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Precarico mono [consigli taratura]
4568699
4568699 Inviato: 26 Mag 2008 9:26
 

Dunque, facciamo un po' d'ordine.

Premesso che è sbagliato parlare di rigidità perchè se no ritorniamo ad incasinare tutto, parliamo di sensazioni, potrebbe sembrarti più rigida la sospensione, e sembrare che abbia una reazione più violenta nel valicare un dosso o nell'affrontare una buca la tua moto se aumenti il precarico, perchè se la sollecitazione in questione non è abbastanza forte da far comprimere la sospensione, cioè non è intensa a sufficienza da vincere il precarico impostato la molla si comprimerà molto di meno, e potresti avere la moto che tende a saltare per questo. La molla non è più rigida, è che la sollecitazione non è abbastanza forte da provocare una deformazione della sospensione.

Spero di essere stato chiaro. Parliamo di sensazioni non di realtà.
 
4569153
4569153 Inviato: 26 Mag 2008 10:38
 

gtdesmo ha scritto:
Dunque, facciamo un po' d'ordine.

...perchè se la sollecitazione in questione non è abbastanza forte da far comprimere la sospensione, cioè non è intensa a sufficienza da vincere il precarico impostato la molla si comprimerà molto di meno

...



Il concetto che trae in inganno sta proprio qua, perchè prendi in esame un sistema che ha un evidente problema progettuale... affondamento statico inferiore allo zero, cosa che è impossibile per qualsiasi sospensione stradale dove anche avvitando tutti i registri non si arriverà mai a tale situazione e quasi impossibile per un ammortizzatore artigianale, dove se all'atto pratico potrebbe risultare fisicamente proponibile un qualsiasi sospensionista se ne guarda bene di arrivare a tale limite.

Per fare un esempio numerico (siccome non ne ho già fatti a sufficenza icon_mrgreen.gif ) prendendo una qualsiasi forcella abbiamo questa situazione:

Carico applicato (avantreno +parte del pilota): 80Kg
Coefficente molla: K10 (ovviamente per 2)
Precarico: 10mm
(ovviamente sono tutte cifre casuali)
Situazione iniziale:
Spinta iniziale di precarico: 20Kg
Affondamento statico generato dai kg di carico rimanenti (80-20) 60Kg: 30mm.

In questo caso la molla già staticamente avrà iniziato a lavorare per 30mm.

Ora supponiamo di aumentare il precarico di 5mm; quindi da 10 a 15mm:

La spinta iniziale di precarico passerà da 20Kg a 30Kg;
L'affondamento statico passerà da 30mm a 25mm.

Effetti:
Tutto l'avantreno si sarà alzato di 5mm rimanendo invariato il lavoro della molla che sulla medesima perturbazione si comporterà sempre nella medesima maniera.
In PRATICA non ci sarà differenza di rigidità e di lavoro e non si potrà percepire neanche un effetto diverso.

Per arrivare alla famosa soglia di un precarico così elevato da non avere gioco statico e trovarsi nella situazione che una pertuirbazione non generi un carico sufficente a far lavorare la sospensione bisognarebbe precaricare queste molle per una quantità così elevata da generare una spinta iniziale superiore al carico statico cioè bisognarebbe precaricare la forcella e quindi la sua molla da 40mm in su.

40mm di precarico non sono possibili, vuoi perchè il registro non avrebbe un arco di utilizzo così ampio, vuoi perchè sarebbe un valore al di fuori di ogni umana concezione.

Quindi... per non confondere le idee penso siam meglio evitare di prendere in esame situazioni improponibili, impensabili, quasi surreali.
 
4570175
4570175 Inviato: 26 Mag 2008 12:53
 

no volevo offenderti, però la tua spiegazione delle forze elastiche é particolare, secondo quello che dici non dovrebbe avere nessuna importanza allora il coefficente elastico della molla, perché il lavoro assorbito dalla molla rimane sempre costante sulla stessa buca!

cambia fondamentalmente che una avrà una corsa più corta con una forza più grande e l'altra avrà una corsa più lunga con una forza più piccola, ma il lavoro é lo stesso, ma comunque cambia!

la deformazione di un orpo é proprorzionale alla forza che gli viene applicata nel rapporto di: k coefficente elastico

la derivata prima dllo sforzo /defornazione di una molla con coefficente k più grande traccia un incremento maggiore di forza allo stesso dL rispetto ad una con coefficente k minore

significa che a parita di carico aggiuntivo applicato una si deforma di meno dell'altra (sempre rimenendo nel limite elastico).

ti dico che la fisica dovresti studiarla meglio allora, e che di sicuro la conosco meglio io che sono un perito meccanico, nonché meccanico di moto da sempre e adesso lavoro per un ente di ricerca sulla fisica.

ma non é una gara di competenze, é solo saper ammettere i propri limiti nella comprensione degli avvenimenti, senza dover per forza spiegare degli avvenimenti con le proprie conoscenze.

ci sono tanti aspetti della moto che dinamicamente io non sono in grado di spiegare, perché sono un perito meccanico e non un ingegnere o fisico, ma non li vado ad "insegnare".

la risposta di sandro che mette in evidenza una frase tua, dove
asserisci che la forza, non riuscendo a vincere il precarico (non dovrebbe assolutamente muoversi nulla) farà muovere la forcella molto meno.

