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Inviato: 2 Dic 2008 11:02 Oggetto: Fluidi veloci.... regolazioni alte velocità
salve a tutti....
qualcuno potrebbe spiegarmi come funzionano e sopratutto quali sono gli effetti sulle regolazioni delle alte velocita'...
grazie
peppe76rmz
Senza Benza
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Inviato: 2 Dic 2008 11:36
Nello smorzamento delle oscillazioni provocate dalle perturazioni del fondo stradale si tende a dividere almeno come concetto i movimenti lenti da quelli veloci... il compito dell'ammortizzatore quindi è dissipare la giusta quantità di energia in funzione della velocità di movimento e soprattutto nelle accelerazioni di questo movimento.
Dinamicamente quando si guida i movimenti delle sospensioni avvengono "lentamente" durante tutti i movimenti dovuti ai trasferimenti di carico mentre avvengono "velocemente" quando il manto stradale presenta perturbazioni.
Ipoteticamente parlando se tu guidassi su una pista livellata come un tavolo del biliardo non ci si porrebbe il problema dei fluidi veloci perchè al 90% sarebbero tutti lenti... ma a quel punto non necessiteresti neanche di sospensioni...nella realtà invece le preturbazioni ci sono eccome e i fluidi "veloci" sono quelli più importanti per l'assorbimento delle perturbazioni stesse.
In generale si lavora tanto sui lenti perchè questi vengono percepiti dal sedere del pilota essendo loro a decidere il comportamento ciclistico della moto stessa, i veeloci una volta trovata la giusta taratura non si toccano praticamente mai in quando se vengono diminuiti si innescano movimenti anomali e se chiusi sulle perturbazioni la moto diventa secca con perdite parziali o totali di grip.
Per fare un riassuno:
Se senti il colpo eccessivamente secco al passaggio su una cunetta o su un dosso allora probabilmente sono da diminuire i fluidi veloci, se al contrario la moto innesca movimenti solo in quel frangente sono da aumentare.
Nella prima fase di staccata, ma solo nel primo momento in cui si passa da gas aperto ad una potente frenata, la forcella è sottoposta ad una certa velocità assimilabile come "veloce"... potrebbe essere necessario quindi regolare la velocità agendo su questa regolazione (ovviamente per chi ce l'ha) idem al posteriore se si è molto violenti alla riapertura del gas.
L'assetto comunque come detto viene influenzato dai fluidi lenti... pertanto salvo qualche raro caso è meglio non toccare i veloci. Spesso si finisce a peggiorare la situazione.
Ps. In generale la regolazione dei fluidi lenti va' proporzionalmente ad incidere anche sui veloci.
sandro76
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Inviato: 2 Dic 2008 11:51
grazie per la spiegazione scentifica....
ma se non ho capito male ti riferisci a guida su strada....
io pratico da pochissimo, motocross... c'e' qualche diff.???
in questa fase la mia moto va molto bene, l'unico appunto e' all'uscita di curva che tende ad allargare la traiettoria...
devo agire sulle alte velocita'....??
cosidera pero' una cosa che il sag race e' circa 90mm ma senza abbigliamento...devo precaricare???
consigliami!!!!
peppe76rmz
Senza Benza
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Inviato: 2 Dic 2008 14:18
Bella domanda... di motocross non so' nulla di nulla... cioè il concetto è sempre quello pur cambiando le modalità... ma nello specifico nn saprei...
sandro76
Esperto di Meccanica
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Inviato: 2 Dic 2008 15:06
Anche nel motocross sono presenti le regolazioni per alte e basse velocità
katana89
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Inviato: 2 Dic 2008 22:05
mai fatto motocross neanche io ma avendo buona esperienza sulle mountain bike mi azzardo a dire che in fuoristrada su un mono di ottima qualita' la regolazione piu' importante e' quella high speed.
come ha detto correttamente sandro con l'alta velocita' agisci sulla capacita' di copiare le asperita' (fondamentale). le basse in mtb servono per controllare le oscillazioni indotte dalla pedalata e il sostegno in frenata.
ad intuito presumo che nel cross le basse potrebbero gestire trasferimenti di carico e salti, le alte tutti gli impatti dovuti ad irregolarita' del fondo.
attendo conferme perche' come gia' detto non sono pratico nello specifico.
e'importante notare che anche cambiando tecnologia o produttore puo' cambiare il modo in cui agiscono le regolazioni esterne ed a quale velocita' si passa al circuito dell'alta velocita' (ammesso che non sia separato). leggere il manuale dovrebbe dare indicazioni interessanti.
