Ciao a tutti
E' stato divertente leggere le vostre trepidazioni, impressioni, timori ed emozioni sulle norme di rodaggio indicate dal costruttore e sulle "violazioni" operate da qualcuno.
Anzitutto occorre chiarire che il rodaggio è una pratica sempre utile per garantire, non solo al motore, ma alle componenti di TUTTA LA MOTO, di assestarsi correttamente e garantire così una maggiore durata nel tempo e nei km.
Le moderne e raffinate tecnologie di metallurgia e di lavorazione dei metalli/materiali a disposizione dei costruttori, hanno notevolmente ridimensionato il concetto di rodaggio, ma le leggi fisiche e termodinamiche non si possono cambiare.
Ergo, seguire le indicazioni tassative del costruttore interpretandole ciecamente è sbagliato
(per esempio percorrere i primi km sempre in 6a marcia e a un regime fisso di 4000 giri). Se per i primi km è sconsigliato superare i 4000 giri, ciò và considerato, ma se (a motore ben caldo e in esercizio) si fà una breve puntatina a 5500 - 6000 giri non succede nulla, anzi la cosa è salutare.
Il miglior rodaggio per un propulsore (per non parlare di tutte le altre componenti di una moto quali: frizione, freni,cambio, ammortizzatori, fulcri del telaio, cuscinetti, ecc.) è quello operato scaldandolo sufficientemente in modo da portare a temperatura d'esercizio le varie componenti (pistoni, fasce elastiche, bronzine, ingranaggi del cambio, dischi frizione e lubrificante) e procedere poi ad un'andatura il più possibilmente
VARIABILE in termini di velocità, giri del motore, e cambi di marce frequenti, utilizzando alla stessa stregua anche i 2 impianti frenanti ant. e post. per l'assestamento dischi-pastiglie. A titolo d'esempio un percorso collinare ricco di curve e saliscendi è considerato lo standard ottimale.
Il rodaggio è solo il primo passo verso una lunga e corretta vita della moto che dovrà successivamente essere "accudita" con una manutenzione adeguata ed una guida corretta in relazione al suo stato.
Un grande lamps a tutti i piccoli-grandi Ninja.