GSSS SPECIAL - GUIDA SICURA SU STRADA
POLCANTO 3-6 MAGGIO 2009
Introduzione
Eccoci dopo un paio di anni nuovamente a Polcanto per inaugurare il nuovo GSSS-Special!Dedicato a coloro che hanno già frequentato almeno un
GSSS-Classic, questa nuova tipologia di corso si indirizza verso i
motociclisti che avendo già appreso i concetti base per una
guida sicura su strada desiderano approfondirli ed eventualmente
intraprendere un percorso formativo per poter diventare IGS (Istruttori
Guida Sicura).
Dopo un'attesa durata mesi, arriviamo a Polcanto in tre da Milano dopo
aver passato altrettanti gustosissimi giorni in val d'Orcia facendo una
scorpacciata di curve e fiorentine non indifferente!!
Arriviamo al centro federale poco dopo le sei e piano piano arrivano
tutti i partecipanti.
L'atmosfera è molto diversa dal primo GSSS cui ho partecipato
(maggio 2007).
Evidentemente l'ottima qualità del corso ed il passaparola misto
a pubblicità su svariate riviste ha contribuito a diffondere tra
i motociclisti la cultura della guida sicura.
Le prime due date per il GSSS-Special sono presto esaurite (in totale
quest'anno sono 4); le altre due non ancora ma penso presto lo saranno!
Le date del GSSS-Classic (ben 12) hanno ancora qualche posto a
disposizione ma si parla delle ultime date, quindi verso la fine della
stagione motociclistica, settembre/ottobre.
Considerando che nel 2007 a fare il corso eravamo in 12 su un numero
massimo possibile di 21 partecipanti, direi che il successo è
stato chiaramente raggiunto!
Arrivo a Polcanto
Tra i partecipanti lì presenti non vedo volti noti in ogni caso qualcuno si presenta subito senza troppi problemi. Intravedo tra i presenti i due istruttori (in ottima forma) Carlo e Gianni che avevo già avuto il piacere di conoscere al GSSS-Classic del 2007. Poi c'è anche Leonardo, il terzo istruttore che non avevo ancora avuto modo di conoscere.Con piacevole sorpresa troviamo il centro federale rinnovato, salta subito all'occhio la tettoia per ricoverare le moto durante le notti umide di Polcanto e le stanze della pensione rifatte, sempre in modo semplice ma molto funzionale.
Dopo aver scaricato le moto ed aver occupato le camere ci ritroviamo
in sala "teoria".
Anche qui si notano grandi passi avanti rispetto al 2007: dalla lavagna
con gessetto siamo passati ad un computer portatile collegato a
proiettore, dallo scopettone per indicare le immagini sulla lavagna ad
un puntatore laser, dalle dispense cartacee a file multimediali...
Devo veramente fare i miei complimenti allo staff che evidentemente ha
recepito le osservazioni fatte dai partecipanti e ha provveduto a
risolvere la maggior parte dei "problemi" (se così si possono
definire).
Certo il corso ha sempre funzionato perfettamente però è
chiaro che un rinnovamento/ammodernamento del genere non può che
migliorarlo ulteriormente.
L'introduzione dei tre "maestri" è breve (dato che lo stomaco comincia a lamentarsi!) giusto un'infarinatura di quello che ci aspetterà nei successivi 3 giorni, la presentazione di Lorenzo un altro istruttore che ci seguirà insieme a loro tre e di Andrea, esperto nel fare riprese in movimento, che ci seguirà durante tutto il corso con una telecamera montata sulla coda della moto, e poi tutti a mangiare (e bere) :)
Con un po' di dispiacere scopriamo che il cuoco del 2007 (una vera e
propria sagomaccia) non lavora più lì... peccato..
Il cuoco attuale (pur non raggiungendo il livello del precedente)
dimostra comunque di sapere il fatto suo e delizia il nostro palato con
primi, secondi dolci a volontà. Ovviamente il vino non manca!