é una frase che comprende due affermazioni contrastanti emblematiche della competenza in materia.

l'equilibrio dinamico di una forcella non esiste, esiste solo quello statico, visto che non é un oggetto in moto uniforme ma un oggetto che raggiunto l'equilibrio sta ferma nella stessa posizione.
altra cosa sbagliata!

a de_corsa ho chiesto se avesse letto il manuale delle giovani marmotte della fisica , non vorrei dover rigirare la stessa domanda a te, ma forse lo prenderesti come un insulto;
io invece prendo come un insulto a tutti il fatto di "legiferare" su argomenti di cui si ingorano molti aspetti.

p.s. de_corsa mi ha rigirato la domanda e ho risposto che per molto tempo il manuale delle g.m. della fisica era stato il mio testo di riferimento!
 
4571822
4571822 Inviato: 26 Mag 2008 14:58
 

Alexss, perdonami ma a prescindere da concetti più o meno giusti, più o meno discutibili, il tuo modo di scrivere è provocatorio e non costruttivo per una discussione civile.

Se ti limiti a rispondere con dati e concetti c'è solo da guadagnare.

In questo caso non capisco perchè hai citato de corsa che non centrava una mazza e ancora frasi del tipo:

Citazione:
ti dico che la fisica dovresti studiarla meglio allora


oppure:

Citazione:
ho chiesto se avesse letto il manuale delle giovani marmotte della fisica


O le riempi di faccine ridenti in maniera da capire che scherzi o altrimenti poi finisce che si travisa e qualcuno ci rimane male (per non parlare se le hai scritte seriamente)... che oltre ad essere poco civile non serve a nulla.
 
4571852
4571852 Inviato: 26 Mag 2008 15:00
 

sandro76 ha scritto:
Alexss, perdonami ma a prescindere da concetti più o meno giusti, più o meno discutibili, il tuo modo di scrivere è provocatorio e non costruttivo per una discussione civile.

Se ti limiti a rispondere con dati e concetti c'è solo da guadagnare.

In questo caso non capisco perchè hai citato de corsa che non centrava una mazza e ancora frasi del tipo:

Citazione:
ti dico che la fisica dovresti studiarla meglio allora


oppure:

Citazione:
ho chiesto se avesse letto il manuale delle giovani marmotte della fisica


O le riempi di faccine ridenti in maniera da capire che scherzi o altrimenti poi finisce che si travisa e qualcuno ci rimane male (per non parlare se le hai scritte seriamente)... che oltre ad essere poco civile non serve a nulla.


Madre Teresa è di nuovo tra noi!!!! icon_eek.gif

Sandro... sei tu che sei troppo buono e paziente icon_asd.gif icon_asd.gif
 
4571944
4571944 Inviato: 26 Mag 2008 15:06
 

Miscia va' ma affancuculo allora 0509_doppio_ok.gif

Va bene così?

icon_mrgreen.gif

A parte gli scherzi... non è per fare i moralisti, ma i forum sono così, a fraintendersi ci si mette meno di zero, soprattutto quando non ci si conosce di persona e spesso si conclude con attacchi personali.. per cosa? per nulla.
 
4574376
4574376 Inviato: 26 Mag 2008 18:42
 

sandro76 ha scritto:
Alexss, perdonami ma a prescindere da concetti più o meno giusti, più o meno discutibili, il tuo modo di scrivere è provocatorio e non costruttivo per una discussione civile.

Se ti limiti a rispondere con dati e concetti c'è solo da guadagnare.

In questo caso non capisco perchè hai citato de corsa che non centrava una mazza e ancora frasi del tipo:

Citazione:
ti dico che la fisica dovresti studiarla meglio allora


oppure:

Citazione:
ho chiesto se avesse letto il manuale delle giovani marmotte della fisica


O le riempi di faccine ridenti in maniera da capire che scherzi o altrimenti poi finisce che si travisa e qualcuno ci rimane male (per non parlare se le hai scritte seriamente)... che oltre ad essere poco civile non serve a nulla.


ma la discussione è bella se è accesa!
la verità è che non scherzo, ma neppure i miei interlocutori scherzano.
per quanto sia provocatorio il mio modo di scrivere, troovo che comunque sia si tratta di discussioni costruttive, ma se pure non lo fosse, di sicuro non è altrettanto costruttivo il modo di scrivere di gtdesmoche è fermo nelle sue teorie almeno quanto non lo sia io!

secondo punto, ho nominato de_corsa, per dire che qualcuno mi ha risposto a tono, e non ha avuto bisogno della maestra per difendersi.

comunque per quanto non sia d'accordo con qualcuno (ma fondamentalmente in certe cose non esistono punti di vista), non ritengo che siano dei cretini e comunque ne apprezzo lo spirito!


quindi gtdesmo e de_corsa, anche se ci scontriamo, vorrei che sapeste che dal punto di vista personale non ho nulla contro di voi, anzi, mi piacciono i combattivi!
 
4575309
4575309 Inviato: 26 Mag 2008 19:58
 

ma riguardo al mio esempio del dosso ,se la molla non cambia il suo modo di lavorare precaricandola allora a cosa serve il precarico ? solo ad alzare la moto? icon_rolleyes.gif
 
4578343
4578343 Inviato: 27 Mag 2008 7:20
 

gsrteo, diciamo che con il precarico compensi l'assetto se sei una persona molto leggera o se viaggi in due, ti da la possibilità di far lavorare la moto alla stessa altezza con dei carichi differenti.

questa é una cosa positiva, l'ammortizzatore lavora sempre a metà corsa (circa) e la moto mantiene un comportamento più omogeneo sia che tu sia in due o che viaggi da solo.

l'importante é che tu non precarichi troppo da far rimanere molto sollevata la sospensione, altrimenti in un avvallamento dell'asfalto non ti rimane corsa sufficente in estensione per garantire il contatto cdella ruota sulla strada, e non deve neppure essere troppo frenato in estensione per lo stesso motivo, magari, comincia provando ad indurire la compressione e ti rendi conto se ti piace la sensazione che ti trasmette.

se ti interessa per la forcella io ho provato così:

prova a frenare sulla ghiaia andando piano, e fa bloccare la ruota davanti , se vedi che saltella leggermente é troppo morbida la compressione, altrimenti prova a giocare con quella, ma l'estensione in genere é regolata bene per andare su strada dalle case, quindi non la stravolgere del tutto.

penso che se hai un mono regolabile puoi renderti conto nella stessa maniera solo che se lo fai sull'asfalto é più evidente.

io mi ci sono regolato abbastanza bene in questo modo.
 
