Toio ha scritto:
Hai ragione Scovolix. Non l'ho letto da nessuna parte. E che queste due associazioni e federazioni , per così dire, avvallano ed innescano un meccanismo un po' perverso di obblighi e di esborsi, di doveri assicurativi e di leggi del codice della strada.
Il problema è che se un vigile ci ferma e gli facciamo vedere l'assicurazione, questo, se è a conoscenza del meccanismo e delle leggi dei veicoli d'epoca, capirà che si tratta di una veicolo iscrtto al registro storico perchè paghiamo di meno e perchè, tra l'altro, è scritto sul tagliando dell'assicurazione. E se lo sa ci richiederà di vedere sul libretto il talloncino annuale della revisione.
Non basta quindi non fargli vedere la tessera FMI o ASI!
Quindi, la convenienza o meno di iscriverlo come veicolo d'epoca e di beneficiare dello sconto sull'assicurazione è data dalla somma della revisione annuale più l'iscrizione ad un motoclub più il costo dell'assicurazione d'epoca (se ho dimenticato qualche altro balzello, ditemelo). Se questa somma è maggiore del costo di una assicuraz. normale non conviene, anche se per molti di noi il valore morale di "avere un veicolo d'epoca con la targhetta" è molto elevato, talmente elevato che il più delle volte supera qualsiasi valore economico .
E' il solito dilemma. Però ci si deve pensare bene.
V.P.
Non tutte le assicurazioni di moto d'epoca vogliono che il mezzo sia iscritto all'ASI o FMI.
Io ho due moto che hanno passato i trent'anni, sempre state in regola di documenti, infomandomi in giro tra gli appassionati ho trovato un Assicurazione a Torino che me li ha assicurati come moto d'epoca con la sola condizione che io sia iscritto ad un club di moto generico.
Quindi passare attraverso l'ASI o la FMI a volte nn è necessario. Non sò per le moto che hanno tra i 20 e 30anni che condizioni pongono.