jigen13 ha scritto:
dispiace tantissimo, come sempre per tutte le perdite d ivite umane nel luogo di lavoro.
premetto che non h oesperienze in quel ramo, ma riflettevo una cosa per "limitare" le prove su strada:
se l'azienda xyz fa una moto che su pista interna aziendale (con tutte le prove di asfalto possibili e immaginabili) crea una moto, che poi uscendo sulle strade comuni che sono sporche, piene di buche, avvallamenti, dossi rallenta traffico, ecc... le sospensioni non reggono e si disfano? (l'ho portato al limite come esempio, è solo per riflettere) ma forse è per questo che l'azienda reputa necessario l'utilizzo delle proive su strada.
altro discorso è proteggere i tester con tuta protettiva e casco integrale (magari già avviene).
poi le disgrazie capitano, purtroppo.
anche se il frontale mentre supera un camion, non lo reputo nelle disgrazie ma nell'errore di guida.
in effetti è così, le prove su strada sono il banco di prova più veritiero per il collaudo di un prodotto, ipoteticamente anche pure con l'esistenza di una pista interna che calcasse le condizioni ideali esterne, non sarebbe mai la stessa identica cosa.
cicrca le protezioni individuali, questi ultimi vengono forniti di tutto, compreso il paraschiena, invece circa il primo incidente, penso sia una disattenzione di guida purtroppo rivelatasi fatale, mentre nel secondo solo una brutissima fatalità.
qualcuno di voi è al corrente come le altre case costruttrici affrontano il problema delle prove su strada?