4578380
4578380 Inviato: 27 Mag 2008 7:31
 

alexss ha scritto:
no volevo offenderti, però la tua spiegazione delle forze elastiche é particolare, secondo quello che dici non dovrebbe avere nessuna importanza allora il coefficente elastico della molla, perché il lavoro assorbito dalla molla rimane sempre costante sulla stessa buca!

cambia fondamentalmente che una avrà una corsa più corta con una forza più grande e l'altra avrà una corsa più lunga con una forza più piccola, ma il lavoro é lo stesso, ma comunque cambia!

la deformazione di un orpo é proprorzionale alla forza che gli viene applicata nel rapporto di: k coefficente elastico

la derivata prima dllo sforzo /defornazione di una molla con coefficente k più grande traccia un incremento maggiore di forza allo stesso dL rispetto ad una con coefficente k minore

significa che a parita di carico aggiuntivo applicato una si deforma di meno dell'altra (sempre rimenendo nel limite elastico).

ti dico che la fisica dovresti studiarla meglio allora, e che di sicuro la conosco meglio io che sono un perito meccanico, nonché meccanico di moto da sempre e adesso lavoro per un ente di ricerca sulla fisica.

ma non é una gara di competenze, é solo saper ammettere i propri limiti nella comprensione degli avvenimenti, senza dover per forza spiegare degli avvenimenti con le proprie conoscenze.

ci sono tanti aspetti della moto che dinamicamente io non sono in grado di spiegare, perché sono un perito meccanico e non un ingegnere o fisico, ma non li vado ad "insegnare".

la risposta di sandro che mette in evidenza una frase tua, dove
asserisci che la forza, non riuscendo a vincere il precarico (non dovrebbe assolutamente muoversi nulla) farà muovere la forcella molto meno.

é una frase che comprende due affermazioni contrastanti emblematiche della competenza in materia.

l'equilibrio dinamico di una forcella non esiste, esiste solo quello statico, visto che non é un oggetto in moto uniforme ma un oggetto che raggiunto l'equilibrio sta ferma nella stessa posizione.
altra cosa sbagliata!

a de_corsa ho chiesto se avesse letto il manuale delle giovani marmotte della fisica , non vorrei dover rigirare la stessa domanda a te, ma forse lo prenderesti come un insulto;
io invece prendo come un insulto a tutti il fatto di "legiferare" su argomenti di cui si ingorano molti aspetti.

p.s. de_corsa mi ha rigirato la domanda e ho risposto che per molto tempo il manuale delle g.m. della fisica era stato il mio testo di riferimento!



Non ho mai detto questo, parlando di sospensione completa, quindi la molla già precaricata, da un punto di vista dinamico, cioè analizzando gli equilibri energetici del fenomeno noto come forza elastica, quindi di una sospensione cui viene inflitto il carico di un peso, che per la fisica è il modo fondamentale per esaminare gli effetti assoluti di una forza (cioè svincolati dal concetto di tempo - quindi analizzando la sola forza), si dice che due forze si equivalgono o meglio danno lo stesso risultato se producono lo stesso lavoro. Siccome la forza cui si oppone la sospensione è costante, la deformazione (quindi lo spostamento della sospensione) è costante, siccome l'energia potenziale gravitazionale è in base all'altezza da terra, ma la differenza di en. pot. va in base alla differenza di altezza fra i punti di partenza e arrivo è costante, insomma tutte le caratteristiche energetiche del fenomeno sono costanti, lo è anche il lavoro prodotto dalla forza peso sulla sospensione, e viceversa. Quindi da un punto di vista strettamente fisico, dinamicamente i due esperimenti danno gli stessi risultati.

E' più chiaro così.

Poi se tu usi molle diverse, introduci il fattore tempo, quindi le accelerazioni nella sospensione sono più repentine, quindi la sospensione si muoverà più velocemente, per questa ragione, in luogo di molle più rigide normalmente si usano freni idraulici tarati diversamente.

Ora per quanto riguarda di equilibrio statico e dinamico, il componente svincolato dalla moto ha un equilibrio statico, montato ha un equilibrio dinamico, perchè semplicemente entrano in gioco altre forze oltre quelle fisicamente applicate direttamente. Anche in questo caso parlare di equilibrio statico e dinamico in senso assoluto non è mai corretto, viene sempre ad intervenire un terzo fattore che è il sistema di riferimento. Però sei sicuro di voler continuare a parlare di fisica in questi termini, per me non c'è problema, però non so quanto sia corretto per gli altri fruitori del forum.

Ultima cosa, in queste pagine siamo partiti da un ragazzo che parte con una CBR 1000 con il precarico al massimo o quasi dovuto al fatto che gira con passeggero e bagagli e poi con lo stesso assetto chiede se sia possibile girare in sicurezza.
Secondo te, se uno ha impostato un precarico a + 90kg rispetto al suo peso (75 kg di passeggero tutto bardato e 15 di bagagli) se prende una buca è così impossibile pensare che la sospensione non si sposti di un millimetro e che a lui dia la sensazione di avere una sospensione troppo rigida?
La sospensione in questo caso è fatta bene, è la regolazione ad essere completamente sbagliata.
 