30x26
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Inviato: 2 Dic 2008 23:00
Le alte velocità naturalmente sono le più considerate,nei settaggi standard per terreno si vanno a regolare solo quelle in pratica,io per esempio le alte non le tocco mai.
Le basse invece sono quelle che fanno "il grosso"
katana89
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Inviato: 4 Dic 2008 10:02
katana89 ha scritto:
Le alte velocità naturalmente sono le più considerate,nei settaggi standard per terreno si vanno a regolare solo quelle in pratica,io per esempio le alte non le tocco mai.
Le basse invece sono quelle che fanno "il grosso"
leggermente......contradittorio...non credi
peppe76rmz
Senza Benza
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Inviato: 4 Dic 2008 10:20
Si,è vero:
Citazione:
Le basse velocità naturalmente sono le più considerate,nei settaggi standard per terreno si vanno a regolare solo quelle in pratica,io per esempio le alte non le tocco mai.
Le basse invece sono quelle che fanno "il grosso"
Così è meglio.
katana89
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Inviato: 4 Dic 2008 10:29
cerca con "google" in internet troverarai decine di pagine che riguardano il setup delle sospensioni -
ciao
bingo51
MotoGp
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Inviato: 4 Dic 2008 23:57
Se ho ben capito il discorso, quì si tratta di regolare precarico ed ammortizzatori.
In questo caso le due regolazioni vanno sempre armonizzate fra loro (almeno così faccio da sempre).
Il precarico tende a smorzare le variazioni veloci e repentine causate dalle piccole asperità della strada, gli ammortizzatori, invece, intervengono dopo il precarico ed esprimono la vera risposta alle sollecitazioni verticali.
In caso di moto stradali l'assetto che ho di solito, oltre ad essere tarato in base al carico ed al tipo di strada da percorrere, è in funzione della stagione e del grado di grip offerto dall'asfalto.
In questo periodo, strade bagnate o umide, sollecito di più il precarico, per cominciare a smorzare i movimenti senza una grande resistenza e tendo a rendere più morbito l'ammortizzatore principale (tanto una buona parte l'ha già fatto il precarico), in queste condizioni riduco il rischio di trasmettere troppo sforzo alla ruota e perdere aderenza; ovviamente una simile taratura và molto bene anche quando, in estate (cioè con strade perfettamente asciutte) si percorrono manti non asfaltati e notoriamente più scivolosi.
Su asfalto più asciutto e regolare, invece, riduco il precarico che ha poco lavoro e dò maggiore carico all'ammortizzatore principale che deve intervenire per le forti sollecitazioni.
Nella realtà tutto quanto sopra è solo un'indicazione di massima, infatti le regolazioni vanno fatte di volta in volta fino a raggiungere la giusta taratura in funzione dei parametri sopra indicati.
Nel caso del motocross, immagino, i principi dovrebbero essere gli stessi, con la differenza che in questo caso si tratta di una guida tecnica e stressata (ossia portata al limite - non credo che pratichi motocross con l'intenzione di fare una passeggiata fra i campi), oltre tutto sempre ricca sia di piccoli movimenti da assorbire (pietre e scanalature della strada) sia di grandi sollecitazioni (salti, grandi buche o dossi etc.) per tale ragione penso che entrambi i sistemi debbano essere ben caricati.
Concludo, ovviamente senza alcuna presunzione (specie nel caso del motocross), che il principio su cui basarsi è quello di riuscire a sentire fino a quale tipo di sollecitazione il precarico è in grado di smorzare lo sforzo e tararlo in questo modo, per poi dare la giusta intensità all'ammortizzatore principale che dovrà entrare in azione solo oltre il limite di massima efficacia del precarico.