Il dopo cena, come di consueto, si trascorre nel cortile del centro
federale con l'aria che puntualmente diventa frizzantina e ci costringe
a rifugiarci nelle camere ad un orario non troppo "notturno".
Prepariamo tutto il necessario per il primo giorno di corso, puntiamo
la sveglia ed in pochi secondi (complici i km percorsi nei giorni
precedenti) si ronfa alla grande!
Il corso teorico
L'organizzazione del GSSS-Special è molto simile a quella del "Classic" quindi un po' di teoria la mattina prima di partire e poi pratica, tanta pratica !La teoria prevede un ripasso delle nozioni basilari che avevamo
appreso durante il GSSS-Classic: posizione in sella, traiettorie
sicure, spostamento del corpo e della moto durante la percorrenza di
curve.
Pur essendo informazioni già acquisite ho notato che alcune le
avevo quasi dimenticate, diciamo che un ripassino fa sempre bene.
Poi l'attenzione è focalizzata sul movimento del corpo che
deve associarsi a quello della moto e sulla morbidezza e
fluidità dei movimenti che non dovrebbero mai essere bruschi.
In particolare si parla dell'effetto pendolo da ricercare in ingresso
curva per riuscire a sfruttare al massimo la propria carreggiata
(facendo attenzione a non finire sul brecciolino, spesso presente a
bordo strada); l'effetto consiste nel far "scivolare" la moto verso
l'esterno della curva "buttandosi" prima verso l'esterno e poi verso
l'interno. Beh a parole non rende l'idea ma in pratica vi assicuro che
permette alla moto di pennellare l'asfalto verso l'esterno della curva
e quindi di sfruttare meglio tutto lo spazio a nostra disposizione.
Poi ci sarà anche l'intervento di un tecnico della Ohnlis (la seconda mattinata) con una breve "lezione" sulle sospensioni. La lezione sembra molto interessante anche se, data la mia profonda ignoranza in materia, perdo qualche passaggio. Sentendo anche il parere degli altri probabilmente il tecnico ha dato un po' per scontati alcuni aspetti sta di fatto che non sono riuscito a capire bene tutti i concetti che ha espresso.
Il corso pratico
Come nel GSSSS-Classic, la maggior parte dei partecipanti possiede bmw ed io di queste moto non riesco mai a ricordare le sigle..r, k, s...faccio sempre una confusione incredibile... provo ad elencare le moto presenti che mi ricordo, sicuramente ne manca qualcuna, ma queste sigle proprio non mi entrano in testa!
- bmw gs 1200
- bmw gs 1200
- bmw k 1200 r
- bmw rt 1200
- bmw rt 1200
- bmw r 1100 s
- bmw r 1150 r
- bmw r 1200 r
- bmw r 1200 r
- ducati multistrada
- guzzi griso
- honda hornet 600
- ktm 990 smt
- suzuki gsr 600
- suzuki gsr 600
- suzuki gsxr 750
- triumph speed triple
- yamaha tdm 800
- yamaha fazer 600
Due, tre, quattro cilindri... come per il GSSS-Classic c'è
moltissima varietà!
Durante la primissima parte pratica del corso, anche nella versione
"Special" come nella versione "Classic", c'è la suddivisione del
gruppone in tre sotto-gruppi: in ordine crescente di andatura bianchi,
blu e rossi. L'arduo intento di questa difficile suddivisione è
quello di ottenere 3 gruppi con andature simili.
Io, ovviamente, mi approprio della fascia bianca eheh non avevo dubbi
sulla mia FERMEZZA :)
Sono in gruppo con il mio socio (suzuki gsr), un altro nipponico
(honda hornet) e tre bmwisti (2 rt e un gs).
Gli istruttori si alterneranno quindi ogni giorno ne avremo uno
diverso.
Devo dire che ciascuno di essi ha un modo diverso di dispensare
preziosi consigli ma tutti sono molto efficaci nelle spiegazioni.
In generale l'impostazione base per una guida sicura è
patrimonio di tutti i centauri del gruppo cui appartengo; sicuramente
l'aspetto su cui sarà necessario lavorare maggiormente
all'inizio saranno le traiettorie sicure da seguire in curva.
