Come da titolo, vediamo di portare chiarezza su un argomento molto complesso come quello della carburazione di una motocicletta.
Fase 1: identifichiamo i componenti chiave per la carburazione
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Come potete vedere nell'immagine, i componenti del carburatore sui quali andremo ad agire sono diversi e sono stati riquadrati di diverso colore per poter essere meglio identificati. In verde abbiamo l'astina che, se premuta, riduce la portata d'aria in ingresso al carburatore e serve per le accensioni con motore freddo. Non la useremo in questa guida perchè la regolazione del minimo dev'essere effettuata a motore già caldo!
In bianco vediamo il dadino che permette di essere svitato per diminuire il gioco dell'acceleratore. In parole povere, se accelerando notate che i giri non salgono istantaneamente, potrebbe essere necessario svitare un pochino questo dado per mantenere il filo della ghigliottina sempre in tensione.
In blu è evidenziato il getto del massimo. Questa speciale vite cava serve per dosare la quantità di benzina che verrà pescata dal carburatore quando l'acceleratore sarà spalancato al 100%.
In rosso invece abbiamo la vite che regola il regime di minimo.. Avvitandola essa andrà a sollevare leggermente la ghigliottina in modo da evitare che si chiuda del tutto e far quindi passare dell'aria per mantenere il motore acceso. Infine in giallo abbiamo la vite che regola la quantità di benzina da immettere quando ci troviamo nel regime di minimo. Più avvitiamo la vite gialla, meno benzina verrà immessa quando ci troviamo al minimo.
Fase 2: la ricerca del minimo ottimale
Una volta chiariti quali sono i pezzi principali e a che cosa servono, vediamo la procedura per trovare la migliore configurazione per il regime di minimo. Ci vuole un po' di orecchio e di pazienza per portare a termine con successo questo passaggio ma se seguirete questi semplici passi non dovreste aver problemi. Ricordate sempre che per procedere al meglio è necessario che il motore sia già caldo!
1- Avvitate la vite di regime del minimo (colore rosso) fino alla chiusura totale e successivamente svitatela di circa 1/2 di giro;
2- avvitate la vite della miscela del minimo (colore giallo) fino alla chiusura e poi apritela di 1 giro;
3- accendete il motore;
4- noterete probabilmente che il minimo sarà molto alto come regime di rotazione ma è giusto così, questo ci aiuterà a trovare il compromesso ottimale tra benzina immessa ed aria aspirata;
5- cominciate a svitare lentamente la vite della miscela (sempre la vite segnata in giallo) e dovreste notare che il regime di rotazione continua ad aumentare: continuate così finchè non si assesta e smette di salire;
6- a questo punto dovreste aver raggiunto la carburazione ottimale per il minimo, potete svitare lentamente la vite che comanda la ghigliottina (colore rosso) per ridurre i giri motore ad un valore più normale.
Questa semplice procedura richiederà un attimo di pazienza per essere messa a punto alla perfezione. Provate ad accelerare lentamente ed il motore dovrebbe salire di giri senza sforzo o vuoti. Per avere un indice sicuro di quanto la vostra miscela aria benzina sia ben carburata, provate a dare qualche accelerata e poi spegnete la moto e smontate la candela. Se il colore della stessa è marrone scuro quasi nero avete una miscela troppo grassa ed è necessario avvitare la vite gialla. Al contrario se il colore tende al bianco avete una miscela troppo magra e dovrete svitare la vite gialla per avere più benzina. La posizione ottimale è indicata da una candela color nocciola.
Questo è tutto per ora.. Spero vi sia stato utile per portare a termine la messa a punto del vostro motore come lo è stato per me!
Buon restauro!