4578384
4578384 Inviato: 27 Mag 2008 7:32
 

Si gsrteo!!!!!!!!! è proprio così! il precarico serve solo ad alzare ed abbassare la moto!!!!!! che è poi quello che ho detto circa un mese fa' quando abbiamo inizaiato a discutere!!!! icon_wink.gif

Ora c'è da fare una distinzione tra gli utilizzi:

L'utente stradale ha un bisogno diverso dall'utente della pista pertanto anche l'utilizzo del precarico viene concepito in maniera diversa:

In strada viene utilizzato per ripristinare le quote se ad esempio carichi una persona o dei carichi tipo borsoni che ovviamente caricano l'asse paosteriore maggiormente. In questo caso il maggior carico potrebbe farti andare a pacco l'ammortizzatore posteriore con tutti i problemi derivanti; a quel punto lo stradale aumenta il precarico per alzare la linea di lavoro dell'ammortizzatore ed evitare il finecorsa e nello stesso tempo ripristinare l'altezza corretta del posteriore. Vale lo stesso concetto per il davanti.

Per il pistaiolo invece dove il problema finecorsa esiste relativamente e dove le curve e i carichi sono sempre quelli, il precarico viene utilizzato per delineare l'assetto in curva. Questo perchè le altezze di lavoro di anteriore e posteriore generano quello che è il comportamento ciclistico finale del mezzo.
Per fare un esempio pratico... se ti trovi in pista ed in inserimento la moto è dura e faticosa con tutta probabilità vuol dire che è troppo carica in quel frangente; a quel punto uno può agire sul precarico forcella aumentandolo per alzare l'anteriore ed ottenere un minor carico su quell'asse proprio in inserimento facilitando il compito del pilota.
Questo è ovviamente solo un caso... ne esistono una marea ovviamente.

Come vedi in nesusn caso però cambia la rigidità delle sospensioni, perchè non sostituendo le molle queste lavoreranno sempre alla stessa maniera.
 
4578467
4578467 Inviato: 27 Mag 2008 7:50
 

gtdesmo ha scritto:


Ultima cosa, in queste pagine siamo partiti da un ragazzo che parte con una CBR 1000 con il precarico al massimo o quasi dovuto al fatto che gira con passeggero e bagagli e poi con lo stesso assetto chiede se sia possibile girare in sicurezza.
Secondo te, se uno ha impostato un precarico a + 90kg rispetto al suo peso (75 kg di passeggero tutto bardato e 15 di bagagli) se prende una buca è così impossibile pensare che la sospensione non si sposti di un millimetro e che a lui dia la sensazione di avere una sospensione troppo rigida?
La sospensione in questo caso è fatta bene, è la regolazione ad essere completamente sbagliata.


Giusto... torniamo al problema iniziale.

Sarebbe giusto il tuo ragionamento se il precarico della moto in questione avesse un arco di utilizzo da poter essere aumentato di 90 Kg di spinta. All'atto pratico non è così.
Anche mettendo al massimo il precarico avrà aumentato (sto usando il condizionale perchè in effetti non conosco la sospensione originale di tale moto) al massimo di 5/6mm; ma ponendo il caso esagerato che il registro possa arrivare ad una maggiorazione di 10mm (che è già un valore eccessivo considerando che si va a sommare a quello iniziale) la spinta iniziale sarà maggiorata di circa 20 Kg (ache qui vado a naso... non so' che molla monta originale).
L'errore stà proprio lì... che lui al massimo ad oggi avrà una spinta iniziale maggiorata di 20 Kg e non 90 Kg.

Con un precarico maggiorato di 10mm vuol dire che è andato a togliere 10mm di negativo e vuol dire che se prima aveva una affondamento (con pilota a bordo) di 30mm circa ora si trova con un affondamento di 20mm. Come comunque la molla ha già iniziato a lavorare da un bel pezzo.

Quindi l'ipotesi che tu hai espresso non è raggiungibile in ogni caso.


Per rispondere quindi alla domanda iniziale... la moto è certamente utilizzabile senza evidenti problemi anche così. Si troverà certamente con una moto molto carica davanti e leggermente scarica dietro e questo si traduce in una moto più pesante da guidare sul misto stretto e conoscendola ciclisticamente so' per certo che tenderebbe ad essere faticosa da inserire in curva... ma questo è un problema inesistente se ci vai in strada. Per il resto non cambia nulla

Ultima modifica di sandro76 il 27 Mag 2008 7:51, modificato 1 volta in totale
 
4578473
4578473 Inviato: 27 Mag 2008 7:51
 

Scusate, ho notato che l'obiezione fatta su equilibrio dinamico e statico l'ho interpretata male.

In fisica viene indicato come equilibrio statico l'equilbrio di forze su un'oggetto quando lo stesso è fermo. Se l'oggetto si sta muovendo l'oggetto non è in equilibrio.

Se invece trattiamo l'equilibrio energetico, cioè quello che si raggiunge in una situazione di corpo immobile anallizzando l'equilibrio energetico, abbiamo analizzato l'equilbrio del corpo da un punto di vista dinamico.

L'equilibrio dinamico si ha quando il corpo si sta muovendo, quindi se per esempio comprimessimo la sospensione la essa si potesse muovere, in questo caso parleremmo di equilibrio dinamico perchè una parte delle forze in gioco viene assorbita da forze fittizie generate dal movimento.

Ma tutto questo non conta quasi nulla in rapporto alla regolazione delle sospensioni sono discorsi fisici che tra l'altro lasciano il tempo che trovano, infatti in molti casi professori di fisica diversi in corsi diversi usano terminologie leggermente diverse per intendere le stesse cose, è questione di semantica il più delle volte.


