa in aria (O2 = 21%) è di circa 1900°C (hai letto bene: millenovecento gradi)
ovviamente questa è la temperatura sviluppata nel cono di fiamma, che sarebbe più che sufficiente per vaporizzare l'alluminio non fosse che la quantità di calore (calorie) sviluppate nella combustione fornita da un fornello da cucina non è sufficiente per aprire una piccola fonderia casalinga...
...in ogni caso questo spiega perché si rischia di deformare un carter se lo si avvicina troppo ad una fiamma libera icon_wink.gif

icon_arrow.gif Nota: il metodo suggerito da snowstorm è quello più comunemente utilizzato nelle officine meccaniche, ma presuppone ovviamente la disponibilità di una pistola ad aria calda...
 
6623550
6623550 Inviato: 28 Dic 2008 10:45
 

de_corsa ha scritto:


le tue precisazioni sono corrette ma tuttavia fuori luogo.
icon_rolleyes.gif e contengono anche un'inesattezza...:

1) non mi sembra che l'abilità e l'esperienza del buon tognoli93 sia da paragonare a quella di un vecchio meccanico, e quindi il mio consiglio per lui (da vecchio meccanico quale sono...) rimane quello di NON utilizzare fiamme libere per il riscaldamento del carter perché rischia di deformarlo permanentemente.
molto meglio raggiungere i 70°C sufficienti al distacco in maniera uniforme sul materiale.

2) l'alluminio puro fonde a 658°C ma ad ogni modo quello utilizzato per il pentolame non è puro ma legato con diversi altri metalli che ne innalzano il punto di fusione.
icon_exclaim.gif ma non è questo il punto:

- tutti i metalli prima di fondere attraversano una fase di indebolimento strutturale che per l'alluminio si colloca intorno ai 300°C, sufficienti per provocare deformazioni permanenti in un particolare complesso come un carter se lo si maneggia caldo oppure anche solo par causa del suo peso, se non è posto su di una superfice piana.
l'alluminio in particolare, per prudenza, non andrebbe esposto neanche a temperature superiori ai 200°C.

- la temperatura di fiamma (di un gas) dipende dalla quantità di ossigeno disponibile per la combustione e nel caso del butano la stessa in aria (O2 = 21%) è di circa 1900°C (hai letto bene: millenovecento gradi)
ovviamente questa è la temperatura sviluppata nel cono di fiamma, che sarebbe più che sufficiente per vaporizzare l'alluminio non fosse che la quantità di calore (calorie) sviluppate nella combustione fornita da un fornello da cucina non è sufficiente per aprire una piccola fonderia casalinga...
...in ogni caso questo spiega perché si rischia di deformare un carter se lo si avvicina troppo ad una fiamma libera icon_wink.gif

icon_arrow.gif Nota: il metodo suggerito da snowstorm è quello più comunemente utilizzato nelle officine meccaniche, ma presuppone ovviamente la disponibilità di una pistola ad aria calda...


de-corsa, un appunto tecnico: le fiamme al fiocco hano quasi tutte temperature più alte di quella di fusione dei metalli, ma non significa che siano in grado di fondere un metallo, perchè si deve vedere qual'è la portata di questa temperatura e quanto il materiale che riscaldiamo riesca a dissipare questo calore.
questo è il motivo per cui il motore non si fonde pur raggiungendo internamente la camera di combustione i 3000°.

i pistoni lavorano sui 500-700 gradi, quindi dipende da lega a lega la soglia di ricaldamento.

quello che conta di una fiamma è la potenza, come in tutte le cose!!!! icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
 
6623628
6623628 Inviato: 28 Dic 2008 11:04
 

alexss ha scritto:


de-corsa, un appunto tecnico: le fiamme al fiocco hano quasi tutte temperature più alte di quella di fusione dei metalli, ma non significa che siano in grado di fondere un metallo, perchè si deve vedere qual'è la portata di questa temperatura e quanto il materiale che riscaldiamo riesca a dissipare questo calore.
questo è il motivo per cui il motore non si fonde pur raggiungendo internamente la camera di combustione i 3000°.

