Treawlony ha scritto:
Per farti un esempio: caso di 50ino modificato a 70ino guidato, quindi, senza patente da un minorenne che viene sfondato da un'auto che brucia lo stop. La colpa ricade interamente sul 70ino e deve ripagare i danni di tasca propria perchè il mezzo non era autorizzato a circolare in quelle condizioni e l'assicurazione non mette mano al portafoglio.
Mi spiace ma non è assolutamente vero.
OFH2O ha scritto:
caro nerowolfe, a parte le tue ..... sensazioni (che peraltro sono solo tue), puoi negare la responsabilità civile di chi con negligenza e imperizia non pulisce l'asfalto dopo aver effettuato dei lavori? C'è anche un preciso articolo del Regolamento Urbano che ne parla.
E se qualcuno, autorizzato o no, ci passa sopra, pensi veramente che non abbia diritto al risarcimento?
un esempio: a Milano, lungo la circonvallazione, in certi tratti il margine destro della strada è riservato ai bus-taxi. essendo il margine destro, puoi immaginare che i passi carrai dei numeri civici affaccino su tale riservata. io una volta transitavo abusivo su tale corsia e sono stato sbattuto per terra da una signora che usciva dal passo carraio senza darmi la precedenza.
risultato: multa al sottoscritto, multa alla signora (145 cds) e risarcimento TOTALE di tutti i miei danni.
Questo infatti è quello che succede.
Chi circola abusivamente è consapevole dell'infrazione che sta commettendo, ma non esula dall'obbligo di dare precedenza chi invece deve darla a tutti.....consideriamo che un veicolo privato può anche essere autorizzato a percorrere le corsie riservate, che ne sappiamo se sta trasportando un disabile? Gli si dà la precedenza e lo si manda magari a quel paese ma in caso di sinistro bisogna pagare.
L'unico appiglio, che peraltro difficilmente ti toglie dalle peste in situazioni del genere, è che venga appurato che la controparte di suo teneva una condotta irregolare secondo le norme di comportamento: eccesso di velocità, circolazione contromano o a fari spenti in orari di oscurità, per fare alcuni esempi...tuttavia in questi casi il torto non viene ribaltato, ma semplicemente ripartito in parti più o meno uguali.
Quanto al caso del brecciolino il discorso è un tantino diverso.
Vero che il transito del ciclomotore/motociclo lungo le corsie riservate ai mezzi pubblici è vietato, ma vero anche che il brecciolino, com'anche una chiazza d'olio piuttosto che una buca rappresentano delle insidie che non devono assolutamente essere presenti lungo le strade, tutte!
Quindi la richiesta di risarcimento è più che fondata ed andrà a buon fine se si dimostra l'incuria dell'ente proprietario della strada nel rimuovere detta insidia.
L'infrazione al C.d.S. in questo caso rappresenta un aspetto amministrativo che in sede civilistica non verrà nemmeno preso in considerazione.
Ponete attenzione al video in questo link.
Link a pagina di Net1news.org
Ora, senza entrare nel merito della condotta di guida del conducente della moto, non è affar nostro, ma il punto è un altro: la colpa della caduta pare sia stata la rotaia bagnata....la domanda è: questa rotaia, lunga da un capo all'altro della città di Padova, per la quasi totalità su un itinerario riservato ai mezzi pubblici e talora vietato pure ai velocipedi, rappresenta davvero un'insidia?
Vi sembra forse poco visibile?
Se fosse vero che il motociclista è andato contromano per gabbare le telecamere della ZTL, a dimostrazione di una profonda conoscenza del territorio e dei suoi divieti, volete forse dirmi che non sapeva dell'esistenza della rotaia, posta in essere anni prima rispetto alla telecamera della ZTL, e di come può essere scivolosa in caso di pioggia?
In questo caso ritengo che si sia trattato di una disgrazia la cui colpa va ricercata in parte nel destino, per quanto riguarda l'esito mortale del fatto, e in parte nel modo in cui questa rotaia è stata affrontata per oltrepassarla.
Ma lasciamo a chi di dovere queste considerazioni, certamente va detto che la rotaia non è un'insidia che improvvisamente ti si para davanti, come invece una buca o una chiazza d'olio, motivo per cui probabilmente l'ente proprietario della strada non sarà chiamato ad alcun risarcimento, così come nessun centesimo è stato dalla stessa amministrazione mai speso finora per risarcire i numerosi ciclisti, ciclomotiristi e motociclisti caduti in altrettante situazioni analoghe a questa lungo il percorso del tram, e tutto ciò non in funzione di un segnale di divieto, bensì valutando l'insidia.