Se poi non ho capito nulla della domanda ed ho risposto aglio per cipolle chiedo scusa e saluto
Aki58
Motociclista DOC
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Inviato: 5 Dic 2008 9:00
Allora per alte e basse velocità non si parla di precarico molla, ma di regolazione del freno idraulico in compressione o in estensione.
Da quello che è emerso il ns amico ha problemi di sottosterzo in accelerazione e dà la colpa al freno in compressione.
Allora, diciamo che in linea di principio il freno idraulico sia in estensione sia in compressione, alle alte velocità serve per regolare la velocità con cui la forcella o il mono si comprimono in presenza di sollecitazioni veloci, es frenata, buche, ecc. Cioè quando per esempio a sensazione senti che la moto per esempio nel percorrere una buca tende a staccarsi dal terreno perchè la forcella o il mono non reagisce con la giusta prontezza, può dipendere da un problema di settaggi ad alte velocità.
Per le basse invece si parla di micro spostamenti, ma soprattutto lenti. In pista sono quelli a cui la moto viene sottoposta per esempio mentre percorre una curva in piega.
Detto questo per capire dove sia il problema bisogna cercare di procedere con metodo. Per prima di cominciare, se non l'hai già fatto, regola i precarichi, ti servirà a far lavorare le sospensioni nel giusto range. Normalmente si fa una prima regolazione da fermi, poi se per esempio la pista ha molti salti in alcuni casi si aumenta il precarico stesso, per evitare qualsiasi rischio di mono o forcella a pacco in atterraggio dai salti più alti. Le corrette misure di affondamento con e senza pilota della moto però non te le so dire per le stradali direi 25mm davanti e dietro (prendendo la misura dall'attacco sospensione al suolo), per le cross/enduro dovrebbe essere qualcosa di più, normalmente girano più "morbide" (sandro76 non iniziare a puntualizzare sul linguaggio è una descrizione sommaria del comportamento della moto ok).
Per il tuo problema si tratta di capire se è causato per esempio da un affondamento eccessivo del posteriore che si verifica sempre o se è dovuto ad un rimbalzo eccessivo dovuto alle sconnessioni.
Così su due piedi ti direi, se ti accorgi che la tendenza ad allargare c'è sempre ed è costante è più facile che tu abbia un problema anche di precarichi e che il posteriore si abbassi troppo facendo ruotare il baricentro all'indietro.
Se invece il problema viene fuori nel momento in cui riapri il gas e solo li, allora potrebbe proprio essere il freno in compressione alle basse velocità del mono a darti problemi, però il problema dovrebbe tendere a sparire a compressione mono raggiunta. Lo stesso problema potrebbe essere causato da un freno regolato troppo alto in estensione sulla forcella (sempre per le basse velocità) che impedisce alla stessa di allungarsi abbastanza velocemnte, potresti anche notare una perdita di aderenza momentanea davanti.
Se poi invece il problema si presenta solo su pezzi molto sconnessi allora possiamo andare a vedere le alte velocità, es riapri il gas su una pista con tante buche.
Se invece perdi e ritrovi aderenza come se rimbalzassi letteralmente potrebbe essere che i freni siano troppo chiusi.
In pratica il metodo è uno e uno solo, bisogna andare per tentativi. Parti segnandoti i settaggi standard, e segnati anche ogni modifica che fai e che comportamenti noti nella moto prima e dopo la modifica. Procedendo con metodo vedrai che arriverai a trovare la base del problema.
gtdesmo
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Inviato: 5 Dic 2008 9:21
Ciao Aki58, nessuna scusa ma la domanda non centrava nulla col precarico molla e comunque leggendo ciò che hai scritto questa è l'espressione che mi viene
Permettimi di correggere la tua visione del set up in una moto.
Il precarico tende a smorzare le variazioni veloci e repentine causate dalle piccole asperità della strada, gli ammortizzatori, invece, intervengono dopo il precarico ed esprimono la vera risposta alle sollecitazioni verticali.