Una chiave per interpretare una corretta traiettoria è quella di
prevederla puntando lo sguardo il più lontano possibile quindi
già alla curva successiva rispetto a quella che stiamo
percorrendo.
Devo dire che seguendo le "lepri" esperte (Gianni, Leonardo e Carlo)
è tutta un'altra storia! Pennellano le curve come pittori e noi
a ruota li seguiamo!
Nel gruppo dei bianchi, soprattutto all'inizio il ritmo non è
elevatissimo ma perfetto per avere modo di capire bene le traiettorie e
gestire i movimenti del corpo e della moto.
Le strade sono a dir poco in ottime condizioni e troppo goduriose!
Curve ampie, aperte con piena visibilità. Chi ha scelto questi
itinerari (quindi il team di curve&tornanti) sa decisamente il
fatto suo!
I pranzettini a metà giornata sono sempre deliziosi e in
posti da favola !
La compagnia è sempre piacevole e i discorsi sono dei più
vari anche se alla fine si finisce sempre per parlare di... indovinate
un po' di cosa ? :)
Comunque non ci dilunghiamo mai troppo e ripartiamo abbastanza
rapidamente.
La prima giornata becchiamo anche una bella pioggia battente ma
senza troppe remore infiliamo l'antipioggia e via! Possiamo anche dire
che finalmente vedremo come si guida anche in condizioni di scarsa
aderenza, sennò che corso di guida sicura sarebbe ?! Nei due
corsi precedenti non mi era ancora capitata la pioggia!
In effetti la "lezione", almeno per quanto mi riguarda, risulta molto
utile.
Intanto la prima regola è quella di non irrigidirsi perché un irrigidimento del corpo comporterebbe un azionamento brusco dei comandi (gas, freni, frizione, ecc) quindi più facilmente porterebbe alla perdita del controllo. Al contrario in questi casi è necessario essere ancor più che con condizioni ottimali di aderenza morbidi e assecondare al massimo il nostro destriero! I movimenti del corpo devono anche essere accentuati (come lo spostamento verso l'interno della curva) in maniera tale da inclinare la moto il meno possibile per sfruttare al massimo l'impronta a terra della gomma.
Mi concentro al massimo e dopo un irrigidimento iniziale noto con piacere che riesco a sciogliermi un po' ed effettivamente a governare la moto con molta più facilità... diciamo che riesco a togliermi di dosso gran parte di quella rigidità che sul bagnato mi rendeva come il tronco di un arbusto ultracentenario!
Peccato non aver goduto appieno delle curve ma devo dire che il
tratto sotto la pioggia mi è risultato molto utile.
Certo non sono il tipo che esce con la pioggia (diciamo che appena
intravedo una nuvola all'orizzonte la moto rimane in box :) )
però è risaputo che durante la stagione estiva la pioggia
arriva da un momento all'altro e gli eventi improvvisi, non attesi sono
sempre quelli che mettono più in crisi una azione abituale come
può essere quella di guidare.
I kilometri che percorriamo durante il corso non sono tanti ma
sempre parecchio intensi e rimanendo concentrati ad applicare le
nozioni che vengono impartite si fanno sentire eccome!
Come sempre le cene sono degne della situazione ... diciamo che dopo
una giornata intensa di "curve a tornanti" in moto è proprio
quello che ci vuole, un'ottima cena con dell'ottimo vino :)
Il secondo giorno ci sono state anche le riprese "one-shot" denominate
da qualcuno gli "shottini" :)
In parole povere Andrea, il cameraman, si è nascosto in alcune
curve con la telecamera e ci ha ripreso durante il passaggio.
La differenza sostanziale delle riprese effettuate durante il
GSSS-Classic è che questa volta non sapevamo precisamente in che
curva eravamo ripresi!