Per finire, la rigidità delle sospensioni si modifica cambiando la molla, va bene. Si può riprodurre il comportamento di una sospensione più rigida su una più morbida lavorando su tutte le regolazioni.
Se il precarico fosse completamente errato, la sensazione che si potrebbe avere guidando è di una molla troppo rigida (non è che si ha una sospensione più rigida, si ha la sensazione di avercela) semplicemente perchè la sospensione non lavora.
 
4578803
4578803 Inviato: 27 Mag 2008 8:52
 

gtdesmo ha scritto:
Scusate, ho notato che l'obiezione fatta su equilibrio dinamico e statico l'ho interpretata male.

In fisica viene indicato come equilibrio statico l'equilbrio di forze su un'oggetto quando lo stesso è fermo. Se l'oggetto si sta muovendo l'oggetto non è in equilibrio.

Se invece trattiamo l'equilibrio energetico, cioè quello che si raggiunge in una situazione di corpo immobile anallizzando l'equilibrio energetico, abbiamo analizzato l'equilbrio del corpo da un punto di vista dinamico.

L'equilibrio dinamico si ha quando il corpo si sta muovendo, quindi se per esempio comprimessimo la sospensione la essa si potesse muovere, in questo caso parleremmo di equilibrio dinamico perchè una parte delle forze in gioco viene assorbita da forze fittizie generate dal movimento.

Ma tutto questo non conta quasi nulla in rapporto alla regolazione delle sospensioni sono discorsi fisici che tra l'altro lasciano il tempo che trovano, infatti in molti casi professori di fisica diversi in corsi diversi usano terminologie leggermente diverse per intendere le stesse cose, è questione di semantica il più delle volte.


Per finire, la rigidità delle sospensioni si modifica cambiando la molla, va bene. Si può riprodurre il comportamento di una sospensione più rigida su una più morbida lavorando su tutte le regolazioni.
Se il precarico fosse completamente errato, la sensazione che si potrebbe avere guidando è di una molla troppo rigida (non è che si ha una sospensione più rigida, si ha la sensazione di avercela) semplicemente perchè la sospensione non lavora.


scusa gt desmo, ma se come affermi l'equilibrio non esiste in un corpo in movimento, cme fai a parlare poi di equilibrio dinamico di oggetti in movimento?
le due frasi sono in antitesi e purtroppo sono entrambe sbagliate,
l'equilibrio si ha quando la sommatoria delle forze applicate ad un corpo é pari a zero, quindi queste non variano lo stato del corpo (nessuna accelerazione)

il caso di equilibrio dinamico si ha quando un corpo procede in moto uniforme, qui la sommatoria delle forze é infatti pari a zero, perché il corpo non accelera, non decelera e non curva!

in una sospensione la velocità costante del fodero rispetto lo stelo é un caso raro e limitato a qualche mm di corsa e qualche impercettibile frazione di secondo, quindi non si ha mai un equilibrio dinamico.

ci sono molte più probabilità che si verifichi un equilibrio statico, per esempio quando viaggi in autostrada dove le irregolarità sono ridotte al minimo.
 
4579145
4579145 Inviato: 27 Mag 2008 9:42
 

gtdesmo ha scritto:

Se invece trattiamo l'equilibrio energetico, cioè quello che si raggiunge in una situazione di corpo immobile anallizzando l'equilibrio energetico, abbiamo analizzato l'equilbrio del corpo da un punto di vista dinamico.


Equilibrio energetico?? Massì, spariamo qualche termine a caso.... tanto la molla sempre rigida uguale rimane se vari il precarico! icon_asd.gif

Tra parentesi all'inizio della frase dici che se si analizzasse l'equilibrio energetico, ovvero in una situazione di corpo immobile, avremmo analizzato l'equilibrio del corpo in una situazione di equilibrio dinamico.... ovvero in movimento!?!?
Ottimo... tu analizzando un corpo immobile e sapendo semplicemente a che altezza sta (Energia potenziale) e la sua composizione chimica (Energia chimica) potresti sapere come si comporta in movimento senza neanche sapere di che moto si muove?? icon_eek.gif

Sono perplesso eusa_eh.gif
 
4579697
4579697 Inviato: 27 Mag 2008 10:52
 

Miscia ha scritto:


Equilibrio energetico?? Massì, spariamo qualche termine a caso.... tanto la molla sempre rigida uguale rimane se vari il precarico! icon_asd.gif

Tra parentesi all'inizio della frase dici che se si analizzasse l'equilibrio energetico, ovvero in una situazione di corpo immobile, avremmo analizzato l'equilibrio del corpo in una situazione di equilibrio dinamico.... ovvero in movimento!?!?
Ottimo... tu analizzando un corpo immobile e sapendo semplicemente a che altezza sta (Energia potenziale) e la sua composizione chimica (Energia chimica) potresti sapere come si comporta in movimento senza neanche sapere di che moto si muove?? icon_eek.gif

Sono perplesso eusa_eh.gif


miscia, sono contento di non essere il don chisciotte di questa discussione.

mi fa piacere vedere che ci sia qualcun'altro che si rende conto delle contraddizioni che spesso ci sono nelle spiegazioni tecniche di qualcuno.

il problema é che se non hai ben chiaro cosa succede non puoi spiegare deglia rgomenti così complicati.

io ho capito cosa voleva dire gtdesmo, e cioé, che il sistema é autoequilibrante (stabile nel termine corretto) , perché al crescere della forza applicata ad una molla questa aumenta la sua reazione di spinta fino a contrastare perfettamente la forza applicata.

dal punto di vista "energetico" cioé della energia del sistema questa condizione é verificata perché la forza per lo spostamento effettuato dalla molla (energia ceduta) risulta della stessa grandezza dell'energia che ha accumulato la molla sotto forma di deformazione.
quindi il bilancio energetico del sistema molla-forza é equilibrato, ma il fatto é lo stesso dell' equilibrio dal punto di vista meccanico.
 
