Ti riporto delle informazioni che ho trovato in rete.
Non mi assumo nessuna responsbilità, anche se in linea di massima dovrebbe essere tutto ok.
Citazione:
DOT 3
L'olio per freni DOT3 è il più convenzionale ed utilizzato nella maggior parte dei veicoli a partire dagli anni '70.
I vantaggi nell'utilizzo di questo tipo di olio sono praticamente legati alla sua economicità .
Gli svantaggi, invece, sono:
- non può essere utilizzato in impianti frenanti che utilizzano guarnizioni in gomma naturale;
- danneggiamento della vernice;
- alto assorbimento di acqua ed umidità presente nell'atmosfera (altamente igroscopico) che possono corrodere alcuni componenti degli impianti frenanti.
- Causa l'elevata propensione all'assorbimento di umidità , non dovrebbe essere mantenuto all'aperto per più di una settimana prima di utilizzarlo.
DOT 4
Il DOT4 è l'olio per freni più comunemente utilizzato al giorno d'oggi negli impianti frenanti. E' l'evoluzione del DOT3 e rispetto ad esso presenta i seguenti vantaggi:
- Minor propensione all'assorbimento di acqua ed umidità ;
- Più alto punto di ebollizione, che lo rende particolarmente adatto per applicazioni in cui si raggiungono temperature molto elevate.
Gli svantaggi sono:
- non può essere utilizzato in impianti frenanti che utilizzano guarnizioni in gomma naturale;
- danneggiamento della vernice;
- il suo costo è generalmente maggiore del 50% rispetto al DOT3;
- maggior viscosità rispetto al DOT3 a basse temperature;
- poiché il DOT4 è comunque igroscopico (anche se sensibilmente meno del DOT3), l'umidità assorbita può essere fonte (a lungo andare) di corrosione all'interno degli impianti frenanti.
DOT 5.1
Il DOT5.1 è un olio per freni relativamente nuovo, introdotto come miglioramento di tutti i precedenti oli per freni (compreso il DOT5 di cui si parlerà in seguito). Esso presenta i seguenti vantaggi:
- innalzato punto di ebollizione (che si aggira ora intorno ai 275 °C) che lo avvicina ai fluidi utilizzati per le corse (il cui punto d'infiammabilità è di circa 300 °C)
- è compatibile con tutti i tipi di guarnizioni utilizzate negli impianti frenanti. MOOLTO IMPORTANTE QUESTA COSA!
- Minor viscosità rispetto agli altri oli DOT 3 e DOT 4.
Gli svantaggi sono:
- la sua base (glicolica) lo rende ancora leggermente igroscopico;
- danneggia la vernice;
- più costoso.
DOT 5
Il DOT5 è un olio a base siliconica che non è miscibile con gli altri oli per freni (DOT 3, 4 o 5.1). La sua formulazione comporta alcuni vantaggi, tra i quali:
- non danneggia la vernice
- non assorbe acqua o umidità ;
- è compatibile con tutti i tipi di guarnizioni
Gli svantaggi sono:
- non è miscibile con gli altri oli per freni a base gli colica;
- i primi tipi di DOT5 danneggiavano le guarnizioni a causa della formulazione chimica nella quale erano inseriti agenti che ne causavano un'eccessiva dilatazione (delle guarnizioni). Le formulazioni più recenti sono state corrette in questo senso.
- Lo spurgo dell'aria è più difficoltoso in quanto piccole bolle d'aria in seno all'olio possono col tempo portare alla formazione di bolle di maggiori dimensioni.
- Il DOT5 è leggermente comprimibile e può causare la sensazione di avere la leva del freno più morbida in frenata.
- Punto di ebollizione minore del DOT4 (il suo boiling point è di circa 200 °C);
- Il suo costo è circa doppio rispetto al DOT4 ed è inoltre difficile da reperire.
Da questa carrellata emerge che il DOT5.1 è l'olio per freni migliore attualmente in commercio: i parametri su cui si deve basare la scelta dell'olio sono infatti un elevato punto di ebollizione (cosicché, quando si raggiungono alte temperature, non si sviluppino bolle all'interno dell'impianto frenante tali da peggiorare la frenata), una bassa propensione all'assorbimento di acqua (per mantenere elevate performance col passare del tempo), una bassa viscosità (che permette di avere una frenata più efficace) ed un'elevata compatibilità con il materiale con cui sono costruite le guarnizioni dell'impianto frenante.
Ultima, ma non meno importante, è la comprimibilità dell'olio: quelli a base glicolica sono praticamente incomprimibili e meglio si comportano di quelli a base siliconica che, comprimendosi (leggermente) tendono a rendere spugnosa la leva del freno. Ciò avviene nonostante le pressioni in gioco in un circuito frenante per moto non sono molto elevate (si raggiungono i 60-70 bar max.).