Questo per far sì che la nostra andatura ed il nostro modo di
guidare fosse il più spontaneo possibile. Durante la visione dei
filmati commenti e battute si sprecano ! I filmati rimangono comunque
sempre utilissimi per guardarsi e rendersi conto di quanta differenza
ci sia tra i movimenti percepiti mentre si guida e i movimenti che
effettivamente vengono attuati.
Il terzo giorno Carlo mi convince a provare la sua MT-01 per
permettermi di capire le enormi differenze tra le diverse moto... devo
dire che ogni moto è un pianeta diverso e abbiamo una
così vasta scelta che sicuramente una sarà quella adatta
a noi... dopo la prova posso dire con certezza che che la MT-01 non
è la moto che fa per me :)
Come al solito le belle esperienze volano e senza rendercene conto si
arriva al pranzo finale, alla consegna degli attestati ed ai saluti.
Al ritorno con gli altri milanesi ci gustiamo anche qualche curvetta
prima di immetterci sull'autostrada poi salutiamo la Toscana con un
arrivederci a presto e via verso Milano .. !
Arrivederci Toscana !
Complessivamente devo dire che questo corso ha affinato il mio modo
di guidare.
Personalmente ho ancora moltissimo da imparare ma la quantità di
informazioni che si apprendono all'inizio risulta parecchio maggiore
rispetto a quelle che si apprendono successivamente.
In altre parole all'inizio, partendo praticamente da zero, i miglioramenti sono notevolissimi; con l'andare del tempo si notano meno miglioramenti e più "affinamenti" quindi si sistemano alcuni dettagli che rimangono pur sempre importantissimi.
L'impressione del corso quindi è molto positiva e come per
gli altri associa sempre l'utile (imparare a guidare una moto) al
dilettevole (farsi una vacanzina in moto con una splendida compagnia).
Poi rimane sempre valido il motto citato dagli istruttori alla fine del
corso: "Il vero corso comincia adesso" perchè l'esperienza ed i
veri miglioramenti si fanno solo con i km!
Detto questo ecco in pochi punti riassunti gli aspetti sui quali
dovrò lavorare:
1. effetto pendolo a ingresso curva: questo effetto si ottiene
spingendo con la gamba interna alla curva sul serbatoio verso l'esterno
della curva stessa; molto utile per migliorare la traiettoria iniziale
e per far scivolare la moto verso l'esterno della curva anzichè
spostarsi semplicemente con il busto verso l'interno curva. Il tutto
dovrebbe essere fatto con la maggior fluidità e scorrevolezza di
movimento possibili.
2. evitare movimenti scattosi: tutte le fasi utili per effettuare una
curva dovrebbero essere messe in sequenza senza movimenti bruschi ma
sempre dolci e armoniosi
3. nel misto stretto è uno spreco di tempo spostare tutto il
bacino e metter giù il ginocchio pertanto si può
sfruttare semplicemente il movimento del busto verso l'interno della
curva
4. per allargare la traiettoria se la curva è stata presa troppo
stretta è sufficiente spignere sulla pedana esterna
5. per stringere la traiettoria se la curva è stata presa troppo
larga usare leggermente il freno posteriore abbinato al gas "pelato"
per evitare il bloccaggio
6. durante la perorrenza della curva cercare di tenere due dita sul
freno anteriore anche se abbiamo i riflessi pronti il movimento delle
dita che si spostano dalla manopola alla leva toglie pur sempre decimi
di secondo fondamentali in caso di frenata improvvisa
7. l'ideale durante la percorrenza di una curva sarebbe di tenere il
gas sempre pelato, mai completamente chiuso e rallentare solo con il
freno posteriore
8. normalmente su strada il ginocchio a terra è superfluo per
non dire pericoloso... in ogni caso prima sarebbe meglio impostare la
curva con l'effetto pendolo poi, se la curva lo permette tirare fuori
il ginocchio (teniamo presente che fare una curva su strada con il
ginocchio a terra al 90% significa farla ad una velocità fuori
dai limiti consentiti...)
9. in scalata premere la frizione ed in contemporanea sgasare; quando i
giri del motore si stanno abbassando cambiare marcia e lasciare la
frizione