i pistoni lavorano sui 500-700 gradi, quindi dipende da lega a lega la soglia di ricaldamento.

quello che conta di una fiamma è la potenza, come in tutte le cose!!!! icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif


icon_rolleyes.gif guarda che ho già accennato all'aspetto che evidenzi tu quando ho parlato di "quantità di calore" o calorie: è inutile che spieghi a me queste cose se sono io che le ho appena spiegate a whoody!

senti talmente il bisogno di farmi le pulci che non leggi neanche attentamente ciò che scrivo, o almeno non ti sforzi di interpretarne correttamente il senso.

eppure in fondo siamo quasi sempre della stessa opinone, anche se parliamo due lingue diverse.
 
6625950
6625950 Inviato: 28 Dic 2008 16:29
 

de_corsa ha scritto:


le tue precisazioni sono corrette ma tuttavia fuori luogo.
icon_rolleyes.gif e contengono anche un'inesattezza...:

1) non mi sembra che l'abilità e l'esperienza del buon tognoli93 sia da paragonare a quella di un vecchio meccanico, e quindi il mio consiglio per lui (da vecchio meccanico quale sono...) rimane quello di NON utilizzare fiamme libere per il riscaldamento del carter perché rischia di deformarlo permanentemente.
molto meglio raggiungere i 70°C sufficienti al distacco in maniera uniforme sul materiale.

2) l'alluminio puro fonde a 658°C ma ad ogni modo quello utilizzato per il pentolame non è puro ma legato con diversi altri metalli che ne innalzano il punto di fusione.
icon_exclaim.gif ma non è questo il punto:

- tutti i metalli prima di fondere attraversano una fase di indebolimento strutturale che per l'alluminio si colloca intorno ai 300°C, sufficienti per provocare deformazioni permanenti in un particolare complesso come un carter se lo si maneggia caldo oppure anche solo par causa del suo peso, se non è posto su di una superfice piana.
l'alluminio in particolare, per prudenza, non andrebbe esposto neanche a temperature superiori ai 200°C.

- la temperatura di fiamma (di un gas) dipende dalla quantità di ossigeno disponibile per la combustione e nel caso del butano la stessa in aria (O2 = 21%) è di circa 1900°C (hai letto bene: millenovecento gradi)
ovviamente questa è la temperatura sviluppata nel cono di fiamma, che sarebbe più che sufficiente per vaporizzare l'alluminio non fosse che la quantità di calore (calorie) sviluppate nella combustione fornita da un fornello da cucina non è sufficiente per aprire una piccola fonderia casalinga...
...in ogni caso questo spiega perché si rischia di deformare un carter se lo si avvicina troppo ad una fiamma libera icon_wink.gif

icon_arrow.gif Nota: il metodo suggerito da snowstorm è quello più comunemente utilizzato nelle officine meccaniche, ma presuppone ovviamente la disponibilità di una pistola ad aria calda...


0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif
Però avevo espresso male un concetto, o fose omesso.
Volevo intendere il riscaldamento del pezzo, senza portarlo a temperature "esagerate", ma solo riscaldarlo quel poco che serve alla dilatazione dell'alloggio.
In età giovanile, quando non esistevano le pistole termiche e le lire erano veramente poche (ora sono gli Euro), ci arrangiavamo con gli attrezzi di fortuna, ed i carter li riscaldavamo nel forno di casa.
Comunque sempre grazie per le delucidazioni e chiarimenti.
0509_up.gif 0509_up.gif
 
6629929
6629929 Inviato: 29 Dic 2008 8:45
Oggetto: re
 

ai miei tempi l'officina rettifiche dove andavo praticamente una settimana si e una no icon_mrgreen.gif aveva un fornellino a gas con una piastra in ghisa dove appoggiava i carter per intiepidirli poi quando era il momento li girava e il cuscinetto cadeva da solo,penso che appoggiando una lamiera abbastanza spessa sopra il gas di casa si possa fare lo stesso senza surriscaldare troppo i carter solo su di un punto:)
 
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