A cosa serve la candela scelta e lettura degli elettrodi
La candela è un elemento fondamentale nel motore a 2 tempi:
influenza il suo rendimento, la combustione e anche le emissioni
inquinanti, inoltre può fornirci alcune interessanti
informazioni sulla carburazione dello stesso e anche sull'anticipo
corretto o no dell'accensione.
Viene da pensare alla candela come un apparato relativamente semplice,
in fondo ''serve solo per far scoccare una scintilla al momento
giusto...'' , in un certo senso è vero, ma è una visione
molto restrittiva della cosa: basti pensare che può arrivare a
far scoccare più di 200 scintille ad altissima tensione ogni
secondo, in un 2 tempi ad alte prestazioni questo avviene nella camera
di scoppio dove le temperature degli elettrodi sono superiori agli
800°, con grandi picchi di pressione, tanto per far capire quanto
studio c'è dietro questo apparentemente semplice componente.
Partiamo con una descrizione di come e di cosa è composta la
nostra candela: questa ha il corpo in acciaio dove è stata
ricavata la filettatura alla base (quella che si avvita alla testata
del nostro gt..) e l'esagono che viene preso dalla nostra chiave per
montarla e smontarla; all'interno di questo corpo vi è una parte
isolante in ceramica. Questa, attraversa tutta la candela dal beccuccio
fino alla base e all'interno di questa è contenuto l'elettrodo
centrale in metallo, che è isolato dalla parte in acciaio della
candela che costituisce l'elettrodo di massa. L'elettrodo centrale
è una lega ad altissima conducibilità, con spesso riporti
di 'materiali nobili' come il platino o l'iridio, utilizzati per
migliorarne l'efficienza e la durata nel tempo; ha forme diverse a
seconda dell'impiego della stessa e alcune volte può essere
costituito dall'estremità della radice filettata (la comune
filettatura). Questa, tra l'altro, può avere diversi diametri da
14 fino a 8 mm, sempre a seconda del tipo di impiego e dello spazio
nella camera di scoppio.
Comunque sia, nei 2 tempi vengono usate di solito candele col filetto
grande, dato che problemi di spazio nella camera di scoppio non ce ne
sono, vista l'assenza delle valvole.
Come sappiamo, le candele sono contraddistinte da una sigla di lettere
e numeri: in questa sono indicati il passo, la sezione della radice
filettata, il materiale e il tipo di elettrodi utilizzati e il grado
termico della stessa.
Il problema è che ogni costruttore ha i suoi codici di
riferimento, diversi da tutti gli altri, e quindi esistono apposite
tabelle di comparazione per trovare una candela uguale tra diversi
costruttori confrontando le diverse scale. Queste nozioni comunque sia
interessano poco a noi materialmente, entriamo invece nel succo della
questione, per capire cosa davvero a noi interessa di una candela.
Scelta della candela
Nella scelta della candela, un fattore importantissimo è la presenza
del resistore: è una ulteriore schermatura oltre alla
ceramica, in modo da evitare del tutto disturbi elettrici che
potrebbero mandare in tilt l'elettronica dei nostri motori. Per
elettronica intendiamo le centraline: queste infatti sono molto
sensibili a questo genere di disturbi, spesso non basta montare una
pipetta schermata (è il caso della ormai comune ngk racing
rossa) per avere una protezione perfetta, quindi evitare problemi come
il misfire ( mancate accensioni), combustioni non idonee o perdite di
potenza.
Passiamo ora a un altro fattore di assoluta rilevanza: il grado
termico. Come è stato detto all'inizio dell'articolo il
range della nostra candela nella camera di scoppio è compreso
tra i 350° e gli 850°: sotto la soglia minima la candela
tenderà ad imbrattarsi perché non riesce ad autopuirsi,
è il caso di perdite di colpi del motore, fino allo spegnimento
dello stesso in alcuni casi; se invece superiamo quella massima, questa
si surriscalderà a tal modo da generare fenomeni di
autoaccensone, determinata dall'alta temperatura degli elettrodi e che
avviene prima dello scoccare della scintilla.