4579947
4579947 Inviato: 27 Mag 2008 11:18
 

alexss ha scritto:


miscia, sono contento di non essere il don chisciotte di questa discussione.

mi fa piacere vedere che ci sia qualcun'altro che si rende conto delle contraddizioni che spesso ci sono nelle spiegazioni tecniche di qualcuno.

il problema é che se non hai ben chiaro cosa succede non puoi spiegare deglia rgomenti così complicati.

io ho capito cosa voleva dire gtdesmo, e cioé, che il sistema é autoequilibrante (stabile nel termine corretto) , perché al crescere della forza applicata ad una molla questa aumenta la sua reazione di spinta fino a contrastare perfettamente la forza applicata.

dal punto di vista "energetico" cioé della energia del sistema questa condizione é verificata perché la forza per lo spostamento effettuato dalla molla (energia ceduta) risulta della stessa grandezza dell'energia che ha accumulato la molla sotto forma di deformazione.
quindi il bilancio energetico del sistema molla-forza é equilibrato, ma il fatto é lo stesso dell' equilibrio dal punto di vista meccanico.


Sono comunque perplesso... non ho mai sentito parlare di bilancio energetico in questi termini. Ma vabbè... tanto non c'entrava molto con la regolazione del precarico, mi sembrava di più una specie di tentativo di sembrare competente 0510_confused.gif
 
4580502
4580502 Inviato: 27 Mag 2008 12:12
 

Miscia ha scritto:


Sono comunque perplesso... non ho mai sentito parlare di bilancio energetico in questi termini. Ma vabbè... tanto non c'entrava molto con la regolazione del precarico, mi sembrava di più una specie di tentativo di sembrare competente 0510_confused.gif


é praticamente l'anlisi di un fenomeno dal punto di vista energetico piuttosto che semplicemente cinematico , anche se come hai detto te era un tentativo di sembrare competente.

icon_asd.gif
 
4581253
4581253 Inviato: 27 Mag 2008 13:23
 

alexss ha scritto:


é praticamente l'anlisi di un fenomeno dal punto di vista energetico piuttosto che semplicemente cinematico , anche se come hai detto te era un tentativo di sembrare competente.

icon_asd.gif


Sì ho capito... ma posso capirlo se si parla di un fenomeno di natura chimico-fisica o altro... ma in un sistema puramente meccanico in cui ci sono delle forze in gioco è ovvio che se le forze sono in equilibrio lo è anche l'energia... intendevo questo icon_asd.gif
 
4582961
4582961 Inviato: 27 Mag 2008 15:32
 

Ok, ho consultato le dispense e il mio vecchio proff, ammetto una cosa la terminologia che uso in fisica non è perfettamente congruente con la maggior parte dei testi di fisica pura, purtroppo lui quando ci ha introdotto gli argomenti ha badato alla sostanza e poco alla semantica e questo ci ha fatto fare casino. Per cui ho ripreso i miei testi e consultato internet ed ecco un riassunto.

Si dice che un corpo è in stato di equilibrio da un punto di vista dinamico se la risultante di tutte le forze applicate al corpo è nulla.
L'equilbrio può essere di due tipi:
- istantaneo e non permanente, vale a dire momentaneo, per cui il corpo normalmente tende ad uscirne per trovare una nuova situazione di equilibrio, es. cono rovesciato e poggiato sulla punta se si riesce a trovare la condizione di equilibrio e si lascia il cono, esso spontaneamente dopo qualche istante uscirà da tale condizione tendendo a cadere;
- permanente, vale a dire che se applichiamo una forza al corpo esso tenderà a tornare in questa condizione di equilibrio.

Esiste poi un bilancio energetico di un corpo in movimento o meno, è qui che ho introdotto il concetto di equilibrio energetico. Infatti una delle leggi fondamentali della dinamica, perdonate non ricordo il numero, dice che in un sistema isolato e in un riferimento inerziale, la variazione totale di energia (potenziale + cinetica) è uguale al lavoro prodotto dalle forze preseni nel sistema. Per questo a noi è stato introdotto col concetto di equilibrio.

Il concetto infine di equilibrio dinamico esula dalla fisica, è un'astrazione del concetto di equilibrio statico applicato ad un corpo in movimento, ma in quanto in movimento, a meno che non sia a velocità costante, cosa impossibile a causa degli attriti (aria + suolo + ...) esso impone che il veicolo stesso non sia un riferimento inerziale. Per questo il concetto fisico di equilibrio è legato alla staticità del sistema in oggetto. (Un sistema è in equlibrio anche se si muove a velocità costante, ma sulla terra questo è di fatto impossibile, in realtà nemmeno un corpo fermo sulla terra sarebbe un riferimento inerziale, ma viene considerato come se lo fosse a causa della natura infinitesima delle forze esercitate dal sistema terra sull'oggetto in questione.

Ripeto un'ultima cosa, non centra un tubo con la regolazione del precarico, ne col problema del nostro amico inizialmente, e nemmeno con le sensazioni che può avere qualcuno guidando una moto, sono soggettive, come sono soggettivi i commenti relativi ad una moto. La discussione si è portata dapprima dal problema del nostro amico ad una diatriba sulla terminologia usata, poi sulla forza elastica, che è una forza di tipo fisico ben documentata, ma in effetti il discorso sulle sospensioni e sulle regolazioni lo abbiamo un po' perso.

