Penso che la maggior parte di noi desideri uno scarico aftermarket per la propria moto, che sia una moto facile da 50cc oppure una belva hypersport da 1000cc.
Prima di tutto, dobbiamo distinguere il motore 2 tempi dal 4 tempi.
Lo scarico completo è composto da due parti principali: il collettore e il terminale.
Quasi sempre si può acquistare solo una delle due parti oppure lo scarico completo.
Nel motore 2 tempi, che al giorno d'oggi si ritrova solo nelle cilindrate piccole sotto i 250cc, lo scarico è fondamentale perché crea un'onda di risonanza grazie alla forma che troviamo dopo il collettore che spesso viene chiamata "pancia" oppure "polmone".
Lo scarico va scelto in base a determinate caratteristiche e spesso dipende soprattutto dalla cilindrata e da quanto carburante brucia il motore in un periodo completo. Spesso si cambia scarico anche perché, essendo motori due tempi, il terminale col tempo inizia a formare una specie di tappo contro i fumi di scarico a causa dell'olio incombusto che arriva e si ferma nel silenziatore.
Passando invece al motore a 4 tempi, la funzione dello scarico non è fondamentale quanto nel motore descritto prima ma è comunque importante.
Questo scarico è composto dai collettori (dipende da quanti cilindri ha il motore e la sua struttura) per poi arrivare al terminale.
Siccome il mercato offre vasta scelta di moto e di strutture motoristiche spesso diverse, anche gli scarichi si possono trovare in varie forme e varie sigle:
Partiamo con i numeri:
- Si parla di 4 in 1 quando si ha uno scarico per moto a 4
cilindri e i collettori arrivano in un punto comune e continuano per un
solo tubo per poi arrivare al terminale.
- Si parla di 4 in 2 quando si hanno 4 cilindri e 4 collettori ma i terminali sono 2 e posso trovarsi di lato uno sopra l'altro, uno per lato oppure sotto sella quindi sotto al codino.
Per quanto riguarda le modifiche da fare dopo aver sostituito lo scarico, troviamo anche qui delle differenze sostanziali tra il motore 2 tempi e il 4 tempi.
Nel motore 2 tempi, sicuramente va rifatta la carburazione in quanto lo scarico aftermarket è più libero dello scarico originale e spesso non è dotato di catalizzatore e altri fermi come il riciclo dei fumi, un altro componente che manda aria calda al filtro dell'aria con un circuito chiuso.
La carburazione significa, in parole semplici, aumentare la portata di benzina che arriva al carburatore in quanto lo scarico fa arrivare più aria fresca e libera prima la camera di scoppio.In termini meccanici invece, significa riportare il rapporto aria/benzina al valore stechiometrico, che è di 14.58, un valore ideale per una combustione perfetta.
Cambiando scarico si ha un aumento della portata di aria e meno carburante. Senza aver ricarburato si va incontro a problemi e rischi, il più importante dei quali è quello del grippaggio: il carburante non è sufficiente e l'attrito tra il pistone e camera del cilindro aumenta, aumentando anche le temperature fino a quando il pistone si dilata più del dovuto e non ha più spazio per svolgere il suo moto Armonico.
Il metodo più semplice per ricarburare è il seguente:
Farsi spazio prima di tutto per poter agire sul carburatore e smontare la vaschetta del liquido che si trova nella parte inferiore di esso. I getti sono spesso 3. Getto del massimo, minimo e il polverizzatore. La ricarburazione va fatta agendo solo sul getto massimo che avrà sulla parte laterale un numero. Basta comprare un altro getto per lo stesso tipo di carburatore con qualche punto in più rispetto a quello montato.
Va detto che oltre allo scarico, si può sempre cercare di migliorare ancora la risposta del motore montando un filtro aria più poroso in modo da aumentare il flusso d'aria.
Tornando al motore 4 tempi, da circa 4-5 anni si adotta al posto del carburatore l'iniezione elettronica soprattutto sulle moto stradali anche se ultimamente questo metodo sta rimpiazzando i carburatori anche nei motori monocilindrici delle moto fuoristrada, in quanto si riesce ad avere un'erogazione più lineare e anche un tipo ai bassi più progressivo.
In questo caso si ha una centralina che ha sotto controllo la giusta quantità di carburante che deve mandare nella camera di scoppio.
Ci sono casi in cui, dopo aver cambiato scarico e filtro dell'aria, scelta facoltativa che però migliora la risposta del motore, si deve agire sulla centralina.
Troviamo due metodi di agire differenti per quanto la persona interessata sia disposta a spendere: il metodo più economico è rimappare la centralina.
Rimappandola si agisce sulle informazioni che contiene e si modificano i parametri sui quali agisce.
Il secondo metodo invece comporta l'acquisto di una nuova centralina con i parametri già predisposti ma che può sempre essere riprogrammata.
Oltre a queste modifiche si può anche cambiare accensione con una riprogrammabile: questo aiuta perché si possono modificare le mappature da un computer e trasferirle attraverso un collegamento USB e si possono condividere su più moto della stessa struttura motoristica.
Per il "quattrotì" si parla spesso anche di db-killer. Togliendo questa parte dal finale (per gli scarichi che dispongono di Db-killer estraibile) lo scarico diventa racing non omologato in quanto non rispetta più il limite massimo di rumore espresso in dB.
Molti si chiedono se ne vale la pena cambiare scarico sulla proprio baby moto.
Dipende da che punto di vista si guarda la situazione.
Solitamente si sostituisce il "tubo originale" con uno aftermarket per 3 motivi:
- Suono
- Estetica
- Prestazioni
- Diminuzione del valore delle masse sospese
Su un motore 2 tempi lo scarico influisce moltissimo e l'aumento delle prestazioni si sente notevolmente.
Sul 4t invece non sempre migliora le prestazioni e si guadagna solo un'erogazioni più "sporca" dove la potenza si sposta di qualche centinaia di rpm più in alto, ma il discorso delle prestazioni lascia spazio a quello ciclistico. Cambiando scarico si perdono circa 3-4 kg a seconda del tipo di motore: questo può essere molto più importante che guadagnare 1/2 di cavallo.
L'estetica è fondamentale, infatti troviamo scarichi creati con il rivestimento del terminale in vari materiali come il titanio oppure il carbonio.
Beh, direi che l'articolo descrive abbastanza bene le modifiche che si possono fare oltre a cambiare scarico sulla moto. Ovviamente non ho parlato di prezzi perché è quasi impossibile farlo in quanto varia da moto a moto e l'argomento è troppo generico.
Mi sono impegnato a scrivere un articolo facile da capire al nuovo arrivato tra i centauri, ma anche ai motociclisti che hanno qualche anno di esperienza alle spalle ma che non ancora modificato la loro bestiolina.
Spero che sia utile e chiaro anche perché ho usato tutte le mie conoscenze su questo argomento e ho paura che qualche volta i concetti non siano stati espressi in modo ottimale
Madalin.