No.. il precarico non smorza nulla, serve solamente a determinare la linea di galleggiamento della moto e a gestire il negativo.
Il negativo, quello che tutti chiamano Sag è l'affondamento della sospensione da fermo. Se non ci fosse il precarico la moto solamente col proprio peso affonderebbe tanto e ancor di più quando il pilota ci salirebbe sopra... non rimarrebbe corsa utile alla sospensione per assorbire le perturbazioni. Il precarico altro non è che la ghiera che comprime la molla la quale una volta compressa inizierà a lavorare dopo una certa soglia di forza applicata.
Le perturbazioni vengono tutte assorbite dall'ammortizzatore e in piccola parte dalle gomme... se alla sospensione togli l'ammortizzatore puoi precaricare quello che vuoi ma ti manca il "dissipatore" di energia.
In linea di massima per chi usa moto da pista il precarico serve a determinare le altezze della moto a centro curva e determina quindi il comportamento finale della moto (che è poi la linea di galleggiamento menzionata). In strada questi problemi non ci sono ma ce ne sono altri e viene utilizzato essenzialmente il precarico per recuperare le altezze quando si carica il passeggero o bagagli.
Più di questo non fa'.
Può essere buono il discorso di togliere precarico quando le strade sono bagnate, ma anche qui se parliamo di un uso stradale probabilmente hai più un miglioramento per effetto placebo piuttosto che per per un miglioramento effettivo delle prestazioni; un aumento del grip dell'1% quando stai sfruttando il 20% del grip disponibile (parliamo di strada bagnata) non puoi accorgertene... i piloti invece fanno proprio questo non tanto per poter contare su quell'1% in più, ma piuttosto per poter godere di movimenti più lenti e gestibili durante le perdite di grip.
Un mio consiglio personale è quello di non esagerare col precarico neanche in condizine di asciutto, in quanto se è vero che la moto diventa più reattiva è anche vero che diventa più violenta nelle reazioni al limite e quindi pericolosa... ricordiamoci che in strada le perturbazioni dell'asfalto sono tutte diverse e le condizioni cambiano repentinamente e di tanto da un momento all'altro non come in pista che si gira in tondo sempre su quel tracciato con buche e condizioni risapute.
Ultima modifica di sandro76 il 5 Dic 2008 9:29, modificato 1 volta in totale
sandro76
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Inviato: 5 Dic 2008 9:26
gtdesmo ha scritto:
(sandro76 non iniziare a puntualizzare sul linguaggio è una descrizione
Che ho detto?
Oppure metti le mani avanti
sandro76
Esperto di Meccanica
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Inviato: 5 Dic 2008 12:00
sandro76 ha scritto:
Dinamicamente quando si guida i movimenti delle sospensioni avvengono "lentamente" durante tutti i movimenti dovuti ai trasferimenti di carico mentre avvengono "velocemente" quando il manto stradale presenta perturbazioni.
Quoto Sandro76, giusto per non perdere il bandolo durante la discussione.
Ovvero:
- regolazioni veloci: forzante applicata velocemente, ovvero con frequenza elevata --> asperità e ondulazioni della strada, buche, saltellamenti (magari legati a risonanze della ciclistica)
- regolazioni lente: forzante applicata lentamente, con frequenza bassa --> frenate, accelerazioni, trasferimenti di carico, cambi di direzione, ecc...
PaoloG
Very Important Tinga
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Inviato: 5 Dic 2008 20:59
peppe76rmz ha scritto:
in questa fase la mia moto va molto bene, l'unico appunto e' all'uscita di curva che tende ad allargare la traiettoria...
devo agire sulle alte velocita'....??
tornando al tuo problema.... hai provato a vedere se a parita' di curva e velocita' allarga in modo evidente anche su asfalto?
se accade anche sul liscio potremmo provare ad ignorare le alte perche' su asfalto non lavorano (e concentrarci su precarichi e basse).
se invece su asfalto va bene il discorso potrebbe essere il contrario: le alte che rovinano il grip sul brutto.
la forca ha una fascetta e sfrutta bene la corsa?
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Minimoto Champ
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