Ultima cosa, a me è capitato che un ragazzo con una moto da enduro abbia regolato al massimo i precarichi forcella, è arrivato dal mio meccanico, con me presente lamentandosi che aveva l'anteriore rigido e sulle sconnessioni la moto tendeva a saltare. Il mio meccanico, che persava almeno 10 kg più di lui, ha tentato inutilmente di comprimergli la forcella, non riuscendo a cavare il ragno da un buco, ha poi riportato il precarico a livelli normali e la sospensione è tornata ad andare come doveva.

La mia non vuole essere una crociata, è solo che visto che mi è successo di sentire già il commento, e che il discorso è esulato dalla CBR 1000 oramai da mo', mi è sembrato opportuno ripetere il concetto di "se la senti così, o ti sembra che sia così e hai modificato il precarico controlla che quello non sia troppo alto".

Ripeto una cosa, se per un motivo o per un altro in alcuni punti delle mie precedenti risposte, la terminologia fisica non fosse corretta me ne scuso, provvederò a eliminare il mio proff. (a proposito io avevo 9 in fisica alle superiori e ho preso 25 a fisica2 all'università, a fisica1 ho preso 21 perchè semplicemente ho sbagliato completamente lo scritto e ho recuperato con un'orale da 28. Per cui....)


E si scrive gtdesmo tutto attaccato.
 
4583025
4583025 Inviato: 27 Mag 2008 15:38
 

Io ho preso 28 a fisica 1 e 29 a fisica 2 e appunti non ne ho.... e ora come la mettiamo??? 0509_dito.gif
 
4584972
4584972 Inviato: 27 Mag 2008 18:39
 

caro gtdesmo, il discorso dell'equilibrio dinamico non esula da nessuna fisica, perhè:

forza di spinta del motore - resistensa di attrito - resistenza dell'aria= 0

quindi velocità costante, ed ecco un equilibrio dinamico!

quelli "momentanei" si chiamano equilibri instabili, quelli "permanenti" si chiamano equilibri stabili.

comunque essendo una disciplina scientifica si devono adottare i termini esatti.

pensa che in una scuola di roma dove sono stato i voti se li giocavano a carte! (verità)

gtdesmo, in che università hai studiato, per curiosità?

ah, scusa per il nome, le dita vanno da sole, ci mettono lo spazio perchè sentono due parole distinte.
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4589395
4589395 Inviato: 28 Mag 2008 7:23
 

alexss ha scritto:
caro gtdesmo, il discorso dell'equilibrio dinamico non esula da nessuna fisica, perhè:

forza di spinta del motore - resistensa di attrito - resistenza dell'aria= 0

quindi velocità costante, ed ecco un equilibrio dinamico!

quelli "momentanei" si chiamano equilibri instabili, quelli "permanenti" si chiamano equilibri stabili.

comunque essendo una disciplina scientifica si devono adottare i termini esatti.

pensa che in una scuola di roma dove sono stato i voti se li giocavano a carte! (verità)

gtdesmo, in che università hai studiato, per curiosità?

ah, scusa per il nome, le dita vanno da sole, ci mettono lo spazio perchè sentono due parole distinte.
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Ora mi sono calmato, non sopporto di essere considerato un fanfarone, un po' perchè non li sopporto di mio un po' perchè proprio lo riterrei un atteggiamento poco serio.

Ti assicuro che prendere 9 col mio proff non era facile alle superiori, per farti un esempio la mia classe aveva la media del 3.5, e visto che eravamo in 20 o poco più e in due stavamo fra l'8 e il 9 fatti due conti su come andavano gli altri.

Ripeto mi scuso se ho usato qualche termine inesatto, il fatto principale è che il mio proff era più interessato a farci capire la materia più che a farcela ripetere in modo esatto. In alcuni casi ha descritto i moti in modi diversi per farci capire meglio come funzionava la cosa (parole sue) tra l'altro nei suoi esempi non si sa bene come mai c'era sempre uno studente che faceva una brutta fine, ad ogni modo l'altro aspetto è che l'ultimo l'ho dato un po' di tempo fa, quindi in alcuni casi la terminologia tecnica non mi viene in mente al volo, anche per questo sono andato a verificare.
Ad ogni modo, io studio, non studiavo, studio perchè lavoro a tempo pieno e studio, alla facoltà di ingegneria dell'università di Bologna, e il mio proff era, vista l'età che aveva non so se ci sia ancora e sia ancora li, o è uno dei vicerettori della facoltà di fisica dell'uiniversità di bologna, direi che in quanto a competenza non si possa discutere.

Chiedo ancora scusa a tutti per la risposta un po' supponente di ieri, ma mi giravano abbondantemente, sto solo cercando di dare una mano.

Ciao a tutti.
 
4590226
4590226 Inviato: 28 Mag 2008 9:32
 

non ti considero un fanfarone, è che le tue affermazioni, anche talvolta in contraddizione far loro, lo facevano sembrare!

anche se poi ritenessi che uno è carente in una materia, nella valutazione della qualità della persona conta poco.

comunque gtdesmo, ma te non hai un suzuki?
 
4590559
4590559 Inviato: 28 Mag 2008 10:09
 

Si ma per un'unica ragione fondamentale, su una 996 non ci stavo proprio.

Allora mi sono detto se devo scegliere una Jap meglio sceglierne una che almeno a filosofia assomiglia alla Ducati, cioè tanta sostanza e siccome le uniche un po' alternative nel parco Jap mi sono sempre sembrate Kawa e Suzuki, vai di GSX 750(che come prima moto mi sembra un buon punto di partenza).
 