Ora che siamo a conoscenza delle conseguenze che potremmo avere,
capiamo quanto sia importante utilizzare una candela di un grado
termico che ci assicuri un ottimo equilibrio tra il rischio
dell'imbrattamento e quello dell'autoaccensione (quest'ultima, inoltre,
puo provocare come massima addirittura la foratura del cielo del
pistone..).
Come ho accennato prima, questo grado termico è individuato
attraverso le scale dei vari costruttori e serve ad individuare la
capacità della candela di smaltire il calore accumulato, ed
è legato alla lunghezza del piede dell'isolante. In una candela
fredda, abbiamo una parte dell'elettrodo di massa più lunga in
grado di scambiare calore con la testata del nostro motore; al
contrario di quella calda che invece ha ovviamente una parte minore
dell'elettrodo a contatto con la testa, in questo modo lo scambio
termico è minore e lavora ad una temperatura più alta.
La regola di base è semplice: su motori lenti, o con temperature
basse, è meglio usare una candela calda che raggiunge presto la
temperatura di autopulimento ma che però tenderà a
surriscaldarsi; al contrario su motori ad alte prestazioni (e a noi
interessa questo...) e col caldo si una un grado termico più
freddo in modo che smaltisca meglio il calore accumulato, evitando
così preaccensioni ma che impiegherà più tempo per
raggiungere la temperatura di autopulimento, questa è l'ideale
per i motori ad altissime prestazioni utilizzati al massimo delle loro
potenzialità.
** Nota bene **: vanno sempre ( e ripeto sempre...) utilizzate le
candele di grado termico consigliate dalla casa produttrice del vostro
gruppo termico, e non cambiarla a caso con una più fredda solo
perché è in platino o perché ha il nome più
racing, né per gusti personali ecc. ecc.; solamente se il gruppo
termico viene stravolto può essere necessario cambiarla con una
di grado termico più freddo.
Lettura della candela
A molti di noi sarà capitato spesso di smontare la candela per
vederne il colore degli elettrodi ( ma anche l'usura), e su questo
farci un'idea della nostra carburazione. Comincio col precisare che
attraverso questa lettura si possono verificare anche altre condizioni
del funzionamento del nostro motore come può essere ad esempio
l'anticipo corretto o no dell'accensione.
La lettura della candela va effettuata subito dopo una bella tirata,
senza (!) dare tempo al motore di raffreddarsi: il colore
dell'elettrodo di massa può fornirci delle indicazioni
abbastanza attendibili sulla carburazione e come regola di base
stavolta possiamo dire che un colore nocciola indica una carburazione
ideale, mentre tendente al nero o al bianco indicano rispettivamente
una carburazione grassa o magra.
** Nota bene **: il risultato di questa semplice lettura è molto
influenzato dell'esattezza del grado termico della candela che stiamo
utilizzando, se non è quello giusto infatti la nostra lettura
è sbagliata, non c'è 'ma' che tenga. Infatti, una candela
troppo fredda potrebbe risultare nera anche con una carburazione
tendente al magro, viceversa una troppo calda con l'elettrodo bianco
una falsamente magra; è per questo motivo che ribadisco ancora
l'importanza del grado termico della candela da utilizzare, ovvero
sempre quello consigliato dalla casa, a meno di stravolgimento del
motore stesso.
Possiamo subito dedurre dalle righe sopra che questa lettura della
candela è idonea solo nel caso di un rado termico corretto e
anche quando l'anticipo di accensione è tarato correttamente...
questo secondo fattore ovviamente influisce in modo minore rispetto al
primo, ma è comunque presente, infatti con un eccesso di
anticipo (o sempre per il grado termico sbagliato) glie elettrodi si
possono trovare in condizioni pessime, e in alcuni casi il motore
è sicuramente danneggiato.
Finisco con il dire che una candela speciale non significa più
potenza come molti pensano: prendiamo questa candela speciale con gli
elettrodi in metallo nobile e confrontiamo le prestazioni su un test al
banco rispetto a una standard di buona qualità; alcuni
preparatori lo hanno fatto e la differenza fra le prime e le seconde
è risultata minima, tuttavia questo divario aumenta se facciamo
la prova con la prima e una vecchia logora come seconda, ovviamente.
Spero che questa guida vi sia di aiuto e sani qualche vostro dubbio
sull'argomento.