4590879
4590879 Inviato: 28 Mag 2008 10:46
 

Siamo un po' ot... ma mi spieghi in cosa consiste la filosofia ducati e che elementi ha in comune con la filosofia suzuki e/o kawasaki?
 
4591312
4591312 Inviato: 28 Mag 2008 11:32
 

secondo me non hanno nulla in comune, visto che le suzuki sono delle moto affidabilissime,e richiedono una manutenzione ridicola, mentre le ducati sono quanto di più problematico e con la manutenzione più frequente di tutte.

senza contare il prezzo delle due, assolutamente incomparabile!

ottima scelta secondo me hai svoltato col suzuki icon_wink.gif

io sono innamorato di honda però!
ne ho avute due e ne ho guidate tante e smontate tantissime e sono eccellenti in tutto, con la massima semplicità.

comunque abbiamo capito che da bravo bolognese, oltre che per la sfoglia emiliana, il tuo cuore batte per ducati
 
4600407
4600407 Inviato: 29 Mag 2008 8:54
 

Beh quante fabbriche conosci che abbiano insistito come queste due sulle loro convinzioni?

Esempi:

Che senso ha fare una 1000 2 cilindri (999 - 1098) col telaio a traliccio di tubi quando con una 4 col telaio in fusione di alluminio otterresti le stesse prestazioni limando sui pesi? Eppure la Ducati ha continuato a fare così investendo su leghe al magnesio e su componentistiche racing ed inserendole sul prodotto finale.

Che senso ha continuare ad investire su un 4 cilindri 750 quando tutti prendono o il 600 o la 1000? Eppure la GSXR 750 c'è ancora.

Che senso ha produrre moto estreme con erogazioni assassine se tutti tendono a rendere l'erogazione il più dolce possibile? Eppure la ZX10R c'è e la botta di coppia continua ad arrivare come prima.

Questa è quella che vedo simile alla filosofia ducati. Honda non ne ha una, è passata da un 4 a un 2 ad un 4.
Yamaha ne aveva una, poi ha fatto una R1 (modelli 2003 -04 e 2005-06) che sono state rese facili e addolcite.
 
4600495
4600495 Inviato: 29 Mag 2008 9:11
 

Questo topic è tutto da ridere... icon_lol.gif

Per intervenire devo prima mandare il CV? Io sto facendo il dottorato di ricerca a PD, sono sufficienti come credenziali? icon_lol.gif

Comunque consiglio una ripassatina di meccanica razionale.
Equilibrio statico, equilibrio dinamico, sistemi di riferimento, criteri energetici... Avete tirato fuori cose non utili, forse addirittura fuorvianti, per analizzare un semplice sistema LINEARE a 1 Grado di libertà.

Per intenderci, si è discusso del mono ammortizzatore utilizzando le seguenti semplificazioni più o meno implicite:
- molla con rigidezza costante lungo tutta la corsa della sospensione
- studio per stadi di equilibrio, trascurando quindi gli effetti inerziali di molla, masse non sospese e sospese

Con queste ipotesi si può rappresentare bene la realtà per stadi di equilibrio: possiamo prevedere l'assetto della moto da fermo, in accelerazione e frenata purchè la acc/dec sia costante, durante una lunga curva percorsa con velocità/raggio costanti.......

Se cominciamo a parlare di buche, dossi, lavoro assorbito, forze trasmesse a telaio e piloti...............beh, stiamo tirando per i capelli il modello.
 
4600558
4600558 Inviato: 29 Mag 2008 9:21
 

gtdesmo ha scritto:
Beh quante fabbriche conosci che abbiano insistito come queste due sulle loro convinzioni?

Esempi:

Che senso ha fare una 1000 2 cilindri (999 - 1098) col telaio a traliccio di tubi quando con una 4 col telaio in fusione di alluminio otterresti le stesse prestazioni limando sui pesi? Eppure la Ducati ha continuato a fare così investendo su leghe al magnesio e su componentistiche racing ed inserendole sul prodotto finale.
Scusa, ma dato che con ducati ci lavoro posso risponderti io:

lo sviluppo della tecnologia Jap per fare telai pressofusi in alluminio è COSTOSISSIMA. Hai dei costi iniziali di sviluppo che sono affrontabili solo da grandi aziende e che abbiano volumi di vendita tali da ripartire i costi su un numero elevato di esemplari. Alle ditte JAP, alla fine, conviene economicamente dato che il singolo telaio pressofuso costa decisamente meno di quello a tubi saldati (considera che il processo di saldatura non è completamente automatizzabile).

Hai mai visto l'interno del telaio alu di fazer e SV? Vi sono dei setti di irrigidimento di spessore inferiore ai 2mm. Come fanno a fare andare l'alluminio fuso nei stretti canali dello stampo necessari a realizzare setti e diaframmi? Prendono l'intero stampo e lo fanno ruotare con un moto di precissione attorno a due assi ad alta velocità. Per forza centrifuga l'alluminio va a riempire tutti gli interstizi.

Detta così appare facile. Ma Ducati non sa farlo e Aprilia ha sputato sangue per raggungere livelli JAP nella realizzazione di telai.


E per i motori potremmo fare lo stesso ragionamento. Finendo col svergognare il mito che ci vuole più tecnologia a fare il desmo piuttosto di un 2 cilindri, 4 valvole, doppio albero a camme in testa, raffreddato a liquido che fa più cavalli, consumi ridicoli e manutenzione inesistente (mi riferisco al propulsore di SV e V-Strom)

Tanto per dire, solo con l'ultimo testastretta la Ducati è riuscita a togliere i cuscinetti a sfera che sostenevano gli alberi a camme e mettere le bronzine collegate al circuito di lubrificazione. I jap utilizzano questa soluzione da almeno 15 anni.
 
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